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Colica Renale Cosa Fare?

Cosa fare per far passare le coliche renali?

La colica renale: sintomi, diagnosi, durata e terapie – La colica renale è un disturbo provocato dall’ostruzione della via urinaria e si manifesta con un dolore intenso nella zona lombare : una fitta che viene spesso descritta come una coltellata. Il dolore può essere preceduto da vari sintomi, che talvolta possono durare anche ore: nausea, vomito, pallore, sudore, febbre e una sensazione di malessere generale.

La colica che si presenta la prima volta senza febbre o ematuria (sanguinamento dalle vie urinarie) non porta grandi rischi se ben trattata. Se, invece, la colica si presenta con la febbre, allora è richiesta una osservazione più attenta con ricovero in ospedale. Negli uomini il dolore può anche irradiarsi fino al testicolo e nella donna fino alla regione vaginale.

Per comprendere la causa di una colica l’esame di primo livello è l’ecografia renale che permette di valutare l’eventuale presenza di dilatazione e calcoli ma anche di altre alterazioni renali e vescicali. Non sempre l’ecografia è d’aiuto, a volte per l’anatomia del paziente o la scarsa preparazione dell’addome e allora si rende necessaria una TC (Tomografia Computerizzata) con o senza contrasto, a seconda del caso, che permette di valutare la causa dell’ostruzione.

  1. Per una diagnosi sicura è opportuno recarsi in pronto soccorso o consultare il proprio medico di fiducia, in particolar modo se è la prima volta che questo tipo di dolore si verifica.
  2. La colica renale può essere trattata con farmaci antidolorifici per il dolore intenso (Fans – antinfiammatori non steroidei) e antispastici per alleviare i sintomi,

Se compaiono nausea e vomito, è possibile assumere antiemetici. Gli antibiotici sono prescritti solo in caso di infezione delle vie urinarie. Il ricovero in ospedale è richiesto solo nei seguenti casi: preesistente malattia renale, nel paziente monorene, dolore che non migliora dopo un’ora dall’impiego di farmaci antidolorifici e antiemetici, disidratazione e vomito, gravidanza o nel caso di infezione.

Quanto dura il dolore di una colica renale?

Quanto dura il dolore di una colica renale? – Il dolore di una colica renale ha solitamente una durata di alcune ore, raggiungendo il picco dopo 1 o 2 ore dall’insorgenza. Può prolungarsi anche per giorni, alternando momenti di algia acuta a brevi periodi asintomatici.

Come capire se si ha una colica renale?

Sintomi – Il sintomo più tipico è la colica renale, cioè un violento dolore al fianco accompagnato da vomito e irrequietezza dovuto allo spostamento del calcolo lungo le vie urinarie. A volte può essere solo presente una lombalgia sorda, tipo un mal di schiena.

  1. Un’altra possibilità è l’evenienza di una macro o microematuria anche senza sintomi, cioè la presenza di sangue nelle urine.
  2. In caso di colica renale incorso non sottovalutare il fenomeno che potrebbe ripresentarsi nel tempo.
  3. Inoltre è consigliato effettuare delle analisi del sangue e delle urine per identificare i cosiddetti fattori di rischio metabolici.
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È poi importante eseguire dei controlli radiologici, come un’ecografia delle vie urinarie e/o una TAC all’addome senza contrasto. Inoltre anche un mal di schiena può essere un campanello d’allarme.

Quando si ha una colica renale bisogna bere?

La terapia medica analgesica: – Abbiamo gi sottolineato come questa terapia debba essere avviata subito in tutti i pazienti con colica renale (anche prima di eseguire i vari accertamenti), in modo da ridurre o eliminare il dolore. I farmaci dotati di maggiore efficacia sono rappresentati dagli anti-infiammatori non steroidei ( FANS ). Anche il paracetamolo (tachipirina) e il metamizolo (novalgina) hanno dimostrato una buona efficacia. Queste appena elencate sono le categorie di farmaci da considerarsi come rimedio di prima linea per i pazienti sotto colica renale.

  1. Tra i FANS quelli pi largamente usati ed efficaci sono il diclofenac (voltaren, dicloreum), il ketorolac (toradol, lixidol), l ibuprofene (brufen, nurofen) e l indometacina (liometacen),
  2. Il loro effetto anti-dolorifico principalmente dovuto alla riduzione diretta dellafflusso sanguigno renale, con conseguente riduzione della pressione idrostatica allinterno delle vie urinarie.

Va comunque sottolineato come queste medicine debbano essere usate con molta cautela nei pazienti con cardiopatia ischemica o con arteriopatie periferiche: vengono infatti esposti ad un rischio maggiore di eventi cardiovascolari maggiori. Anche nei pazienti con insufficienza renale questi farmaci vanno considerati con attenzione, in quanto possono avere effetti collaterali nefrotossici.

Gli analgesici steroidei ( oppiacei ) si sono rivelati inferiori rispetto ai FANS nel controllo del dolore da colica renale: vanno pertanto utilizzati come seconda scelta e solo in quei pazienti in cui i FANS si siano rivelati inefficaci o assolutamente controindicati. La loro azione analgesica soprattutto indiretta tramite azione sui recettori del sistema nervoso mentre non hanno alcun effetto sulla pressione allintero delle vie urinarie.

Appartengono a questa categoria di farmaci analgesici la morfina, la pentazocina, il tramadolo (contramal), la petidina. Il pi comune effetto collaterale di questi farmaci – soprattutto evidente per la petidina – rappresentato da nausea e vomito. Lutilit dei farmaci anti-spastici nel ridurre il dolore da colica renale al momento considerata alquanto improbabile nelle linee-guida internazionali.

Anche se molti di questi farmaci vengono spesso impiegati nei pazienti con colica renale in particolare butil-scopolamina (buscopan), rociverina (rilaten) e prifinio bromuro (riabal) i loro reali benefici sono limitati dal fatto che il dolore dipende principalmente dallaumento della pressione e non dallo spasmo urinario.

Inoltre il loro impiego pu risultare addirittura controproducente nellottica di unespulsione spontanea. Il paziente con colica renale acuta deve inoltre limitare lassunzione di liquidi : bere molta acqua in questa fase, infatti, pu peggiorare la dilatazione delle vie urinarie e determinare un aumento della pressione al loro interno.

Cosa si può prendere per le coliche?

Sintomi – Le coliche renali possono provocare una sintomatologia variabile: dolore addominale e lombare – spesso diffuso all’inguine e ai genitali – ematuria (sangue nelle urine), febbre, ipotensione, sudorazione intensa, nausea e vomito, Le informazioni sui Coliche Renali – Farmaci per la Cura delle Coliche Renali non intendono sostituire il rapporto diretto tra professionista della salute e paziente.

Consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista prima di assumere Coliche Renali – Farmaci per la Cura delle Coliche Renali. È necessario sottolineare che un episodio isolato di coliche renali non deve allarmare eccessivamente: ad ogni modo, è bene rivolgersi al medico di base, il quale prescriverà gli esami utili per accertare la natura della colica.

Le coliche renali recidivanti, invece, richiedono visita specialistica ( urologo e nefrologo) ed un iter farmacologico appropriato. I farmaci sono mirati a ridurre la sintomatologia dolorosa e ad eliminare la cause che hanno generato le coliche renali: FANS terapia antidolorifica: si consiglia di non temporeggiare e di assumere il farmaco antinfiammatorio a partire dalla comparsa dei sintomi, previo consulto medico.

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Ketorolac trometamina (es. Toradol ): utilizzato per alleviare febbre e dolore associati a coliche renali. Il farmaco si trova sotto forma di compresse o fiale: somministrare 10 mg di principio attivo per os o per via endovenosa / intramuscolare, 3-4 volte al giorno per un periodo inferiore o uguale ai 5 giorni. In caso di dolore severo, sostituire il farmaco con oppioidi, Paracetamolo o acetaminofene (es. Tachipirina, Buscopan compositum ): in caso di febbre associata a coliche renali, assumere il farmaco per os sotto forma di compresse, sciroppo, bustine effervescenti o supposte ; si raccomanda di assumere il paracetamolo alla posologia di 325-650 mg ogni 4-6 ore per 6-8 giorni consecutivi, per far abbassare la febbre, Petidina (es. Petid C): per il dolore acuto, assumere per os una dose equivalente a 50-150 mg ogni 4 ore, in base alla gravità della colica. Per iniezione sottocutanea, somministrare 25-100 mg e ripetere l’applicazione dopo 4 ore. Per iniezione intramuscolare, somministrare 0,5-2 mg di principio attivo per chilo di peso corporeo. In alternativa, per infusione endovenosa lenta, si raccomanda di somministrare il farmaco alla posologia di 25-50 mg (ripetere dopo 4 ore). Diclofenac (es. Fastum Antidolorifico, Dicloreum ): preferibile alla petidina. Assumere 50 mg di farmaco per os 3 volte al dì (compresse); in alcuni pazienti, è necessaria una dose iniziale di 100 mg, per poi passare a 50 mg. Dopo il primo giorno, la dose totale giornaliera non deve superare i 150 mg.

Farmaci antispastici (da abbinare ai FANS ): sono utili per rilassare la muscolatura del tratto genito-urinario interessato dalle coliche. La somministrazione di questi farmaci è utile per estrarre il calcolo responsabile della colica renale.

La specialità farmaceutica Antispasmina colica è costituita da belladonna e papaverina cloridrato: questi due attivi sono indicati per ridurre la sintomatologia dolorosa di carattere spastico associata alle coliche renali (spasmi causati da contrazioni della muscolatura liscia del tratto gastrointestinale). La belladonna (azione terapeutica anticolinergica) riduce la contrazione della muscolatura liscia, garantendo una significativa riduzione del dolore spastico. Assumere 2-6 confetti – costituiti da 10 mg di papaverina e 10 mg di belladonna – al dì per il dolore medio causato dalle coliche renali. In caso di severità, assumere 1-3 compresse da 50 mg di papaverina e 10 mg di belladonna al giorno.

Antiemetici : in caso di coliche renali associate a nausea/vomito, si consiglia la somministrazione di farmaci antinausea/antiemetici. Ad esempio, è consigliata la somministrazione di Scopolamina butil-bromuro (es. Addofix), particolarmente utile per dare sollievo a dolore spastico del tratto genito-urinario e gastrointestinale.

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Perché le coliche renali vengono di notte?

L’elevata sudorazione e un apporto insufficiente di liquidi sono responsabili di un aumentato rischio di disturbi renali. Un fortissimo dolore alla schiena e al fianco destro o sinistro, che si irradia ai genitali e fino all’inguine e si manifesta generalmente di notte: è una colica renale.

Cosa bere per sciogliere i calcoli renali?

Cosa bere per espellere i calcoli renali? – Per promuovere l’espulsione dei calcoli renali si può ricorrere al cosiddetto “colpo d’acqua”, che consiste semplicemente nel bere un litro e mezzo d’acqua a stomaco vuoto, in modo da ottenere un rapido e potente flusso d’urina.

Che acqua bisogna bere per la renella?

Goccia: l’acqua che fa bene ai reni – Per depurare i reni e diminuire il rischio di disturbi associati, è molto importante bere sia la giusta quantità che la giusta tipologia di acqua. Un’acqua oligominerale con basso residuo fisso ed esente da contaminanti si rivela la migliore per il benessere renale.

  1. Dipendere dall’acquisto di acqua in bottiglia però non è la soluzione ideale, sia in termini economici che ambientali: al contrario, un impianto di depurazione può fare la differenza,
  2. Un purificatore domestico è in grado di filtrare l’acqua di rete da numerosi agenti inquinanti e contaminanti, al contempo riducendo la concentrazione di sali minerali disciolti per fornire un’acqua più leggera, pulita e sicura, direttamente dal rubinetto di casa.

La tecnologia a nanofiltrazione di Goccia, il sistema di purificazione firmato Nanosystem, permette di ottenere un’acqua depurata con caratteristiche oligominerali senza ulteriori miscelazioni: l’alternativa perfetta per chi è predisposto o affetto da patologie renali.

Quanta acqua bere per Renella?

2) Quando bisogna bere? – È importante assumere liquidi in modo costante per tutto l’arco della giornata, circa uno o due bicchieri d’acqua ogni ora. Insieme ai liquidi assunti attraverso il cibo, si raggiunge tranquillamente la quantità consigliata. Non bisogna bere, invece, quando si presenta un dolore renale acuto.

La colica, infatti, è causata da un’interruzione del flusso dell’urina nel suo passaggio dal rene alla vescica ed è dovuta, nella maggioranza dei casi, al passaggio difficoltoso dei calcoli nell’uretere. In questi casi, oltre ad assumere farmaci antidolorifici (sono consigliati soprattutto gli anti-infiammatori non-steroidei, F.A.N.S.), bisogna diminuire la pressione all’interno del rene, riducendo o sospendendo temporaneamente l’assunzione di liquidi.

È importante quindi che l’assunzione di un’abbondante quantità di liquidi sia sempre consigliata dal medico, solo dopo aver verificato la grandezza, la posizione dei calcoli e la presenza di eventuali complicazioni.

Cosa prendere per sciogliere i calcoli renali?

Farmaci Antispastici – I farmaci antispastici possono essere utilizzati in presenza di calcolosi renale in quanto capaci di ridurre la contrattilità della muscolatura liscia, Il principio attivo antispastico maggiormente impiegato in questi casi è la scopolamina butilbromuro,

Perché le coliche renali vengono di notte?

L’elevata sudorazione e un apporto insufficiente di liquidi sono responsabili di un aumentato rischio di disturbi renali. Un fortissimo dolore alla schiena e al fianco destro o sinistro, che si irradia ai genitali e fino all’inguine e si manifesta generalmente di notte: è una colica renale.

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