Cosa Fare Con Gli Albumi?
Elvira Olguin
- 0
- 17
Contents
- 1 Quanto tempo si possono tenere gli albumi in frigo?
- 2 Come capire se gli albumi non sono buoni?
- 3 Quante volte a settimana si può mangiare l’albume?
- 4 Quanti albumi fanno un uovo?
- 5 Quanto albume si può mangiare in un giorno?
- 6 Come cucinare l’albume in brick?
- 7 Quanti albumi sono 500 grammi?
- 8 Quanto albume d’uovo si può mangiare?
- 9 Come cucinare l’albume in brick?
- 10 Come non far attaccare l’albume alla padella?
Quanto tempo si possono tenere gli albumi in frigo?
Come conservare gli albumi, – Gli albumi che non vengono consumati nell’immediato possono essere conservati in frigo, Basterà inserirli in un contenitore ermetico o, più semplicemente, in una scodella o bicchiere chiusi con la pellicola trasparente, per poterli usare successivamente nella preparazione di numerose ricette.
Dove. Gli albumi d’uovo devono essere conservati in contenitori puliti, e ben lavati. Non devono essere residui di nessun tipo, come ad esempio di detersivo. Meglio sciacquare il contenitore sotto l’acqua calda prima di riporre gli albumi, che sono soggetti alla proliferazione di diversi tipi di batteri,
Nella scelta del tipo di contenitore, sempre meglio optare per il vetro o plastica dura con coperchio ermetico. Tempo di conservazione. Gli albumi – sia crudi che cotti – quando conservati nella maniera corretta nel frigo, possono essere utilizzati in cucina per 2-3 giorni al massimo.
A cosa fanno bene gli albumi?
L’albume d’uovo, per le sue caratteristiche nutrizionali, è un alimento importante per la dieta dell’uomo. A differenza del tuorlo, l’albume è praticamente privo di grassi e colesterolo; per questo motivo è adatto anche all’alimentazione di chi soffre di ipercolesterolemia o di calcolosi della colecisti.
Cosa fare con l’albume a colazione?
La colazione è il pasto più importante della giornata : quante volte lo hai sentito dire? PER APPROFONDIRE: Scopri perché la colazione è così importante Eppure, spesso, viene consumato un pasto frettoloso, povero e sbilanciato. L’errore più comune è concentrare al mattino solo grandi dosi di zuccheri semplici creando un picco glicemico che dà unicamente un’illusoria e momentanea dose di energia.
- La colazione deve rifornire l’organismo dell’energia necessaria fino a pranzo e una buona porzione proteica è fondamentale per avere sazietà più a lungo, maggiore concentrazione mentale e forza fisica,
- Ecco 5 soluzioni di colazioni proteiche che non ti faranno rimpiangere il cappuccino e brioche del bar.1.
Se hai voglia di una colazione fresca, lo yogurt greco è perfetto: scegli la versione naturale e 0% di grassi, ricca di proteine, calcio e vitamina D. Arricchisci con frutta fresca, miele, cereali integrali, frutta secca o semi oleosi.2. A chi non piace il classico pane, burro e marmellata? Rendilo più leggero e proteico sostituendo il burro con la ricotta magra da spalmare generosamente sul pane integrale tostato con un velo di miele o di composta di frutta senza zuccheri aggiunti.3.
- Se non riesci a rinunciare al dolce, utilizza l’uovo per prepararti dei pancake con farina d’avena o purea di banana da servire con sciroppo d’acero o miele, frutta fresca o cacao.4.
- Uno dei cibi ideali al mattino è l’ uovo, soprattutto l’albume nel quale si concentrano le proteine.
- Scegli tra l’uovo intero alla coque, l’uovo strapazzato o una frittata/omelette preparata con solo albume da abbinare anche a verdure e pane integrale tostato.5.
Se sei amante del salato, puoi sbizzarrirti anche con formaggi magri (ricotta o fiocchi di latte), prosciutto crudo sgrassato, bresaola o salmone affumicato da accompagnare a pane integrale tostato o gallette ai cereali oppure anche a frutta fresca. Ti stuzzica l’idea della colazione salata? Prova le 3 idee che trovi QUI,
Quanto dura l albume d’uovo?
