Ciproxin 500 A Cosa Serve?
Elvira Olguin
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Contents
- 0.1 Quando si prende Ciproxin 500?
- 0.2 Cosa non fare con Ciproxin?
- 0.3 Quanti giorni prendere Ciproxin per cistite?
- 0.4 Quanti giorni di antibiotico per la cistite?
- 1 Quali batteri uccide la ciprofloxacina?
- 2 Quante volte al giorno va preso Ciproxin?
- 3 Quale antibiotico è più efficace contro la cistite?
- 4 Come si chiama l’antibiotico per la cistite?
- 5 Cosa succede se non si cura un’infezione batterica?
- 6 Cosa non si deve mangiare quando si ha la cistite?
Quando si prende Ciproxin 500?
Ultima modifica 08.08.2023 Cos’è Ciproxin? Ciproxin è il nome commerciale di un farmaco a base di ciprofloxacina; la ciprofloxacina è un antibiotico. A cosa serve? In commercio è possibile reperire diverse formulazioni di ciprofloxacina, disponibili sia come farmaco originatore (Ciproxin) che come generico (ciprofloxacina); la ciprofloxacina appartiene alla famiglia dei fluorochinoloni e agisce uccidendo i batteri che provocano le infezioni.
Ciproxin 250 e 500:
infezioni delle vie respiratorie infezioni di lunga durata o ricorrenti dell’orecchio ( otite ) o dei seni paranasali ( sinusite ) infezioni delle vie urinarie ( cistite ) infezioni degli organi genitali negli uomini (tra cui anche la prostata ) e nelle donne infezioni gastrointestinali e intraddominali infezioni della pelle e dei tessuti molli infezioni delle ossa e delle articolazioni per prevenire infezioni causate dal batterio Neisseria meningitidis ( meningite ) esposizione all’inalazione di spore di antrace.
Ciproxin 500 RM (rilascio modificato):
Infezione acuta della vescica (cistite acuta non complicata)
Ciproxin 1000 RM (Rilascio modificato):
Infezioni complicate delle vie urinarie e infezione acuta del rene e delle alte vie urinarie ( pielonefrite )
Posologia e dosaggio: quante volte al giorno? (Si riportano i dosaggi e le posologie indicative delle referenze più comuni, ma si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico) Per quanto possibile si raccomanda di assumere le compresse rispettando gli orari.
Ciproxin 250 e Ciproxin 500
La frequenza di assunzione viene personalizzata dal medico in base alla gravità dell’infezione, è importante che l’assunzione sia regolare ed equistante, ad esempio se viene suggerito di assumere 2 compresse al giorno queste andranno assunte ogni 12 ore, se viene suggerito di assumere 3 compresse al giorno queste andranno assunte ogni 8 ore. Le compresse non devono essere né frantumate né masticate.
Ciproxin 500 RM ( Rilascio modificato ):
Solitamente il trattamento consiste in 1 compressa da 500 mg a rilascio modificato al giorno per 3 giorni, ogni 24 ore circa. Le compresse NON devono essere né frantumante né divise, per non alterare il meccanismo di rilascio.
Ciproxin 1000 RM (Rilascio modificato)
Solitamente il trattamento consiste in 1 compressa da 1000 mg al giorno, ogni 24 ore circa. Le compresse NON devono essere né frantumante né divise, per non alterare il meccanismo di rilascio.
A stomaco pieno o vuoto? Le compresse devono essere deglutite con abbondante liquido; nei casi di difficoltà a deglutire sono disponibili anche formulazioni in sciroppo. L’assunzione può avvenire sia con i pasti che a stomaco vuoto, ma è importante che la somministrazione avvenga a distanza da:
latticini come latte o yogurt, altre fonti di calcio o integratori dello stesso minerale.
Per quanti giorni? (Si riportano le tempistiche indicative delle referenze più comuni, ma si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico)
Ciproxin 250 e Ciproxin 500
Solitamente il trattamento dura da 5 a 21 giorni, ma può durare più a lungo per le infezioni gravi.
Ciproxin 500 RM ( Rilascio modificato ):
Solitamente il trattamento si esaurisce dopo l’assunzione di 3 compresse nell’arco di 3 giorni.
Ciproxin 1000 RM (Rilascio modificato):
In genere va continuato per un tempo variabile compresto tra 7 e 14 giorni (la durata dev’essere indicata dal medico prescrittore).
Ha effetto immediato? Ciproxin (ciprofloxaxina) viene assorbito rapidamente, con un’azione altrettanto rapida sull’infezione, ma possono essere necessarie alcune ore (anche 24 o più) prima di avvertirne benefici sui sintomi. Quali sono gli effetti collaterali? Come tutti i medicinali, anche Ciproxin può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino; si rimanda al foglietto illustrativo per l’elenco completo, mentre i più frequenti comprendono:
nausea diarrea dolori articolari e infiammazione articolare superinfezioni da funghi aumento degli eosinofili circolanti (un tipo di globuli bianchi ) diminuzione dell’appetito iperattività e agitazione mal di testa, capogiro, disturbi del sonno, disturbi del gusto vomito, dolore addominale, problemi digestivi (come disturbi di stomaco, indigestione / bruciore di stomaco ) o produzione di gas intestinali aumento di alcune sostanze nel sangue ( transaminasi e/o bilirubina ) eruzione cutanea, prurito, orticaria ridotta funzione renale dolori ai muscoli e alle ossa, indisposizione ( astenia ) o febbre aumento della fosfatasi alcalina nel sangue.
