Cosa Mangiare Con La Diarrea?
Elvira Olguin
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Contents
- 1 Cosa non bere con la diarrea?
- 2 Come fermare la diarrea in modo naturale?
- 3 Cosa mangiare per rassodare le feci?
- 4 Quanto tempo dura un virus intestinale?
- 5 Chi ha la diarrea può mangiare le patate?
- 6 Chi ha la diarrea può mangiare il parmigiano?
- 7 Quanto tempo può durare la diarrea?
- 8 Che yogurt mangiare con la diarrea?
- 9 Che frutta mangiare in caso di diarrea?
Quali sono gli alimenti che stringono?
I cibi astringenti per la diarrea – I principali cibi astringenti sono limone, riso, pane e altri cereali, carni e pesci lessati o al vapore. Prima di parlare dei cibi astringenti, tuttavia, è meglio non dimenticare che ci sono alimenti che possono anche peggiorare il quadro avendo funzione lassativa, e quindi vanno impiegati con attenzione in caso di diarrea.
Cosa mangiare quando si ha mal di pancia e diarrea?
I consigli per affrontare la gastroenterite –
Vomito e diarrea possono comportare la perdita di liquidi e sali minerali, elementi preziosi nel funzionamento del nostro organismo. È bene dunque bere molto : via libera ad acqua, tè e tisane, brodi, centrifugati e spremute, Evitare bevande contenenti caffeina e alcolici, La caffeina favorisce la motilità intestinale e potrebbe peggiorare la diarrea; gli alcolici invece agiscono da diuretici e possono aggravare le condizioni dello stomaco. Il consumo di latte e latticini può contribuire a peggiorare le scariche diarroiche per temporanea riduzione delle lattasi, enzimi che rendono il lattosio libero per l’assorbimento, in particolare nei soggetti particolarmente sensibili. Preferire carboidrati complessi (come patate, riso, pasta, pane) e carni bianche e pesce ed evitare i prodotti integrali. Da evitare alimenti difficili da digerire, così come piatti grassi, troppo conditi, salati o speziati. Limitare le verdure fintanto che persiste la diarrea, soprattutto evitare quelle crude. Frutta e verdura crude infatti contengono più fibre e acqua e potrebbero facilitare i movimenti intestinali. Si possono consumare patate, carote e banane. Salvo diversa indicazione medica, non occorre assumere antibiotici, La gastroenterite ha in genere origine virale e gli antibiotici non servono, dato che agiscono sui batteri. Se necessario, è possibile assumere farmaci antidiarroici, Possono essere utili a fronteggiare situazioni in cui non è possibile andare in bagno di frequente. È bene però attenersi in maniera attenta alle indicazioni riportate sul foglietto illustrativo. Sono farmaci da banco e possono essere dunque acquistati in farmacia senza ricetta medica. Si consiglia l’assunzione di probiotici per ripristinare la flora batterica intestinale.
Come fermare la diarrea acquosa?
FAQ – Se hai qualche domanda sulla diarrea, consulta le nostre FAQ
Il termine diarrea deriva dalla parola greca διαρρέω, che significa scorrere attraverso. La diarrea consiste nell’emissione di feci liquide (o poco formate), con un aumento della quantità di feci e del numero di evacuazioni (in genere 3 o più al giorno). Se la diarrea dura meno di 2 settimane, si parla di diarrea acuta. La diarrea viene definita cronica se dura più di 4 settimane. Nei casi intermedi, si parla di diarrea persistente. La diarrea cronica consiste nell’emissione, per oltre 4 settimane, di feci poco formate, accompagnate da una aumentata frequenza di evacuazione o da urgenza alla defecazione. La diarrea acuta è caratterizzata dall’emissione di almeno 3 scariche di feci mal formate (sciolte) o liquide al giorno per un periodo inferiore alle 2 settimane. Idratazione, fermenti lattici e dieta rappresentano il primo rimedio alla diarrea. Medicinali a base di Loperamide cloridrato sono in grado di fermare i sintomi della diarrea acuta. Occorre consultare il medico se la durata è superiore ai 2 giorni con dolore addominale, o in caso di febbre alta, diarrea o vomito profusi, presenza di sangue nelle feci o segni di disidratazione. Alimenti come il riso, eventualmente condito con olio extravergine di oliva a crudo e formaggi stagionati privi di lattosio, sono consigliati in caso di diarrea. Nei casi lievi di diarrea, è utile bere acqua, ma anche liquidi sotto forma di succhi, di zuppe o di bevande per lo sport, e mangiare cracker. Evitare cibi che tendono a irritare l’intestino, come fritti, salse piccanti, caffè o bevande gasate, ma anche di mescolare diversi gruppi alimentari che affaticano la digestione. La diarrea può essere causata da moltissimi fattori che vanno dal malassorbimento degli alimenti ai farmaci aggressivi. Una delle cause più comuni è l’infezione batterica, così come la mancanza di batteri buoni nell’intestino.
