Assonal A Cosa Serve?
Elvira Olguin
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Contents
- 1 Quando prendere Assonal prima o dopo i pasti?
- 2 Qual è la vitamina che fa bene ai nervi?
- 3 Cosa assumere per nervi infiammati?
- 4 Perché gli integratori si prendono lontano dai pasti?
- 5 Che cos’è la citicolina a cosa serve?
- 6 Cosa danneggia i nervi?
- 7 Cosa prendere per aiutare i nervi?
- 8 A cosa serve L-acetil carnitina?
Quando si usa Assonal?
Assonal è un integratore alimentare utile per sostenere la salute e il benessere dei nervi. Le proprietà antiossidanti, neurotrofiche, antinfiammatorie e antidolorifiche dei nervi periferici lo rendono un prodotto indicato in presenza di nevralgie e quadri dolorosi associati a infiammazione acuta e cronica dei nervi.
Quando è meglio prendere Assonal bustine?
MODALITA’ D’USO. Si consiglia l’assunzione di una bustina al giorno. Per una corretta preparazione, versare il contenuto della bustina in un bicchiere, aggiungere acqua calda (200 ml) ed assumere subito dopo aver mescolato.
Quando prendere Assonal prima o dopo i pasti?
Assonal bustine va preso prima o dopo i pasti? Consigliamo l’assunzione di Assonal dopo un pasto.
Qual è la vitamina che fa bene ai nervi?
Vitamine che fanno bene ai nervi – Una volta accertato il nostro stato di salute e, dati alla mano, potremmo capire se il nostro sistema nervoso abbia effettivamente bisogno di un aiuto più sostanzioso. Sono le quelle deputate a sostenere e rinvigorire il sistema nervoso.
Cosa assumere per nervi infiammati?
Talora, il trattamento della patologia di base elimina o allevia il dolore. Per esempio, l’ingessatura in caso di frattura ossea o la somministrazione di antibiotici per un’articolazione infetta riducono il dolore. Tuttavia, anche quando il disturbo di base può essere trattato, può essere necessario ricorrere agli antidolorifici per controllare rapidamente il dolore.
Non oppioidi Oppioidi (narcotici) Adiuvanti (farmaci solitamente usati per trattare altri problemi, come le convulsioni o la depressione, ma che possono anche alleviare il dolore)
Sono disponibili numerosi antidolorifici non oppioidi, che sono spesso efficaci per il dolore di grado da lieve a moderato, e talvolta anche per quello grave. Questi sono spesso i farmaci di prima scelta per trattare il dolore. Le persone non sviluppano dipendenza fisica da questi farmaci né diventano tolleranti all’effetto analgesico.
L’aspirina e il paracetamolo sono disponibili senza ricetta medica (farmaci da banco). Sono disponibili molti altri analgesici non oppioidi (come ibuprofene, ketoprofene e naprossene) da banco, ma i dosaggi maggiori possono richiedere la prescrizione. L’assunzione degli antidolorifici da banco per brevi periodi di tempo è ragionevolmente sicura.
I pazienti devono seguire le istruzioni riportate sull’etichetta per la dose massima, la frequenza e il periodo di assunzione del farmaco. Se il sintomo persiste o peggiora, si deve consultare un medico. Molti degli antidolorifici non oppioidi più comunemente utilizzati sono classificati come farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
- Aspirina, ibuprofene e naprossene sono alcuni esempi.
- Questi farmaci vengono solitamente utilizzati per trattare dolori di grado da lieve a moderato.
- I FANS non solo alleviano il dolore, ma possono anche ridurre l’infiammazione che spesso si associa al sintomo e lo peggiora.
- I FANS sono spesso assunti per via orale.
Alcuni FANS (ketorolac, diclofenac e ibuprofene) possono anche venire somministrati per iniezione, in una vena (per via endovenosa) o un muscolo (per via intramuscolare). L’indometacina può essere somministrata come supposta rettale. Il diclofenac è disponibile anche sotto forma di pomata.