Ciproxin non deve essere assunto da pazienti:
allergici al principio attivo (ciprofloxacina) o eccipenti contenuti nella formulazione del farmaco; in terapia con tizanidina (farmaco che agisce come rilassante muscolare ad azione centrale) con insufficienza renale,
Durante l’assunzione di Ciproxin la pelle diventa più sensibile alla luce solare o ultravioletta (UV). Eviti l’esposizione alla luce solare intensa ed alla luce UV artificiale, come quella dei lettini solari. Si raccomanda prudenza in caso di:
problemi ai reni (potrebbe essere necessario un adattamento delle dosi) epilessia o di altri disturbi neurologici problemi ai tendini durante un precedente trattamento con antibiotici come Ciproxin miastenia grave (una grave forma di debolezza muscolare) aneurisma dell’aorta o aneurisma periferico dissezione dell’ aorta insufficienza di una delle valvole cardiache (rigurgito aortico e mitralico ); storia familiare di aneurisma o dissezione dell’aorta o malattia congenita delle valvole cardiache, o altri fattori di rischio o condizioni predisponenti (ad esempio disturbi del tessuto connettivo quali sindrome di Marfan, o sindrome di Ehlers-Danlos, sindrome di Turner, sindrome di Sjögren, o disturbi vascolari come arterite di Takayasu, arterite a cellule giganti, malattia di Behçet, pressione sanguigna alta o aterosclerosi nota, artrite reumatoide o endocardite ) depressione o altri problemi mentali alterazioni del ritmo cardiaco,
È pericoloso? Durante l’assunzione di Ciproxin la pelle diventa più sensibile alla luce solare o ultravioletta (UV). Eviti l’esposizione alla luce solare intensa ed alla luce UV artificiale, come quella dei lettini solari. Come tutti i medicinali, anche Ciproxin può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino; si raccomanda di contattare immediatamente il medico (o il Pronto Soccorso) in caso di:
un dolore forte e improvviso all’addome, al torace o alla schiena, che può essere sintomo di aneurisma e dissezione dell’aorta rapida insorgenza di affanno respiratorio, soprattutto in posizione distesa a letto, o gonfiore delle caviglie, dei piedi o dell’addome, oppure nuovi episodi di palpitazioni cardiache (sensazione di battito cardiaco rapido o irregolare) convulsioni rave ed improvvisa reazione allergica con sintomi come senso di oppressione al petto, sensazione di capogiro, di malessere o svenimento, oppure capogiri stando in piedi (distubi suggestivi di reazione anafilattica/shock anafilattico ) debolezza muscolare, infiammazione dei tendini che può portare a rottura di un tendine – soprattutto del grosso tendine situato nella parte posteriore della caviglia ( tendine di Achille ) grave eruzione cutanea in forma di vesciche o ulcere in bocca, gola, naso, occhi e altre membrane mucose come quelle genitali e che possono progredire a vesciche diffuse o desquamazione della pelle (Sindrome di Stevens-Johnson, Necrolisi Epidermica Tossica) sensazione inusuale di dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza muscolare alle estremità ( neuropatia ) reazione accompagnata da eruzioni cutanee, febbre, infiammazione degli organi interni, alterazioni del sangue ed una sintomatologia che interessi tutto il corpo (DRESS: reazioni al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici, AGEP: Pustolosi Esantematica Acuta generalizzata).
Il presente elenco NON è esaustivo; si raccomanda di fare sempre riferimento al foglietto illustrativo e soprattutto al medico. Farsi accompagnare in Pronto Soccorso in caso di sintomi severi. Sono infine note numerose interazioni con altri farmaci, si raccomanda di informare sempre il medico in caso di assunzione di altri medicinali, tra cui (elenco non esaustivo):
anticoagulanti metotrexato alcuni antipsicotici metoclopramide ( Plasil ) antidiabetici orali sildenafil (Viagra) gastroprotettori,
Ciproxin può tra l’altro aumentare i livelli circolanti di caffeina, Serve ricetta? Sì, per l’acquisto di qualsiasi referenza di Ciproxin (come per tutti gli antibiotici a uso orale) è necessaria la ricetta medica; entro specifici termini di legge, a giudizio del medico, è possibile la prescrizione attraverso il Sistema Sanitario Nazionale (mutua).
cistite acuta non complicata: Ciproxin 500 RM (a rilascio modificato), una compressa ogni 24 ore per 3 giorni cistite complicata, comprese le infezioni che hanno raggiunto i reni (pielonefrite): Ciproxin 250, Ciproxin 500 o Ciproxin 1000 (la scelta del dosaggio e della posologia avviene in base a caratteristiche quali gravità dell’infezione, peso del paziente,,)
Vale la pena notare che, in genere, soprattutto nella cistite acuta non complicata la ciprofloxacina viene prescritta soltanto quando l’uso di altri antibatterici comunamente raccomandati per il trattamento di queste infezioni non abbia garantito la guarigione.
Cosa significa cistite complicata ? La cistite acuta è un’infezione della vescica causata da un’infezione batterica in pazienti altrimenti sani; la cistite complicata viene diagnosticata in presenza di rilevanti fattori di rischio che aumentino la virulenza dell’infezione o il potenziale fallimento della terapia antibiotica (gravidanza, calcoli renali, ridotte difese immunitarie, presenza di corpi estranei come un catetere urinario, insufficienza renale, anomalie funzionali o anatomiche delle vie urinarie, stent urinari,,).
Meglio Monuril o Ciproxin per la cistite? Monuril è un antibatterico a base di fosfomicina usato per trattare infezioni non complicate della vescica nelle donne e nelle adolescenti; in genere è considerato un farmaco di prima scelta per l’ottimo profilo di tollerabilità, mentre ciproxin dovrebbe essere valutato solo quando questo, altri antibiotici comunemente raccomandati (nitrofurantoina, sulfametoxazolo/trimetoprim,,), non abbiano sortito l’effetto sperato.
Cosa non fare con Ciproxin?
Poiché la ciprofloxacina può indurre reazioni di fotosensibilizzazione, durante il trattamento con il farmaco, è bene evitare l’esposizione diretta ai raggi UV e alla luce del sole.
Quanti giorni prendere Ciproxin per cistite?
POSOLOGIA – Posologia: la dose varia in funzione dell’indicazione, della gravita’e della sede dell’infezione, della sensibilita’ dell’agente patogeno alla ciprofloxacina, della funzionalita’ renale del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, del peso corporeo. La durata del trattamento dipende dalla gravita’ della malattia, nonche’ dal suo decorso clinico e batteriologico. Il trattamento di infezioni sostenute da certi batteri (ad es. Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o Staphylococchi ) puo’ richiedere dosi di ciprofloxacina piu’ elevate e l’associazionecon altri agenti antibatterici appropriati. Il trattamento di talune infezioni (ad es. la malattia infiammatoria pelvica, le infezioni intraddominali, le infezioni in pazienti neutropenici e le infezioni osseeed articolari) puo’ richiedere l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati. Adulti. Infezioni delle basse vie respiratorie: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volteal giorno per un periodo da 7 a 14 giorni. Infezioni delle alte vie respiratorie. Riacutizzazione di sinusite cronica: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno per un periodo da 7 a 14 giorni. Otite media cronica purulenta: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno per un periodo da 7 a 14 giorni. Otite esterna maligna: somministrare una dose da 750 mg due volte al giorno per un periodo da 28 giorni fino a 3 mesi. Infezioni delle vie urinarie (vedere paragrafo 4.4). Cistitenon complicata: somministrare una dose da 250 mg due volte al giorno a 500 mg due volte al giorno per un periodo di 3 giorni. Nelle donne prima della menopausa, può essere usata una dose singola di 500 mg. Cistite complicata, pielonefrite non complicata: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno per un periodo di 7 giorni. Pielonefrite complicata: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750mg due volte al giorno per un periodo di almeno 10 giorni, può essereproseguito per oltre 21 giorni in casi particolari (ad es. In presenza di ascesso). Prostatite batterica: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno per un periodo da 2 -4 settimane (acuta) a 4 – 6 settimane (cronica). Infezioni dell’apparato genitale. Uretrite e cervicite gonococciche dovuti a sensibilizzazione al neisseria gonorrhoeae: somministrare una dose da 500 mg come dose singola per un periodo di 1 giorno (dose singola). Epididimo-orchite e malattia infiammatoria pelvica inclusi casi dovuti a sensibilizzazione al neisseria gonorrhoeae: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno per un periodo di almeno 14 giorni. Infezioni del tratto gastroenterico e infezioni intraddominali. Diarrea di origine batterica, anche causata da shigella spp. (eccetto la shigella dysenteriae tipo 1) e trattamento empirico della diarrea del viaggiatore: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno per un periodo di 1 giorno. Diarrea causata da shigella dysenteriaetipo 1: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno per un periodo di 5 giorni. Diarrea causata da vibrio cholerae: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno per un periodo di 3 giorni. Febbre tifoide: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno per un periodo di 7 giorni. Infezioni intraddominali sostenute da batteri gram-negativi: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno per un periodo da 5 a 14 giorni. Infezioni della cute e dei tessuti molli: somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno per un periodo da 7 a 14 giorni. Infezioni ossee ed articolari: somministrare una dose da 500 mgdue volte al giorno a 750 mg due volte al giorno per un periodo di massimo 3 mesi. Pazienti neutropenici con febbre che si sospetta sia dovuta ad infezione batterica (la ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con uno o più agenti antibatterici appropriati, in accordo con le linee guida ufficiali): somministrare una dose da 500 mgdue volte al giorno a 750 mg due volte al giorno; la terapia deve proseguire per l’intera durata della fase neutropenica. Profilassi di infezioni invasive da neisseria meningitidis: somministrare una dose da 500 mg come dose singola per un periodo di 1 giorno (dose singola). Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace inalatorio, in personein grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato (la somministrazione del medicinale deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta): somministrare una dose da 500 mg due volte al giorno per un periodo di 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al bacillus anthracis. Popolazione pediatrica. Fibrosi cistica: somministrare una dose da 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose per un periodo da 10 a 14 giorni. Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite: somministrare una dose da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose per un periodo da 10 a 21 giorni. Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace inalatorio, in persone in grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato (la somministrazione del medicinale deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta): somministrare una dose da 10 mg/kgdi peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 500 mg per dose per un periodo di 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al bacillus anthracis. Altre infezioni gravi: somministrare una dose da 20 mg/kg di peso corporeo 2volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose per un periodo in funzione del tipo di infezione. Pazienti anziani. I pazienti anziani devono essere trattati con una dose stabilita in funzione della gravitàdell’infezione e della clearance della creatinina del paziente. Pazienti con compromissione renale ed epatica. Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con ridotta funzionalità renale. Clearance della creatinina: > 60 ml/min/1.73 m^2; creatinina sierica: 169 mcmol/l; dose orale: 250-500 mg ogni 24 ore. Pazienti emodializzati; creatinina sierica: > 169 mcmol/l; dose orale: 250-500 mg ogni 24 ore (dopo dialisi). Pazienti in dialisiperitoneale; creatinina sierica: > 169 mcmol/l; dose orale: 250-500 mg ogni 24 ore. Non e’ necessaria alcuna modifica di dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalita’ epatica.
Quanti giorni di antibiotico per la cistite?
Trattamento empirico (da iniziare senza attendere i risultati dell’antibiogramma): – cefixime o nitrofurantoina (Grado B) – trimetoprim-sulfametossazolo (da evitare nel 1° trimestre della gravidanza). Durata totale di trattamento: almeno 5 giorni, salvo per il nitrofurantoina: almeno 7 giorni.
Quali batteri uccide la ciprofloxacina?
Spettro antimicrobico – Lo spettro antimicrobico della ciprofloxacina comprende:
gram-positivi aerobi (stafilococchi e streptococchi) gram-negativi ( Escherichia coli, Enterobacter, Proteus, Salmonella, Shigella, Pseudomonas aeruginosa ) batteri atipici (clamidie e micoplasmi) micobatteri ( Mycobacterium tubercolosis e il Mycobacterium leprae )
Quanti giorni va preso il Ciproxin?
Solitamente il trattamento dura da 5 a 21 giorni, ma può durare più a lungo per le infezioni gravi. Prenda sempre questo medicinale seguendo esattamente le istruzioni del medico. Consulti il medico o il farmacista se non è sicuro su quante compresse prendere e su come prendere Ciproxin.
Quante volte al giorno va preso Ciproxin?
La posologia usuale raccomandata di Ciproxin è da 250 mg a 750 mg due volte al giorno (ogni 12 ore) a seconda della gravità e del tipo di infezione : 1 cucchiaino dosatore corrisponde a 250 mg; 2 cucchiaini dosatori corrispondono a 500 mg; 3 cucchiaini dosatori corrispondono a 750 mg (dose di assunzione massima).
Quante compresse di Ciproxin 500 si possono prendere al giorno?
CIPROXIN 6CPR RIV 500MG -Posologia Posologia La posologia varia in funzione dell’indicazione, della gravità e della sede dell’infezione, della sensibilità dell’agente patogeno alla ciprofloxacina, della funzionalità renale del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, del peso corporeo.
La durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia, nonché dal suo decorso clinico e batteriologico. Il trattamento di infezioni sostenute da certi batteri (ad es. Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o Staphylococchi ) può richiedere dosi di ciprofloxacina più elevate e l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Il trattamento di talune infezioni (ad es. la malattia infiammatoria pelvica, le infezioni intraddominali, le infezioni in pazienti neutropenici e le infezioni ossee ed articolari) può richiedere l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati.
