Blocco Urinario Cosa Fare?
Elvira Olguin
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Cosa fare per sbloccare la pipì?
Cosa fare – Come abbiamo visto, la ritenzione urinaria è una condizione che può avere origine da numerose cause, diverse diverse tra loro e alcune anche piuttosto serie, Non c’è molto, quindi, che si possa fare in autonomia, senza il consulto di personale esperto, ma è importante riconoscere la situazione di emergenza e agire tempestivamente, chiamando un medico.
L’aspetto sul quale si può agire è quello della prevenzione, applicabile soprattutto in quei casi in cui la ritenzione è dovuta a cause batteriche che hanno provocato un’ infezione : per questo, si rimanda alla lettura del box “Consigli utili a prevenire le infezioni intime”. Cosa può fare il medico Qualunque sia la causa della ritenzione urinaria la soluzione è sempre quella di posizionare un catetere in vescica per permetterne lo svuotamento,
Questo intervento deve essere considerato un intervento d’urgenza. In una seconda fase si deciderà il trattamento della causa che ha portato alla ritenzione urinaria, Saranno necessarie quindi alcune indagini diagnostiche, dopo le quali verrà deciso il trattamento più opportuno per evitare un nuovo episodio di ritenzione.
- transuretrale;
- per via sovrapubica.
Il primo tentativo deve essere sempre quello dell’inserimento attraverso la via transuretrale, ma se questa è ostruita non sempre la procedura ha successo. È necessario che l’inserimento del catetere vescicale venga eseguito da personale sanitario esperto (medico o infermiere professionale), che sappia scegliere il tipo di catetere più adatto (dimensioni, forma e materiale) e che sappia eseguire la procedura in modo corretto ( sterilità e perizia), in modo da non provocare danni.
Quando non è possibile inserire il catetere per questa via, se la vescica è ben distesa, è possibile inserire il catetere per via sovrapubica perforando la cute e la parete vescicale con un grosso ago cavo, entro il quale far poi passare il catetere vescicale. Quando proprio non è possibile eseguire la cateterizzazione né per via uretrale né per via sovrapubica, in casi molto rari, si rende necessario un accesso chirurgico vero e proprio tale da consentire lo svuotamento della vescica,
Vaginiti Le infezioni dell’ apparato genitale femminile a carico di vulva e vagina costituiscono un problema assai diffuso nella popolazione femminile in età fertile. Basti pensare che circa 3 donne su 4 nella fascia di età compresa fra i 15 e i 45 anni ha avuto o avrà nel corso della propria vita almeno un episodio infettivo e che di loro la metà circa avrà anche un secondo episodio,
Cosa succede quando si blocca l’urina?
L’ostruzione delle vie urinarie è un blocco che frena il flusso di urina sul suo percorso normale (il tratto urinario), inclusi i reni, gli ureteri, la vescica e l’uretra.
Il blocco può essere completo o parziale. Il blocco può causare danno renale, calcoli renali e infezione. I sintomi possono includere dolore al fianco, riduzione o aumento del flusso urinario e minzione notturna. I sintomi sono più comuni in caso di blocco improvviso e completo. Gli esami possono prevedere l’inserimento di un catetere uretrale, di una sonda a fibre ottiche nell’uretra ed esami di diagnostica per immagini. Il trattamento può prevedere l’apertura di una via ostruita e la gestione della causa del blocco.
La comparsa di un blocco (ostruzione) del tratto urinario, partendo dai reni, dove viene prodotta l’urina, fino all’uretra, attraverso la quale l’urina passa prima di fuoriuscire dal corpo, può aumentare la pressione nelle vie urinarie e rallentare il flusso urinario.
Come stimolare la vescica per fare pipì?
6 pratici consigli da seguire in caso di incontinenza Fornire assistenza a casa a chi soffre di incontinenza non è semplice, ma sono disponibili diversi aiuti forniti da svariate fonti. Per aiutarvi a gestire le vostre responsabilità quotidiane da assistente di una persona affetta da incontinenza urinaria, abbiamo raccolto alcune strategie utili.