Problemi del tratto digerente: tutti i FANS tendono a irritare la mucosa gastrica e causare disturbi digestivi (tra cui bruciori di stomaco, indigestione, nausea, meteorismo, diarrea e mal di stomaco), ulcera peptica Malattia ulcerosa peptica Un’ulcera peptica è una lesione rotonda o ovale della mucosa dello stomaco o del duodeno che è stata corrosa dall’acido gastrico e dai succhi digestivi. Le ulcere peptiche possono derivare da. maggiori informazioni e sanguinamento del tratto digerente ( emorragia gastrointestinale Sanguinamento gastrointestinale Il sanguinamento può originare da qualsiasi parte del tratto digerente (gastrointestinale ), dalla bocca all’ano. Il sangue è facilmente visibile a occhio nudo (manifesto) oppure può essere. maggiori informazioni ). I coxib (inibitori di COX-2), un tipo di FANS, causano meno frequentemente irritazione dello stomaco e sanguinamento rispetto agli altri FANS. L’assunzione dei FANS con il cibo e con l’impiego di antiacidi può prevenire l’irritazione gastrica. Il misoprostolo può prevenire l’irritazione gastrica e le ulcere, ma può determinare altri problemi come la diarrea. Gli inibitori della pompa protonica Inibitori della pompa protonica L’acido gastrico svolge un ruolo in una serie di disturbi dello stomaco, tra cui ulcera peptica, gastrite, e malattia da reflusso gastroesofageo (gastroesophageal reflux disease, GERD). Sebbene. maggiori informazioni (tra cui omeprazolo) o i bloccanti dei recettori 2 (H2) dell’istamina Bloccanti dei recettori dell’istamina-2 (H2) L’acido gastrico svolge un ruolo in una serie di disturbi dello stomaco, tra cui ulcera peptica, gastrite, e malattia da reflusso gastroesofageo (gastroesophageal reflux disease, GERD). Sebbene. maggiori informazioni (tra cui la famotidina), utilizzati nel trattamento dell’ulcera peptica, possono anche contribuire a prevenire i problemi gastrici legati ai FANS. Disturbi di sanguinamento: tutti i FANS interferiscono con la tendenza delle piastrine (particelle ematiche similcellulari che contribuiscono a bloccare il sanguinamento in caso di danno vascolare) a formare coaguli. Di conseguenza, i FANS aumentano il rischio di sanguinamento, soprattutto nell’apparato digerente se irritano la mucosa gastrica. I coxib hanno meno probabilità di causare sanguinamento rispetto ad altri FANS. Ritenzione idrica o problemi renali: A volte i FANS provocano ritenzione idrica e edema. L’uso regolare di FANS può anche aumentare il rischio di sviluppare una malattia renale, talvolta portando all’insufficienza renale (una condizione definita nefropatia da analgesici). Maggiore rischio di disturbi cardiaci e vascolari: alcuni studi suggeriscono che tutti i FANS, ad eccezione dell’ aspirina, possono aumentare il rischio di infarto, ictus e trombosi alle gambe. I rischi sembrano superiori se il farmaco viene assunto a forti dosi e per lunghi periodi di tempo. Il rischio è maggiore anche con alcuni FANS rispetto ad altri. Questi problemi possono essere direttamente correlati all’effetto del farmaco sulla coagulazione, o indirettamente a un aumento lieve ma persistente di pressione arteriosa, causata dal farmaco.
Se i FANS vengono assunti per un lungo periodo di tempo, l’insorgenza di questi problemi è più probabile. Chi deve farlo, deve sottoporsi a visite mediche regolari per verificare la presenza di ipertensione arteriosa, insufficienza renale e ulcere o sanguinamento del tratto digerente, nonché per valutare il rischio di cardiopatie e ictus.
Persone anziane Persone che consumano regolarmente bevande alcoliche Persone affette da coronaropatia, disturbi del cuore e dei vasi sanguigni (cardiovascolari) o che presentano fattori di rischio per tali disturbi
Gli anziani affetti da insufficienza cardiaca, ipertensione arteriosa o disturbi renali o epatici, devono assumere i FANS sotto controllo medico. Alcuni farmaci prescritti per il cuore e per la pressione arteriosa possono perdere parte della loro efficacia se assunti con i FANS.
I FANS variano molto nella rapidità di efficacia e nella durata del sollievo dal dolore. Anche se hanno tutti la stessa efficacia, le persone reagiscono ad essi in modo diverso. Un individuo può trovare un farmaco più efficace o avere meno effetti collaterali di un altro. L’aspirina (acido acetilsalicilico) è usata da circa 100 anni.
L’ aspirina viene assunta per via orale e apporta circa 4-6 ore di sollievo dal dolore moderato. Poiché l’ aspirina può irritare lo stomaco, può essere associata a un antiacido (definita aspirina tamponata) oppure la compressa può essere rivestita, in modo che passi rapidamente attraverso lo stomaco e si dissolva quando raggiunge l’intestino tenue (definita aspirina con rivestimento enterico).
- Questi prodotti sono destinati a ridurre l’irritazione gastrica.
- Tuttavia, l’ aspirina tamponata o con rivestimento enterico può comunque irritare lo stomaco poiché l’ aspirina riduce anche la produzione di sostanze protettive della mucosa gastrica.
- Queste sostanze sono chiamate prostaglandine.
- L’ aspirina aumenta il rischio di sanguinamento in tutto l’organismo, perché riduce la funzionalità piastrinica.
Le piastrine sono frammenti di cellule presenti nel sangue che favoriscono la coagulazione del sangue. Chiunque abbia una maggiore tendenza al sanguinamento (un disturbo emorragico come l’emofilia) o un’ipertensione arteriosa non controllata deve assumere aspirina solo sotto controllo medico.
Le persone in terapia con aspirina e anticoagulanti (farmaci che diminuiscono la probabilità che si formino coaguli di sangue) devono essere strettamente monitorate per evitare sanguinamenti potenzialmente fatali. Spesso, l’ aspirina non deve essere assunta almeno per una settimana prima di un intervento chirurgico programmato.
I FANS come ibuprofene, ketoprofene e naprossene sono generalmente ritenuti meno dannosi per lo stomaco rispetto all’aspirina, sebbene esistano pochi studi di confronto tra i vari farmaci. Come l’aspirina, questi farmaci possono causare lesioni digestive, ulcere e sanguinamento gastrointestinale.
- Possono peggiorare l’asma e aumentare la pressione arteriosa.