Indicazioni | Dose giornaliera in mg | Durata totale del trattamento (comprensiva di un’eventuale terapia parenterale iniziale con ciprofloxacina) | |
Infezioni delle basse vie respiratorie | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Infezioni delle alte vie respiratorie | Riacutizzazione di sinusite cronica | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni |
Otite media cronica purulenta | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Otite esterna maligna | 750 mg due volte al giorno | da 28 giorni fino a 3 mesi | |
Infezioni delle vie urinarie (vedere paragrafo 4.4) | Cistite non complicata | da 250 mg due volte al giorno a 500 mg due volte al giorno | 3 giorni |
Nelle donne prima della menopausa, può essere usata una dose singola di 500 mg | |||
Cistite complicata, Pielonefrite non complicata | 500 mg due volte al giorno | 7 giorni | |
Pielonefrite complicata | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | almeno 10 giorni, può essere proseguito per oltre 21 giorni in casi particolari (ad es. in presenza di ascesso) | |
Prostatite | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 2 – 4 settimane (acuta) a 4 – 6 settimane (cronica) | |
Infezioni dell’apparato genitale | Uretrite e cervicite gonococciche | 500 mg come dose singola | 1 giorno (dose singola) |
Epididimo–orchite e malattia infiammatoria pelvica | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | almeno 14 giorni | |
Infezioni del tratto gastroenterico e infezioni intraddominali | Diarrea di origine batterica, anche causata da Shigella spp. (eccetto la Shigella dysenteriae tipo 1) e trattamento empirico della diarrea del viaggiatore grave | 500 mg due volte al giorno | 1 giorno |
Diarrea causata da Shigella dysenteriae tipo 1 | 500 mg due volte al giorno | 5 giorni | |
Diarrea causata da Vibrio cholerae | 500 mg due volte al giorno | 3 giorni | |
Febbre tifoide | 500 mg due volte al giorno | 7 giorni | |
Infezioni intraddominali sostenute da batteri Gram–negativi | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 5 a 14 giorni | |
Infezioni della cute e dei tessuti molli | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Infezioni ossee ed articolari | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | massimo 3 mesi | |
Pazienti neutropenici con febbre che si sospetta sia dovuta ad infezione. La ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con uno o più agenti antibatterici appropriati, in accordo con le linee guida ufficiali. | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | La terapia deve proseguire per l’intera durata della fase neutropenica | |
Profilassi di infezioni invasive da Neisseria meningitidis | 1 x 500 mg come dose singola | 1 giorno (dose singola) | |
Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace inalatorio, in persone in grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato. La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta. | 500 mg due volte al giorno | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis |
Popolazione pediatrica
Indicazioni | Dose giornaliera in mg | Durata totale del trattamento (comprensiva di un’eventuale terapia parenterale iniziale con ciprofloxacina) |
Fibrosi cistica | 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | da 10 a 14 giorni |
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite | da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | da 10 a 21 giorni |
Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace inalatorio, in persone in grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato.La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta. | da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 500 mg per dose. | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis |
Altre infezioni gravi | 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | In funzione del tipo di infezione |
Pazienti anziani I pazienti anziani devono essere trattati con una dose stabilita in funzione della gravità dell’infezione e della clearance della creatinina del paziente. Pazienti con ridotta funzionalità renale ed epatica Dosi iniziali e di mantenimento raccomandate per i pazienti con ridotta funzionalità renale:
Clearance della Creatinina | Creatinina Sierica | Dose Orale |
> 60 | < 124 | Vedere dosaggio abituale |
30 – 60 | 124 – 168 | 250 – 500 mg ogni 12 ore |
<30 | > 169 | 250 – 500 mg ogni 24 ore |
Pazienti emodializzati | > 169 | 250 – 500 mg ogni 24 ore (dopo la dialisi) |
Pazienti in dialisi peritoneale | > 169 | 250 – 500 mg ogni 24 ore |
Non è necessaria alcuna modifica di dosaggio nei pazienti con ridotta funzionalità epatica. La somministrazione a bambini con ridotta funzionalità renale e/o epatica non è stata oggetto di sperimentazione. Modo di somministrazione Le compresse devono essere inghiottite con un po’ di liquido, senza masticarle, e possono essere assunte indipendentemente dai pasti.
- L’assunzione a stomaco vuoto accelera l’assorbimento del principio attivo.
- Le compresse di ciprofloxacina non devono essere ingerite assieme a latte, derivati (ad es.
- Yogurt) o bevande arricchite con sali minerali (ad es.
- Succo d’arancia addizionato di calcio) (vedere paragrafo 4.5).
- Se il paziente non è in grado di assumere le compresse a causa della gravità della malattia o per altre ragioni (ad es.
pazienti in nutrizione enterale), si raccomanda di iniziare la terapia con ciprofloxacina endovenosa, fino a quando non sia possibile passare alla somministrazione orale. : CIPROXIN 6CPR RIV 500MG -Posologia
Quale antibiotico è più efficace contro la cistite?
Antibiotici per la Cistite – Per curare la cistite, si possono impiegare diversi principi attivi antibiotici. La scelta di quale antibiotico utilizzare dipende dal tipo di microorganismo che sostiene l’infezione. Per questa ragione, è sempre opportuno recarsi dal medico per ottenere un’accurata diagnosi.
Fosfomicina : la fosfomicina è un antibiotico di origine naturale ad ampio spettro d’azione, I medicinali che la contengono possiedono indicazioni terapeutiche specifiche per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie, fra cui le cistiti batteriche acute. Il principio attivo è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di granulato per sospensione orale. Ampicillina : l’ampicillina è un antibiotico beta-lattamico ad ampio spettro d’azione appartenente alla classe delle penicilline, È un principio attivo largamente impiegato nella cura della cistite, acuta e cronica. L’ampicillina è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte sia alla somministrazione orale che a quella parenterale, Amoxicillina : l’amoxicillina è un altro antibiotico beta-lattamico appartenente alla classe delle penicilline. Presenta indicazioni per il trattamento delle infezioni genitourinarie, nell’ambito delle quali viene solitamente somministrata per via orale. La posologia esatta sarà stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente. Agli opportuni dosaggi – variabili in funzione dell’età e del peso corporeo – l’amoxicillina può essere utilizzata anche per la cura della cistite nei bambini, Si raccomanda di seguire le istruzioni del pediatra, Levofloxacina : la levofloxacina è un antibiotico appartenente alla classe dei fluorochinoloni, Può essere utilizzata nel trattamento delle infezioni urinarie, in particolare, quando complicate. La posologia varia in funzione della gravità della cistite. Ciprofloxacina : anche la ciprofloxacina è un fluorochinolone che può essere impiegato nel trattamento delle infezioni urinarie – generalmente complicate – sia in adulti che in bambini e adolescenti, Nella popolazione pediatrica il dosaggio di ciprofloxacina da somministrare varia in funzione dell’età e del peso corporeo del paziente. Pertanto, si raccomanda di seguire le indicazioni fornite dal pediatra o dal medico e di leggere le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere. Lomefloxacina : la lomefloxacina è un altro antibiotico appartenente alla classe dei fluorochinoloni che può essere utilizzato nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie. Viene impiegato solo nei pazienti adulti e somministrato per via orale. La durata del trattamento dipende dalla gravità dell’infezione. Nitrofurantoina : la nitrofurantoina è un antibiotico appartenente alla classe dei nitrofurani, Possiede indicazioni per il trattamento della cistite, sia acuta che cronica, Viene somministrata per via orale. Non viene impiegata nei bambini. Sulfametossazolo e trimetoprim : anche l’associazione sulfametossazolo (un sulfamidico ) e trimetoprim (un antibatterico di sintesi ad attività batteriostatica) può essere utilizzata nel trattamento della cistite, sia negli adulti che nei bambini, naturalmente, agli opportuni dosaggi. La posologia deve essere stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente.
Cosa non mangiare con ciprofloxacina?
Cosa influisce sull’azione terapeutica di un farmaco – Come illustra l’AIFA, i principali fattori che concorrono al buon esito di una terapia sono i seguenti:
- condizioni generali di salute;
- età;
- sesso;
- peso corporeo;
- stili di vita;
- storia clinica;
- patologie e terapie in corso;
- aderenza del paziente;
- appropriatezza della prescrizione;
- cooperazione con il medico curante.
- Oltre a questi fattori, però, rivestono un’importanza non trascurabile le interazioni del farmaco con altri medicinali, con integratori, prodotti erboristici e alimenti,
- Non a caso l’AIFA ha redatto una, al cui interno troviamo indicazioni in merito agli alimenti da non assumere quando si prendono determinati farmaci,
- Consultando il documento e giungendo alla sezione dedicata agli antibatterici, classe di farmaci a cui appartengono gli antibiotici, non troviamo mai l’uovo come alimento da evitare,
- Esistono, però, alcuni cibi che andrebbero evitati durante l’assunzione degli antibiotici, perché potrebbero inficiare gli effetti terapeutici sperati. Ad esempio, nel documento si legge
“Non assumere ciprofloxacina solo con prodotti lattiero-caseari (come il latte e lo yogurt) o succhi di frutta arricchiti di calcio, ma puoi farlo con un pasto completo che contiene anche questi prodotti.”