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Cosa non bere con la diarrea?
Cosa mangiare quando si ha la diarrea – Nelle fase acuta della diarrea, è consigliabile un maggior controllo della dieta, considerato che alcuni alimenti, infatti, possono irritare l’intestino, mentre altri tendono ad aiutare a diminuire i sintomi. Cosa mangiare, quindi, quando si ha la diarrea? Largo a:
riso patate mele banane cereali
Possono essere assunte anche carni magre, pesce e uova, a patto che siano molto cotte e condite con un filo d’olio a crudo. Molto importante anche mantenersi idratati : durante gli episodi di diarrea, infatti, l’organismo perde molti liquidi che vanno reintrodotti.
Qual è il miglior disinfettante intestinale?
Meccanismo d’azione NORMIX ® Rifaximina – La rifaximina, principio attivo del NORMIX ® è un antibiotico appartenente alla famiglia delle rifamicine, particolarmente indicato nel trattamento delle infezioni microbiche intestinali, visto il suo scarso assorbimento sistemico, stimato al massimo intorno all’1%.
Quante scariche di diarrea sono pericolose?
Quando preoccuparsi? – La diarrea cronica si distingue per:
- Numero di scariche giornaliere superiore od uguale a 3 ;
- Alterazione della consistenza delle feci, che appaiono liquide o scarsamente formate;
- La diarrea persiste per almeno 3-4 settimane,
In un soggetto sano, la diarrea cronica può costituire un fastidio, un’abitudine o, nella peggiore delle ipotesi, diventare un serio problema di salute. Diversamente, per un paziente immunocompromesso (che possiede dunque un sistema immunitario non efficiente), la diarrea cronica rappresenta un disturbo serio che, per alcuni, potrebbe essere potenzialmente fatale.
Come fermare la diarrea in modo naturale?
Fermenti lattici: i fermenti lattici sono dei ‘batteri buoni’ in grado di riequilibrare la flora batterica intestinale. Limone: grazie alle sue proprietà astringenti, il limone, consumato ad esempio con del tè caldo, è un ottimo rimedio contro la diarrea.
Quando si ha la diarrea si può mangiare lo yogurt?
Yogurt e Probiotici – Sebbene lo yogurt sia spesso sconsigliato per il contenuto non trascurabile di lattosio, le varietà commerciali prive di zucchero e con fermenti lattici vivi risultano particolarmente utili per ripristinare la flora microbica intestinale disturbata dalla diarrea.
Cosa mangiare per rassodare le feci?
Cibi solidi e a basso contenuto di fibre – Meglio consumare pasti leggeri a base di cibi solidi, per solidificare le feci, e che contengono poche fibre : sono quindi consentiti il riso e prodotti a base di farina bianca come pane ben tostato, fette biscottate, grissini, crackers.
Inoltre, la pasta e il riso, che ha notevoli proprietà astringenti, vanno conditi soltanto con olio EVO, parmigiano e sugo di pomodoro: solo successivamente e in presenza di sensibili miglioramenti, è possibile integrare i condimenti con un ragù a base di carne magra senza soffritto. Inoltre, proprio perché privi di fibra, alimenti come carne, pesce e uova possono essere consumati da chi soffre di diarrea, a patto che si prediligano cotture semplici alla piastra, al vapore, ai ferri oppure la bollitura.
“Inizialmente”, aggiunge l’intervistato, “è preferibile il consumo di carne tenera o macinata per aiutare sia la masticazione che la digeribilità. Per quanto riguarda il consumo di affettati, preferire il prosciutto crudo magro e la bresaola, evitando il prosciutto cotto e altri salumi”. insjoy/gettyimages.it
Quando si ha la diarrea si può mangiare la banana?
Anche le banane, come le mele, sono molto nutrienti ma semplici da digerire e, anche grazie al loro elevato contenuto di sali minerali, amido e pectina, sono un alimento ottimo quando si soffre di diarrea.
Cosa mangiare a colazione per chi ha la diarrea?
Esempio di un menù giornaliero in caso di diarrea – Non sarà un menù allegro, ma per qualche giorno di detox non perderemo il sorriso.
Colazione : una tisana, una tazza di tè deteinato. Una spruzzata di limone e poco zucchero preferibilmente di canna. Come cibo solido si può inserire pane bianco tostato, pane bianco senza mollica, fette biscottate. Un velo di marmellata fatta in casa. Spuntino : Che sia a metà mattina o a metà pomeriggio. Una banana, uno yogurt bianco non dolce, oppure un mini toast con il prosciutto cotto. Pranzo : Un piattino di pasta condito con olio di oliva. Qualche fettina di Bresaola. Una mela. Cena : Petto di tacchino ai ferri con contorno di patatine lesse. Olio per condire, limone per insaporire. Poco sale.