- Assumendo uno di questi farmaci, probabilmente si aumenta leggermente il rischio di ictus, infarto e coaguli di sangue nelle arterie delle gambe.
- Il rischio può essere minore con il naprossene rispetto ad altri FANS.
- Pertanto, il naprossene può essere una scelta migliore quando i soggetti a rischio elevato di questi disturbi hanno bisogno di assumere FANS.
Sebbene l’ ibuprofene, il ketoprofene e il naprossene generalmente interferiscano meno con la coagulazione rispetto all’ aspirina, non devono essere mai assunti insieme agli anticoagulanti (come il warfarin), tranne che sotto stretta sorveglianza medica.
COX-1, implicato nella produzione di prostaglandine che proteggono lo stomaco e svolgono un ruolo cruciale nella coagulazione COX-2, implicato nella produzione di prostaglandine che promuovono l’infiammazione
I coxib tendono a bloccare essenzialmente gli enzimi COX-2. Pertanto, i coxib sono efficaci come altri FANS nel trattamento del dolore e dell’infiammazione. Tuttavia, è meno probabile che siano lesivi a livello gastrico, che causino nausea, meteorismo, bruciore di stomaco, sanguinamento e ulcere peptiche.
Persone anziane Coloro che assumono anticoagulanti Soggetti con anamnesi di ulcere Persone che assumono un analgesico per un lungo periodo di tempo
Tuttavia, i coxib, come gli altri FANS, sembrano aumentare il rischio di infarto, ictus e formazione di trombi nelle gambe. Di conseguenza prima che le persone che soffrono di certe patologie possano ricevere un coxib, vengono informate dei rischi e della necessità di essere strettamente controllate. Queste patologie includono:
Disturbi cardiovascolari (come la malattia coronarica) Ictus Fattori di rischio per questi disturbi
I coxib, analogamente agli altri FANS, non sono adatti alle persone che soffrono di insufficienza cardiaca o con un rischio maggiore di insufficienza cardiaca (come quelle che hanno avuto un infarto). Il paracetamolo è indicativamente comparabile all’aspirina nel potenziale di alleviare il dolore e la febbre. Ma a differenza dei FANS, il paracetamolo possiede le seguenti caratteristiche:
È essenzialmente privo di qualsiasi attività antinfiammatoria utile Non influisce sulla capacità del sangue di coagulare È quasi privo di effetti avversi sullo stomaco
Il meccanismo d’azione del paracetamolo non è del tutto noto. Il paracetamolo viene somministrato per via orale o in supposte inserite nel retto e gli effetti, in genere, durano 4-6 ore. Gli antidolorifici (analgesici) oppioidi, chiamati talvolta narcotici, sono efficaci per molti tipi di dolore.
- Di solito, sono gli antidolorifici più potenti.
- Gli oppioidi sono chimicamente correlati alla morfina, una sostanza naturale estratta dai papaveri.
- Alcuni oppioidi sono estratti da altre piante e altri oppioidi sono prodotti in laboratorio.
- Gli oppioidi vengono spesso prescritti per alcuni giorni per trattare un dolore grave che tende a diminuire rapidamente (come il dolore dovuto a un trauma o dopo un intervento chirurgico).
I medici di solito passano al più presto agli antidolorifici non oppioidi, perché gli oppioidi possono avere effetti collaterali ed esiste il rischio di abuso o assuefazione. Di solito, gli oppioidi non sono consigliati per trattare soggetti con dolore cronico.
Qual è il consueto approccio terapeutico Se è possibile utilizzare altri trattamenti Se il soggetto è ad alto rischio di effetti collaterali da oppioidi Se il soggetto è a rischio di uso improprio o abuso di un farmaco oppioide, oppure se potrebbe usarlo per altri scopi (ad esempio venderlo)
È anche possibile che il medico rinvii il paziente a uno specialista del dolore o a un professionista sanitario della salute mentale esperto nell’uso improprio di sostanze, se il rischio di problemi è alto. Per esempio, chi ha avuto un problema di dipendenza solitamente necessita di tale consulenza.
Di non bere alcol o assumere farmaci ansiolitici o sonniferi durante l’assunzione di oppioidi Di assumere la dose raccomandata agli orari raccomandati e di non cambiare la dose Di conservare l’oppioide in un luogo sicuro Di non condividere l’oppioide con nessuno Di contattare il medico se il farmaco provoca sonnolenza o altri effetti collaterali (come stato confusionale, stipsi o nausea) Di smaltire le compresse non utilizzate come indicato Di tenere il naloxone (un antidoto agli oppioidi) a portata di mano e insegnare ai familiari e imparare a somministrarlo qualora si verifichi un’overdose da oppioidi
Se viene prescritto un oppioide, i medici adottano le normali pratiche per garantire la sicurezza del paziente. In genere, i medici chiedono al paziente di farsi prescrivere oppioidi solo da un medico e di recarsi sempre nella stessa farmacia. Vedono spesso il paziente per le visite di controllo e monitorano l’uso del farmaco per assicurarsi che sia sicuro ed efficace.
Ad esempio, i medici possono analizzare periodicamente le urine del soggetto per stabilire se il farmaco viene assunto correttamente. Inoltre chiedono al paziente di firmare un accordo che specifica le condizioni necessarie per l’uso degli oppioidi, inclusi gli eventuali controlli necessari. Per evitare l’abuso da parte di altri, la persona deve tenere gli oppioidi in un luogo sicuro e smaltire i farmaci non utilizzati restituendoli alla farmacia.