Come conservare gli albumi – È possibile conservare gli albumi ? Certo, gli albumi si possono conservare per un certo tempo, in frigorifero, naturalmente, e meglio se in un barattolo chiuso, Si mantengono freschi e buonissimi per almeno 2-3 giorni ed è in questo lasso di tempo che possiamo sbizzarrirci per dar vita a tutte le ricette che prevedono il loro utilizzo.
Come capire se gli albumi non sono buoni?
Come capire se le uova sono fresche – In linea di massima, le uova possono essere consumate fino a 28 giorni dal momento della deposizione, ma è bene cercare di mangiarle entro massimo 15-20 giorni. Inoltre, le uova vendute da supermercati e alimentari devono per legge riportare sulla confezione e sul guscio la data di scadenza, e in diversi casi è presente anche la data di deposizione: grazie a queste informazioni si avranno così tutti gli elementi per capire se le uova sono ancora buone.
Ma cosa fare se la confezione è stata buttata, il codice è sbiadito oppure abbiamo comprato le uova dal contadino? Il primo, e più efficace, metodo a cui si può ricorrere è il test dell’acqua, immergendo le uova in un contenitore pieno di acqua fredda acqua e sale al 10%: se l’uovo si deposita sul fondo vuol dire che è fresco, se invece galleggia in superficie è meglio non cucinarlo.
Infine, se l’uovo resta a metà, deve essere consumato solo previa cottura. La ragione per cui questo metodo funziona è perché i gusci d’uovo, essendo porosi, permettono un passaggio di aria: le uova fresche hanno pochissima aria e si depositano sul fondo, mentre quelle più vecchie, colme di aria, galleggiano.
Esistono anche altri metodi per scoprire se le uova sono ancora fresche: la tecnica della speratura e quella della mobilità del tuorlo, ad esempio. Nel primo caso, bisognerà osservare l’uovo contro luce: se la camera d’aria risulta piccola e l’ombreggiatura è estesa su tutta la superficie, significa che l’uovo è ancora fresco.
Per la tecnica della mobilità, invece, basterà agitare l’uovo: se non si sente nessun movimento l’uovo è ancora fresco, perché l’albume è denso e attutisce il rumore, viceversa si sentirà il rumore del tuorlo contro il guscio. In questo ultimo caso, l’uovo potrà essere consumato solo dopo un’attenta cottura.
Come capire se gli albumi sono scaduti?
Come riconoscere le uova scadute – • Se l’uovo si deposita sul fondo di una ciotola con acqua fredda vuol dire che è fresco. • Se resta a metà, meglio se consumato previa cottura perché non più molto fresco. • Se invece galleggia in superficie è meglio non cucinarlo perchè scaduto.
Come congelare gli albumi?
Congelare gli albumi, la soluzione antispreco Il primo metodo prevede di usare i classici sacchetti per congelatore, da chiudere in modo sicuro e riporre nel freezer: il limite è che gli albumi si ‘ammasseranno’ e saranno poi da scongelare tutti insieme al momento opportuno.
Quante volte a settimana si può mangiare l’albume?
Quanti albumi mangiare a settimana? – Laddove si scelga di consumare l’albume d’uovo unitamente al tuorlo è bene limitare il consumo di uova a un paio la settimana. Se invece si consuma l’albume cotto singolarmente non c’è una quantità limite di consumo, può essere tranquillamente assunto anche tutti i giorni ad esempio a colazione.
Perché mangiare il bianco dell’uovo?
Albume: fa bene al cuore – Il bianco dell’uovo è privo di grassi e colesterolo, nemici della salute di cuore e arterie. Contiene inoltre minerali che favoriscono la salute cardiovascolare. «Apporta in particolare potassio e magnesio, che aiutano a eliminare il sodio in eccesso, a rilassare i vasi sanguigni e a ridurre il rischio di pressione alta» dice la nutrizionista Valentina Galiazzo.
Chi ha più proteine albume o tuorlo?
La quota proteica si distribuisce più o meno equamente nel tuorlo e nell’albume (prevale leggermente in quest’ultimo), mentre grassi e colesterolo sono contenuti esclusivamente nel tuorlo.
Cosa è più digeribile il tuorlo o l’albume?