Come si chiama l’antibiotico per la cistite?
Terapia antibiotica per la cura della cistite emorragica batterica –
Imipenem : il farmaco (classe: antibiotici beta-lattamici ) è utilizzato in terapia per la cura delle infezioni batteriche complicate del tratto urinario sostenuta da Klebsiella e Pseudomonas, Cefalosporine di terza generazione, anch’esse impiegate in caso di infezioni batteriche severe sostenute da Gram-negativi difficili da trattare. Piperacillina: si tratta di una penicillina semi-sintetica impiegata nel trattamento di infezioni delle vie urinarie complicate (specie quelle sostenute da Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella, Enterobacter, Escherichia coli, Neisseria gonorrhoeae ecc.).
Cosa bere per pulire le vie urinarie?
Alimenti efficaci contro la cistite: cosa assumere? – La miglior terapia è l’acqua. Minzioni frequenti favoriscono l’eliminazione dei batteri attraverso l’urina, si dovrebbero bere 10 bicchieri da 200 ml al giorno a stomaco vuoto. Se possibile è bene diluire nell’acqua del succo di mirtillo rosso, un rimedio antichissimo per prevenire la formazione di calcoli renali e per combattere episodi ricorrenti di infezioni urinarie.
- Il mirtillo rosso impedisce al batterio e.coli di attaccarsi alle pareti della vescica.
- Per quanto riguarda gli alimenti da favorire ci sono tutti quelli ricchi di vitamina A che ricostituisce un sistema immunitario debole e combatte le infezioni: alghe, spirulina, clorella, erba di grano e di orzo, carote, cavolo nero a foglia, patate dolci, spinaci e tutte le verdure e la frutta di colore giallo-arancione che sono ricche del precursore della vitamina A, il betacarotene, come carote, zucche, melone,
È fondamentale mangiare alimenti che contengono fermenti lattici vivi come il lactobacillus acidophilus, bifidus, bulgaricus anche conosciuti come probiotici perché favoriscono la produzione di colture di batteri amici dell’organismo che contrastano quelli dannosi presenti soprattutto nel caso di infezioni.
- Lo yogurt è un classico alimento probiotico ma ne esistono di altri che sono adatti anche per coloro che sono intolleranti al latte : lo yogurt fatto con la frutta secca e i semi, il rejuvelac, i crauti, il miso e la salsa di soia e il tempeh,
- L’ acidophilus può essere utilizzato sia a scopo curativo che preventivo.
L’ aceto naturale di mela è stato usato fin dai tempi dei Greci e Romani per combattere le infezioni ed è stato spesso usato come rimedio contro lo scorbuto e come disinfettante per l’organismo. L’aceto è ricco di acido acetico e agisce come un potente purificante intestinale grazie ai suoi batteri amici dell’organismo e alla sua naturale acidità che aiuta a mantenere il livello fondamentale di acidità/alcalinità nell’organismo.
- L’aceto può essere utilizzato come rimedio semplicemente diluendo 1-2 cucchiai di aceto di mele biologiche, non filtrato, in un bicchiere di acqua a bere la mattina e la sera o durante la giornata a intervalli regolari.
- Il limone è ugualmente importante per mantenere questo equilibrio ma non contiene gli importantissimi batteri che combattono i germi e che proteggono le pareti dell’intestino.
Alimenti ricchi di zinco favoriscono la crescita di globuli bianchi ed eliminano i batteri. Alcuni alimenti tra i più ricchi sono il lievito di birra, lo zenzero, i semi di lino, i semi di girasole, l’ erba di grano e di orzo, le noci brasiliane, il polline, le arachidi, l’avena, le mandorle, la spirulina, il grano saraceno, i piselli ed il tofu.
Cosa fa peggiorare la cistite?
I cibi “anticistite” – Una dieta con cibi ricchi di fibre aiuta la naturale regolarità, riducendo lo stagnarsi e il conseguente proliferare di batteri. Anche in caso di prevenzione, come quando si soffre di cistite, è consigliabile limitare o, meglio ancora, evitare cibi che possano infiammare il tratto urinario come il cioccolato (assunto in grandi quantità) l’alcol e il caffè o, ancora, cibi confezionati industriali.
Frutta e verdura fresca con vitamina A e C (sempre senza esagerazione) Cibi ricchi di fibre e integrali Legumi: ottima fonte di fibre e proteine
Possono essere degli ottimi alleati nella prevenzione di cistite anche tisane con effetto lenitivo e integratori alimentari che aiutino a lasciare il tratto urinario sano e forte, così da contrastare in modo più efficace un eventuale attacco batterico.
Come capire se è cistite o altro?
La Diagnosi – I sintomi della cistite orientano alla diagnosi, ma sono solo indicativi: solo con la e, in parte con l’, si fa diagnosi di infezione delle vie urinarie e quindi si attribuisce all’infezione la causa della cistite. Se le cistiti si presentano spesso (cistiti recidivanti), è indispensabile consultare il medico per escludere cause che possono favorire l’infezione.
Quanto tempo ci vuole perchè l’antibiotico faccia effetto?
La terapia antibiotica non fa effetto all’istante. È buona regola aspettare circa 48 ore dall’inizio della terapia per valutare i primi segni di miglioramento. In alcuni casi devi riportare il bambino a visita: sarà lo stesso Pediatra, se necessario o utile, a chiederti di riportarlo.
Come prendere ciprofloxacina 500?
Può prendere le compresse alle ore dei pasti o nell’intervallo tra i pasti. Il calcio assunto durante un pasto non influisce in modo considerevole sull’assorbimento. Non prenda, tuttavia, Ciprofloxacina Accord con latticini, come latte o yogurt o con succhi di frutta addizionati (ad es.
Cosa succede se non si cura un’infezione batterica?
Sepsi: di cosa si tratta? Sintomi, cause e cura – ISSalute Dettagli Pubblicato: 21 Giugno 2019 – Ultimo aggiornamento: 28 Novembre 2022 La sepsi è una rara complicazione di un’, le cui conseguenze possono essere molto gravi e potenzialmente mortali. Consiste in una risposta eccessiva dell’organismo che danneggia tessuti e organi compromettendone il funzionamento. Senza una cura immediata può provocare la morte.
Le infezioni di origine batterica sono la causa più frequente di sepsi. In rari casi sono implicate infezioni causate da virus o funghi. Il primo passo verso lo sviluppo della sepsi è il passaggio nel sangue dei microrganismi che hanno causato l’infezione localizzata. Quando ciò avviene, l’infezione si diffonde a tutto l’organismo ed è detta generalizzata o sistemica,
Il secondo passo è la comparsa di un’esagerata risposta infiammatoria estesa a tutto l’organismo che causa danni a organi e tessuti. La sepsi può colpire chiunque abbia contratto un’infezione, tuttavia, è più frequente in neonati, bambini, anziani e persone con malattie persistenti nel tempo (croniche) o altre condizioni mediche che indeboliscono il sistema immunitario.