Gli oppioidi hanno molti effetti collaterali. Gli effetti collaterali si manifestano più facilmente nelle persone che soffrono di alcuni disturbi: insufficienza renale Panoramica sull’insufficienza renale Questo capitolo include una nuova sezione sul COVID-19 e la lesione renale acuta (acute kidney injury, AKI).
- L’insufficienza renale è l’incapacità dei reni di filtrare adeguatamente le scorie.
- Maggiori informazioni, malattia epatica Panoramica sulle malattie epatiche Una malattia epatica può manifestarsi in diversi modi.
- Le manifestazioni caratteristiche includono Ittero (pigmentazione giallastra della cute e delle sclere) Colestasi (riduzione o arresto.
maggiori informazioni, broncopneumopatia cronica ostruttiva Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) La broncopneumopatia cronica ostruttiva è un restringimento (occlusione od ostruzione) persistente delle vie aeree, dovuta a enfisema, bronchite cronica o entrambe le condizioni. (BPCO), apnea notturna Apnea notturna L’apnea notturna è un grave disturbo del sonno in cui il respiro si arresta ripetutamente per un tempo sufficientemente lungo da perturbare il sonno e, spesso, ridurre la quantità di ossigeno. maggiori informazioni, demenza Demenza La demenza è un lento e progressivo declino della funzione mentale che include memoria, pensiero, giudizio e capacità di apprendimento. I sintomi includono solitamente perdita di memoria, problemi. maggiori informazioni o altri disturbi cerebrali. Quando viene utilizzata una terapia a base di oppioidi, si osservano comunemente i seguenti effetti:
Sonnolenza Disordine o confusione mentale Nausea e vomito Stipsi
Altri effetti collaterali meno comuni degli oppioidi sono
Ritenzione urinaria Prurito Un pericoloso rallentamento della respirazione Decesso
La sonnolenza è un effetto collaterale comune degli oppioidi. Per alcune delle persone che assumono oppioidi, la sonnolenza scompare o diminuisce in pochi giorni. Se il paziente continua a lamentare sonnolenza, si può tentare un nuovo oppioide, perché il grado di sonnolenza causato dai diversi oppioidi varia.
- Prima di un evento importante che richiede attenzione, ai soggetti può essere prescritto un farmaco stimolante (come il metilfenidato o modafinil) per controbilanciare la sonnolenza.
- Per alcune persone, bere bevande contenenti caffeina contribuisce a controbilanciare la sonnolenza.
- Se ci si sente assonnati dopo aver assunto un oppioide, si deve evitare di guidare e si deve fare particolarmente attenzione ad evitare cadute e incidenti.
L’assunzione di oppioidi può anche determinare confusione, specialmente negli anziani. Gli oppioidi aumentano il rischio di cadute negli anziani. Talvolta al dolore può associarsi la sensazione di nausea, che può essere aumentata dagli oppioidi. Antiemetici assunti per via orale, in supposte o per iniezione, possono prevenire o alleviare la nausea.
Farmaci antiemetici usati comunemente sono la metoclopramide, l’idrossizina e la proclorperazina. Il prurito provocato dagli oppioidi può essere alleviato da antistaminici come la difenidramina, assunta per via orale o somministrata per via endovenosa. Per la maggior parte delle persone, la nausea e il prurito scompaiono e diminuiscono in pochi giorni.
Ma la stipsi e la ritenzione urinaria solitamente diminuiscono molto più lentamente, se diminuiscono. Se una persona assume una quantità eccessiva di un oppioide possono verificarsi effetti collaterali gravi, che includono un pericoloso rallentamento della respirazione (depressione respiratoria), coma e perfino il decesso.
Presenza di determinate malattie (come malattie epatiche, renali e respiratorie o disturbi mentali). Assunzione di altri farmaci che causano sonnolenza (come le benzodiazepine) Consumo di alcol
Alcuni di questi effetti collaterali possono essere contrastati con il naloxone, un antidoto somministrato generalmente per via endovenosa o mediante uno spray nasale. Ai soggetti che sono a maggior rischio di effetti collaterali da oppioidi (come la depressione respiratoria), i medici possono prescrivere il naloxone quando prescrivono un oppioide.
- Gli infermieri e i familiari o chi assiste il paziente devono fare attenzione all’eventuale comparsa di gravi effetti collaterali degli oppioidi e, qualora si manifestino, essere pronti a iniettare il naloxone o a somministrarlo in forma di spray nel naso del soggetto.
- I medici o i farmacisti solitamente insegnano come somministrare il naloxone al soggetto che assume l’oppioide e ai suoi familiari o a chi lo assiste.
Alcuni soggetti che devono assumere oppioidi per un lungo periodo di tempo e traggono beneficio da un oppioide assunto per via orale, non tollerano i suoi effetti collaterali. Per tali soggetti, è possibile somministrare un oppioide iniettandolo direttamente nello spazio intorno al midollo spinale attraverso una pompa ( per via intratecale Vie di iniezione ). L’abuso di oppioidi può essere intenzionale o involontario. Comprende qualsiasi uso che differisce da quanto prescritto. Per diversione s’intende la vendita o la somministrazione di un farmaco prescritto ad altri. Per abuso s’intende l’uso ricreazionale del farmaco.