Alla prossima Dott.sa Marta Rovere Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
Chi ha la diarrea può mangiare la pizza?
La pizza con pomodoro e mozzarella va evitata. Dolci con cioccolato, torte, pasticcini, gelati, ecc. Ragù, salse, paste farcite, minestroni di legumi, paste ricche in brodo come passatelli, tortellini.
Quanto tempo dura un virus intestinale?
Sintomi del virus intestinale – I sintomi tipici del virus intestinale, che in genere insorgono 2-3 giorni dopo il contagio e durano da 2 a 10 giorni, sono:
Diarrea acquosa Nausea Vomito Dolore addominale, spesso associato a crampi Mal di testa Dolori muscolari e articolari Perdita di peso Perdita di appetito Febbre e brividi Sudorazione profusa
Quando la diarrea è preoccupante?
Quando la diarrea è preoccupante? – Quando la diarrea non si risolve da sola, nel giro di pochi giorni, potrebbe essere necessario rivolgersi al proprio medico curante. Il pericolo più immediato, come detto, è la disidratazione, Per questa ragione, è motivo di attenzione nei bambini un numero di episodi di diarrea superiore a sei nell’arco della giornata, in particolare se associati a vomito.
- La presenza di sangue nelle feci o la presenza di mal di stomaco che non si risolve sono altri segnali che vanno monitorati con attenzione e per i quali è altamente consigliato rivolgersi al medico.
- Tra la popolazione adulta, un segnale che può essere preoccupante è un’ importante perdita di peso corporeo, oltre alla presenza di sangue nelle feci, diarrea che si cronicizza, feci di colore scuro, che potrebbero essere l’indicatore di un’emorragia a livello dello stomaco.
In questi casi, è raccomandabile eseguire degli esami di approfondimento, per capire il perché del perdurare del disturbo e le sue origini. Potrebbe essere utile, in tal senso, effettuare un esame delle feci, analisi del sangue per escludere o identificare eventuali patologie infiammatorie intestinali o, ancora, esplorazioni rettali.
Quanto dura diarrea liquida?
La diarrea è l’emissione frequente di feci liquide o semiliquide. In genere si risolve spontaneamente in uno o due giorni. È un sintomo comune a numerose malattie, soprattutto gastrointestinali.
Quando la diarrea è pericolosa?
Cos’è la diarrea? – La diarrea è un’alterazione della della defecazione caratterizzata da un aumento della quantità giornaliera di feci, che appaiono meno consistenti e poco formate; si manifesta in genere associata anche a un aumento della frequenza di scariche, benché sia possibile anche il singolo evento occasionale.
- La diarrea in forma acuta è un problema comune che di solito si protrae per 1 o 2 giorni per poi risolversi spontaneamente, senza necessità di un trattamento specifico.
- Una diarrea prolungata che duri più di 2 giorni può invece essere sintomo di un disturbo più serio, che porta con sé il rischio di complicazioni (la disidratazione su tutte).
In alcuni casi il soggetto colpito può lamentare anche altri sintomi, a seconda della causa scatenante; si tratta di un disturbo che può colpire chiunque e in genere non è legato a motivi di reale preoccupazione, anche se ovviamente può essere causa di disagio e fastidio notevole fino a guarigione, che si verifica in genere entro pochi giorni o una settimana al massimo (diarrea acuta).
consumo di cibo o acqua contaminati, virus influenzali o parainfluenzali (come la cosiddetta influenza intestinale ), farmaci (l’esempio più comune sono gli antibiotici ), intolleranze alimentari e altre forme di ipersensibilità, disturbi relativi al funzionamento del colon, come la sindrome dell’intestino irritabile,
A volte semplicemente non può essere individuata una causa specifica, ma se il disturbo tende a risolversi entro pochi giorni la ricerca del fattore scatenante non è in genere di grande utilità; si raccomanda invece di contattare il medico in caso di:
sintomi e segni di disidratazione, persistenza dei sintomi per più di due giorni nel caso degli adulti, 24 ore per i bambini, forte dolore addominale o al retto, febbre, feci con sangue o pus, feci nere e/o catramose,
La diarrea cronica può essere causata da una malattia cronica, come nel caso di patologie che colpiscono lo stomaco, l’intestino tenue o il colon (come il morbo di Crohn ). Il pericolo maggiore è spesso rappresentato dalla disidratazione, stato in cui il corpo viene privato di molti fluidi e diventa incapace di funzionare correttamente.
Chi ha la diarrea può mangiare le patate?