- La sepsi necessita di un immediato ricovero in ospedale.
- A causa del malfunzionamento degli organi vitali e il rischio di shock settico (crollo della a causa dell’insufficienza circolatoria) la sepsi può essere mortale.
- Tuttavia, se viene identificata e curata rapidamente, il recupero del malato può essere totale e privo di conseguenze a lungo termine.
Sepsi e setticemia Spesso i termini setticemia e sepsi sono impiegati come sinonimi, vale a dire come se avessero lo stesso significato. In realtà, il termine setticemia si riferisce solo all’invasione del sangue da parte di, mentre la parola sepsi indica il progressivo danno agli organi causato dalla risposta infiammatoria dell’organismo a una setticemia ma anche ad un'(batterica o raramente da funghi o virus) senza setticemia.
- pelle fredda, pallida, bluastra o presenza di chiazze che non schiariscono sotto la pressione delle dita
- grave sonnolenza o difficoltà a risvegliarsi (letargia)
- respiro accelerato
- convulsioni
È necessario chiedere l’immediata valutazione del pediatra se il bambino presenta:
- temperatura corporea
- respirazione
- urine (pipì)
- alimentazione
- altri disturbi fisici o del comportamento
- Disturbi della sepsi nei bambini più grandi e negli adulti
- Nei bambini più grandi e negli adulti i primi segni della sepsi sono:
- In alcuni casi, a questi disturbi (sintomi) si possono associare i segni dello shock settico (caratterizzato da un pericoloso ) quali:
- sensazione di mancamento o grave debolezza
- alterazioni dello stato mentale (confusione o disorientamento)
- nausea e vomito
- difficoltà respiratorie
- significativa riduzione della produzione di urine (come, ad esempio, assenza totale di urina per 24 ore consecutive)
- pelle fredda, umida e pallida o a chiazze
- stato confusionale
- perdita di conoscenza
La sepsi è causata da un’ in atto in qualsiasi parte del corpo e dal passaggio dei microrganismi responsabili nel sangue con la conseguente diffusione dell’infezione a tutto l’organismo (infezione generalizzata o sistemica). In genere, è provocata da ; più raramente, da virus e funghi. Fonti d’infezione I tipi di infezione che possono dare origine alla sepsi comprendono:
- peritonite (infezione del sottile involucro che riveste l’interno dell’addome)
- (infezione della vescica, dell’uretra o dei reni)
- colecistite (infezione della cistifellea) o colangite (infezione dei dotti biliari)
- infezioni della pelle e degli strati sottostanti (cellulite), che può essere provocata da un catetere venoso inserito per somministrare liquidi o farmaci
- infezioni dopo un intervento chirurgico
- (infezione delle membrane che rivestono il cervello), (infezione del cervello)
- (infezione delle ossa)
- (infezione delle valvole del cuore)
A volte, l’infezione che ha portato alla sepsi rimane sconosciuta. Cosa provoca i disturbi (sintomi) della sepsi In condizioni normali, il sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) mantiene l’infezione circoscritta alla zona del corpo in cui ha avuto origine.
- In questi casi, si dice che l’infezione è localizzata,
- L’organismo produce globuli bianchi che si dirigono verso il sito dell’infezione per distruggere i germi responsabili del processo infettivo.
- Vengono, quindi, attivati una serie di fenomeni biologici che aiutano a combattere l’infezione e ad impedire che questa si diffonda.
Questo meccanismo prende il nome di, Se il sistema immunitario è indebolito, o l’infezione è particolarmente grave, quest’ultima può diffondersi attraverso il sangue ad altre parti del corpo, stimolando eccessivamente il sistema immunitario. Il risultato finale è l’estensione dell’infezione all’intero organismo, vale a dire un’infezione generalizzata, accompagnata da una risposta infiammatoria abnorme che provoca molti più problemi della stessa infezione.
- Fattori di rischio
- Potenzialmente tutti sono a rischio di sviluppare la sepsi dopo aver contratto un’infezione, anche di lieve entità.
- Tuttavia, la probabilità è maggiore nei neonati, nei bambini, negli anziani e nelle persone che si trovano in una delle seguenti condizioni:
- sistema immunitario compromesso da malattie come l’ o la
- somministrazione di che indeboliscono il sistema immunitario, come la e la terapia prolungata con
- malattie croniche come il
- utilizzo di ventilazione meccanica (respirazione con l’ausilio di apposite apparecchiature)
- impianto di dispositivi medici invasivi, come cateteri e drenaggi
- intervento chirurgico o presenza di lesioni e ferite da traumi o incidenti
- predisposizione genetica alle
Il rischio di sviluppare la sepsi è particolarmente elevato nelle persone ricoverate in ospedale per gravi malattie. Le infezioni batteriche che possono essere contratte in ospedale sono quelle potenzialmente più pericolose, poiché provocate da che, spesso, sono divenuti resistenti agli di uso più comune.
- temperatura corporea
- frequenza cardiaca
- frequenza respiratoria
Oltre al controllo dei parametri clinici (temperatura, frequenze cardiaca e respiratoria) devono essere eseguiti l’analisi colturale del sangue () per evidenziare il tipo di microrganismo presente e altri esami di laboratorio in grado di valutare il danno agli organi causato dalla sepsi.
- Per identificare il tipo di infezione e la sua localizzazione possono essere effettuati ulteriori esami microbiologici e di diagnostica per immagini come, ad esempio,, o tomografia computerizzata ().
- Il trattamento della sepsi varia in funzione del sito e della causa dell’iniziale, degli organi interessati e della gravità dei danni provocati.
In generale, ai primi segni di sepsi, anche solo sospetta, il medico di famiglia prescrive il ricovero in ospedale per gli accertamenti e le cure necessarie. In alcuni casi è necessario il ricovero immediato in un’unità di terapia intensiva. La sepsi in ospedale è curata secondo uno schema articolato che comprende, entro un’ora dal suo accertamento (diagnosi), la somministrazione di:
- liquidi per via endovenosa
- ossigeno, se i livelli nel sangue risultano bassi
Cure d’emergenza Il ricovero nel reparto di terapia intensiva di un ospedale è indispensabile nei casi gravi e nei casi di shock settico, in cui la pressione sanguigna precipita verso livelli pericolosamente bassi. Nelle unità di terapia intensiva, mentre si cura l’infezione, è possibile anche sostenere le funzioni vitali dell’organismo compromesse dalla sepsi come, ad esempio, la respirazione o la circolazione del sangue.
In base alla gravità dei danni riportati agli organi vitali le persone colpite dalla sepsi possono trovarsi in condizioni molto critiche. Il tasso di mortalità nei casi gravi è di 4 su 10. La situazione è ancora più grave in caso di shock settico. Circa 6 persone su 10 non riescono a sopravvivere. Tuttavia, se riconosciuta e curata rapidamente, dalla sepsi, nella maggior parte dei casi, si può guarire totalmente.
Antibiotici La principale cura per combattere la sepsi di qualunque grado è la terapia antibiotica. In genere, gli antibiotici sono somministrati direttamente in vena tramite una flebo. Idealmente, la cura antibiotica dovrebbe iniziare entro un’ora dall’accertamento della malattia (diagnosi) per ridurre il rischio di complicazioni o di morte.
