Cosa Mangiare Con La Gastrite?
Elvira Olguin
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Cosa mangiare per far passare la gastrite?
Rimedi naturali – Per prevenire la gastrite su base funzionale, quindi scorporata da malattie organiche, iatrogene (gastrite da farmaci ) od autoimmuni, esistono alcuni accorgimenti che si basano, sostanzialmente, sulla correzione delle abitudini alimentari :
Non mescolare proteine con i carboidrati Evitare l’eccesso di caffè e vino Non fumare e non bere alcolici Masticare lentamente Consumare frutta lontano dai pasti, perché può creare gonfiore Evitare i cibi fritti Pranzare e cenare sempre alla stessa ora
In generale, se i soggetti predisposti alla gastrite rispettano queste regole, il problema risulterà più semplice da superare. La natura, da sempre, offre una vastissima quantità di prodotti: sta all’uomo fare tesoro o meno di queste offerte. Le terapie naturali, se correttamente applicate, possono essere di grande aiuto per alleggerire i disturbi e “rinforzare” stomaco ed intestino,
Per approfondire: dieta e gastrite, alimentazione e reflusso gastroesofageo, Ad un corretto stile di vita, possono essere associati dei rimedi naturali che attenuano i bruciori di stomaco determinati dalla gastrite: camomilla, cavolo, carota, patata, liquirizia, malva, Anche il bicarbonato di sodio è molto utilizzato come rapido rimedio in caso di acidità e bruciore di stomaco, ma in alcuni casi può esacerbare il problema.
Per approfondire: rimedi naturali contro la gastrite, CAMOMILLA Il suo olio essenziale serve per rilassare la muscolatura dello stomaco; grazie a questa azione, detta antispastica, la camomilla dà sollievo da crampi e dolori addominali, L’abitudine di bere una tisana a base di camomilla molto concentrata è una buona prevenzione contro le ricadute della gastrite.
- CAVOLO Il cavolo vanta proprietà cicatrizzanti per le mucose del tratto digerente : un bicchiere di succo di cavolo, associato a succo di carota e mirtillo (che non solo correggono il gusto, ma conferiscono un buon potere antiossidante ), potrebbe alleggerire la gastrite.
- CAROTA La carota, ricca di pectina – che può depositarsi come una sorta di gel sulle pareti gastriche riparandole dall’insulto acido – contiene un’altra sostanza che protegge la mucosa dall’attacco dei microorganismi: il beta-carotene,
Il precursore della vitamina A si classifica quindi come un ottimo rimedio naturale contro la gastrite, anche perché potrebbe favorire la rimarginazione di eventuali ferite ( ulcera ). PATATA La patata vanta proprietà emollienti, oltre a placare l’infiammazione a livello dello stomaco, provocando una piacevole sensazione di sollievo.
- LIQUIRIZIA Sarebbe una buona abitudine masticare pezzetti di liquirizia per alleviare il fastidio provocato dalla gastrite.
- Nel caso in cui il soggetto soffrisse di ipertensione, la liquirizia è sconsigliata, perché ad alte dosi favorisce il rialzo pressorio.
- MALVA Anche un infuso a base di malva è utile nel caso in cui la gastrite si associ a ripetuti crampi addominali: la malva è un buon rimedio naturale che dà sollievo allo stomaco irritato.
TE’ VERDE I costituenti più importanti del tè, in caso di gastrite associata ad ulcera, sono i flavonoidi, che stimolano la cicatrizzazione. La caffeina tende comunque a diminuire la tenuta dello sfintere gastroesofageo inferiore favorendo il reflusso,
- BICARBONATO DI SODIO Il bicarbonato serve per aumentare il pH dello stomaco e rendere quindi meno acido l’ambiente gastrico; di conseguenz, si ridurrà la sensazione di bruciore proteggendo la mucosa gastrica dall’eccessiva acidità.
- Si consiglia di sciogliere un cucchiaino di bicarbonato in un po’ d’acqua e bere il tutto.
Il bicarbonato di sodio è controindicato in caso di ipertensione e non andrebbe mai assunto insieme a pasti troppo abbondanti (in ambiente gastrico sviluppa CO2, che distende le pareti dello stomaco favorendo tra l’altro la secrezione acida: vedi articolo dedicato ai farmaci antiacidi ).