Come mangiare le patate se si ha la diarrea – Quando si ha la diarrea, come abbiamo visto, le patate possono aiutare a stare meglio. Mangiare patatine fritte però non è una buona idea: meglio cucinare le patate in modo più sano e leggero. In caso di diarrea vanno benissimo le patate lesse o bollite, anche cotte a vapore o al microonde,
- Normalmente si consiglia di cuocere e consumare le patate con la buccia, poiché pelando le patate prima di cucinarle si perderebbero parte dei nutrienti contenuti nella polpa e perché la polpa stessa è ricca di sostanze benefiche.
- Questo consiglio non va seguito se si ha la diarrea, perché la buccia delle patate è ricca di fibre: si possono cuocere le patate con la buccia per preservare i nutrienti ma è meglio pelare le patate prima del consumo.
Le patate lesse, a vapore o cotte nel microonde possono essere mangiate intere, tagliate a rondelle o a tocchetti, condite con un filo d’olio e sale: in questo caso si useranno patate a polpa soda, come le patate gialle. Se invece si cucinano le patate bollite per preparare il purea, si può optare per le patate bianche, più morbide o farinose.
Chi ha la diarrea può mangiare il parmigiano?
Formaggi stagionati (a basso contenuto di lattosio o delattosati), freschi non fermentati. Il parmigiano è un alimento ideale in presenza di diarrea perché poco grasso e privo di lattosio.
Che frutta si può mangiare quando si ha la diarrea?
2. Alimenti consigliati per la diarrea e loro benefici – Quando si affronta la diarrea, è essenziale sapere cosa mangiare e bere per reidratare il corpo, Si consiglia di bere poco e spesso, evitando bevande gasate o alcoliche e scegliendo acqua, brodo, tisane e tè. Ecco gli alimenti consigliati in caso di diarrea:
- Frutta e verdura : mela, banana, pesca, albicocca, pompelmo, melone, patate e zucca.
- Pane e cereali : pasta di grano duro, riso bianco, pane bianco, cracker, biscotti semplici.
- Alimenti proteici : formaggio e yogurt (se non si è intolleranti al lattosio), uova, pesce bianco, manzo, maiale e pollame senza pelle.
- Preferire la cottura al vapore, bollita o alla griglia per tutti gli alimenti.
Queste tipologie di vegetali, frutti e cereali contengono un basso contenuto di fibre che favoriscono la motilità intestinale e la formazione di feci non troppo dure. Questa è una necessità fisiologica nel momento in cui l’intestino è in salute, ma che può diventare controproducente nel momento della malattia.
Quanto tempo può durare la diarrea?
Diarrea: disturbi, cause e cura Dettagli Pubblicato: 28 Febbraio 2018 – Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2020 La diarrea è definita come emissione di feci acquose, semiformate o liquide più volte nella giornata e, comunque con frequenza maggiore rispetto a quella abituale. In base alla sua durata, può essere distinta in:
- acuta, se dura meno di 2 settimane
- cronica, se è presente per 4 settimane circa
Capita a molte persone di soffrirne ogni tanto e, di solito, non è preoccupante. Ciononostante può essere fastidiosa e spiacevole finchè non termina e ciò avviene, generalmente, nel giro di pochi giorni o di una settimana. Esistono varie cause che provocano la diarrea, tra queste, la più comune, sia negli adulti sia nei bambini, è un’infezione intestinale (gastroenterite).
- , come il norovirus e il
- batteri come il campylobacter e l’escherichia coli, spesso contenuti in cibo contaminato
- parassiti, come la, trasmessa all’uomo attraverso acqua contaminata
Le infezioni intestinali possono essere contratte anche durante viaggi all’estero, in particolare in zone con scarsa igiene. Questo tipo di diarrea è nota come la diarrea del viaggiatore, La diarrea acuta può anche essere associata ad una, ad una vera e propria, all’utilizzo di o ad uno stato ansioso.
- In alcuni casi, il ripetersi di episodi di diarrea acuta (diarrea ricorrente) può essere legato a una malattia cronica dell’intestino come, per esempio, la (SII).
- La diarrea cronica è spesso il segnale di una dell’intestino.
- Dopo l’ultimo episodio di diarrea è consigliabile rimanere a casa almeno 48 ore per prevenire la diffusione dell’ ad altre persone.
La maggior parte dei casi di diarrea guarisce dopo un paio di giorni anche senza cura e, generalmente, non è necessario consultare il medico di famiglia. È, però, opportuno bere molti liquidi, anche a piccoli sorsi, perché la diarrea può portare a disidratazione.
Ciò avviene con particolare frequenza nell’anziano che deve, per questo, essere oggetto delle stesse attenzioni che si riservano ai bambini. Il medico di famiglia potrà suggerire, sia nell’adulto che nel bambino a rischio di disidratazione, di utilizzare una soluzione di reidratazione orale, In presenza di diarrea si può continuare a mangiare cibi solidi, o ricominciare a consumarli, se ci si sente in grado di farlo.
Nel lattante non si deve interrompere l’allattamento sia che avvenga al seno, sia con il biberon. Sono disponibili farmaci, come la loperamide, che limitano la diarrea. Il loro uso, tuttavia, non è raccomandato perchè la diarrea rappresenta il meccanismo messo in atto dall’organismo per eliminare l’agente infettivo.
- sangue e/o pus nelle feci
- persistente
- mal di stomaco grave o continuo
- segni di disidratazione quali sonnolenza, emissione di scarse quantità di urine di colore giallo carico o ambrato, sensazione di stordimento o, disorientamento nell’anziano
- feci di colore scuro o nero, possibile segnale di sanguinamento nello stomaco
- perdita di peso
È opportuno contattare il medico nei casi in cui, sia nell’adulto sia nel bambino, la diarrea sia particolarmente persistente perché potrebbe essere il segnale della presenza di un problema più serio che deve essere scoperto e indagato. Nella maggior parte dei casi, la diarrea dovrebbe passare entro una settimana circa.
- lavare accuratamente le mani con acqua calda e sapone dopo essere andati in bagno e prima di mangiare o preparare il cibo ()
- pulire il water, compresa la maniglia e il sedile, con disinfettante dopo ogni attacco di diarrea
- evitare di condividere asciugamani, tovaglioli, posate, bicchieri con altri membri della famiglia
È anche importante porre attenzione all’igiene nell’assunzione di cibo e acqua durante i viaggi all’estero, evitando di bere l’acqua del rubinetto perché potenzialmente non sicura, di usare il ghiaccio nelle bevande e di mangiare cibi poco cotti. La diarrea consiste in una produzione frequente di feci acquose, semiformate o liquide.
- irritabilità o sonnolenza
- scarsa produzione di urina, Nei neonati la quantità di urina è considerata scarsa quando passano più di tre ore tra una emissione di urina (minzione) e l’altra. Bambini e adolescenti possono trascorrere anche otto ore o più senza urinare se sono disidratati
- scarsa lacrimazione con il pianto
- pallore cutaneo con occhi infossati
- mani e piedi freddi
- peggioramento delle condizioni generali
Negli adulti i segni di disidratazione possono includere:
- sete
- bocca secca ed impastata
- pelle secca e poco elastica
- occhi infossati
- stanchezza e mancanza di energia
- perdita di appetito
- nausea
- sensazione di stordimento
- crampi muscolari
- battito cardiaco accelerato
- Nei casi più gravi può essere presente delirio e perdita di coscienza.
- Quando consultare il medico
- Se si verificano i seguenti disturbi deve essere contattato il medico curante perché potrebbero essere il segnale di malattie importanti:
- Bambini
- sei o più episodi di diarrea nelle ultime 24 ore
- tre o più episodi di nelle ultime 24 ore
- diarrea e vomito contemporaneamente
- feci liquide
- sangue nelle feci
- un grave o continuo mal di stomaco
- segnali di disidratazione
- diarrea persistente (diarrea cronica)
Adulti:
- sangue nelle feci
- vomito persistente
- perdita consistente di peso
- grandi quantità di diarrea molto acquosa
- episodi di diarrea durante la notte che disturbano il sonno
- comparsa di diarrea durante o dopo una o una cura in ospedale
- sintomi di disidratazione
- feci di colore scuro o nero perché potrebbero essere segnali di sanguinamento nello stomaco
Si deve contattare il medico di famiglia anche in caso di diarrea persistente (diarrea cronica). La maggior parte delle diarree negli adulti guarisce nel giro di due – quattro giorni.
- La diarrea si verifica quando le bevande e la parte liquida del cibo non possono essere assorbite dall’intestino o quando una quantità eccessiva di liquido passa nell’intestino producendo feci acquose.
- Diarrea acuta
- La diarrea che insorge improvvisamente e rapidamente (diarrea acuta) è, di solito, il sintomo di una infezione intestinale (), che può essere causata da:
- , come i norovirus e
- batteri, come campylobacter, clostridium difficile (c. difficile), escherichia coli (e. coli), salmonella o shigella che i possono causare una
- parassiti, come la intestinale che causa la giardiasi
- Altre possibili cause comprendono:
- La diarrea, a volte, può essere un effetto indesiderato (effetto collaterale) causato da alcuni farmaci :
- Le informazioni riportate sul contenuto nella confezione del medicinale deve dichiarare se il farmaco comprende la diarrea tra i suoi effetti indesiderati (effetti collaterali).
- Diarrea cronica
- Le cause che possono determinare una diarrea che persiste nel tempo (diarrea cronica) sono:
- (SII), malattia molto diffusa che interessa le funzioni motorie dell’intestino. In questo caso la diarrea è più spesso ricorrente
- , come il e la, causano un’ dell’intestino
- , malattia causata in alcune persone dall’ingestione di cibi contenenti il glutine
- malassorbimento degli acidi biliari, si verifica quando la bile prodotta dal fegato non viene adeguatamente riassorbita dall’intestino e si accumula al suo interno producendo un effetto lassativo
- pancreatite cronica, infiammazione del pancreas che determina la riduzione della produzione di enzimi digestivi e, conseguentemente, il malassorbimento da parte dell’intestino dei cibi non digeriti con la produzione di diarrea
- consistente nella formazione di sacche lungo il colon all’interno di cui le feci si accumulano e ristagnano causando una diarrea ripetuta (ricorrente)
- , la presenza di un tumore nel colon può associarsi a frequenti episodi di diarrea e, alcune volte, a presenza di sangue nelle feci
- conseguenze di interventi chirurgici sul tratto gastrointestinale (resezione gastrica, resezione intestinale, resezione del colon)
La maggior parte dei casi di diarrea migliorano e guariscono entro una settimana. Se ciò non avviene è consigliabile rivolgersi al medico di famiglia che, per identificarne le cause, potrebbe prescrivere alcuni esami di laboratorio e strumentali e rivolgere alcune domande:
- aspetto delle feci, presenza o meno di sangue, consistenza acquosa o semi solida
- frequenza delle scariche di diarrea
- presenza di
- eventuali contatti con persone che avevano la diarrea
- recenti viaggi all’estero
- possibilità di avere contratto una mangiando fuori casa
- eventuali cambiamenti di terapie
- presenza di ansia o di
Esame delle feci Per identificare segni di infezione il medico di famiglia potrà prescrivere un esame delle feci in presenza di:
- diarrea persistente che dura da più di due settimane
- sangue o pus nelle feci
- disturbi generali, come febbre o disidratazione
- sistema immunitario indebolito, come può accadere, ad esempio, nelle persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ()
- recenti viaggi all’estero
- frequentazione recente di ospedali o consumo di
Analisi del sangue Il medico di famiglia, se sospetta che la diarrea sia causata da una, oltre all’esame delle feci può prescrivere alcuni esami del sangue. In base ai risultati delle indagini, se ha ancora dei dubbi sulle cause della diarrea, può consigliare di rivolgersi ad uno specialista per eseguire ulteriori approfondimenti.
- Esplorazione rettale Consiste nell’introduzione, da parte del medico, di un dito all’interno dell’ano per esplorare le pareti della parte finale dell’intestino (denominata retto ) e identificare eventuali anomalie.
- L’esame, di norma, precede l’esecuzione di una indagine endoscopica, chiamata sigmoidoscopia o, in base alla parte di intestino che esplora, che consente di vedere le pareti del colon.
L’esame endoscopico è effettuato inserendo nel colon un tubo sottile e flessibile, di lunghezza variabile, dotato di una sorgente luminosa e di una piccola telecamera che permette di vedere le pareti dell’intestino a contatto con le feci. Durante l’indagine, grazie alla presenza di uno o più canali per l’inserimento di pinze o altri strumenti, possono essere effettuati prelievi di piccole parti (campioni) di tessuto () per accertare (diagnosticare) ulteriormente le cause della diarrea.
È possibile anche effettuare piccoli interventi (colonscopia operativa) come la rimozione di, La scelta fra sigmoidoscopia (esplorazione dell’ultimo tratto del colon) e colonscopia (esplorazione di tutto il colon) è a discrezione dello specialista in base alla causa che sospetta essere alla base della diarrea.
La diarrea, di solito, termina senza alcuna cura dopo alcuni giorni, in particolare se è causata da una, Nei bambini, in genere, scompare entro cinque – sette giorni e raramente dura più di due settimane. Negli adulti, solitamente, migliora entro due-quattro giorni, anche se alcune infezioni possono durare una settimana o più.
- In attesa che la diarrea passi, è possibile alleviarne i sintomi seguendo alcuni accorgimenti: Bere liquidi È importante, sia per gli adulti sia per i bambini, bere molti liquidi, a piccoli sorsi, per evitare la disidratazione, in particolare se è presente il,
- Se si beve abbastanza, l’urina sarà di colore giallo chiaro o molto chiaro.
Succhi di frutta o bevande gassate dovrebbero essere evitati nei bambini poiché possono far peggiorare la diarrea. L’allattamento non deve essere interrotto, sia che avvenga al seno, sia con il biberon (leggi la ).
- Utilizzare soluzioni reidratanti orali
- Per prevenire o per curare la disidratazione, il medico di famiglia o il farmacista possono suggerire alle persone anziane, o deboli, di bere delle soluzioni reidratanti, costituite da bustine da sciogliere in acqua, per contrastare la perdita di liquidi e sali causata dalla diarrea.
- Bambini
Le soluzioni reidratanti orali (SRO) possono essere impiegate anche nei bambini se il pediatra lo ritiene opportuno perché teme che possa verificarsi uno stato di disidratazione, o rileva che sia già in corso. La dose e la modalità di somministrazione varieranno in base al peso del bambino e alla gravità della diarrea.
- In caso di disidratazione non dovrà essere somministrato al bambino alcun cibo solido finché non avrà bevuto abbastanza liquidi.
- Quando non saranno più presenti segni di disidratazione si potrà riprendere la normale alimentazione.
- Se rifiuta di mangiare, è meglio non forzarlo, continuare a dargli liquidi e attendere che ritorni l’appetito.
Alimentazione Le opinioni degli esperti sui cibi da consumare in caso di diarrea sono diverse. Tuttavia, la maggior parte di essi concorda nel ritenere che non appena ci si senta in grado di mangiare debbano essere preferiti pasti leggeri a base di cibi solidi (ad esempio, patate e carote bollite, riso, banane) e che sia necessario continuare a bere liquidi.
I cibi salati sono molto utili per contrastare la perdita di sali. Da evitare, invece, alimenti o piccanti. Farmaci antidiarroici I farmaci antidiarroici possono contribuire a ridurre la diarrea e accorciarne un poco la durata. Tuttavia, di solito la diarrea guarisce senza bisogno di usarli. Alcuni farmaci antidiarroici possono essere acquistati in farmacia senza prescrizione medica ma, prima di prenderli, è consigliabile leggere attentamente il che accompagna la confezione per scoprire se siano adatti al proprio caso e quale sia la dose da assumere.
In caso di incertezza, è consigliabile rivolgersi al medico o al farmacista per un parere. I farmaci antidiarroici, comunque, a meno che siano prescritti dal medico curante, non dovrebbero essere presi se è presente la o se compaiono sangue o muco nelle feci.
Inoltre, nella maggior parte dei casi, non dovrebbero essere usati nei bambini. Al di sopra dei tre mesi di età, se il pediatra lo ritiene utile, possono essere usati medicinali a base del principio attivo racecadotril combinato con le soluzioni reidratanti per bocca al fine di prevenire la disidratazione.
La loperamide è il principale farmaco antidiarroico utilizzato. Agisce rallentando i movimenti dell’intestino per favorire un maggior assorbimento dell’acqua contenuta nelle feci. Ciò rende le feci più solide e gli attacchi di diarrea meno frequenti. Oltre alla loperamide è disponibile un altro farmaco antidiarroico, il racecadotril, che agisce riducendo la quantità di acqua prodotta dall’intestino tenue.
Antidolorifici Gli come, ad esempio, il paracetamolo o l’ibuprofene, non curano la diarrea ma possono contribuire ad alleviare la febbre e il che a volte si accompagnano ad essa. Prima di prenderli è bene rivolgersi al proprio medico curante, o al pediatra se il malato è un bambino, che valuterà se siano necessari, o meno, e indicherà in quali dosi e per quanto tempo utilizzarli.
È comunque consigliabile leggere attentamente il foglietto illustrativo presente nella confezione per avere informazioni utili sulle eventuali controindicazioni o effetti indesiderati che potrebbero verificarsi.Ai bambini sotto i 16 anni non deve essere somministrata l’aspirina.
- non funzionano se la diarrea è causata da un
- possono causare spiacevoli effetti indesiderati (effetti collaterali)
- possono diventare meno efficaci per curare le se vengono utilizzati in modo non corretto (ad esempio, utilizzandoli per malattie virali, prendendoli in dosi e tempi non sufficienti a uccidere i germi, smettendo la cura ai primi segnali di miglioramento anziché proseguirla per il tempo indicato dal medico) perché i microbi potrebbero divenire resistenti alla loro azione
Il medico curante può prescrivere una cura antibiotica, in caso di diarrea grave, laddove sia stata accertata la presenza di uno specifico tipo di microbi o la riduzione dei sistemi di difesa dell’organismo (sistema immunitario). Cure ospedaliere A volte il ricovero ospedaliero può essere necessario quando un adulto o un bambino siano fortemente disidratati.
La cura comprenderà la somministrazione di liquidi e sostanze nutritive direttamente in vena (via endovenosa). Vaccinazione contro il rotavirus Il è un virus che provoca comunemente la diarrea nei bambini. Esiste un vaccino che aiuta a proteggerli contro il rotavirus ed è disponibile in Italia su base volontaria.