- In genere, nell’attesa dei risultati dell’, analisi che identifica il tipo di responsabili dell’infezione, sono somministrati antibiotici ad ampio spettro in grado di combattere molte varietà di batteri e curare le infezioni più comuni (terapia empirica).
- Una volta individuato il batterio responsabile dell’infezione, la cura con gli antibiotici ad ampio spettro viene sostituita da una terapia antibiotica mirata, a spettro limitato.
Infezioni virali Se la sepsi è causata da virus, non può essere curata con gli antibiotici poiché non sono efficaci contro di essi. Tuttavia, di solito, gli antibiotici sono somministrati comunque perché sarebbe troppo pericoloso ritardare le cure in attesa dei risultati degli esami di laboratorio.
- In caso di un’infezione virale confermata, non sempre esiste una terapia antivirale adeguata; nella maggior parte dei casi non esistono efficaci ed è necessario attendere che il sistema immunitario combatta l’infezione.
- Liquidi per via endovenosa Le persone con la sepsi devono assumere grandi quantità di liquidi per combattere la disidratazione e l’.
Per questo motivo, sono somministrati liquidi per via endovenosa per almeno 24-48 ore dall’ingresso in ospedale. In caso di (pressione arteriosa) provocato dalla sepsi sono somministrati per via endovenosa appositi farmaci, chiamati vasopressori, e, all’occorrenza, altri liquidi che favoriscono l’aumento della pressione.
- Cura dell’infezione
- Una volta identificata l’che ha provocato la sepsi, è necessario procedere ai trattamenti necessari: drenare il pus se la causa è un ascesso, eseguire un intervento chirurgico per asportare i tessuti infetti o danneggiati, se la causa è una ferita infetta.
- Altre cure
- In alcuni casi possono essere necessarie ulteriori cure che includono:
- somministrazione di o insulina
- respirazione artificiale (ventilazione meccanica)
- , un metodo di depurazione del sangue attraverso un apparecchio che sostituisce la funzione renale
- La maggior parte di questi trattamenti è eseguita nelle unità di terapia intensiva.
- Tempi di guarigione
- Alcune persone guariscono dalla sepsi abbastanza velocemente. I tempi di recupero dipendono da diversi fattori:
- gravità della sepsi
- condizioni generali della persona
- tempo di permanenza in ospedale
- eventuale ricovero in un’unità di terapia intensiva
In alcuni casi si può manifestare la cosiddetta sindrome post sepsi, che comprende diversi disturbi a lungo termine, quali:
- grave sonnolenza o eccessiva stanchezza
- debolezza muscolare
- gonfiore degli arti o dolori articolari
- o affanno
La migliore misura di prevenzione della sepsi è ridurre il rischio di contrarre, Un ruolo chiave in questa direzione è svolto dalle vaccinazioni. Per alcuni batteri causa d’infezioni che possono dare luogo a sepsi sono disponibili specifici quali quelli contro:
- Streptococcus pneumoniae
- Neisseria meningitidis
- Haemophilus influenzae, di tipo b
- N. meningitidis
La cura di focolai infettivi localizzati con adeguati può essere efficace nel prevenire la diffusione dei microrganismi attraverso il sangue e, quindi, l’evoluzione da infezione localizzata a infezione generalizzata (sistemica). Un’altra arma di difesa dalle infezioni, molto efficace eppure sottovalutata, è la corretta igiene delle mani, sulle quali si annidano germi di ogni tipo, compresi quelli in grado di causare malattie, provenienti dagli oggetti e dalle superfici con cui quotidianamente si entra in contatto.
Per rimuovere i microrganismi dalle mani è sufficiente il semplice lavaggio con acqua e sapone o, in assenza di questi, con gel o soluzioni alcoliche. Il lavaggio delle mani del personale sanitario in ospedale riveste un ruolo essenziale nella prevenzione della trasmissione delle infezioni e nella prevenzione delle sepsi.
Il 13 settembre viene ricordata in tutto il mondo la Giornata mondiale per la lotta alla sepsi (World Sepsis Day) allo scopo di accrescere la consapevolezza pubblica in merito a una delle principali cause di morte e disabilità per milioni di persone ogni anno.
Come guarire da un’infezione batterica?
Cosa fare in caso d’infezioni batteriche? – Il trattamento delle infezioni batteriche dipende principalmente dall’ agente patogeno che l’ha causata e dalle condizioni di salute del paziente. Pertanto, si ricorda che le informazioni fornite di seguito sono generali e non devono sostituire il parere del proprio medico.
- Le infezioni batteriche sono spesso trattate con antibiotici, somministrati per via endovenosa o orale, in base alla gravità dell’infezione.
- Questi farmaci, nella maggior parte dei casi, sono in grado di uccidere il batterio che causa l’infezione e permettere all’organismo di guarire.
- In alcuni casi gravi possono essere necessarie delle procedure chirurgiche, come il drenaggio del pus, la rimozione dei tessuti infetti o l’amputazione di un arto.
Farmaci da banco, come analgesici, antipiretici e antinfiammatori, possono essere utili per ridurre momentaneamente i sintomi che accompagnano un’infezione batterica. Esistono anche diversi rimedi naturali che fungono da antibiotici naturali e possono aiutare a trattare forme lievi d’infezione batterica, specialmente se utilizzati in concomitanza di farmaci.
Quando si prende Ciproxin prima o dopo i pasti?
04.2 Posologia e modo di –
- Posologia
- La posologia varia in funzione dell’indicazione, della gravità e della sede dell’infezione, della sensibilità dell’agente patogeno alla ciprofloxacina, della del paziente e, nei bambini e negli adolescenti, del,
- La durata del trattamento dipende dalla gravità della malattia, nonché dal suo decorso clinico e batteriologico.
Il trattamento di infezioni sostenute da certi batteri (ad es. Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter o Staphylococchi ) può richiedere dosi di ciprofloxacina più elevate e l’associazione con altri agenti antibatterici appropriati. Il trattamento di talune infezioni (ad es.