- Seguirle può aiutare gli adulti che soffrono di incontinenza a diventare più indipendenti a casa in modo che sia la famiglia che gli assistenti professionisti possano dedicare più tempo a delle cure migliori.
- I pazienti che eseguono gli esercizi di Kegel presentano una probabilità maggiore di guarire dalla debolezza vescicale.
Inoltre, unire la danza ad un programma di esercizi per il pavimento pelvico, risulta efficace nelle donne di età superiore ai 65 anni. Seguite questi passaggi per eseguire degli esercizi di Kegel (sia per donne che per uomini): 1. Concentratevi sui muscoli che utilizzate per bloccare il fluire dell’urina dall’uretra.2.
- Contraete questi muscoli e manteneteli contratti per 3 secondi, quindi rilassateli per altri 3 secondi.3.
- Ripetete il 2° passaggio per circa 15 minuti per completare una serie.
- Cercate di eseguire 3 serie al giorno.
- Rendete gli esercizi di Kegel parte integrante dei vostri esercizi per l’incontinenza quotidiani per trarre il massimo dei benefici.
Lo yoga può aiutare molto a ridurre i sintomi dell’incontinenza urinaria. Può aiutare a ripristinare la forza della vescica e dei muscoli del pavimento pelvico e quindi ad evitare incidenti. Inoltre, i pazienti possono beneficiare dell’effetto calmante e rilassante dello yoga come metodo di meditazione.
- La ginnastica vescicale è una delle terapie comportamentali più consigliate.
- Quando i muscoli della vescica si indeboliscono, si verificano episodi di incontinenza urinaria.
- Tuttavia, questa abitudine allena la vescica a trattenere una quantità inferiore di urina e questo può anche causare un’eccessiva reattività della vescica, generando perdite occasionali o regolari.
Per allenare la vescica, provate a programmare le visite al bagno quotidianamente per circa 6 – 8 volte al giorno. Nel caso sentiate il bisogno di urinare, gli esperti consigliano di trattenere l’urina per almeno 5 minuti. umentate lentamente questo periodo di latenza sino a 20 minuti, finché non sarà possibile trattenere l’urina per circa 4 ore senza andare in bagno.
Quando l’urina non esce?
La ritenzione urinaria è l’incapacità di urinare o svuotare completamente la vescica.
Le persone con uno svuotamento incompleto della vescica possono soffrire di frequenza o incontinenza urinaria. Se il soggetto è in grado di urinare, il medico può misurare la quantità di urina che rimane nella vescica dopo la minzione. Per estrarre l’urina dalla vescica viene usato un catetere, dopodiché si tratta la causa.
I farmaci, in particolare quelli con effetti anticolinergici, come gli antistaminici e alcuni antidepressivi, possono causare ritenzione urinaria sia negli uomini sia nelle donne. Altre cause includono una massa di feci dure nel retto che preme contro l’uretra ( fecaloma rettale Complicanze Con stipsi si denota una difficoltà o bassa frequenza di evacuazione, feci dure o sensazione di svuotamento parziale del retto dopo l’evacuazione (evacuazione incompleta).
(Vedere anche Stipsi. maggiori informazioni ) e una vescica neurogena Vescica neurogena La vescica neurogena è caratterizzata da mancanza di controllo vescicale causata da un problema nervoso, quali ictus, trauma spinale o tumore. La perdita incontrollabile di urina (incontinenza. maggiori informazioni in soggetti affetti da diabete Diabete mellito (DM) Il diabete mellito è una malattia in cui l’organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all’insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero (glucosio).
maggiori informazioni, sclerosi multipla Sclerosi multipla (SM) Nella sclerosi multipla vengono danneggiate o distrutte delle chiazze di mielina (la sostanza che ricopre la maggior parte delle fibre nervose) e le fibre nervose sottostanti nel cervello, nei.
maggiori informazioni, morbo di Parkinson Malattia di Parkinson Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa lentamente progressiva di aree specifiche del cervello. È caratterizzata da tremore quando i muscoli sono a riposo (tremore a riposo), aumento. maggiori informazioni o sottoposti a un precedente intervento chirurgico alla pelvi che abbia danneggiato i nervi vescicali.