L’uovo è un alimento altamente nutriente, un concentrato di proteine di alta qualità, cioè che contengono tutti gli amminoacidi essenziali per il nostro organismo. Inoltre, è ricco di vitamina A, riboflavina, acido folico, vitamina B6, vitamina B12, colina, ferro, calcio, fosforo e potassio.
Proprio per le sue caratteristiche nutrizionali è considerato uno degli alimenti proteici più completi in natura, e un ottimo complemento dei carboidrati presenti nella dieta mediterranea. Nonostante ciò, ci sono ancora persone che buttano via il tuorlo considerandolo poco salutare perché fonte di grassi e colesterolo cattivo.
Sarà la grasso-fobia degli anni ’80 o una disinformazione sulla nutrizione, che la maggior parte della gente (soprattutto i fanatici dello sport) considera il bianco dell’uovo come la parte più sana, quando invece è il rosso a essere lo scrigno di tutti i nutrienti citati prima.
- L’albume contiene acqua e proteine, ma quest’ultime non sono altrettanto ” potenti ” senza i tuorli che vanno a bilanciare il profilo amminoacidico rendendole più digeribili e assimilabili.
- Senza dimenticare che il tuorlo d’uovo delle galline ruspanti contengono gli acidi grassi buoni omega 3.
- Purtroppo, la società attuale ci ha fatto il lavaggio del cervello con la storia che le uova intere aumentano il colesterolo.
Non è certamente la quantità assunta con le uova che può far variare il suo livello nel sangue, mio padre soffre di ipercolesterolemia, ma continua a mangiare un paio di uova a settimana e non sono queste a farglielo impennare, ve lo assicuro ! Se non vi ho convinto, scenderò più nel tecnico: quando mangiate un cibo che contiene un’elevata quantità di colesterolo, come le uova, il vostro organismo rallenta la produzione endogena da parte del fegato di colesterolo in modo da bilanciarlo con quello esogeno, cioè assunto con l’alimentazione. La maggior parte delle persone elimina il tuorlo forse perché non ha mai comprato uova vere di polli sani. Mi spiego. Le uova del supermercato hanno un rosso di un giallo pallido e gusci sottili che si rompono facilmente. Diversamente, le uova delle galline del contadino locale, libere di girovagare su ampi spazi mangiando una varietà di verdure, insetti, vermi, ecc., hanno gusci spessi e resistenti ma soprattutto tuorli di un arancione intenso, e infatti il livello nutrizionale è migliore delle uova provenienti da galline allevate al buio in condizioni orribili e nutrite solo con grandi quantità di mais e soia.
Quanti albumi fanno un uovo?
Quanto pesa un albume? – L’albume è la parte più consistente in termini di peso (35-37 grammi) e rappresenta il 60% dell’uovo. Facendo un rapido calcolo, quindi, se per avere 100 grammi di tuorlo occorrono sei uova medie, mentre per 100 grammi di albume ce ne vorranno tre,
Quanti albumi al mattino?
La dieta seguita, a parere dei nutrizionisti, deve essere sempre equilibrata e per questo motivo non puoi assumere più di 3 o 4 albumi al giorno.
Quante uova si possono mangiare in un giorno?
Quante uova si possono mangiare? – Uomo, 88 anni, ragionevolmente in buona salute: negli ultimi 15 anni, forse di più, ha mangiato regolarmente tra le 20 e le 30 uova al giorno. Te lo ripeto: per 15 anni, almeno 20 uova al giorno Ma non facevano male? Questo caso estremo è riportato in letteratura su una delle più prestigiose riviste medico scientifiche del mondo, il The New England Journal of Medicine e, anche se ovviamente non ti raccomando questi estremi (per inciso quest’abitudine era frutto di un comportamento compulsivo, come diagnosticato dal sua psichiatra), questo caso ci aiuta a rispondere alla fatidica domanda: quante uova si possono mangiare? E la risposta che dà la Medicina oggi è “fondamentalmente quante ne desideri, con la sola avvertenza di preservare l’equilibrio generale della tua dieta”.
Questa è infatti l’attuale posizione di praticamente tutte le società medico-scientifiche mondiali e, volendolo tradurre in numeri, rubando le parole delle linee guida italiane per una sana alimentazione, 2-4 uova alla settimana, considerando che le troviamo spesso senza accorgerne anche in numerosi alimenti di origine industriale.