- I farmaci, cioè, vengono assunti per le sensazioni di piacere o di sballo che producono piuttosto che per trattare il dolore o un’altra condizione medica.
- Fino a un terzo dei soggetti che assumono oppioidi per un lungo periodo di tempo per trattare il dolore cronico ne abusa.
- Gli adiuvanti analgesici sono farmaci solitamente usati per trattare altri disturbi, ma possono anche alleviare il dolore.
Si ritiene che gli adiuvanti analgesici agiscano modificando il modo in cui i nervi elaborano il dolore. Gli adiuvanti analgesici usati più comunemente per il dolore sono
Anestetici per uso orale e per uso topico (locale)
Spesso, gli antidepressivi possono alleviare il dolore in soggetti non depressi. Gli antidepressivi triciclici (come amitriptilina, nortriptilina e desipramina) possono essere più efficaci per questo scopo di altri antidepressivi, ma gli antidepressivi più recenti, come gli inibitori selettivi di ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors, SSRI) e gli inibitori selettivi di ricaptazione della noradrenalina (, incluse duloxetina, venlafaxina e milnacipran) possono avere meno effetti collaterali che limitano la quantità di farmaco che può essere assunta.
- Gli antidepressivi triciclici sono efficaci per il dolore neuropatico Dolore neuropatico Il dolore neuropatico è causato da una lesione o da una disfunzione dei nervi, del midollo spinale o dell’encefalo.
- Vedere anche Panoramica sul dolore.) Il dolore neuropatico può avere varie.
- Maggiori informazioni, le cefalee Panoramica sulle cefalee La cefalea è un dolore a qualsiasi parte della testa, incluso il cuoio capelluto, la parte superiore del collo, il viso e l’interno del cranio.
Le cefalee sono uno dei motivi più comuni di consultazione. maggiori informazioni, la fibromialgia Fibromialgia La fibromialgia è caratterizzata da mancanza di sonno, affaticamento, appannamento mentale e dolore e rigidità diffusi dei tessuti molli quali muscoli, tendini e legamenti.
La mancanza di sonno. maggiori informazioni e le sindromi da ipersensibilità viscerale (degli organi; come il dolore cronico addominale Dolore addominale cronico e dolore addominale ricorrente Con dolore addominale cronico si intende un dolore che è presente da oltre 3 mesi. Può essere costante (cronico) o andare e venire (ricorrente).
Il dolore addominale cronico colpisce generalmente. maggiori informazioni o pelvico Il dolore pelvico nelle donne Il dolore pelvico è un fastidio che interessa la parte inferiore dell’addome. Il dolore che si sviluppa esternamente nella zona genitale (vulva o labbra) è detto dolore vulvare.
- Molte donne.
- Maggiori informazioni ).
- Le dosi di antidepressivi triciclici utilizzati per trattare il dolore di solito sono troppo basse per trattare la depressione o l’ansia.
- Pertanto, se gli antidepressivi triciclici sono utilizzati per trattare il dolore, solitamente sono necessari altri farmaci per trattare la depressione o l’ansia, se presente.
La duloxetina sembra essere efficace per il dolore neuropatico dovuto a diabete (detto neuropatia diabetica Danno nervoso nel diabete I soggetti con diabete mellito sono esposti a molte gravi complicanze a lungo termine che possono colpire diverse parti del corpo, in particolare vasi sanguigni, nervi, occhi e reni. ), fibromialgia Fibromialgia La fibromialgia è caratterizzata da mancanza di sonno, affaticamento, appannamento mentale e dolore e rigidità diffusi dei tessuti molli quali muscoli, tendini e legamenti. La mancanza di sonno. maggiori informazioni, lombalgia Lombalgia La lombalgia e il dolore al collo fanno parte dei motivi più comuni di consultazione medica. cronica, dolore muscoloscheletrico cronico e dolore nervoso dovuto a chemioterapia. Le dosi di duloxetina utilizzate per trattare il dolore sono adeguate anche per trattare la depressione o l’ansia, se presenti. La venlafaxina ha effetti simili. Milnacipran è efficace per la fibromialgia.
- I soggetti possono rispondere a un antidepressivo e non ad altri, quindi a volte i medici tentano alcuni farmaci fino a quando non ne viene individuato uno efficace.
- I farmaci anticonvulsivanti possono essere utilizzati per alleviare il dolore neuropatico.
- Il gabapentin e il pregabalin vengono utilizzati comunemente, ma esistono molti altri farmaci, come carbamazepina, clonazepam, lacosaminde, lamotrigina, oxcarbazepina, fenitoina, topiramato e zonisamide, in grado di alleviare il dolore in alcune persone.
Anestetici per via topica come la lidocaina, sotto forma di lozione, pomata o cerotto, possono essere utilizzati per il controllo del dolore causato da determinate condizioni. La mexiletina, usata per trattare le aritmie cardiache, talvolta viene impiegata nel dolore neuropatico.
I corticosteroidi, come il prednisone e il desametasone, possono essere assunti per via orale in caso di dolore intenso a causa di infiammazione (come nella gotta). Talvolta, vengono somministrate basse dosi di chetamina (un anestetico) per via endovenosa in ospedale ai soggetti affetti da sindrome da dolore regionale complesso quando altri trattamenti non sono efficaci.
