Cosa Mangiare In Gravidanza?
Elvira Olguin
- 0
- 14
Contents
- 1 Cosa mangiare durante i primi 3 mesi di gravidanza?
- 2 Quando si inizia ad avere più fame in gravidanza?
- 3 Quanti kg si possono prendere nel primo trimestre di gravidanza?
- 4 Cosa fa bene alla placenta?
- 5 Come fare merenda in gravidanza?
- 6 Cosa bere ad un aperitivo in gravidanza?
- 7 Come capire se si è incinta di una femmina?
- 8 Cosa succede al feto quando la mamma ha fame?
Cosa mangiare durante i primi 3 mesi di gravidanza?
I micronutrienti – Per quanto riguarda i micronutrienti, il principio da seguire è garantirsi una dieta varia senza ricorrere a supplementi, Fanno eccezione i folati (da assumere sotto forma di integratori per tutto il primo trimestre per prevenire gravi problemi da carenza di acido folico, come la spina bifida), la vitamina D (da integrare soprattutto in caso di forte sovrappeso), in molti casi il ferro e, in chi non mangia latte e derivati, il calcio,
- Solo in condizioni particolari potrebbe essere richiesta l’assunzione di altre vitamine, come la B1, la B2 e la B12.
- Per il resto, per assicurare un apporto adeguato delle vitamine e dei sali minerali necessari durante il primo trimestre sono consigliati carni, pesce, frutti di mar e e uova ben cotti, legumi, prugne secche, latte intero e derivati, burro, cereali integrali e frutta e verdura ben lavate (ad esempio gli spinaci, ricchi di folati).
Meglio però evitare cavoli, rucola, cipolle, ravanelli, noci e senape, che potrebbero inibire l’assorbimento dello iodio. Infine, già dal primo trimestre devono essere limitati il sale aggiunto, gli alimenti ricchi di sodio (come formaggi, maionese e dadi) e la caffeina (non più di 300 mg al giorno).
Alcol, salumi e insaccati non cotti devono invece essere evitati. Infine, bisogna bere 350 ml di acqua in più al giorno rispetto ai 2 litri consigliati alle donne adulte. Un apporto corretto di acqua, sali minerali e micronutrienti, consente di mantenere l’organismo in un buono stato di salute, garantendone il corretto svolgimento di tutte le funzioni.
In primo luogo, le vitamine permettono di sostenere il sistema immunitario, difendendo l’organismo dall’aggressione di agenti esterni. In più, i minerali e l’ idratazione giornaliera, insieme anche alla fibra, prevengono l’insorgenza di disturbi intestinali, come la stipsi,
Cosa mangiare la sera in gravidanza?
CENA: una minestra di verdura con pasta o riso o altri cereali oppure passati di verdure con qualche crostino. Un secondo: una porzione di carne o di pesce o di formaggio o di uova o di legumi. Un contorno di verdura di stagione cotta o cruda.
Quanta Coca Cola si può bere in gravidanza?
Si può bere la coca-cola in gravidanza? – È chiaro che una donna incinta non dovrebbe dissetarsi con la cola, la bibita zuccherata per eccellenza. Può comunque berne un bicchiere ogni tanto? Sì, purché solo eccezionalmente e in quantità limitata : un bicchiere insieme alla pizza del fine settimana va benissimo.
Quando si inizia ad avere più fame in gravidanza?
Ma quanto durano gli attacchi di fame in gravidanza? – Di solito questi ultimi sono improvvisi e numerosi nel corso del secondo trimestre di gravidanza. Nei primi tre mesi infatti, nonostante siano fondamentali per la corretta formazione del feto in ogni sua parte, la nausea frena la voglia di mangiare. Il piccolo in grembo è ancora così piccolo che riesce a prendere dalla mamma tutto il nutrimento di cui ha bisogno.
Ma è a partire dalla 14ma settimana, che il fabbisogno aumenta, in risposta al suo bisogno di crescere! Dopo questa fase, gli attacchi di fame in gravidanza iniziano a scemare, Il fabbisogno calorico della gestante rimane comunque maggiorato ma il bambino è già abbastanza grande e preme sugli organi interni della mamma (stomaco incluso).