Talvolta il soggetto non è del tutto in grado di urinare. In tali casi, la vescica piena di urina si dilata causando molto dolore per qualche ora, con risultante gonfiore della parte inferiore dell’addome. Più comunemente, questi soggetti riescono a far passare un po’ di urina, ma non riescono a svuotare completamente la vescica.
- In tali casi, la vescica si dilata lentamente in modo indolore.
- L’inizio della minzione, tuttavia, può risultare difficoltoso, può esservi flusso di urina debole o la sensazione che la vescica non si sia svuotata completamente.
- Poiché la vescica rimane relativamente piena, può esservi talvolta una perdita di urina ( incontinenza da rigurgito Incontinenza da rigurgito L’incontinenza urinaria è caratterizzata dal rilascio involontario di urina.
L’incontinenza può colpire sia gli uomini sia le donne di qualsiasi età, ma è più diffusa fra le donne e gli anziani. maggiori informazioni ), minzione notturna (nicturia) o minzione frequente Minzione eccessiva o frequente La maggior parte delle persone urina circa 4-6 volte al giorno e per lo più durante le ore diurne. Di norma, gli adulti producono da 700 millilitri a 3 litri di urina al giorno.
Misurazione dell’urina che rimane nella vescica dopo la minzione
Se un soggetto non è in grado di far fuoriuscire urina, la diagnosi è chiara. In altri casi, il medico cerca di capire quanta urina rimane nella vescica del soggetto dopo avere urinato il più possibile. Immediatamente dopo la minzione, il medico inserisce un catetere vescicale per misurare la quantità di urina in uscita o esegue un’ecografia della vescica per identificare la quantità di urina presente.
- La quantità di urina rimanente dopo la minzione si chiama volume residuo post-minzionale.
- Se questo volume corrisponde a oltre metà di una tazza (poco più negli anziani), vi è diagnosi di ritenzione urinaria.
- Il medico esegue un esame obiettivo, incluso l’esame rettale.
- L’esame rettale eseguito negli uomini può rilevare l’ingrossamento della prostata.
Se eseguito negli uomini e nelle donne, l’esame rettale contribuisce a identificare la compressione fecale. Il medico potrebbe prelevare un campione di urina da sottoporre a esami per rilevare eventuali infezioni. Potrebbero essere necessari esami del sangue e di diagnostica per immagini per stabilire la causa della ritenzione urinaria.
Cateterizzazione Trattamento della causa Talvolta, intervento chirurgico
Se il soggetto è totalmente incapace di urinare, il medico inserisce immediatamente un sottile tubo di gomma nella vescica (catetere urinario) per rimuovere l’urina ritenuta e fornire sollievo. La causa della ritenzione urinaria può essere trattata. Ove possibile si interrompe l’assunzione di farmaci che potrebbero causare ritenzione urinaria.
È possibile che gli uomini con ingrossamento della prostata debbano sottoporsi a intervento o assumere farmaci per ridimensionare la prostata (ad esempio finasteride o dutasteride) o farmaci per rilassare la muscolatura del collo vescicale (ad esempio terazosina o tamsulosina). I soggetti con problemi nervosi che interferiscono con le contrazioni o la funzionalità della vescica potrebbero dovere introdurre da soli un catetere o farsi posizionare un catetere permanente.
Occasionalmente è necessario un intervento chirurgico per evitare che l’urina passi dalla vescica all’uretra, per poi farla uscire dal corpo. Di seguito si riporta una risorsa in lingua inglese che può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.