Oltre ai farmaci, tanti altri trattamenti possono essere d’aiuto per alleviare il dolore. I metodi di neuromodulazione utilizzano la stimolazione elettrica per modificare il modo in cui i nervi elaborano il dolore. Le tecniche includono:
elettrostimolazione nervosa transcutanea (transcutaneous electrical nerve stimulation, TENS) stimolazione del midollo spinale stimolazione dei nervi periferici
La fisioterapia o la terapia occupazionale possono essere usate per alleviare il dolore cronico e aiutare le persone a funzionare meglio. Talvolta aiuta fare esercizi o aumentare il livello di attività. Per esempio, camminare regolarmente può aiutare ad alleviare la lombalgia più efficacemente del riposo a letto.
La terapia cognitivo-comportamentale può ridurre il dolore e l’invalidità correlata al dolore e aiutare le persone ad affrontare la situazione. Questo tipo di terapia include l’assistenza psicologica per aiutare le persone a concentrarsi sulla gestione del dolore, piuttosto che sui suoi effetti e limitazioni.
Può includere l’assistenza psicologica per aiutare le persone e la loro famiglia a collaborare per gestire il dolore. Non si deve sottovalutare l’importanza di un sostegno psicologico nei pazienti che avvertono dolore. Gli amici e i familiari devono sapere che queste persone necessitano di aiuto e possono sviluppare depressione e ansia, le quali potrebbero condurre alla necessità di una consulenza psicologica.
Che differenza c’è tra Assonal compresse e Assonal bustine?
Qual è la differenza tra Assonal Bustine e Assonal Compresse? I due prodotti hanno la stessa composizione ma si differenziano per le concentrazioni. Assonal Bustine contiene in una bustina le concentrazioni di nutrienti da integrare presenti in 2 compresse di Agave Assonal Compresse.
Quanto costa Assonal in farmacia?
Agave Assonal Compresse a partire da 19,92 €
Perché gli integratori si prendono lontano dai pasti?
Integratori di ferro – Quando assumerli L’integratore di ferro va assunto lontano dai pasti, perché alcuni nutrienti possono contrastarne l’assorbimento. Perché prendere l’integratore Una dieta 100% vegetale è molto ricca di ferro e nei casi in cui sia necessario assorbirne di più dalla dieta si possono applicare accorgimenti a questo scopo, come associare cibi ricchi di vitamina C a cibi ricchi di ferro.
Tuttavia, l’anemia da carenza di ferro è la forma di carenza più diffusa, in tutti i tipi di dieta. In questi casi può essere necessario assumere un integratore, specie nelle donne fertili con ciclo abbondante. Anche le donne in gravidanza devono spesso integrare il ferro. Un’altra ragione di carenza è in caso di donazioni di sangue troppo frequenti, ma in quel caso conviene ovviamente rimuovere la causa, donando meno spesso.
Infine, va notato che molte persone credono di essere carenti e dover integrare, mentre i loro valori sono del tutto nella media.
Che cos’è la citicolina a cosa serve?
La citicolina viene utilizzata in diversi ambiti terapeutici per le sue proprietà neuroprotettive e per la sua capacità di migliorare la funzione cognitiva. In ambito neurologico, la citicolina viene utilizzata per il trattamento di diverse patologie, tra cui il morbo di Alzheimer e la demenza vascolare.
In che momento della giornata vanno assunti gli integratori?
Come regola generale per la maggior parte degli integratori è preferibile l’assunzione al mattino. Inoltre: gli integratori vitaminici e minerali andrebbero assunti vicino o durante i pasti (colazione, pranzo o cena). gli integratori a base di fibra (chitosano, guar, glucomannano, psyllium, ecc.)
Quanto tempo prendere Assonal?
Se il problema di incontinenza urinaria, quindi, é collegato ad una sofferenza del sistema nervoso, può essere utile integrare con un prodotto come Assonal, assumendolo a cicli di almeno tre mesi consecutivi. Consigliamo comunque di consultare uno specialista che potrà suggerirle la terapia più adatta.
Perché si infiammano i nervi?
Generalità – Polinevrite è il termine medico che definisce l’ infiammazione simultanea di più nervi periferici, La polinevrite può essere frutto di: infezioni (es: difterite ), malattie autoimmuni (es: sindrome di Guillain-Barré), l’assunzione di certi farmaci (es: chemioterapici ), l’esposizione a certe sostanze tossiche (es: insetticidi ), il diabete mellito, l’ alcolismo, alcune carenze vitaminiche ecc.
- Dal carattere acuto oppure cronico, la polinevrite è responsabile di sintomi diversi, a seconda che i nervi infiammati siano di tipo sensitivo, motorio oppure misto.
- Diagnosticare una polinevrite richiede un’indagine accurata, indagine che in genere comincia dall’esame obiettivo e dall’ anamnesi, e termina con esami strumentali come l’ elettromiografia e la biopsia,
La presenza di una polinevrite richiede una terapia causale, accompagnata da una terapia sintomatica.
Cosa danneggia i nervi?
La polineuropatia è il malfunzionamento simultaneo di molti nervi periferici in tutto il corpo.