Nel caso in cui la gastrite appaia come un disturbo molto frequente, il consiglio dell’erborista è di regolarizzare la dieta, preferendo alimenti come carote, finocchio e patate, e rimedi naturali come Liquirizia, Passiflora, Camomilla, Melissa, Camomilla, Anice, cumino, rosmarino, Timo, lino, Aloe,, altea, lichene islandico, malva, mela, ortica,
Dopo quest’analisi è anche più comprensibile il significato di molte espressioni verbali del linguaggio comune, che associano lo stomaco ad alcune emozioni: “Quante ne devo mandar giù!” “Questo non lo digerisco proprio!” “Il solo pensiero mi dà nausea!” “Ho un grosso peso sullo stomaco!” “Bisogna avere un buono stomaco per comportarsi in questo modo!”
Cosa fare per far passare la gastrite?
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Nel caso di forme lievi di gastrite, è sufficiente evitare alcuni alimenti e seguire una determinata dieta: infatti questo problema è spesso causato dall’abuso di alcool, di spezie, o l’assunzione di alimenti che irritano la mucosa gastrica. Dieta per la gastrite: cibi consigliati e cibi sconsigliati Nella gastrite ci troviamo difronte ad un alterato equilibrio tra secrezione cloridrico peptica dello stomaco e ruolo di protezione della mucosa gastrica, quindi tutti gli alimenti che tengono ad aumentare la condizione di acidità sono da sconsigliare, mentre sono da consigliare tutti gli alimenti che tendono ad una maggiore alcalinizzazione.
- Quindi nella gastrite bisogna seguire una dieta basica, per cui è importante ridurre l’utilizzo di proteine animali e latte vaccino,
- È importante sconsigliare degli alimenti che aumentino questa acidità, come il pomodoro.
- Mentre sono consigliabili alimenti che portino vitamine, quali il betacarotene: quindi tutte le verdure di colore arancione, come la zucca, le carote, frutta come il melone.
Oppure alimenti che portino vitamina E, come il germe di grano, oppure lo zinco, che riducono lo stress ossidativo e aumentano le funzioni delle barriere dello stomaco. È importante ridurre l’ingestione di cereali raffinati e aumentare quella di cereali biologici come il mais, l’avena, l’orzo e il riso; ridurre sensibilmente l’ingestione di bevande gassate e la caffeina.
- Un’altra abitudine scorretta, maggiormente da evitare in caso di gastrite, è il fumo.
- Dieta per la gastrite: ulteriori consigli Se i sintomi della gastrite sono particolarmente intensi e sfociano in vomito e/o diarrea è importante prevenire la disidratazione aumentando il consumo di liquidi (acqua o specifiche bevande acquistabili in farmacia, evitare invece thè caffè e bibite zuccherate).
Una passeggiata al termine del pasto può essere utile per favorire la digestione. Bere di più (acqua): la saliva ed i liquidi proteggono le muscose esofagee dai succhi gastrici Il latte, essendo un cibo alcalino, ha un immediato effetto positivo in quanto la sua basicità va a contrastare (tamponare) l’acidità del contenuto gastrico.
Che frutta si può mangiare con la gastrite?
Quale frutta contro gastrite e reflusso? – La gastrite e il reflusso sono disturbi di tipo cronico legati alla digestione, molto comuni sia tra gli uomini che tra le donne, e possono provocare stati acuti piuttosto fastidiosi. Le cause possono essere diverse, di origine non solo fisica ma anche nervosa, su tutti lo stress e l’ansia,
- Risulta fondamentale seguire una corretta alimentazione con cibi che non irritano lo stomaco, un aiuto importante in grado di dare non pochi benefici.
- Tra questi troviamo la frutta, ricca di vitamine, sali minerali, fibre e fitosostanze come antiossidanti e antociani, eccellenti alleati per la salute.
Non tutti i frutti sono uguali, per gastrite e reflusso, Da preferire, in base anche ai propri gusti, le mele, le banane, i kiwi, le pesche, il melone e le pere, Sono buoni, inoltre, contro l’acidità di stomaco: ananas, passion fruit, zenzero e carruba,
- La dose ottimale è di due frutti al giorno.
- Uno dei frutti per cui l’Italia presenta una produzione rinomata a livello internazionale, ottimale come frutta per gastrite, sono le pere, disponibili praticamente tutto l’anno, con un’ampia varietà.
- I tanti benefici delle pere sono assolutamente da non sottovalutare.
La pera, infatti, è un ottimo frutto per chi soffre di gastrite e reflusso in virtù del fatto che contiene vitamine A, C e del gruppo B, nonché un’ alta percentuale di fibre solubili e insolubili, Un ingrediente da gustare in preparazioni dolci e salate, per dare quella nota di gusto in più al palato senza rinunciare, allo stesso tempo, a far stare bene la persona.
Cosa peggiora la gastrite?
CIBI SCONSIGLIATI – Da evitare, in linea generale, l’assunzione di caffè, bevande contenenti caffeina o metilxantine (tè, coca cola, cioccolato) perché determinano reflusso; inoltre le spezie se consumate in quantità elevate, le bevande gassate, i liquidi caldi o troppo caldi.
Non dovrebbero fare parte della dieta neppure il brodo di carne, gli estratti per brodo o di carne, minestre pronte contenenti questi ingredienti (stimolano la secrezione gastrica), formaggi piccanti e fermentati, gli insaccati (mortadella, salame, salsiccia, pancetta, coppa, ciccioli, cotechino e zampone).
Evitare anche vino e superalcolici e, fra le cotture, escludere la frittura poiché da un lato aumenta il contenuto di acreolina, una sostanza che peggiora l’infiammazione della mucosa, e dall’altro il contenuto in grassi riduce lo svuotamento dello stomaco rendendo la digestione più lunga.
Cosa bere al mattino per la gastrite?
Acqua e limone – Il limone neutralizza l’eccesso di acidi gastrici perché ha la capacità di regolare il PH interno dello stomaco ma non solo. È un eccellente cicatrizzante che contribuisce a curare le lesioni presenti sulle pareti della mucosa, favorendo al tempo stesso anche la digestione, Preparazione:
- 200 ml di acqua tiepida
- 2 cucchiai di succo di limone
Al mattino, appena svegli, spremete il limone in un grande bicchiere di acqua tiepida e bevete lentamente, prima del caffè. Potete arricchire la bevanda con qualche fettina di zenzero fresco o qualche fogliolina di menta.
Quanto tempo ci vuole per sfiammare la gastrite?
La forma acuta rientra da sé in 3-4 giorni, a patto però di intervenire subito: «Elimina dalla dieta l’alcol, evita il fumo e le sostanze irritanti per la mucosa dello stomaco, come caffè e spezie piccanti», raccomanda il gastroenterologo.
Dove fa male quando si ha la gastrite?
Quali sono i sintomi della Gastrite acuta? – I sintomi più comuni della gastrite acuta sono rappresentati da fastidi, dolori o crampi nella parte superiore dell’addome, accompagnati dalla necessità di eruttazioni frequenti, Spesso, il dolore allo stomaco viene descritto come una sensazione di forte bruciore,
Possono, inoltre, verificarsi nausee, talvolta associate a vomito, Tutti questi sintomi, in genere, si acutizzano da 1 a 5 ore dopo i pasti e possono essere attenuati dell’assunzione di farmaci antiacidi o dall’ingestione di altro cibo. In alcuni casi, possono anche manifestarsi gonfiore addominale, episodi di diarrea, febbre e malessere generalizzato,
La buona notizia è che la gastrite acuta è transitoria ; infatti, una volta eliminata la causa scatenante si risolve in pochissimo tempo. La brutta notizia è che insorge in maniera improvvisa e anche piuttosto violenta; in particolare, può essere accompagnata da sanguinamento e, in alcuni casi, da lesioni di tipo erosivo a livello della mucosa gastrica superficiale.
Chi ha la gastrite può mangiare il riso?
Cosa mangiare (e cosa evitare) in caso di gastrite Dolori addominali, nausea, crampi, vomito. Insomma: con la, infiammazione della mucosa gastrica, non si scherza e per tenerla adeguatamente a bada una sana alimentazione ha un ruolo importante. Mangiare in modo sano e corretto è infatti uno dei modi più naturali per prevenire e combattere questo problema.
Ma quali sono i cibi che si possono mangiare in caso di gastrite? Gastrite: cosa evitare Di sicuro, è bene stare alla larga dal caffè e dagli alcolici, così come sarebbe utile evitare di mescolare cibi eccessivamente ricchi di proteine e di carboidrati. Sconsigliati in caso di gastrite anche le fritture, le bevande gassate e la frutta secca.
Consentiti, ma con moderazione, invece, latte o yogurt parzialmente scremati, agrumi, pomodori, pepe, menta, cipolle, peperoncino e cioccolato. Frutta e cereali Tra gli alimenti consigliati in caso di gastrite, al contrario, ci sono pasta, riso, cereali integrali e : si tratta di cibi che vanno bene durante la prima parte della giornata, dunque ideali per colazione, pranzo o per lo spuntino di metà mattinata.
Nell’elenco degli alimenti consigliati ci sono anche i crackers, le fette biscottate e la frutta, Occhio però ad evitare le varietà note per la propria acidità, meglio scegliere banane, mele e fichi. In caso di gastrite si possono anche consumare senza grossi problemi il pane (evitando però la mollica), i finocchi (sia crudi che cotti), i carciofi, le zucchine, i cavoli e i legumi,
Carne, pesce e tanta acqua Nel menù da adottare quando si soffre di gastrite ci sono anche il pesce magro (ad esempio il branzino ), le carni bianche (pollo e tacchino in primis), le patate e l’olio extravergine d’oliva come condimento, purché aggiunto con moderazione.
- In generale è meglio la cottura a vapore, ai ferri, alla griglia o al forno.
- Tra gli affettati compaiono in questo elenco il prosciutto crudo e quello cotto (avendo cura di privarli del grasso) e la bresaola.
- I formaggi che non fanno male in caso di gastrite sono invece il primo sale e il grana padano, preferendoli ai formaggi freschi e alle mozzarelle quando si ha voglia di latticini o di derivati del latte.
In caso di gastrite, infine, è importante bere la giusta dose di acqua durante i pasti, in piccole quantità ed evitando di andare al di sotto del litro e mezzo al giorno. : Cosa mangiare (e cosa evitare) in caso di gastrite
Chi soffre di gastrite può mangiare la pizza?
Possibile mangiare la pizza in presenza di reflusso? – Meglio evitare cibi raffinati e soprattutto farine raffinate come pasta, pizza, cracker e fette biscottate. Evitare anche il pomodoro, sia crudo che cotto.
Chi soffre di gastrite può mangiare la mozzarella?
Alimenti consentiti e consigliati –
- Pasta, riso, avena e cereali in genere, meglio se integrali, In alternativa, si possono consumare le patate.
- Pane ben cotto, senza o con poca mollica, leggermente tostato, oppure cracker, fette biscottate, grissini, etc.
- Frutta matura e verdura di stagione, variando spesso i colori per favorire la corretta assunzione di vitamine, sali minerali, fibre e antiossidanti, Tra le verdure, prediligere broccoli, finocchi, carote, zucchine e cavoli poiché sembrano in grado di attenuare i dolori di stomaco. Per quanto riguarda la frutta, prediligere quella con un maggior contenuto di fenoli come il mirtillo (studi in vitro hanno dimostrato un’azione antibatterica, protettiva anche nei confronti dell’infezione da H. Pylori).
- Olio extravergine di oliva a crudo, aggiunto con moderazione e dosato con il cucchiaino per non eccedere nelle quantità.
- Carni magre (es. pollo, tacchino, coniglio) e private dal grasso visibile.
- Affettati quali prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino e pollo, purché privati del grasso visibile (da consumare una o due volte a settimana).
- Pesce fresco, in particolare salmone e pesce azzurro, per garantire un corretto introito di acidi grassi essenziali (omega-3 e 6);
- Formaggi magri quali primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca o parzialmente decremati come il Grana Padano DOP, Questo formaggio è naturalmente privo di lattosio, quindi può essere consumato in tranquillità anche da chi è intollerante allo zucchero del latte, è il più ricco di calcio tra tutti quelli comunemente consumati, contiene ottime proteine ad alto valore biologico (inclusi i 9 aminoacidi essenziali), vitamine importanti come la B2 e la B12 e antiossidanti come vitamina A, zinco e selenio, Due cucchiai di Grana Padano DOP grattugiato possono essere utilizzati anche tutti i giorni per condire primi piatti e passati di verdura al posto del sale,
- Acqua, Bisogna berne piccole quantità durante i pasti, ma non meno di 1,5-2 litri al giorno,
- Tisane e infusi non zuccherati a base di finocchio, camomilla, malva e liquirizia.
- Miele, in quanto alcuni studi hanno dimostrato un’azione antibatterica efficace anche nel prevenire l’infezione da H. Pylori.
- Probiotici, in quanto potrebbero rafforzare il sistema immunitario e contrastare l’infezione da H. Pylori.
Cosa irrita la gastrite?
Bruciore di stomaco dopo i pasti, dolore, a volte anche nausea, A prescindere dalla causa che li determina, l’alimentazione gioca un ruolo chiave nella loro prevenzione e cura. Ecco alcuni consigli pratici per impostare una dieta a prova di gastrite,
Un bruciore di stomaco occasionale può capitare a tutti. È sufficiente mangiare un po’ troppo durante un pranzo con gli amici, cedere alle insistenze della zia per fare il bis di pasta al forno, esagerare con salatini, salumi e cocktail all’aperitivo o con patatine fritte, ketchup e bevande gassate al fast food.
O ancora, sottovalutare una zuppa thai o una salsa messicana decisamente piccanti. In questi casi, il fastidio gastrico può essere intenso, ma di solito si attenua nell’arco di qualche ora, fino a sparire del tutto dopo 1-2 giorni al massimo, magari con l’aiuto di farmaci da banco con effetto anti-acido (per esempio, a base di bicarbonato di sodio o magnesio) e procinetico, ossia che facilitano lo svuotamento dello stomaco.
La gastrite cronica, invece, pur comportando un malessere simile per tipologia e intensità, è più impegnativa da sopportare perché il bruciore e l’acidità di stomaco tendono a ripresentarsi spesso o, addirittura, costantemente, anche dopo pasti meno impegnativi o a digiuno, togliendo gran parte del piacere dei cibi assunti nel quotidiano e della serena allegria che dovrebbe sempre accompagnare le occasioni conviviali e i giorni di festa.
Le strategie per la prevenzione e la cura dell’acidità di stomaco e del dolore che l’accompagna non mancano: per stare meglio basta conoscerle e adottarle, dopo aver individuato con l’aiuto del medico le cause dei disturbi di cui si soffre. A riguardo, deve essere ben chiaro che qualunque sia l’origine del bruciore di stomaco, l’alimentazione gioca un ruolo chiave sia nel prevenire l’insorgenza dei sintomi sia nella loro cura.
- Inoltre, la possibilità di evitare acidità, dolore gastrico e sensazione di nausea dipende strettamente dalle scelte che si fanno nella dieta di ogni giorno.
- Per esempio, un po’ di buon senso nella valutazione degli alimenti da prediligere o da evitare in presenza di gastrite è, in genere, sufficiente a mettere al riparo dalla maggioranza dei mal di stomaco da acidità persone prive di patologie gastroenteriche, mentre ulteriori accortezze e terapie mirate potranno essere necessarie dopo aver ottenuto dal medico una diagnosi specifica.
Ecco alcuni consigli utili sugli alimenti da assumere per evitare malesseri, senza però dimenticare che, qualunque cosa si mangi, è utile masticare lentamente, consumare i pasti in un ambiente confortevole e mantenere un atteggiamento rilassato, dimenticando per un po’ l’ansia e lo stress che spesso accompagnano le giornate di lavoro e che risultano assolutamente deleteri per la digestione.
Altri cereali, come per esempio il mais o il farro, possono mettere a dura prova la digestione, quando non sono cotti a sufficienza così come i tanto raccomandati prodotti integrali, che possono causare acidità di stomaco a causa della presenza della crusca e di altre fibre insolubili, soprattutto se non si è abituati a consumarli regolarmente, risultano pesanti e possono causare anche gonfiore.
Un altro aspetto cruciale da considerare per evitare acidità di stomaco e sensazione di pesantezza dopo i pasti riguarda i condimenti utilizzati per insaporire pasta, riso, patate, tutti gli intingoli e i sughi troppo grassi, soprattutto, se di origine animale, come burro, lardo, pancetta o formaggi fondenti, piccanti o fortemente speziati e a base di pomodori, peperoni o altre verdure che stimolano la secrezione di succhi gastrici, possono risultare indigesti e indurre gastrite nelle persone più sensibili, soprattutto se consumati in porzioni abbondanti.
Un’altra tipologia di carboidrati a rischio elevato sono i prodotti da forno lievitati soprattutto se conditi e farciti possono rivelarsi un vero “macigno” per lo stomaco, determinando acidità e gonfiore dopo i pasti. Per ridurre i problemi senza rinunciare del tutto a pane, focaccia e pizza, il consiglio è evitare quelli industriali e scegliere prodotti preparati con ingredienti freschi e di qualità, ben cotti e, se possibile con una lunga lievitazione che li rende più digeribili.
I prodotti da forno secchi, invece, di norma non determinano né acidità né dispepsia, a patto che contengano pochi grassi e che non siano troppo dolci o troppo salati. I prodotti industriali andrebbero sempre evitati perché contengono spesso un eccesso sia di zuccheri semplici sia di sale, oltre che additivi ed edulcoranti chimici che stimolano la produzione di succhi gastrici acidi, facilitando quindi l’insorgenza dei sintomi della gastrite.
Per evitare di aggiungere troppo sale senza penalizzare il gusto, l’ideale è insaporire piatti crudi e cotti con erbe aromatiche come salvia, rosmarino, timo, origano, dragoncello, basilico, menta ecc., o spezie come la curcuma e il curry dolce, che contengono anche numerosi microelementi utili ed esercitano un’azione favorevole sulla digestione.
Se si soffre di bruciore di stomaco, gastrite o ulcera gastrica, si devono invece evitare tutte le spezie piccanti e irritanti e/o che stimolano la produzione di succhi gastrici come peperoncino, pepe, paprika e il curry piccante rafano ecc.
Chi soffre di gastrite può bere il latte?
Ho la gastrite, il latte fa bene o male? | Saperesalute.it La credenza che il latte faccia bene a chi soffre di o acidità di stomaco deriva dal fatto che dà sollievo immediato perché neutralizza, al momento, l’acido nello stomaco. In realtà il latte è controindicato per chi soffre di gastrite perché contiene un’elevata quantità di che stimola alcune cellule presenti nella mucosa dello stomaco a secernere gastrina, un ormone la cui funzione è aumentare la secrezione di acido.
- In questo modo, un’ora, un’ora e mezza dopo aver bevuto il latte, si ha un incremento della secrezione acida e dopo l’iniziale sollievo si ha un peggioramento della gastrite.
- In caso di mal di stomaco o acidità è meglio utilizzare preparati a base di bicarbonato di sodio, carbonato di calcio o di da assumere un’ora circa dopo il pasto.
Tendo sempre conto che tutti gli antiacidi possono influenzare l’assorbimento di altri farmaci e, per questo, non devono essere assunti nelle 2 ore precedenti o successive all’assunzione di altri medicinali. In questa “farmacia virtuale” si trovano le risposte ai quesiti più frequentemente posti dal pubblico ai farmacisti.
- La correttezza dei contenuti scientifici è validata dalla supervisione di un pool di farmacisti, coordinato dalla Dottoressa Susanna Trave.
- Questo servizio ha puro scopo informativo e in nessun caso può costituire la prescrizione di un trattamento, né sostituire il rapporto diretto con il proprio medico curante o una visita specialistica.
Per approfondire gli argomenti e per avere risposte mirate a risolvere i vostri specifici problemi si consiglia di chiedere al farmacista di fiducia. L’allestimento di questa “farmacia virtuale” è realizzato, in ottica di category management, in collaborazione con Bayer Consumer Health.
Chi soffre di gastrite può mangiare l’insalata?
Gastrite: difficile digerire l’insalata In presenza di un’infiammazione dello stomaco (gastrite), verdure crude o filamentose sono difficilmente digeribili. In questi casi, si dà la precedenza a verdure bollite e, meglio ancora, frullate.
Chi soffre di gastrite può mangiare il parmigiano?
Perché il Parmigiano Reggiano fa bene allo stomaco? È ormai noto che, oltre a tutti i suoi numerosi benefici nutrizionali e gustativi, il Parmigiano Reggiano fa bene a chi è affetto da malattie allo stomaco, come gastrite, ulcera e reflusso gastro-esofageo.
Quale yogurt per gastrite?
Il pranzo per la settimana – Il pranzo, da luned a domenica, richiede una accortezza: quella di assumere almeno 100 g di verdura da scegliere tra quella proposta con, a rotazione, un cucchiaino di semi di lino/semi di Chia/semi di canapa/semi di sesamo.
- Contengono ottime proteine, fibre e vitamine.
- In caso di disturbi all’apparato digerente la verdura cotta preferibile a quella cruda.
- Alla fine del pasto, ottimo sarebbe assumere un caff di cicoria: favorisce la digestione, placa crampi e spasmi.
- Inoltre ricco di polifenoli, inulina, flavonoidi e altri antiossidanti.
Ha propriet diuretiche e riduce il meteorismo. Infine, ideale, anche come ritualit, nella sostituzione del caff. Luned : riso venere alla zucchine + cubetti di zucca al forno Marted : pollo ai ferri + asparagi con 1 uovo Mercoled : crema di cavolfiore alla curcuma + carote cotte Gioved : insalata di patate con tonno fresco + spinaci Venerd : biete + pasta di farina di ceci alle verdure alla crema di radicchio Sabato : piselli + minestrone con legumi misti Domenica : a piacere Un consiglio in pi : In caso di gastrite, preparare i pasti a casa e portarli al lavoro in pratici tupperware un’ottima soluzione.
Chi ha la gastrite può bere acqua e limone?
Bere acqua e limone prima di fare colazione: giusto o sbagliato? – Assumere acqua e limone caldi, al mattino, infatti, porta con sé una serie di controindicazioni. Per prima cosa la bevanda potrebbe irritare lo stomaco, perché l’acido citrico nei pazienti affetti da gastrite può danneggiare la mucosa gastrica poiché ne aumenta l’acidità (abbassando, quindi, il pH) e a lungo andare potrebbe avere effetti negativi sulla mucosa anche in individui sani.
- Non è tutto: in molti sostengono che assumere acqua e limone caldi al mattino, abbia proprietà alcalinizzanti preziose, aiuterebbe a regolarizzarne le funzionalità, porterebbe benefici alla pelle e, persino, al sistema immunitario rafforzandolo.
- Tutto falso: anche se l’acido citrico avesse potere alcalinizzante, infatti, l’organismo manterrebbe il PH ematico (quello del sangue) sul valore di 7,4.
Le tanto decantate proprietà alcalinizzanti del limone, come di tantissimi altri alimenti e ritrovati, sono completamente infondate. Inoltre, l’assunzione prolungata di acqua e limone potrebbe provocare danni al cavo orale a causa dell’azione erosiva dell’acido citrico a carico dello smalto dei denti.
Non aiuta a dimagrire: vitamina C e sali minerali contenuti nel limone non hanno azione dimagrante Non ha azione disintossicante né drenante Potrebbe provocare esofagite, ulcere, gastriti Non è indicato nei pazienti affetti da gastrite, ulcere o esofagite da reflusso gastroesofageo Non ha reali proprietà alcalinizzanti Può rovinare lo smalto dei denti
: Bere acqua e limone prima di colazione fa bene?
Cosa succede se non si cura la gastrite?
Trascurare la gastrite: cosa succede se non si cura – Come ogni malattia, la gastrite non va mai trascurata, soprattutto se si presenta in forma cronica. Una lunga esposizione delle pareti dello stomaco a eccessiva produzione di succhi acidi, potrebbe comportare la formazione di ulcere e acuire i sintomi già presenti, abbassando la qualità della vita del paziente.
Cosa fa venire la gastrite?
Gastrite: cause –
- La gastrite acuta è in genere dovuta ad un’indigestione o ad un’ alimentazione scorretta, caratterizzata da eccessi, cibi piccanti ed alimenti iperlipidici ed irritanti per la mucosa gastrica, Anche l’ alcol, il fumo e l’abuso di FANS possono indurre gastrite acuta.
- La gastrite cronica è spesso riconducibile ad infezioni sostenute da Helicobacter pylori, Sembra tuttavia che anche altri fattori possano favorire la variante cronica della gastrite: AIDS, disturbi psicosomatici, insufficienza renale ed epatica, morbo di Crohn e malattie autoimmuni,
Quale acqua bere con la gastrite?
iStock – A seconda della quantità di minerali, può diventare la preferita da stomaco, reni, ossa, muscoli, scopri perché! PER DIGERIRE BENE Se soffri di ipersecrezione gastrica ( il tuo stomaco produce troppi succhi digestivi ), l’acqua perfetta è quella non gassata e ricca di bicarbonato (più di 600 mg/litro, controlla il valore sull’etichetta), che tampona l’eccesso di acidità.
- Se al contrario hai una digestione lenta, punta su un’acqua acidula (pH inferiore a 7), come l’effervescente naturale, che fa aumentare la produzione di succhi gastrici.
- «L’anidride carbonica, responsabile delle bollicine, causa inoltre una distensione delle pareti dello stomaco che ne velocizza lo svuotamento», puntualizza la dietologa Diana Scatozza.
Se soffri di colite o di calcoli alla cistifellea, porta in tavola un’acqua solfata (più di 200 mg/litro di zolfo): ha un effetto antispastico e antinfiammatorio sia sull’intestino sia sul fegato. PER DEPURARTI Per stimolare l’eliminazione delle tossine (in particolare dell’acido urico) scegli un’acqua povera di sodio (meno di 20 mg/litro) e con un pH superiore a 7, perché i reni funzionano meglio in un ambiente alcalino,
- «Ricorda che l’effetto depurativo è maggiore se bevi l’acqua a digiuno, con l’aggiunta di un po’ di limone, oppure se la sorseggi tiepida: così è anche lassativa e ti permette di smaltire le scorie accumulate dall’intestino», sottolinea la dottoressa Scatozza.
- Per contrastare la stitichezza sono ok pure le acque clorurate (più di 200 mg/litro di cloruro), che favoriscono la peristalsi, cioè le contrazioni della muscolatura intestinale.
PER ALLENARTI AL MEGLIO Se sudi molto, bevi un’acqua minerale (residuo fisso superiore a 500 mg/l), perché permette di reintegrare bene i sali che se ne vanno con la traspirazione. Inoltre, contenendo in genere più sodio di quella “oligominerale” (residuo fisso inferiore a 500 mg/l), viene eliminata dai reni più lentamente, garantendoti così una migliore idratazione.
LEGGI ANCHE: Acqua: cosa devi sapere per scegliere quella giusta LEGGI ANCHE: Acqua minerale: come leggere l’etichetta
Fai la tua domanda ai nostri esperti Articolo pubblicato sul n.38 di Starbene in edicola dal 4/9/2018
Come rimettere a posto lo stomaco?
Bere tisane di erbe: tisana di salvia, camomilla, cumino, finocchio, anice e tisana di melissa calmano lo stomaco. Mangiare riso, patate o pappa d’avena. Le sostanze amare stimolano la digestione: dente di leone, millefoglie, assenzio, luppolo, tisana di zenzero, cicoria.
Quanto tempo ci vuole per guarire la gastrite?
Quali sono le principali cure? – Per curare la gastrite possiamo assumere dei farmaci che inibiscono la secrezione gastrica, i cosiddetti inibitori della pompa protonica, Se invece nello stomaco è presente l’ Helicobacter è necessario assumere degli antibiotici ad hoc per un periodo di 10-14 giorni. In generale, per combattere la gastrite si consiglia uno stile di vita sano, ossia:
un’alimentazione priva di grassi e fritti; non consumare pasti abbondanti; mangiare lentamente; evitare fumo e bevande alcoliche; se possibile, stare alla larga dallo stress
Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dove fa male quando si ha la gastrite?
Quali sono i sintomi della Gastrite acuta? – I sintomi più comuni della gastrite acuta sono rappresentati da fastidi, dolori o crampi nella parte superiore dell’addome, accompagnati dalla necessità di eruttazioni frequenti, Spesso, il dolore allo stomaco viene descritto come una sensazione di forte bruciore,
- Possono, inoltre, verificarsi nausee, talvolta associate a vomito,
- Tutti questi sintomi, in genere, si acutizzano da 1 a 5 ore dopo i pasti e possono essere attenuati dell’assunzione di farmaci antiacidi o dall’ingestione di altro cibo.
- In alcuni casi, possono anche manifestarsi gonfiore addominale, episodi di diarrea, febbre e malessere generalizzato,
La buona notizia è che la gastrite acuta è transitoria ; infatti, una volta eliminata la causa scatenante si risolve in pochissimo tempo. La brutta notizia è che insorge in maniera improvvisa e anche piuttosto violenta; in particolare, può essere accompagnata da sanguinamento e, in alcuni casi, da lesioni di tipo erosivo a livello della mucosa gastrica superficiale.