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Cosa fare se non si riesce a svuotare la vescica?
Sia in caso di ritenzione urinaria acuta che in caso di ritenzione cronica, il trattamento più comune è svuotare la vescica utilizzando un catetere e nel trattare la causa di fondo.
Perché bevo tanta acqua e non faccio pipì?
L’ oliguria è una condizione per cui la produzione di urina diminuisce rispetto alla norma, che per un adulto corrisponde in genere a circa 500 ml al giorno. Quando l’oliguria è significativa può essere il segnale di un disturbo serio, in alcuni casi può essere anche una situazione pericolosa per la vita.
Fra le cause alla base del problema sono incluse la disidratazione dovuta all’assunzione di quantità insufficienti di fluidi, vomito, diarrea o febbre, un grave blocco delle vie urinarie, ad esempio causato da problemi alla prostata, l’assunzione di farmaci, come gli anticolinergici, i diuretici e alcuni antibiotici.
Meno spesso l’oliguria può essere dovuta a emorragie, gravi infezioni o altre condizioni mediche che possono portare a uno shock.
Cosa aiuta a fare pipì?
Quale acqua bere per i suoi effetti diuretici? – Per favorire la diuresi, quindi, è essenziale imparare a rispondere allo stimolo della sete, il richiamo del nostro organismo quando ha bisogno di acqua, e bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno. In tal modo la normale diuresi sarà sempre assicurata! La maggior parte delle persone, però, spesso dimentica di bere, sottovalutando l’importanza di compiere con una certa frequenza questo semplice gesto. In tutti questi casi la diuresi, di conseguenza, diminuisce. In particolare, per bere regolarmente e favorire la diuresi si consiglia spesso di una buona acqua oligominerale che ha impatto migliore sull’organismo rispetto alle acque più ricche in minerali. Ma quale acqua diuretica scegliere? Il consiglio è di orientarsi verso quella del rubinetto che spicca per una serie di caratteristiche che la rendono un’acqua oligominerale di qualità. Ci sono però anche persone che lamentano problemi di ritenzione idrica più marcata: quale acqua si caratterizza per i maggiori effetti diuretici? Oltre all’acqua oligominerale, si consiglia soprattutto l’ acqua minimamente mineralizzata, con un residuo fisso < 50 mg/l, che manifesta effetti diuretici più marcati. Tuttavia, recenti studi sembrerebbero suggerire che anche l'acqua che presenta un medio e un alto grado di mineralizzazione può essere considerata come un'acqua minerale diuretica: difatti, sembrerebbe essere soprattutto la concentrazione di anioni e cationi a determinare le caratteristiche peculiari di un'acqua che fa fare tanta pipì. Naturalmente, in fase di scelta rimane sempre importante rivolgersi al proprio medico di famiglia, dal momento che il dibattito con il quale la comunità scientifica oggi punta a stabilire in maniera incontrovertibile qual è l'acqua più diuretica è ancora piuttosto acceso, In ogni caso, alla luce del parere degli esperti, adesso che sappiamo qual è acqua che fa fare tanta pipì e dopo aver scoperto che la quantità e/o il tipo di acqua introdotta possono condizionare la diuresi a seconda del proprio stato di salute, vediamo anche il peso della sua composizione in minerali!
Cosa aiuta a fare la pipì?