Infezioni, tossine, farmaci, tumori, carenze nutrizionali, diabete, malattie autoimmuni e altre malattie possono impedire a molti nervi periferici di funzionare correttamente. Sensibilità, forza o entrambe possono essere compromesse, spesso nei piedi o nelle mani, prima che in braccia, gambe o tronco. Il medico basa la diagnosi sui risultati dell’elettromiografia, sugli studi della conduzione nervosa e sugli esami di sangue e urine. Se il trattamento dei disturbi sottostanti non allevia i sintomi, la fisioterapia, i farmaci e altre misure possono essere d’aiuto.
La polineuropatia può essere:
acuta (a esordio improvviso) cronica (a sviluppo graduale, spesso nell’arco di mesi o anni)
La polineuropatia acuta ha diverse cause:
Determinate tossine, come il triortocresilfosfato (TOCP) e il tallio
La causa della polineuropatia cronica è spesso sconosciuta. Le cause note sono:
Farmaci, incluso l’anticonvulsivante fenitoina, alcuni antibiotici (come cloramfenicolo, nitrofurantoina e sulfonamide) e alcuni farmaci chemioterapici (come vinblastina e vincristina)
La forma più comune di polineuropatia cronica deriva da uno scarso controllo dei livelli di zucchero nel sangue nelle persone che soffrono di diabete, ma può essere causata da un uso eccessivo di alcol. In base alla causa, le polineuropatie possono colpire:
I nervi motori (che controllato i movimenti dei muscoli) I nervi sensoriali (che trasmettono le informazioni sensoriali) I nervi cranici (che collegano il capo, il viso, gli occhi, il naso, alcuni muscoli e le orecchie al cervello) I nervi autonomi (che controllano funzioni involontarie come pressione arteriosa e frequenza cardiaca) una combinazione di quanto sopra
La polineuropatia può derivare da un danno a uno qualsiasi dei seguenti: I sintomi della polineuropatia possono comparire improvvisamente (acuti, ovvero che compaiono nell’arco di pochi giorni e fino a un paio di settimane) o svilupparsi lentamente e manifestarsi nell’arco di un certo periodo di tempo (cronici, ovvero che si manifestano nel giro di mesi o anni) in base alla causa.
Molte polineuropatie croniche colpiscono principalmente la sensibilità. Solitamente vengono colpiti prima i piedi, ma a volte anche le mani. I sintomi prominenti sono una sensazione di punture di spilli, intorpidimento, bruciore e perdita del senso della vibrazione e del senso della posizione (sapere dove sono le braccia e le gambe).
Dal momento che si perde il senso della posizione, la deambulazione e lo stare in piedi diventano instabili. Di conseguenza, i muscoli possono non essere utilizzati. Alla fine possono indebolirsi e ridursi e in seguito irrigidirsi e diminuire in modo permanente (contratture).
La polineuropatia colpisce spesso i nervi del sistema nervoso autonomo Panoramica sul sistema nervoso autonomo Il sistema nervoso autonomo regola alcuni processi corporei, come la pressione arteriosa e la frequenza respiratoria. Questo sistema funziona automaticamente (in modo autonomo), senza uno sforzo.
maggiori informazioni, che controlla le funzioni involontarie del corpo (come pressione arteriosa, battito cardiaco, digestione, salivazione e minzione). I sintomi tipici sono stipsi, disfunzione sessuale e pressione arteriosa fluttuante, più in particolare abbassamento improvviso della pressione arteriosa quando la persona si alza ( ipotensione ortostatica Capogiri o sensazione di testa leggera al passaggio alla posizione eretta In alcuni soggetti, in particolare anziani, la pressione sanguigna subisce un calo eccessivo al passaggio alla posizione seduta o eretta (condizione detta ipotensione ortostatica o posturale).
Valutazione medica Elettromiografia e studi della conduzione nervosa Esami del sangue e delle urine per determinare la causa
Il medico solitamente riconosce la polineuropatia in base ai sintomi. Un esame obiettivo può aiutare il medico a diagnosticare la polineuropatia e a identificare la causa.
Confermare la presenza di una polineuropatia Determinarne la gravità Determinare se siano coinvolti i nervi motori, i nervi sensoriali o una combinazione di entrambi
Dopo aver diagnosticato la polineuropatia, si deve identificarne la causa, che può essere trattata. Il medico chiede se sono presenti altri sintomi e la rapidità alla quale si sono sviluppati. Queste informazioni possono suggerire le possibili cause. Gli esami del sangue e delle urine possono individuare un disturbo che causa la polineuropatia, come diabete, insufficienza renale o ghiandola tiroidea ipoattiva.
Talvolta è necessaria una biopsia nervosa o muscolare. A volte le polineuropatie che colpiscono le mani e i piedi sono la prima indicazione del diabete. In certi casi, quando esami completi non rilevano una causa ovvia, si tratta di una neuropatia ereditaria che colpisce altri familiari in modo talmente lieve che il disturbo non è mai stato sospettato.
Se la debolezza è diffusa e peggiora rapidamente, il medico fa eseguire altri esami:
Viene effettuata una spirometria Come utilizzare uno spirometro per determinare se sono colpiti i muscoli che controllano la respirazione. La spirometria si utilizza per misurare quanta aria possono contenere i polmoni, oltre a quanta aria viene espulsa e con quanta rapidità.
