Cosa Mangiare Per Andare In Bagno?
Elvira Olguin
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Cosa mangiare se non si riesce andare in bagno?
Stitichezza: cos’è e quali sono gli alimenti da evitare Quante volte è capitato di soffrire di stitichezza e non riuscire a trovare una soluzione adeguata? La stitichezza, detta anche stipsi, è un disturbo molto frequente che interessa circa il 15% della popolazione, manifestandosi sia nei bambini che negli adulti,
- Dolore addominale, emorroidi, flatulenza, aerofagia, gonfiore : sono questi i sintomi principali della stitichezza, che è spesso associata a un’ alimentazione povera di fibre e di acqua, nonché alla sedentarietà,
- Ma tra le cause della stipsi si possono elencare anche altri fattori, come lo stress, l’ ansia e la depressione,
- Qualunque sia l’origine della stitichezza, gli specialisti concordano sul fatto che per prevenirla, o per iniziare a curarla, il primo passo da compiere è apportare delle modifiche alla propria alimentazione,
Mangiare tanta frutta e verdura, sia cruda che cotta, alternare i cereali raffinati (pane, pasta, riso, ecc.) con quelli integrali, consumare latte e yogurt, bere molti liquidi evitando alcolici e bibite dolci : sono questi i primi step da intraprendere per ritrovare la regolarità intestinale,
Qual è il più potente lassativo naturale?
Non solo cibo: bevande e tisane lassative – Integrate a un corretto regime alimentare, le tisane lassative possono rivelarsi un altro ottimo rimedio blando e naturale contro la stitichezza. Tra le più efficaci troviamo quelle alla malva, all’aloe, al rabarbaro e anice, alla senna, menta e cumino, alla liquirizia e finocchio e alla corteccia di frangula.
- Tutte soluzioni facilmente reperibili tra gli scaffali di un qualsiasi supermercato o recandosi in erboristeria.
- Pur essendo completamente naturali, perché a base di piante, quelle lassative sono tisane da assumere con parsimonia e tenendo presente che contengono sostanze irritanti per l’intestino.
- Inizialmente è quindi meglio non andare oltre una assunzione al giorno, preferibilmente la sera prima di andare a dormire.
Ne è poi sconsigliato un utilizzo troppo prolungato. Meglio evitare di andare oltre la settimana di assunzione continuata, per fare in modo che non ci sia un’eccessiva reazione dell’organismo che causerebbe la mancata assunzione di nutrienti fondamentali, fcafotodigital // Getty Images
Come si fa a sbloccare l’intestino?
Per le esigenze specifiche – Gli integratori alimentari della linea Enterogermina sono a base di probiotici e sono in grado di soddisfare diverse esigenze: favorire l’equilibrio della flora batterica intestinale, eliminare i gas intestinali, aiutare la regolarità del transito intestinale, mantenere la normale funzione del sistema immunitario e molto altro.
Quale lassativo fa effetto subito?
Quali sono le caratteristiche di Eva/qu®? – Eva/qu® è una supposta effervescente che agisce liberando delle micro bollicine che, a loro volta, provocano un effetto massaggiante sulle pareti del retto, stimolando l’evacuazione. L’effervescenza agisce localmente, libera subito e racchiude l’efficacia di un enteroclisma nella praticità di una supposta.
Eva/qu® ha effetto lassativo ma non contiene glicerina (presente nei comuni lassativi), che provoca l’irritazione delle pareti dell’intestino, aumentando la quantità di fluidi e provocando così l’evacuazione. La totale assenza di glicerina e di altri principi attivi farmacologici assorbibili dall’intestino rende Eva/qu® un farmaco privo di effetti collaterali e permette un suo uso prolungato, anche in presenza di emorroidi o lesioni locali.
La supposta effervescente Eva/qu® offre un’azione locale delicata ed efficace senza agire a livello metabolico. Questa caratteristica rende Eva/qu® adatta a essere utilizzata anche in situazioni particolarmente delicate, quali gravidanza e allattamento, negli individui di età avanzata, in portatori di handicap o convalescenti e nei bambini dai 2 ai 12 anni,
Cosa bere a stomaco vuoto per andare in bagno?
Le proprietà di Fonte Essenziale contro l’intestino pigro – Per assicurarsi di assumere la giusta quantità di magnesio è possibile non solo ricorrere agli alimenti che ne sono ricchi, ma anche scegliere un’acqua che lo contenga in quantità significativa.