Ma anche se ne mangiassimo uno al giorno non sarebbe un problema, sempre a patto che rientrino nel contesto di una sana, varia e completa alimentazione. E se calcassimo la mano? Cosa succederebbe? Abbiamo alcune evidenze che, ad esempio, l’assunzione di due uova al giorno per quasi tre mesi non ha particolare influenza sul colesterolo di ragazzi cinesi, ovvero di soggetti giovani e in buona salute. Shutterstock/Love the wind
Quante uova si possono mangiare in una settimana?
I° gruppo degli alimenti – Nel nostro paese, i maggiori enti di nutrizione (INN e SINU) distinguono e differenziano gli alimenti in VII gruppi:
Gruppo I: carni, pesci e uova Gruppo II: latte e derivati Gruppo III: cereali e derivati Gruppo IV: legumi Gruppo V: grassi da condimento Gruppo VI: ortaggi e frutta di colore giallo o verde, fonti di vitamina A Gruppo VII: ortaggi e frutta ricchi di vitamina C.
Questa suddivisione possiede una semplice funzione catalogativa e non ha nulla a che vedere con l’IMPORTANZA degli alimenti o con la FREQUENZA di consumo consigliata; piuttosto, sembra riunire tutti i prodotti aventi caratteristiche nutrizionali simili in gruppi rappresentativi.
- Gruppo I – carni, pesci ( prodotti della pesca ) e uova: ciò che accomuna tutti questi alimenti è l’elevato valore biologico delle proteine in essi contenute (in base al quale dovrebbe racchiudere anche il gruppo II del latte e derivati).
- Sono tutti ricchi di vitamine del complesso B e si caratterizzano per una quantità variabile di lipidi ; NON contengono quantità significative di glucidi,
Le uova, nello specifico, contengono anche ottime quantità di vitamina A e suoi precursori (β carotene ), sali minerali quali fosforo (P), zinco (Zn), zolfo (S) e ferro (Fe); quest’ultimo in forma biodisponibile ( ferro eme o ferroso). Un uovo di gallina intero medio pesa circa 60g, dei quali 53g costituiti da albume e tuorlo,
Questi forniscono circa 70kcal derivanti da protidi 6,6g e lipidi (4,5g) L’apporto nutrizionale elencato fino ad ora, tutto sommato sembra buono, l’unica pecca è costituita dalla porzione lipidica del colesterolo che ammonta a 190-200mg, tenendo anche in considerazione che gli acidi grassi sono per lo più di tipo saturo,
Per approfondire, leggi l’articolo: uova e colesterolo
Detto questo, è possibile stabilire che l’apporto medio di uova nella dieta potrebbe essere verosimilmente di 3-4 uova settimanali, comprese quelle occultate negli alimenti (alle quali è comunque possibile risalire mediante le etichette poste sulle confezioni).
Quanto albume si può mangiare in un giorno?
Le uova non aumentano i livelli di colesterolo – Recenti ricerche hanno indicato che le uova non aumentano il colesterolo, almeno se si consuma un massimo di un uovo al giorno. Se si consuma solo l’albume invece è possibile consumarne anche 100 grammi al giorno (che corrispondono a circa 2-3 uova). Nel tuorlo predominano gli acidi grassi insaturi, ideali per prendersi cura del nostro sistema cardiovascolare.
- Tuttavia, ciò che può aumentare il colesterolo cattivo può essere l’elevato consumo di cibi ricchi di grassi, che generalmente vengono utilizzati per accompagnare l’uovo.
- Questi alimenti sono solitamente patatine fritte, salsicce e carne rossa.
- Inoltre, molte persone li consumano da soli a colazione perché hanno la virtù di fornire proteine, vitamine e, inoltre, sono sazianti.
Sconsigliamo assolutamente di consumare “solo” l’albume d’uovo a colazione. È meglio combinarlo con altri alimenti, come la farina d’avena per fare crepes, pancake o con un buon frullato di frutta.
Come cucinare l’albume in brick?