Esistono Cibi Diuretici? – La natura ci regala molti cibi dalle spiccate proprietà diuretiche, Per rendersene conto basta mangiare, per esempio, una fetta di anguria o qualche asparago bollito. La lista di diuretici naturali è lunghissima, alcuni sono contenuti in alimenti di uso comune, altri in erbe particolari provenienti da diversi Paesi del Mondo:
Ananas : ha un effetto anoressante e favorisce la diuresi. Betulla : aiuta a combattere il ristagno di liquidi (foglie). Carciofo : questa pianta ha la capacità di stimolare la funzionalità epatica e renale. Cetriolo : ha proprietà rinfrescanti, depuranti e diuretiche. Cipolla : aiuta la naturale produzione di urina. Equiseto, Finocchi : oltre al discreto contenuto vitaminico e minerale sono ricchi di princìpi attivi che li rendono indicati per problemi gastrointestinali e gli conferiscono proprietà emmenagoghe, galattogene antisettiche e diuretiche. Mela : anche questo comunissimo frutto nasconde spiccate proprietà diuretiche. Ortica : gli estratti di questa pianta migliorano la funzionalità renale aumentando la produzione di urina ed accelerando l’eliminazione di sostanze tossiche. Fiori di sambuco, Stimmi di mais preparati sotto forma di infuso, Tarassaco (o dente di leone o soffione): per depurare l’organismo sfruttando le sue spiccate proprietà diuretiche naturali si consiglia un infuso di radici e foglie al 5% da prendere lontano dai pasti.
Come svuotare una vescica?
Come si possono eliminare le vesciche? – La procedura da seguire per il drenaggio del liquido nella vescica è molto semplice:
Disinfettare la vescica con un disinfettante (soluzione acquosa di cloruro di benzalconio)Dotarsi di una siringa monouso come quelle per l’insulinaPraticare uno o più piccoli fori al margine della vescica o bolla (l’operazione non provoca dolore)Con una garza fare pressione leggera ma costante sul tetto della vescica o bolla fino a che il liquido è fuoriuscito tutto e la bolla aderisce alla pelle. Disinfettare nuovamente e coprire il tutto con un cerotto medicato.La pelle che forma il tetto della bolla rimarrà come medicazione naturale fino alla sua guarigione.Successivamente dovesse staccarsi spontaneamente la pelle sottostante può essere medicata con un unguento cicatrizzante e protetta da ulteriori traumi.
Perché dopo aver fatto pipì ho ancora lo stimolo?
Cause – La sensazione di aver bisogno di urinare nuovamente, anche subito dopo aver urinato, è tipicamente causata da una persistente contrazione muscolare dell’apparato urinario, che normalmente risponde alla dilatazione della vescica dovuta alla presenza di un elevato volume di urina (questo spiega ad esempio il tenesmo vescicale in presenza di un’oggettivo residuo di urina), ma che in altri casi potrebbe persistere in tensione a causa di danni ai nervi responsabili della minzione.
cistite, ovvero l’infezione batterica della vescica, molto comune nel sesso femminile; patologie prostatiche, come prostatite, tumore e ipertrofia prostatica benigna, a causa della difficoltà di svuotare completamente la vescica. Questa categoria di disturbi è ovviamente propria solo del sesso maschile (le donne non hanno prostata); uretrite, un’infiammazione dell’uretra, il vaso che collega la vescica all’esterno e che permette quindi l’emissione dell’urina sia nell’uomo che nella donna. È tipicamente anche questa di origine infettiva, in forma di malattia sessualmente trasmessa o come conseguenza di traumi locali; altre infezioni sessualmente trasmissibili, come la gonorrea o l’infezione da Chlamydia ; calcoli vescicali e renali che ostruiscono il passaggio dell’urina.
Tra le cause meno frequenti nella pratica clinica è invece possibile annoverare:
tumore della vescica, stenosi dell’uretra (restringimento dell’uretra), presenza di corpi estranei in vescica o uretra, vescica ipoattiva e altre disfunzioni neurogene.
Il sintomo potrebbe essere lamentato anche in caso di patologie non necessariamente e direttamente collegato all’apparato urinario, ma anche ad esempio:
lesioni e i traumi addominali, traumi della colonna vertebrale, interventi chirurgici intestinali, stitichezza, tumori rettali,
Nelle donne potrebbe essere conseguente infine a gravidanza, endometriosi e vaginite,
Quando si urina a tratti?