- L’ acqua Fonte Essenziale, la migliore acqua per la stitichezza, è ricca di magnesio e aiutano a stimolare l’intestino, combattendo la stipsi.
- Bere due bicchieri di acqua al giorno, preferibilmente a digiuno e al mattino, di acqua Fonte Essenziale significa favorire il ripristino della naturale peristalsi intestinale : si tratta di una proprietà che è stata riconosciuta dal Ministero della Salute che ne attesta gli effetti lassativi.
Se ci si chiede cosa bere al mattino per stitichezza, la risposta si trova in due bicchieri di Acqua Fonte Essenziale.
La stitichezza coinvolge il 15% della popolazione. La giusta quantità di acqua permette di assicurare la corretta idratazione e il regolare svolgimento delle funzioni fisiologiche. Il magnesio e la durezza dell’acqua sono due elementi essenziali da valutare quando si scegliere l’acqua da assumere quotidianamente. Bere due bicchieri di acqua Fonte Essenziale al giorno favoriscono il ripristino della naturale peristalsi intestinale
Cosa fare se la cacca è dura e non esce?
Quali sono i rimedi contro le feci dure? Nel caso in cui il problema sia associato a stipsi e a una scarsa attività intestinale il consiglio è quello di integrare la dieta con fibre, aumentando il consumo di frutta, verdura e cereali integrali o in alternativi integratori alimentari, bevendo più liquidi.
Come fare un lassativo a casa?
Lassativi naturali fatti in casa Ricetta del Decotto di semi di psillio per la stitichezza: Portare ad ebollizione 1L di acqua; aggiungere 30-40 grammi di semi di psillio e far bollire a fiamma dolce per 4 minuti. In seguito filtrare i semi e bere 2-3 tazze di decotto di semi di psillio al giorno.
Quanto tempo si può stare senza andare in bagno?
Rispettate la vostra vita – ↑ top Non stravolgete la vostra routine per andare in bagno. Non esiste, infatti, una “regola” per andare in bagno. Si considera tendenzialmente normale evacuare almeno 3 volte alla settimana e non più di 3 volte al giorno,
Ognuno di noi ha ritmi, stili di vita e condizioni che determinano inevitabilmente la nostra giornata. Gli orari di lavoro, gli spostamenti in auto o mezzi, il numero di bagni in casa, figli o parenti conviventi, attività sportiva. Sono tutti aspetti che possono condizionare la regolarità del nostro intestino.
È necessario trovare un momento nella giornata in cui si possa andare in bagno con tranquillità, senza essere disturbati e senza avere fretta, meglio se alla stessa ora. Per individuare questo momento provate a favorire lo spontaneo movimento intestinale,
Come sbloccare il tappo di feci rimedi naturali?
Trattamento – Farmaci per la cura del fecaloma Per quanto riguarda i fecalomi è necessario distinguere tra il trattamento sintomatico e quello preventivo. Quando il fecaloma è già formato si rende necessaria la frantumazione dello stesso; considerato che nella maggior parte dei casi i fecalomi sono localizzati in sede retto-sigmoidea, nei manuali infermieristici si consiglia la procedura di frantumazione digitale.
- Per favorire la rottura del fecaloma, è possibile praticare clisteri di glicerina e/o olio minerale caldo (ad es.
- Olio di vaselina ), chiedendo al paziente di trattenerlo per 20-30 minuti prima di procedere con lo svuotamento manuale o con l’ausilio di uno speciale cucchiaio.
- Si tratta ovviamente di una procedura infermieristica, quindi attuata da personale esperto che conosce la storia clinica del paziente e le cause del fecaloma.
La manovra è ad esempio controindicata in caso di paziente recentemente sottoposto ad un intervento chirurgico o convalescente da un trauma all’ ano o al retto. Possibili controindicazioni alla frantumazione digitale del fecaloma riguardano anche la presenza di patologie infiammatorie intestinali attive e di dolore o sanguinamento rettale, l’assunzione di farmaci anticoagulanti e la presenza di importanti cardiopatie,
- L’eccessiva manipolazione del retto può infatti causare un’irritazione importante della mucosa dello stesso, fino al sanguinamento, ma anche stimolare il nervo vago, con possibile diminuzione riflessa della frequenza cardiaca,
- Talvolta è possibile assumere anche lassativi per os, ad esempio il lattulosio, utile soprattutto in presenza di una stasi fecale lungo tutto il colon; si tratta comunque di un’eventualità da valutare con la dovuta attenzione, dato che in caso di occlusione severa l’uso di lassativi osmotici può far precipitare il quadro clinico del paziente (distensione addominale, crampi ).