Indicazioni | Dose giornaliera in mg | Durata totale del trattamento (comprensiva di un’eventuale terapia iniziale con ciprofloxacina) | |
Infezioni delle basse vie respiratorie | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Infezioni delle alte vie respiratorie | Riacutizzazione di sinusite cronica | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni |
media cronica purulenta | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Otite esterna maligna | 750 mg due volte al giorno | da 28 giorni fino a 3 mesi | |
Infezioni delle vie urinarie (vedere paragrafo 4.4) | non complicata | da 250 mg due volte al giorno a 500 mg due volte al giorno | 3 giorni |
Nelle donne prima della, può essere usata una dose singola di 500 mg | |||
Cistite complicata, Pielonefrite non complicata | 500 mg due volte al giorno | 7 giorni | |
Pielonefrite complicata | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | almeno 10 giorni, può essere proseguito per oltre 21 giorni in casi particolari (ad es. in presenza di ) | |
da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 2 – 4 settimane (acuta) a 4 – 6 settimane (cronica) | ||
Infezioni dell’apparato genitale | Uretrite e cervicite gonococciche | 500 mg come dose singola | 1 giorno (dose singola) |
Epididimo-orchite e malattia infiammatoria pelvica | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | almeno 14 giorni | |
Infezioni del tratto gastroenterico e infezioni intraddominali | di origine batterica, anche causata da spp. (eccetto la Shigella dysenteriae tipo 1) e trattamento empirico della diarrea del viaggiatore grave | 500 mg due volte al giorno | 1 giorno |
Diarrea causata da Shigella dysenteriae tipo 1 | 500 mg due volte al giorno | 5 giorni | |
Diarrea causata da Vibrio cholerae | 500 mg due volte al giorno | 3 giorni | |
500 mg due volte al giorno | 7 giorni | ||
Infezioni intraddominali sostenute da batteri Gram-negativi | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 5 a 14 giorni | |
Infezioni della cute e dei tessuti molli | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | da 7 a 14 giorni | |
Infezioni ossee ed articolari | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | massimo 3 mesi | |
Pazienti neutropenici con febbre che si sospetta sia dovuta ad infezione. La ciprofloxacina deve essere somministrata in associazione con uno o più agenti antibatterici appropriati, in accordo con le linee guida ufficiali. | da 500 mg due volte al giorno a 750 mg due volte al giorno | La terapia deve proseguire per l’intera durata della fase neutropenica | |
Profilassi di infezioni invasive da Neisseria meningitidis | 1 x 500 mg come dose singola | 1 giorno (dose singola) | |
Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace inalatorio, in persone in grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato. La deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta. | 500 mg due volte al giorno | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis |
Popolazione pediatrica
Indicazioni | Dose giornaliera in mg | Durata totale del trattamento (comprensiva di un’eventuale terapia parenterale iniziale con ciprofloxacina) |
Fibrosi cistica | 20 mg/kg di corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | da 10 a 14 giorni |
Infezioni complicate delle vie urinarie e pielonefrite | da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | da 10 a 21 giorni |
Profilassi e terapia dopo esposizione dell’antrace inalatorio, in persone in grado di ricevere una terapia orale, qualora clinicamente appropriato. La somministrazione del farmaco deve iniziare il più presto possibile dopo l’esposizione accertata o presunta. | da 10 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno a 15 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 500 mg per dose. | 60 giorni dalla conferma dell’esposizione al Bacillus anthracis |
Altre infezioni gravi | 20 mg/kg di peso corporeo due volte al giorno, per un massimo di 750 mg per dose. | In funzione del tipo di infezione |
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della | Dose Orale | |
> 60 | Vedere dosaggio abituale | |
30 – 60 | 124 – 168 | 250 – 500 mg ogni 12 ore |
> 169 | 250 – 500 mg ogni 24 ore | |
Pazienti emodializzati | > 169 | 250 – 500 mg ogni 24 ore (dopo la ) |
Pazienti in | > 169 | 250 – 500 mg ogni 24 ore |
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Le compresse devono essere inghiottite con un po’ di liquido, senza masticarle, e possono essere assunte indipendentemente dai pasti. L’assunzione a vuoto accelera l’assorbimento del, Le compresse di ciprofloxacina non devono essere ingerite assieme a latte, derivati (ad es.
Quante volte al giorno si può prendere il Ciproxin?
Ciproxin: dosaggio La dose raccomandata di Ciproxin negli adulti è di 250 mg due volte al giorno, ogni 12 ore, a seconda della gravità e del tipo di infezione.
Cosa non si deve mangiare quando si ha la cistite?
Alimenti irritanti le vie urinarie: alcolici, caffè, cioccolato, aceto, peperoncino, spezie, formaggi stagionati, salse; Evitare il consumo di alimenti di difficile digestione, come intingoli, fritture ed alimenti ricchi di grassi.
Quale antibiotico è più efficace contro la cistite?
Antibiotici per la Cistite – Per curare la cistite, si possono impiegare diversi principi attivi antibiotici. La scelta di quale antibiotico utilizzare dipende dal tipo di microorganismo che sostiene l’infezione. Per questa ragione, è sempre opportuno recarsi dal medico per ottenere un’accurata diagnosi.
Fosfomicina : la fosfomicina è un antibiotico di origine naturale ad ampio spettro d’azione, I medicinali che la contengono possiedono indicazioni terapeutiche specifiche per il trattamento delle infezioni delle vie urinarie, fra cui le cistiti batteriche acute. Il principio attivo è disponibile per la somministrazione orale sotto forma di granulato per sospensione orale. Ampicillina : l’ampicillina è un antibiotico beta-lattamico ad ampio spettro d’azione appartenente alla classe delle penicilline, È un principio attivo largamente impiegato nella cura della cistite, acuta e cronica. L’ampicillina è disponibile in formulazioni farmaceutiche adatte sia alla somministrazione orale che a quella parenterale, Amoxicillina : l’amoxicillina è un altro antibiotico beta-lattamico appartenente alla classe delle penicilline. Presenta indicazioni per il trattamento delle infezioni genitourinarie, nell’ambito delle quali viene solitamente somministrata per via orale. La posologia esatta sarà stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente. Agli opportuni dosaggi – variabili in funzione dell’età e del peso corporeo – l’amoxicillina può essere utilizzata anche per la cura della cistite nei bambini, Si raccomanda di seguire le istruzioni del pediatra, Levofloxacina : la levofloxacina è un antibiotico appartenente alla classe dei fluorochinoloni, Può essere utilizzata nel trattamento delle infezioni urinarie, in particolare, quando complicate. La posologia varia in funzione della gravità della cistite. Ciprofloxacina : anche la ciprofloxacina è un fluorochinolone che può essere impiegato nel trattamento delle infezioni urinarie – generalmente complicate – sia in adulti che in bambini e adolescenti, Nella popolazione pediatrica il dosaggio di ciprofloxacina da somministrare varia in funzione dell’età e del peso corporeo del paziente. Pertanto, si raccomanda di seguire le indicazioni fornite dal pediatra o dal medico e di leggere le istruzioni riportate sul foglietto illustrativo del medicinale che si deve assumere. Lomefloxacina : la lomefloxacina è un altro antibiotico appartenente alla classe dei fluorochinoloni che può essere utilizzato nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie. Viene impiegato solo nei pazienti adulti e somministrato per via orale. La durata del trattamento dipende dalla gravità dell’infezione. Nitrofurantoina : la nitrofurantoina è un antibiotico appartenente alla classe dei nitrofurani, Possiede indicazioni per il trattamento della cistite, sia acuta che cronica, Viene somministrata per via orale. Non viene impiegata nei bambini. Sulfametossazolo e trimetoprim : anche l’associazione sulfametossazolo (un sulfamidico ) e trimetoprim (un antibatterico di sintesi ad attività batteriostatica) può essere utilizzata nel trattamento della cistite, sia negli adulti che nei bambini, naturalmente, agli opportuni dosaggi. La posologia deve essere stabilita dal medico su base individuale per ciascun paziente.