Trattamento della causa Sollievo dal dolore Talvolta fisioterapia e terapia occupazionale
Il trattamento specifico della polineuropatia dipende dalla causa, come ad esempio:
Farmaci e tossine : smettere di prendere il farmaco o evitare l’esposizione alla tossina a volte è sufficiente a risolvere la polineuropatia. Per alcuni farmaci e alcune tossine sono disponibili degli antidoti, che possono risolvere alcuni effetti tossici. Quantità eccessive di vitamina B6: se si interrompe la vitamina, la polineuropatia guarisce.
Se la causa non può essere corretta, il trattamento si concentra sull’alleviamento del dolore e dei problemi correlati alla debolezza muscolare. La fisioterapia talvolta riduce la rigidità muscolare e può prevenire l’accorciamento e l’irrigidimento muscolare. Copyright © 2023 Merck & Co., Inc., Rahway, NJ, USA e sue affiliate. Tutti i diritti riservati.
Chi non può assumere la carnitina?
Gli integratori contenenti l-carnitina potrebbero essere associati a un aumentato rischio cardiovascolare, che sarebbe mediato dall’attività della microflora intestinale. Il segnale viene da una ricerca di base pubblicata su Nature Medicine e condotta nell’animale.1 Un gruppo di ricerca statunitense ha studiato nel topo gli effetti della l-carnitina, che aumenterebbe la frequenza di malattie cardiache.
- Perché la carnitina provochi la malattia occorre però che venga metabolizzata dalla flora batterica intestinale nel composto trimetilamina, che a sua volta è convertito in trimetilamina N-ossido.
- Tale trasformazione avviene allo stesso modo nell’organismo umano.
- Tra l’altro i vegetariani e i vegani hanno una ridotta abilità di metabolizzare la l-carnitina rispetto a chi mangia carne rossa (ricca di l-carnitina) e hanno anche una diversa composizione della flora batterica intestinale, suggerendo che l’ingestione di carne rossa favorisca in realtà la crescita di batteri che usano la l-carnitina come fonte energetica e producano quindi più metaboliti che agiscono negativamente sul cuore.
I ricercatori statunitensi hanno anche visto che in effetti alti livelli di l-carnitina nel sangue si associavano a malattia cardiovascolare, ma soltanto nei soggetti che avevano anche alti livelli di trimetilamina N-ossido e che quindi avevano una flora intestinale adatta a metabolizzare la l-carnitina.
L’azione patogena della l-carnitina non sarebbe quindi diretta ma richiederebbe la sua metabolizzazione a livello intestinale e solo nei soggetti che hanno batteri a ciò deputati. La scoperta potrebbe anche spiegare perché il consumo di carne rossa sia già considerato uno dei fattori di rischio cardiovascolare: ciò non dipenderebbe dal colesterolo e dai grassi saturi, ma dal destino della l-carnitina.
Poiché la l-carnitina è contenuta in molti supplementi dietetici, i ricercatori predicano cautela nel loro uso, che potrebbe essere sconsigliato, nell’attesa di studi nell’uomo, nei soggetti già cardiopatici o con un alto rischio cardiovascolare. Bibliografia:
Nature Med 2013;DOI:10.1038/nm.3145. CDI #nnn#
Che differenza c’è tra Assonal compresse e Assonal bustine?
Qual è la differenza tra Assonal Bustine e Assonal Compresse? I due prodotti hanno la stessa composizione ma si differenziano per le concentrazioni. Assonal Bustine contiene in una bustina le concentrazioni di nutrienti da integrare presenti in 2 compresse di Agave Assonal Compresse.
Cosa prendere per aiutare i nervi?
Pesce – Alcuni pesci come il salmone e il tonno sono ricchi di acidi grassi omega-3. Inoltre, la vitamina B2 contenuta nei pesci aiuta a proteggere le cellule dallo stress ossidativo e nel normale funzionamento del sistema nervoso. Questi tipi di pesce sono particolarmente utilizzati. In situazioni di stress il respiro è di solito poco profondo e spesso viene trattenuto. Attraverso regolari esercizi di meditazione è possibile controllare meglio il respiro e rilassarsi più facilmente.
A cosa serve L-acetil carnitina?
Acetil carnitina, quanto è utile per lo sport e per il dimagrimento – L’acetil L carnitina può migliorare le prestazioni sportive perché favorisce i processi di liberazione di energia a livello muscolare. Infatti, proprio la L carnitina è colei che trasporta gli acidi grassi che serviranno alla produzione di ATP, la molecola che immagazzina energia e la rilascia ogni qualvolta vi sia la necessità di una maggior richiesta energetica.
- riduce la produzione di acido lattico;
- migliora le prestazioni fisiche.
L’acetil L carnitina trova uso anche nel bodybuilding. Si è notato, infatti, che l’acetil L carnitina interagisce con i recettori del testosterone, liberandolo in modo che esegue un’azione anabolizzante nel sangue. Naturalmente, il consiglio è di assumere gli integratori nelle quantità indicate dal proprio preparatore atletico o dal medico dello sport.
Quanto costa l’integratore Assonal?
Assonal 24 compresse integratore per i nervi | prezzo: 20,90 €.