Gli albumi d’uovo AIA possono essere utilizzati in cucina in moltissimi modi e presentati in tavola attraverso ricette sia dolci che salate davvero gustose. Pensate alle classiche meringhe, oppure alle chiare strapazzate : gli albumi sono i protagonisti indiscussi di questi due piatti molto diversi tra loro.
- Proteica e nutriente, la parte chiara dell’uovo possiede molte proprietà: oltre alle proteine, appunto, è ricca di vitamine del gruppo B, di minerali e di glucidi,
- Per provare ad usare gli albumi d’uovo nelle vostre ricette, scoprite qui alcuni suggerimenti! Meringhe La meringa è senza dubbio la prima ricetta che viene in mente quando si parla di utilizzo dell’albume.
Che sia meringa alla francese o all’italiana, infatti, la protagonista è sempre la chiara d’uovo! Scoprite qui, per esempio, come realizzare una perfetta meringa all’italiana, Chiare strapazzate Immancabili a colazione e perfette per arricchire il brunch della domenica, le uova strapazzate possono essere realizzate sia con l’uovo intero che solo con gli albumi,
In quest’ultimo caso avrete quindi le chiare strapazzate ! Prepararle è facilissimo: scaldate un filo di olio extravergine di oliva in una padella ampia, versate gli albumi direttamente dal brick e mescolate con una spatola di legno, aggiungendo sale e pepe a piacere. Volete provare anche la variante al pomodoro? Allora leggete la ricetta qui,
Crêpes di albumi Anche le crêpes possono essere cucinate in una versione più delicata, con la presenza dei soli albumi e senza tuorli. Come? Vi basterà procedere con la ricetta tradizionale ( che trovate qui ) sostituendo le 3 uova intere con 200 g di albume,
Una volta preparata la base delle vostre crêpes di albumi, potrete sbizzarrirvi con la farcitura: ecco qui, per esempio, 3 ricette di ripieni per crêpes salate da provare, Preferite il dolce? Guardate qui la ricetta classica della crêpe Suzette, Lingue di gatto Sicuramente, in qualche occasione, avete già provato ad assaggiare le lingue di gatto ma forse non sapete che sono realizzate solo con albumi d’uovo, burro, farina e zucchero ! Quella delle lingue di gatto è una ricetta molto semplice che potete provare a realizzare a casa, nonostante sia inserita tra le più famose della pasticceria mondiale.
Leggere e friabili, le lingue di gatto possono accompagnare gelati, creme al cucchiaio, macedonie, sorbetti e, più banalmente, anche il tè pomeridiano. Ecco come realizzare le lingue di gatto: in una ciotola mescolate il burro ammorbidito, lo zucchero e la farina setacciata, poi aggiungete lentamente gli albumi montati a neve ferma.
Se volete un gusto ancora più dolce, aggiungete un pizzico di vanillina, Trasferite il composto in una sacca da pasticcere e formate i biscotti dando loro una forma ovale allungata e dallo spessore molto sottile. Infornate a 200°C per 10 minuti, finché saranno appena dorate. Cialde Con gli albumi d’uovo potete realizzare anche ottime cialde dolci o salate, da utilizzare per arricchire le vostre ricette, dalle zuppe ai semifreddi,
Non solo: con la ricetta che vi proponiamo, potrete anche usare la cialda come “cestino” da farcire con carne e verdure, o utilizzando il ripieno che preferite. Mescolate in una ciotola 150 g di burro a temperatura ambiente con 100 g di farina setacciata, un pizzico di sale e 100 g di albumi montati a neve.
Quanti albumi sono 500 grammi?
In una pratica bottiglia da 500 g che corrisponde a circa 16 albumi. Naturalmente proteico e povero di grassi.100 g di prodotto contengono 10 g di proteine e meno di 50 Kcal.
Quanto albume di uovo si può mangiare?
Le uova non aumentano i livelli di colesterolo – Recenti ricerche hanno indicato che le uova non aumentano il colesterolo, almeno se si consuma un massimo di un uovo al giorno. Se si consuma solo l’albume invece è possibile consumarne anche 100 grammi al giorno (che corrispondono a circa 2-3 uova). Nel tuorlo predominano gli acidi grassi insaturi, ideali per prendersi cura del nostro sistema cardiovascolare.