Che cos’è l’esitazione minzionale – L’esitazione minzionale consiste in un disturbo della diuresi, di natura ostruttiva, che comporta un ritardo e una difficoltà nell’iniziare ad urinare, e colpisce maggiormente i soggetti maschi anziani. L’esitazione minzionale può essere la spia di un’ostruzione delle vie urinarie e, negli uomini adulti, può derivare dall’ingrossamento della ghiandola prostatica; nell’Iperplasia Prostatica Benigna, infatti, la prostata ipertrofica preme contro la vescica, ritardandone l’inizio del mitto.
Come capire se ho una stenosi uretrale?
Diagnosi di stenosi uretrale Gli urologi (medici specializzati nella diagnosi e nel trattamento delle patologie del tratto urinario e del sistema riproduttivo giungono alla diagnosi di stenosi eseguendo una radiografia, dopo aver inserito un mezzo di contrasto radiopaco nell’uretra (uretrografia retrograda.
Quanta pipì con 2 litri di acqua?
di Silvia Turin – Pi la vescica si riempie, pi si attivano i meccanismi muscolari della continenza. Per cui in una persona normale che beve due litri di acqua al giorno corretto urinare in linea di massima ogni 4 ore durante il giorno e secondo la necessit di notte.
- Questo illustra il professor Francesco Montorsi, direttore dell’Unit di urologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
- Attenzione a non esagerare per – continua il dottore – : tenere la pip troppo a lungo comporta quasi sempre un riempimento eccessivo della vescica la cui muscolatura poi pu fare fatica a riprendere a funzionare al momento buono.
Anche se non si ha voglia di fare pip, bene provarci almeno ogni 4 ore e controllare di aver bevuto abbastanza. (Reuters) 6 luglio 2019 | 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Cosa vuol dire fare la pipì bianca?
Cosa si può capire del nostro stato di salute osservando la pipì? – Spesso lo diamo per scontato, ma le urine non sono tutte uguali : possono cambiare per colore, trasparenza, odore, e per diverse altre caratteristiche in genere differenti da persona a persona.
- Caratteristiche che nello stesso individuo possono variare nel tempo, dandoci indizi importanti sullo stato di salute.
- Ad esempio, un’urina più chiara e trasparente ci dice che la persona è bene idratata, mentre certi colori sono associati ad infezioni, patologie del fegato o del pancreas, alla presenza di sangue o di malattie renali,
Non tutte le alterazioni di questo tipo sono associate a patologie: a volte sono cambiamenti fisiologici che si correggono da soli, ad esempio bevendo più acqua. Altre volte, però, è importante saperli riconoscere per tempo per poter intervenire precocemente.
Come aumentare il flusso urinario in modo naturale?
Tra gli alimenti da prediligere in caso di disturbi pelvici ci sono i semi di zucca, ricchi di acidi grassi omega-3, che hanno proprietà antinfiammatorie. L’olio di semi di zucca migliora la funzione urinaria anormale e riduce i sintomi della vescica iperattiva e l’incontinenza.
Quanto tempo ci vuole per riempire la vescica?
La vescica è stata fatta per essere svuotata ogni 3-4 ore durante il giorno: è bene cercare di rispettare questi tempi, compatibilmente con la propria alimentazione e idratazione. Non bisognerebbe svuotare la vescica in modo ” preventivo “, cioè quando non scappa la pipì; si potrebbe ridurre la capacità di questo organo e, quando si avrà bisogno di trattenere per più tempo l’urina, potrebbe essere più difficoltoso o addirittura impossibile.
Nella normalità, di notte non ci si dovrebbe svegliare per fare la pipì poiché siamo stati “programmati” per produrre meno urina in questo momento, così da poter riposare. Se invece se ne sente comunque il bisogno, può essere utile, se possibile, provare a continuare a dormire, così da non abituare la vescica allo svuotamento notturno.
Se invece proprio non ce la si fa, non staremo svegli sperando che passi Quindi, ricorda di avere comportamenti corretti per mantenere sana la tua vescica!