In termini di prevenzione primaria e secondaria (che si attua quando un paziente ha già avuto una storia pregressa di fecaloma), è naturalmente essenziale evitare la stipsi, regolarizzando lo stile alimentare ( adeguato apporto di fibre e di acqua, evitare le abbuffate ) e di vita in genere (aumento dell’ attività fisica per stimolare la motilità intestinale).
Qualora il medico lo ritenga opportuno, la prevenzione della stitichezza può avvenire anche attraverso l’assunzione di lassativi o la sospensione di farmaci che riducono la motilità intestinale. Assolutamente sconsigliato l’ abuso cronico di lassativi, che oltre a causare vari tipi di complicanze (ad es.
squilibri elettrolitici), può addirittura – determinando atonia intestinale con riduzione della peristalsi – configurarsi come un importante fattore di rischio per lo sviluppo del fecaloma.
Come svuotare l’intestino subito?
Hai problemi di stipsi? Prova la purga naturale per pulire l’intestino – Se i problemi di stipsi continuano e nemmeno con una sana alimentazione si risolvono, tra i rimedi c’è quello della purga naturale per pulire l’intestino, Quando parliamo di purga, non ci riferiamo esclusivamente a una in particolare, ma a varie possibilità che si possono prendere in considerazione per favorire la pulizia del colon e dell’intestino in modo “fai da te”.
Tra i rimedi più adottati vi sono i lavaggi, i clisteri, i sali e le erbe. Le erbe più efficaci sono l’uva ursina, i semi di Psillio e l’Althaea Officinalis. Una purga naturale potrebbe essere rappresentata dall’assunzione di un cucchiaino di semi di Chia e 1 bicchiere d’acqua, da bere a pranzo o a cena.
A colazione, invece, si possono assumere 2 cucchiai di semi di lino, mescolati magari con una mela frullata e latte di riso integrale. Tra gli altri metodi che ti possono aiutare per pulire l’intestino vi è quello di bere molto, possibilmente infusi con acqua calda.
Quando si ha lo stimolo di defecare ma non riesco?
Sintomi – Il tenesmo rettale è esso stesso un sintomo, che consiste nella fastidiosa sensazione di dover defecare senza tuttavia riuscirci (senso di incompleta evacuazione). Può essere accompagnato da tensione, dolore e crampi, oltre ad eventuali altre manifestazioni dipendenti dalla malattia che ne è la causa.
Quali sono gli alimenti più lassativi?
Quali sono i cibi lassativi? – Frutta e verdura fresche, con il loro elevato contenuto di fibre solubili ed insolubili, sono ideali per aiutare un intestino che fatica a fare il suo lavoro. Pere, prugne e lamponi, cavoli, peperoni e zucca non dovrebbero mai mancare nella tavola di una persona che soffre di stitichezza.
Cereali integrali o poco raffinati (come il pane scuro, pasta di farro integrale e orzo perlato) sono altri grandi alleati della regolarità intestinale e lo stesso vale per i legumi, Un’altra ottima fonte di fibre ed altri microelementi è la frutta secca, il cui consumo però dovrebbe essere moderato a causa dell’elevato apporto calorico.
Altri cibi lassativi, per esempio, sono miele e brodo, Una giusta dose di questi alimenti dovrebbe far parte delle abitudini alimentari di ognuno di noi: sia che vogliamo curare la stipsi sia che vogliamo prevenirla.
Come andare di corpo in modo naturale?
Come combattere velocemente la stitichezza con rimedi naturali – Se soffri di costipazione cronica e il tuo intestino è pigro, esistono molti modi naturali per alleviare la stitichezza, tra cui anche integratori per la costipazione, nel comfort della tua casa e con il supporto della scienza.
Prova un integratore a base di fibre : questi prodotti contengono fibre di origine vegetale che aggiungono peso, dimensioni e ammorbidiscono le feci, il che aiuta a spostarle attraverso l’intestino. Poiché sono lassativi delicati, sono generalmente ben tollerati: se la tua stitichezza è molto lieve e si verifica sporadicamente, puoi semplicemente prenderla secondo necessità, se ne soffri spesso, potresti considerare di assumerlo regolarmente.