È somministrato in forma liquida nella bocca del bambino. Per informazioni riguardanti l’età e le modalità di assunzione, è necessario rivolgersi al pediatra di fiducia. Curare le cause della diarrea Se a causare la diarrea è una malattia specifica, curarla contribuirà a migliorarne i sintomi: Per prevenire la diffusione di che causano la diarrea, si dovrebbero sempre mantenere elevati standard di igiene:
- lavare accuratamente le mani con acqua calda e sapone dopo essere andati in bagno e prima di mangiare o preparare il cibo
- pulire il water, compresa la maniglia e il sedile, con disinfettante dopo ogni attacco di diarrea
- evitare di condividere asciugamani, tovaglioli, posate, bicchieri o utensili con gli altri
- lavare gli indumenti sporchi e le lenzuola separatamente dagli altri vestiti e alla temperatura più alta possibile (60°C, temperatura più alta per la biancheria) dopo aver rimosso ogni traccia di feci eliminandole nel water
- evitare di tornare al lavoro, o a scuola, almeno fino a 48 ore dopo l’ultimo episodio di diarrea
Igiene alimentare Praticare una buona igiene contribuirà a evitare di essere colpiti dalla diarrea causata da un’intossicazione alimentare. Sono consigliabili le seguenti regole igieniche:
- lavare regolarmente le mani, le superfici e gli utensili con acqua calda e sapone
- mai conservare alimenti crudi e cotti insieme
- rendere gli alimenti sicuri mantenendoli correttamente refrigerati
- cuocere sempre il cibo in modo accurato
- mangiare il cibo confezionato entro la data di scadenza presente sull’imballaggio non mangiare alimenti crudi se non si hanno garanzie sulla loro preparazione
Diarrea del viaggiatore Non vi è alcuna vaccinazione che può proteggere da tutte le possibili cause di diarrea del viaggiatore. Il modo migliore per evitare di esserne colpiti, quando ci si trova in paesi esteri di cui non si conoscono i livelli di igiene, è osservare alcune precauzioni:
- non bere l’acqua del rubinetto, Per renderla, l’acqua deve essere bollita per almeno un minuto
- non mangiare cubetti di ghiaccio e gelati
- non mangiare frutti di mare crudi o poco cotti, carne e pollo non cotti accuratamente
- non mangiare alimenti che potrebbero contenere uova crude, come la maionese
- non mangiare latte e latticini non pastorizzati
- non mangiare frutta con la buccia danneggiata
- non mangiare insalate o verdure crude
È generalmente sicuro mangiare o bere:
- cibo ben cotto e servito ben caldo
- acqua in bottiglie sigillate, bevande gassate in bottiglie o lattine sigillate, alcol
- frutta e verdura sbucciata personalmente
- tè o caffè caldi
Se si ha in programma un viaggio all’estero, è consigliabile consultare il centro di riferimento del Servizio sanitario nazionale più vicino alla propria città. Prossimo aggiornamento: 26 febbraio 2022 : Diarrea: disturbi, cause e cura
Cosa mangiare a colazione per chi ha la diarrea?
Esempio di un menù giornaliero in caso di diarrea – Non sarà un menù allegro, ma per qualche giorno di detox non perderemo il sorriso.
Colazione : una tisana, una tazza di tè deteinato. Una spruzzata di limone e poco zucchero preferibilmente di canna. Come cibo solido si può inserire pane bianco tostato, pane bianco senza mollica, fette biscottate. Un velo di marmellata fatta in casa. Spuntino : Che sia a metà mattina o a metà pomeriggio. Una banana, uno yogurt bianco non dolce, oppure un mini toast con il prosciutto cotto. Pranzo : Un piattino di pasta condito con olio di oliva. Qualche fettina di Bresaola. Una mela. Cena : Petto di tacchino ai ferri con contorno di patatine lesse. Olio per condire, limone per insaporire. Poco sale.
Alla prossima Dott.sa Marta Rovere Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
Che yogurt mangiare con la diarrea?
Yogurt e Probiotici – Sebbene lo yogurt sia spesso sconsigliato per il contenuto non trascurabile di lattosio, le varietà commerciali prive di zucchero e con fermenti lattici vivi risultano particolarmente utili per ripristinare la flora microbica intestinale disturbata dalla diarrea.
Che frutta mangiare in caso di diarrea?
2. Alimenti consigliati per la diarrea e loro benefici – Quando si affronta la diarrea, è essenziale sapere cosa mangiare e bere per reidratare il corpo, Si consiglia di bere poco e spesso, evitando bevande gasate o alcoliche e scegliendo acqua, brodo, tisane e tè. Ecco gli alimenti consigliati in caso di diarrea:
- Frutta e verdura : mela, banana, pesca, albicocca, pompelmo, melone, patate e zucca.
- Pane e cereali : pasta di grano duro, riso bianco, pane bianco, cracker, biscotti semplici.
- Alimenti proteici : formaggio e yogurt (se non si è intolleranti al lattosio), uova, pesce bianco, manzo, maiale e pollame senza pelle.
- Preferire la cottura al vapore, bollita o alla griglia per tutti gli alimenti.
Queste tipologie di vegetali, frutti e cereali contengono un basso contenuto di fibre che favoriscono la motilità intestinale e la formazione di feci non troppo dure. Questa è una necessità fisiologica nel momento in cui l’intestino è in salute, ma che può diventare controproducente nel momento della malattia.