Tuttavia, ciò che può aumentare il colesterolo cattivo può essere l’elevato consumo di cibi ricchi di grassi, che generalmente vengono utilizzati per accompagnare l’uovo. Questi alimenti sono solitamente patatine fritte, salsicce e carne rossa. Inoltre, molte persone li consumano da soli a colazione perché hanno la virtù di fornire proteine, vitamine e, inoltre, sono sazianti.
Sconsigliamo assolutamente di consumare “solo” l’albume d’uovo a colazione. È meglio combinarlo con altri alimenti, come la farina d’avena per fare crepes, pancake o con un buon frullato di frutta.
Quanto albume d’uovo si può mangiare?
Quanti albumi al giorno? – Da quanto visto possiamo dedurre che l’unico limite al consumo giornaliero di albumi riguarda solo la quantità di proteine, questo se valutiamo l’ingrediente in sé. Per le uova intere il discorso è diverso, perché già con due uova raggiungiamo la quantità di colesterolo massima raccomandata dalle autorità sanitarie, dunque sarebbe meglio non eccedere con le uova intere, a causa dei tuorli che contengono tutti i grassi dell’uovo, e anche il colesterolo.
Ma con gli albumi non abbiamo questo problema dunque potenzialmente non esiste un limite vero al consumo, che non sia quello dettato dal buon senso e dal fatto che gli albumi apportano proteine, e dunque se ne assumiamo troppi rischiamo semplicemente di eccedere con la quantità giornaliera di proteine (cosa peraltro non molto grave, se non la ripetiamo per mesi e mesi).
Nel momento in cui vengono cucinati bisognerà considerare i valori nutrizionali della ricetta in cui vengono utilizzati, e valutare se questa ricetta ha la giusta densità calorica, e se contiene altri ingredienti potenzialmente nocivi (come i grassi saturi, il sale, il colesterolo, ecc).
Infatti mentre un alimento come la carne può tranquillamente essere cucinata da sola, senza la necessità di abbinarla ad altri ingredienti (come l’olio o il burro), gli albumi da soli sono ben poco appetibili e quindi se mangiamo per il gusto di farlo e non solo per introdurre proteine nell’organismo, dovremo per forza aggiungere altri ingredienti agli albumi, tra cui i grassi necessari per aumentare la loro appetibilità.
Il problema è tutto qui: negli ingredienti a cui abbiniamo gli albumi, non negli albumi in sé. Gli albumi di per sé contengono acqua e proteine. E pure poche! Infatti gli albumi apportano una quantità di proteine relativamente scarsa, e dunque anche assumendone tanti è molto difficile eccedere con le proteine.
L’albume di un uovo pesa circa 35 g, dunque 200 g di albumi sono contenuti in ben 6 uova (circa), eppure apportano soltanto 20 g di proteine, quelle di appena 100 g di carne. Potremmo tranquillamente assumere 300 g di albumi, pari a quelli contenuti in 9 uova, e tutto sommato le proteine in essi contenute sarebbero 30 g, quelle che possiamo ottenere mangiando appena 150 g di carne.
Ma se per assumere questi 300 g di albumi dobbiamo preparare una frittata con 100 g di formaggio, ecco che le cose cambiano drasticamente. Ma non è colpa degli albumi, bensì del formaggio! Per concludere, possiamo tranquillamente consumare albumi, anche in quantità importante e anche di frequente, cucinandoli in modo tale da non “rovinare” le loro ottime proprietà nutritive andando ad abbinarli ad ingredienti potenzialmente nocivi se assunti nelle quantità sbagliate.
Come cucinare l’albume in brick?
Gli albumi d’uovo AIA possono essere utilizzati in cucina in moltissimi modi e presentati in tavola attraverso ricette sia dolci che salate davvero gustose. Pensate alle classiche meringhe, oppure alle chiare strapazzate : gli albumi sono i protagonisti indiscussi di questi due piatti molto diversi tra loro.
Proteica e nutriente, la parte chiara dell’uovo possiede molte proprietà: oltre alle proteine, appunto, è ricca di vitamine del gruppo B, di minerali e di glucidi, Per provare ad usare gli albumi d’uovo nelle vostre ricette, scoprite qui alcuni suggerimenti! Meringhe La meringa è senza dubbio la prima ricetta che viene in mente quando si parla di utilizzo dell’albume.
Che sia meringa alla francese o all’italiana, infatti, la protagonista è sempre la chiara d’uovo! Scoprite qui, per esempio, come realizzare una perfetta meringa all’italiana, Chiare strapazzate Immancabili a colazione e perfette per arricchire il brunch della domenica, le uova strapazzate possono essere realizzate sia con l’uovo intero che solo con gli albumi,
- In quest’ultimo caso avrete quindi le chiare strapazzate ! Prepararle è facilissimo: scaldate un filo di olio extravergine di oliva in una padella ampia, versate gli albumi direttamente dal brick e mescolate con una spatola di legno, aggiungendo sale e pepe a piacere.
- Volete provare anche la variante al pomodoro? Allora leggete la ricetta qui,
Crêpes di albumi Anche le crêpes possono essere cucinate in una versione più delicata, con la presenza dei soli albumi e senza tuorli. Come? Vi basterà procedere con la ricetta tradizionale ( che trovate qui ) sostituendo le 3 uova intere con 200 g di albume,
- Una volta preparata la base delle vostre crêpes di albumi, potrete sbizzarrirvi con la farcitura: ecco qui, per esempio, 3 ricette di ripieni per crêpes salate da provare,
- Preferite il dolce? Guardate qui la ricetta classica della crêpe Suzette,
- Lingue di gatto Sicuramente, in qualche occasione, avete già provato ad assaggiare le lingue di gatto ma forse non sapete che sono realizzate solo con albumi d’uovo, burro, farina e zucchero ! Quella delle lingue di gatto è una ricetta molto semplice che potete provare a realizzare a casa, nonostante sia inserita tra le più famose della pasticceria mondiale.
Leggere e friabili, le lingue di gatto possono accompagnare gelati, creme al cucchiaio, macedonie, sorbetti e, più banalmente, anche il tè pomeridiano. Ecco come realizzare le lingue di gatto: in una ciotola mescolate il burro ammorbidito, lo zucchero e la farina setacciata, poi aggiungete lentamente gli albumi montati a neve ferma.
- Se volete un gusto ancora più dolce, aggiungete un pizzico di vanillina,
- Trasferite il composto in una sacca da pasticcere e formate i biscotti dando loro una forma ovale allungata e dallo spessore molto sottile.
- Infornate a 200°C per 10 minuti, finché saranno appena dorate.
- Cialde Con gli albumi d’uovo potete realizzare anche ottime cialde dolci o salate, da utilizzare per arricchire le vostre ricette, dalle zuppe ai semifreddi,
Non solo: con la ricetta che vi proponiamo, potrete anche usare la cialda come “cestino” da farcire con carne e verdure, o utilizzando il ripieno che preferite. Mescolate in una ciotola 150 g di burro a temperatura ambiente con 100 g di farina setacciata, un pizzico di sale e 100 g di albumi montati a neve.
Come non far attaccare l’albume alla padella?
3. Aceto di mele –
- Sia l’alluminio sia gli altri materiali porosi devono essere “sigillati” per evitare di far attaccare gli alimenti durante la cottura.
- Un buon modo per farlo consiste nel versare un po’ di olio sul fondo della padella e, appena è caldo, aggiungere uno spruzzo di,
- Ricordate di tenere la fiamma bassa, per dare modo all’aceto di evaporare completamente; quindi, cucinate come di consueto.
- Il burro biologico contiene sostanze nutritive importanti per il nostro organismo e composti oleosi che agevolano il compito di cucinare,
- A seconda della sua provenienza, può essere una fonte ricca di acidi grassi essenziali, vitamine, minerali e antiossidanti.
- Utilizzate un cucchiaino di burro per ungere la padella prima di friggere le, la salsiccia o altri piccoli alimenti.
- Per evitare che bruci, cuocete a temperatura moderata e aggiungete un pizzico di sale.
Scoprite come: Sulle padelle con rivestimento antiaderente non vanno usati cucchiai, forchette o altri utensili di, altrimenti dureranno poco. Utilizzate sempre palette di legno, plastica o silicone che non graffiano la superficie e che, quindi, indirettamente, vi aiutano a non fare attaccare il cibo alle padelle.