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Mangia cibi ricchi di fibre : ciò che mangi può influenzare le tue abitudini intestinali, il tuo microbioma intestinale e come ti senti in generale, per questo dovresti concentrarti sul consumo dei giusti tipi di alimenti ricchi di fibre e vegetali in modo da sentirti bene. L’aggiunta di cibi ricchi di fibre alla tua dieta può aiutare a regolare i movimenti intestinali ammassando le feci e aiutandole a muoversi più velocemente attraverso l’intestino, per esempio cereali integrali, legumi, frutta come pere, prugne e cachi sono lassativi naturali che aiutano a combattere la stitichezza.Bevi acqua: molti di noi fanno fatica a rimanere adeguatamente idratati durante il giorno, bisognerebbe assumere più di due litri d’acqua quotidianamente per assicurare la giusta idratazione all’organismo e facilitare il lavoro dell’intestino. Se soffri di stitichezza, aumentare l’apporto d’acqua potrebbe innescare un movimento intestinale, smuovendo e ammorbidendo le feci,Fai esercizio: puoi combattere la sensazione di gonfiore con un po’ di esercizio fisico, stimolando i muscoli addominali e il flusso sanguigno verso l’intestino. Anche una semplice camminata per il quartiere può aiutarti, così come una routine regolare e le giuste ore di sonno. in generale uno stile di vita più sano favorisce la regolarità intestinale.Assumi un lassativo o dei fermenti lattici: esistono diversi tipi di lassativi che possono aiutare ad alleviare la stitichezza attirando l’acqua nell’intestino e ammorbidendo le feci, oppure stimolando l’intestino a contrarsi per favorirne l’espulsione. I fermenti lattici invece aiutano a ripristinare l’equilibrio della flora intestinale alterato e ripopolano l’intestino di batteri “buoni”.
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Quanto olio bere per andare in bagno?
Finito il lockdown, speriamo definitivamente, è tempo di mettere da parte sia junk food sia i comfort food che hanno abbondato durante la quarantena. Snack, pizza, dolci hanno abbondato nella nostra dieta nelle ultime settimane, calmando il senso di ansia e colmando la mancanza di amici, vita lavorativa e tanti abitudini quotidiane. Con la riapertura dell’Italia nella fase 2 è tempo di riequilibrare il nostro organismo, ancor prima di pensare a perdere quei chili di troppo accumulati sul girovita.
L’alleato ideale per combattere pesantezza e gonfiore è l’olio extra vergine di oliva. Può apparire un controsenso che un grasso possa aiutare a metterci in forma, eppure è così, tanto che lo sapevano anche le nostre nonne. Un cucchiaio di olio extra vergine di oliva a digiuno aiuta a regolarizzare il transito intestinale, eliminando proprio pesantezza e gonfiore.
Dotato di un leggero effetto lassativo, un cucchiaio di olio a digiuno migliora il microbiota intestinale, riducendo gli sforzi digestivi e l’accumulo di gas. Avendo poi proprietà antinfiammatorie e depurative, supporta anche la regolare funzionalità del fegato, alleviando possibili patologie dello stomaco come possono essere le gastriti.
- Per esplicare i migliori effetti sarebbe utile assumere un cucchiaio di olio extra vergine di oliva (30 ml circa) appena alzati, aspettando almeno mezz’ora per fare colazione.
- E’ chiaro che il gusto dell’olio rimarrà così a lungo in bocca e quindi è bene scegliere un olio con sapori che ci piacciono.
Le varietà di extra vergine italiano facilitano il compito, andando da sapori morbidi, di mandorla verde di un Frantoio maturo o di un’Ogliarola, fino a sentori più erbacei di un’Ottobratica o o una Bosana, per passare a note pomodorose di un’Ortice o un’Ascolana Tenera per finire con sentori più decisi di cicoria ed erbe di campo di una Cima di Mola.
- Se poi vi piacciono le note agrumante potete aggiungere 3 gocce di limone al cucchiaio di olio.
- Non avranno solo un piacevole effetto sensoriale ma anche una funzione depurativa.
- Il limone contiene anche una sostanza nota come pectina.
- Si tratta di un polisaccaride non assorbito dall’intestino che a sua volta riduce l’assorbimento intestinale di grassi e zuccheri.