Ecco perché ci si sazia subito ma si ha bisogno di aumentare la frequenza dei pasti,
Quanti kg si possono prendere nel primo trimestre di gravidanza?
L’ aumento di peso durante la gravidanza è un evento assolutamente fisiologico e, se rimane entro certo limiti, fondamentale per la buona salute del bambino e della madre, Nei primi tre mesi di gestazione, l’aumento di peso è dovuto soprattutto all’ accumulo di riserve energetiche ( tessuto adiposo ), necessarie per garantire al bambino un adeguato apporto di nutrienti negli ultimi mesi di gravidanza. E’ questa, infatti, la fase in cui il feto cresce con maggiore rapidità, contribuendo concretamente all’aumento di peso della madre. In questo grafico è riportata la media del peso fetale nei diversi momenti della gravidanza. Nei primi mesi tale aumento è contenuto, tanto da non interferire significativamente sul peso materno. In questo primo trimestre di gravidanza l’aumento della massa corporea materna ha un’importanza limitata ed è legato essenzialmente alla necessità di soddisfare le future esigenze fetali e alla preparazione fisica all’ allattamento,
PRIMO TRIMESTRE: 1,5-2 Kg (500 grammi al mese) SECONDO TRIMESTRE: 4,5-5, 5 kg (350-450 grammi alla settimana) TERZO TRIMESTRE: 2,5-3,5 Kg (200-300 grammi alla settimana)
In termini assoluti si ritiene normale un aumento, per tutto il corso della gravidanza, di circa 12 chili.
Come si nutre il feto nelle prime settimane?
La placenta e il feto sono collegati mediante il cordone ombelicale; la placenta rappresenta il sistema di sostentamento del feto perché funziona da punto di scambio tra il sangue materno e quello fetale.
Cosa fa bene alla placenta?
Nel periodo della gravidanza ogni futura madre deve nutrirsi in modo da mantenersi in buona salute e, al tempo stesso, consentire ai tessuti fetali di formarsi e svilupparsi nella maniera migliore. L’ alimentazione corretta rappresenta uno dei presupposti fondamentali per la normale evoluzione della gravidanza e il normale accrescimento del feto : quantità e qualità del cibo e delle bevande vanno scrupolosamente controllate.
- In parole molto semplici, la donna gravida dovrebbe alimentarsi in modo adeguato alle esigenze proprie e del figlio.
- La dieta è molto importante per la fisiologica evoluzione della gravidanza, del parto e del puerperio: è quindi bene assumere una corretta quantità di calorie ed effettuare una scelta qualitativa degli alimenti, orientata alle particolari esigenze del periodo.
È importante conoscere il proprio peso e valutarlo in funzione dell’altezza già prima del concepimento, in modo da poter calcolare il Body Mass Index (BMI, peso in kg/altezza in m2): valori inferiori a 20 indicano sottopeso, tra 20 e 25 normopeso, tra 25 e 30 sovrappeso e superiori a 30 obesità.
Una donna non gravida normopeso e con normale attività fisica necessita di circa 2500 kcal al giorno; nel primo trimestre di gravidanza le necessità caloriche salgono a 2650 (+150), nel secondo e terzo trimestre a 2800 (+300). Purtroppo, la diffusione di alimenti ipercalorici porta facilmente il consumo giornaliero a superare di molto le 3000 kcal e ciò determina un eccessivo incremento ponderale con alterazioni del metabolismo glico-lipidico e, nei casi più importanti, con ripercussioni negative sulla crescita fetale e sul parto stesso.
L’incremento ponderale in un soggetto normopeso al concepimento, nei nove mesi di gestazione dovrebbe risultare di circa 12-13 kg; se in base al BMI si è sovrappeso tale incremento dovrà essere contenuto tra 7 e 11 kg, mentre nelle donne sottopeso è auspicabile un incremento di 14 – 16 kg.
- Occorre prendere l’abitudine di pesarsi sempre sulla stessa bilancia, alla stessa ora del giorno, preferibilmente al mattino, a digiuno, dopo aver vuotato la vescica,
- L’eccessivo aumento di peso al momento del concepimento o durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza comporta un affaticamento per la madre e può predisporre al diabete e alla gestosi (ipertensione in gravidanza).
Quest’ultima è una condizione tossica nella quale possono comparire alterazioni quali aumento della pressione arteriosa, comparsa di notevoli quantità di proteine nelle urine ed edemi; la gestosi può favorire inoltre altre condizioni spiacevoli, quali smagliature cutanee, varici alle gambe, parto prematuro, obesità del nascituro.
- Come mangiare È bene fare pasti piccoli e frequenti, evitando lunghi periodi di digiuno durante la giornata e la notte, seguire insomma la cosiddetta dieta a 5 pasti (di cui due sono in realtà piccoli spuntini durante il mattino e il pomeriggio).
- Mangiare lentamente aiuta a evitare l’ingestione di aria, che può dare senso di gonfiore addominale; è utile anche distribuire i cibi più calorici al mattino e a pranzo, evitandoli possibilmente nei giorni nei quali l’attività è molto ridotta.
Cosa mangiare Durante la gravidanza, la donna ha necessità di incrementare l’apporto di cibo e sostanze nutrienti. Tra queste sostanze, risultano particolarmente importanti quelle indicate di seguito.
Ferro : fondamentale per il sangue, lo sviluppo della placenta e la crescita del bimbo. Cibi consigliati sono la carne rossa, i fagioli secchi e i piselli, la frutta secca e i cereali. Per garantire un buon assorbimento del ferro, si consiglia di associarlo ad alimenti ricchi di vitamina C (broccoli, patate, peperoni verdi, pomodori, arance, uva, melone, fragole ecc.).Zuccheri complessi: sono contenuti in pane (meglio se integrale), pasta, riso, cereali, legumi. Il loro assorbimento è più lento e meno dannoso per il metabolismo, mentre gli zuccheri semplici (contenuti nei dolci e in alcune bibite, oltre che nello zucchero vero e proprio) determinano un eccessivo rialzo della glicemia e della secrezione di insulina, Proteine: preziose per l’accrescimento fetale, sono presenti in carne (preferire carni bianche), pesce (soprattutto pesci di piccola taglia), uova, soia, latte parzialmente scremato e legumi (fonte indispensabile di proteine di origine vegetale).Grassi: è preferibile l’ olio extravergine di oliva (attenzione comunque alle quantità perché apporta un rilevante numero di calorie); limitare al massimo il consumo di burro e margarine; togliere sempre il grasso visibile negli alimenti. Vitamine e minerali: sono presenti in tutta la frutta, ma è preferibile quella fresca di stagione e ricca di vitamina C (particolarmente indicata per gli spuntini). È bene consumare quotidianamente verdura (preferibilmente cotta), latte parzialmente scremato e formaggi magri (preziosa fonte di calcio ). Sale da cucina: va assunto in modica quantità; da limitare il consumo di dadi per il brodo, mentre non c’è bisogno di eliminare il sale dalla dieta, Bevande: consigliata l’ acqua oligominerale naturale, da bere in modica quantità durante i pasti (rallenta la digestione) e maggiormente nel fuori-pasto. Bere è una regola importante durante la gravidanza, in quanto i fluidi aiutano a portare le sostanze nutritive nel sangue, È opportuno bere almeno 8- 10 bicchieri di liquidi al giornoCalcio e vitamina D : sono necessari per ossa e denti, In estate, la vitamina D è prodotta dal corpo quando ci si espone al sole. In inverno, invece, poiché l’ esposizione solare è ridotta, si ha bisogno di assorbire tale vitamina dal cibo. Il latte è un cibo ricco sia di calcio sia di vitamina D, Formaggio e yogurt sono ottime risorse di proteine e calcio, ma non di vitamina D, Qualora non si riesca a bere il latte per problemi di intolleranza o di difficoltà alla digestione, si può provare a usarlo per la preparazione di zuppe o salse, oppure si possono assumere altri cibi ricchi di calcio quali salmone, sardine e broccoli.Caffeina: può essere dannosa per lo sviluppo del bambino, pertanto se ne consiglia un uso moderato, con 2 o 3 tazzine al giorno.
Cosa evitare Alcolici e superalcolici (dannosi per madre e feto ), caffè; molta cautela con tè e cioccolata. Salumi e insaccati in genere, carne cruda, molluschi e selvaggina (pericolo per trasmissione di malattie al feto ). Cibi a temperatura troppo alta o troppo bassa.
- Dolcificanti di sintesi.
- Cibi piccanti, cibi in salamoia o affumicati.
- Suggerimenti anti-nausea Si consiglia di mangiare al mattino cibi secchi croccanti (per esempio crackers, fette biscottate, pane tostato) e di evitare cibi ricchi di acqua o liquidi.
- Questo piccolo accorgimento permetterà di superare la crisi mattutina e consentirà di assumere cibi tradizionali nel corso della giornata.
Acido folico Le scarse quantità presenti nei cibi non sono sufficienti a coprire l’aumentato fabbisogno di acido folico in gravidanza. Questa sostanza è molto utile sia per l’ organismo materno (emopoiesi, ovvero formazione delle cellule del sangue ) sia per l’ embrione e il feto (facilita uno sviluppo regolare e previene alcune malformazioni precoci): è opportuna quindi una sua integrazione dietetica sin dai primi momenti della gravidanza, meglio ancora se iniziata nel periodo antecedente il concepimento,
Come fare merenda in gravidanza?
Spuntini dolci: quali sono i più adatti – Le fibre e le proteine della frutta contribuiscono al senso di sazientà fino al mattino. Preferire cereali ricchi di fibre e latte scremato e guarnire con frutti di bosco o fragole e banane a fette. Se si preferisce uno spuntino cremoso, mescolare una tazza di yogurt magro con un cucchiaino di miele, una spolverata di muesli e la frutta a fette preferita.
Quando si inizia a sentire la nausea in gravidanza?
Di solito insorge tra la quinta e l’ottava settimana di gravidanza.
Cosa bere ad un aperitivo in gravidanza?
Quali alternative? – Coraggio, però: per godersi un happy hour con gli amici non c’è bisogno di vino, birra e spritz! Si possono bere aperitivi analcolici, dissetandosi e soddisfacendo anche il gusto personale. “Sono molte le bevande di questo tipo, già imbottigliate e quindi rigorosamente controllate da un punto di vista sanitario”, tranquillizza Vittori.
In gravidanza, però, è bene prestare un po’ più di attenzione ad alcuni ingredienti. Bisogna scegliere le bevande che non contengano additivi come coloranti, conservanti, edulcoranti o saccarina, tutte sostanze da evitare durante i nove mesi”. Ci sono poi gli aperitivi a base di frutta, preparati estemporaneamente: la base sono succhi di arancia, pompelmo, fragola, eccetera.
Secondo Vittori, “in questo caso basta accertarsi che siano state rispettate le norme igieniche e sanitarie, come l’uso di frutta fresca e non scongelata, né riciclata da avanzi”. Se però ci dovessero essere dei dubbi sulle modalità di preparazione, meglio evitare: è quello che Vittori consiglia soprattutto a chi viaggia in qualche Paese esotico, magari affascinante ma nel quale non si ha la certezza della massima igiene.
Cosa bere al posto del caffè in gravidanza?
Ottimi sono la camomilla, la melissa, il finocchio e lo zenzero. Una valida alternativa è sostituire il caffè in gravidanza con il caffè d’orzo, che non contiene caffeina e ha proprietà digestive e antinfiammatorie.
Quanta acqua si deve bere in gravidanza?
Salute: in gravidanza meglio bere ‘extra’ acqua – Salute & Benessere (ANSA) – MILANO, 10 MAG – In gravidanza si consiglia di assumere più acqua, bevendo a piccoli sorsi ma anche mangiando alimenti che la contengono come zuppe, succhi di frutta, tisane yogurt o melone.
- Lo riporta In a bottle (www.inabottle.it) che, in occasione della Festa della Mamma, ha dedicato un focus al rapporto fra acqua e maternità.
- L’acqua è necessaria per aiutare a formare il liquido amniotico che circonda il feto e sostenere l’aumento del volume del plasma nel sangue durante la gravidanza.
Inoltre un recente studio riportato sul Journal of Obstetric, Gynecologic & Neonatal Nursing ha dimostrato che le donne in gravidanza che hanno svolto esercizi acquatici dalla ventesima alla tentasettesima settimana di gestazione avevano quasi 13 volte più probabilità di avere un perineo intatto dopo il parto.
In seguito, questa risorsa risulta importante anche per aiutare a produrre latte materno, che è composto da circa il 90% di acqua. Se si hanno delle complicazioni durante le prime settimane di gravidanza, le perdite di liquidi possono aumentare il senso di stanchezza e talvolta possono insorgere mal di testa.
E’ consigliabile quindi sorseggiare regolarmente piccole quantità di acqua durante il giorno. Complessivamente, in gravidanza si raccomanda alle donne di aumentare l’assunzione giornaliera fino a 300 ml in più al giorno (circa un bicchiere extra). I 2,3 litri di acqua raccomandati durante la gravidanza possono anche provenire dagli alimenti.
Come capire se si è incinta di una femmina?
Come capire se sei incinta di un maschio o femmina? – ↑ top Oggi i metodi scientifici per scoprire il sesso del feto sono notevolmente aumentati rispetto a quanto accadeva in passato. Fino a qualche anno fa il solo modo per stabilire con certezza se si trattasse di un maschio o di una femmina era sottoporsi a un’ ecografia che mostrasse in modo chiaro gli organi genitali.
Con il progresso della medicina, le cose sono cambiate e attualmente, oltre all’ ecografia morfologica, per capire se si aspetta un maschietto o una femminuccia sono disponibili anche l’ amniocentesi, la villocentesi e il test del dna fetale nel sangue materno, Villocentesi ed amniocentesi sono esami di diagnosi prenatale usati per escludere anomalie genetiche effettuati il primo intorno alla tredicesima settimana, il secondo tra la sedicesima e la diciottesima settimana di gestazione,
Attraverso la puntura della parete addominale, consentono il prelievo di materiale di origine fetale per determinare l’assetto dei cromosomi. Permettono di identificare dunque anche i cromosomi fetali del sesso: XX per le femmine e XY per i maschi. La ricerca di DNA fetale nel sangue materno consente invece, attraverso un esame del sangue della madre e sequenziando il dna fetale rilevato, di effettuare lo screening per alcune malattie genetiche e di definire il sesso del nascituro.
- Accanto a questi test diagnostici, esistono tecniche tradizionali di discipline mediche alternative a quella occidentale, come per esempio la medicina cinese.
- Queste pratiche non possono considerarsi però effettive procedure scientifiche.
- Allo stesso modo, sono moltissime le credenze popolari che si presume possano predire il sesso del feto.
Si tratta, tuttavia, di metodi privi di qualsiasi attendibilità scientifica, che piuttosto che predire il genere del feto lo indovinano, complice l’alta probabilità statistica (50%).
Cosa succede al feto quando la mamma ha fame?
Un feto e un neonato non sfuggono alla regola del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach: siamo quello che mangiamo perché il nostro corpo è costituito da molecole di sostanze che derivano dal cibo di cui ci nutriamo ogni giorno. In questo caso le cose sono un po’ più complicate.Il feto e il neonato derivano l’energia e le sostanze di cui sono costituiti da quello che la mamma incinta mangia.Ma non riceve cibo e non assimila sostanze attraverso la bocca e l’intestino: questa energia e queste sostanze gli arrivano attraverso il sangue della mamma che irrora la placenta ; nella placenta si svolge uno scambio e le sostanze nutrienti passano nel sangue del feto che le distribuirà in tutto il suo corpo.
- Cosa sente quindi il feto nel pancione della mamma? Nonostante il feto non si nutra attraverso la bocca come facciamo noi, “gusta”, se pure indirettamente, molti sapori.
- Quello che la mamma incinta mangia, o meglio il sapore di quello che la mamma incinta mangia, si riversa nel liquido amniotico in cui il feto è immerso.
Sembra che fin dall’ottava settimana di gravidanza il feto sia dotato di papille gustative, e successivamente queste papille cominciano a connettersi al cervello, dando vita così allo sviluppo del senso del gusto. Il feto, durante la gravidanza, beve continuamente il liquido amniotico in cui galleggia e perciò i sapori “sciolti” in questo liquido stimolano le sue papille gustative e poi l’informazione raggiunge il cervello, centralino che raccoglie tutte le nostre sensazioni.
- Dalla metà del secondo trimestre di gravidanza si può notare che l’espressione del feto cambia se la sua mamma ingerisce alimenti particolarmente gradevoli al palato, come i dolci,
- Queste espressioni di soddisfazione indicano che il feto sta gustando il sapore gradevole del liquido amniotico, “addolcito” da quello che la sua mamma ha appena mangiato.
Perciò gli studiosi oggi ritengono che già in pancia il feto cominci a conoscere il mondo e i suoi sapori, inizi dunque a sviluppare il senso del gusto. Una conoscenza che in qualche modo rimarrà impressa nella sua memoria e faciliterà nel neonato, quando sarà arrivato il momento dello svezzamento, l’accettazione dei mille sapori e gusti nuovi che lo aspettano nella vita “da grandi”,La specie umana vive in una grande varietà di ambienti diversi e le popolazioni sparse sulla faccia della terra hanno le più disparare tradizioni culinarie.
Come resistere ai dolci in gravidanza?
1. Sostituire a bevande dolci e gassate l’acqua o dei succhi e centifrugati senza zuccheri aggiunti.2. Per la colazione usare il latte scremato al posto di quello intero e preferire il porridge (cioè i fiocchi di avena) ai cereali, che sono in genere zuccherati.
Come si nutre il feto nelle prime settimane?
La placenta e il feto sono collegati mediante il cordone ombelicale; la placenta rappresenta il sistema di sostentamento del feto perché funziona da punto di scambio tra il sangue materno e quello fetale.
Quanti kg si possono prendere nel primo trimestre di gravidanza?
L’ aumento di peso durante la gravidanza è un evento assolutamente fisiologico e, se rimane entro certo limiti, fondamentale per la buona salute del bambino e della madre, Nei primi tre mesi di gestazione, l’aumento di peso è dovuto soprattutto all’ accumulo di riserve energetiche ( tessuto adiposo ), necessarie per garantire al bambino un adeguato apporto di nutrienti negli ultimi mesi di gravidanza. E’ questa, infatti, la fase in cui il feto cresce con maggiore rapidità, contribuendo concretamente all’aumento di peso della madre. In questo grafico è riportata la media del peso fetale nei diversi momenti della gravidanza. Nei primi mesi tale aumento è contenuto, tanto da non interferire significativamente sul peso materno. In questo primo trimestre di gravidanza l’aumento della massa corporea materna ha un’importanza limitata ed è legato essenzialmente alla necessità di soddisfare le future esigenze fetali e alla preparazione fisica all’ allattamento,
PRIMO TRIMESTRE: 1,5-2 Kg (500 grammi al mese) SECONDO TRIMESTRE: 4,5-5, 5 kg (350-450 grammi alla settimana) TERZO TRIMESTRE: 2,5-3,5 Kg (200-300 grammi alla settimana)
In termini assoluti si ritiene normale un aumento, per tutto il corso della gravidanza, di circa 12 chili.