Non serve comprare medicine, integratori o strani depurativi. Alle volte per il proprio benessere va bene anche aprire la dispensa. di T N
Quanto bicarbonato per stitichezza?
Bicarbonato di sodio per la stitichezza –
In molti si chiedono quando assumere bicarbonato di sodio : alcune persone vi ricorrono come lassativo in caso di costipazione e stitichezza, in quanto questa sostanza è in grado di alleviare alcuni sintomi.Immergersi in un bagno preparato con del bicarbonato di sodio, per esempio, può aiutare ad alleviare il dolore rettale associato alla stitichezza; esso contribuisce anche al rilassare lo sfintere anale, il che aiuta certamente nel promuovere movimento intestinale.Per preparare un bagno con bicarbonato di sodio, riempire la vasca con acqua tiepida, poi aggiungere circa 60 grammi di sodio e immergersi per circa 20 minuti.
Quale acqua fa evacuare?
Il consiglio in più: 3 regole d’oro anti-stipsi – Affinché l’alimentazione possa dare i suoi benefici, è fondamentale (non solo in caso di stipsi):
Non saltare i pasti Mangiare a orari regolari Masticare lentamente
Nel caso in cui tutti gli accorgimenti adottati (corretta alimentazione e sana attività fisica) non dovessero migliorare i sintomi della stitichezza, consulta il tuo medico di fiducia che potrebbe valutare la prescrizione di lassativi. L’acqua Oligominerale Naturale Santo Stefano, grazie alle sue caratteristiche e proprietà benefiche, è assolutamente indicata in caso di stipsi o stitichezza.
Come svuotare lo stomaco e l’intestino?
Che cos’è la Pulizia Intestinale e in cosa consiste? – La pulizia intestinale può essere considerata come una sorta di lavaggio del tratto enterico – o parte di esso (ad esempio, il colon ) – effettuata allo scopo di liberarlo, in maniera più o meno profonda, da residui e materiali di scarto in esso accumulati.
Normalmente, l’intestino è in grado di eliminare il suddetto materiale di scarto in maniera autonoma. Tuttavia, in presenza di particolari condizioni, come la stipsi, o in previsione dell’esecuzione di esami diagnostici di tipo endoscopico o di operazioni chirurgiche, può essere necessario intervenire per facilitare lo svuotamento del contenuto dell’intestino.
La pulizia intestinale, perciò, si effettua mediante l’uso di sostanze o farmaci che – assunti per bocca o somministrati per via rettale – sono in grado di stimolare la peristalsi intestinale e/o sono capaci di rimuovere il materiale di scarto dalle pareti enteriche, favorendone perciò l’eliminazione.
Come stimolare la cacca con il dito?
Come farlo –
Sdraiarsi sulla schiena e usare entrambe le mani per esercitare una leggera pressione sull’addome. Iniziare dal lato inferiore destro dell’addome, facendo lentamente dei cerchi in senso orario ed esercitando una leggera pressione. Quindi, usare il palmo della mano destra per applicare una leggera pressione all’interno dell’ osso dell’ anca, Rilasciare e applicare pressione sul lato destro, sotto il centro delle costole e sul lato sinistro. Passare alla mano sinistra per esercitare pressione all’interno dell’ osso iliaco sinistro. Usare i polpastrelli di entrambe le mani per premere sull’addome verso l’alto. Iniziare in basso a destra e muoversi in senso orario. Ripetere i passaggi per il tempo desiderato.
Come capire se hai un tappo di feci?
Senso di tensione e gonfiore addominale Dolore durante la defecazione con sensazione di evacuazione incompleta Dolore addominale Emissione di sangue rosso vivo con le feci (rettorragia).
Come stimolare la cacca massaggio?
Massaggio professionale e automassaggio contro la stitichezza – Il massaggio professionale all’intestino è un’ottima soluzione per chi desidera liberarsi del senso di pesantezza causato dalla stitichezza. Quando ci si reca da un professionista con continuità e si associa a questa attività una dieta ricca di liquidi e fibre, una corretta idratazione e dell’attività fisica è possibile ottenere dei risultati soddisfacenti.
sdraiarsi su un supporto comodo, sulla schiena e utilizzare entrambi i palmi delle mani per esercitare una leggera pressione sull’addome stesso. l’automassaggio può cominciare dalla parte bassa destra, risalire verso le costole e poi spostarsi verso il lato sinistro. i movimenti devono essere rotatori ed eseguiti in senso orario, esercitando una leggera pressione. Il massaggio può essere ripetuto per il tempo desiderato.
Si suggerisce di non esercitare un’eccessiva pressione sull’addome, soprattutto se si dovessero individuare delle zone più dure.
Cosa mangiare quando si ha un blocco intestinale?
Pane tostato, fette biscottate, grissini, crackers, di fa- rina raffinata (NON integrale) e ammorbiditi in brodo o altri liquidi. Riso, pasta di piccolo formato, farine di cereali, semolino, polenta, gnocchi di patate o semoli- no, corn flakes senza aggiunta di fibre.
Quando hai lo stimolo di defecare ma non riesco?
Perché il tenesmo rettale non va mai sottovalutato? – Il tenesmo può essere il campanello d’allarme di patologie maligne molto serie, quali il tumore del collo dell’utero oppure il cancro del colon, del retto dell’ano, I suoi sintomi quindi non vanno mai trascurati, specie se si presentano dopo i 50 anni d’età, quando (statisticamente) le probabilità di neoplasie al tratto intestinale aumentano proporzionalmente.
- Anche infezioni da malattie sessualmente trasmissibili come la clamidia, la gonorrea e la candida possono aggravarsi se non prontamente trattate, ed il tenesmo può essere un sintomo a cui prestare attenzione per la diagnosi ed il successivo trattamento.
- In generale, quando si sperimenta con una certa frequenza il sintomo della mancata defecazione anche in presenza di forte stimolo, si dovrebbe quanto prima prenotare una visita specialista presso un colonproctologo, ossia il medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle patologie intestinali e ano-rettali.
contatta ORA IL DOTTORE e chiedigli aiuto L ‘articolo che stai leggendo tratta di materie mediche e sanitarie. Le informazioni in esso contenute sono state scritte da medici professionisti, ma non possono e non devono in alcun modo sostituire una visita medica specialistica. Se ritieni di sperimentare la sintomatologia della patologia descritta in quest’articolo, non iniziare autonomamente terapie, ma parlane subito con il tuo medico di fiducia. Quindi ricorda che.
Il tenesmo è la condizione di impossibilità a completare l’evacuazione, sia totale che parziale, anche in presenza di forte stimolo a defecare; Alcune malattie sessualmente trasmissibili, come la clamidia o la candida, possono provocare il sintomo del tenesmo; Il tenesmo cronico è un tipico sintomo del cancro del colon-retto in stadiazione avanzata; Malattie infiammatorie croniche del retto e del colon, come la rettocolite ulcerosa e la malattia di Crohn possono causare frequenti episodi di tenesmo; Il tenesmo è un sintomo abbastanza frequente negli stati di rettocele avanzati; La radioterapia, in particolar mondo quella dopo un intervento di rimozione chirurgica del cancro del retto, è sovente causa di tenesmo
Il Dott. Attilio Nicastro è un chirurgo colonproctologo specializzato nel trattamento delle patologie del colon, del retto e dell’ ano. Da anni studia e sperimenta tecnologie chirurgiche a bassa invasività e con basso dolore post operatorio per risolvere nel modo meno traumatico possibile i problemi di prolasso emorroidale, di ragadi e di fistole anali,
- Nel corso della sua trentennale professione, ha operato con successo migliaia di pazienti affetti da patologia emorroidale, avendo sempre un particolare riguardo verso l’importanza di conservare la normale funzionalità anale, garantendo al contempo risultati duraturi. Il Dott.
- Attilio Nicastro opera come Responsabile nel Dipartimento di Colonproctologia dell’European Hospital di Roma, e riceve nei suoi studi di Roma, Milano, Lecce e Lamezia Terme,
Per maggiori informazioni su tutte le attività di studio e ricerca del dottor Attilio Nicastro, puoi visionare il suo sito web attilionicastro.it oppure collegarti alla sua pagina personale Facebook seguendo questo indirizzo. Vuoi contattare il Dott. Attilio Nicastro? Chiama il centralino unificato. ti potrebbero interessare anche i seguenti contenuti: È rapido e veloce : se hai il tuo profilo su uno dei seguenti social network, clicca semplicemente sul logo che ti interessa per aggiungere il Dott. Attilio Nicastro ai tuoi amici: