Cosa Mangiare Per Calmare Il Reflusso?
Elvira Olguin
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Contents
Come calmare subito il reflusso?
Consigli utili –
- Mangiare di meno ma più frequentemente (5 volte al dì). Masticare gli alimenti senza fretta e in modo rilassato per evitare l’infiammazione e la pressione dello stomaco.
- Mangiare leggero e senza abbondare almeno 3 ore prima di andare a letto. Non prendere bevande prima di coricarsi.
- Evitare i cibi che scatenano il reflusso. Si consiglia di evitare le bevande con la caffeina, bibite gassate o alcoliche, alimenti grassi e fritti (patatine fritte, hamburger, uova, latte intero), mentuccia e menta verde, cibi piccanti, aglio, cipolla (se non quella dolce), peperoni, pomodori, alimenti a base di pomodori (succo di pomodoro, ketchup, salsa, chile e pizza).
- Non iniziare il pasto con amidi ovvero non iniziare con il pane o patate (può provocare sensazione dolorosa o di pienezza e dar inizio al singhiozzo). Si consiglia di iniziare il pasto con alcuni bocconi di verdure, possibilmente crude.
- Dimagrire se si hanno dei chili in eccesso: secondo studi condotti, il sovrappeso induce lo sfintere esofageo inferiore a restare chiuso e ciò contribuisce al reflusso acido.
- Non fumare. La nicotina stimola la produzione di acido e rilassa i muscoli dell’esofago.
- Mantenere una posizione eretta specialmente dopo aver mangiato. Se ci si corica o ci si sdraia dopo il pasto c’è più rischio di soffrire di reflusso in quanto questa postura favorisce la salita degli acidi. Per questo motivo è meglio rimanere seduti o passeggiare dopo aver mangiato. La notte si consiglia di alzare 20 centimetri la testata del letto.
- Cercare di non fare attività fisica dopo aver mangiato. Se lo si fa a stomaco pieno, è più probabile l’aumento di acidità e reflusso.
- Verificare i farmaci che si assumono. Ne Esistono alcuni, incluso l’acido acetilsalicilico, antinfiammatori, cure ormonali o farmaci per combattere l’insonnia, che possono irritare l’apparato digestivo e causare il reflusso gastroesofageo. In caso di dubbi consultare il proprio medico.
- Non usare capi aderenti mentre si mangia. Le cinghie, le calze, i pantaloni stretti, fanno pressione sullo stomaco e fanno si che l’acido risalga. Per questo motivo si consiglia, se si usa una cintura, di non stringerla al massimo.
- Evitare lo stress. Ridurre lo stress aiuta a ridurre il reflusso. A tal proposito si potrebbe praticare meditazione, yoga o seguire tecniche di respiro profondo e fare attività fisica regolarmente (camminare veloci, nuotare o andare in bicicletta).
Consultare il proprio medico se il reflusso persiste o se si ripete frequentemente, nonostante i rimedi naturali e i consigli sopra esposti. : Rimedi naturali per il reflusso – Associazione Libera Malati Acalasia e altre malattie dell’esofago (Onlus)
Cosa peggiora il reflusso?
Fumo. assunzione di alcool. assunzione di farmaci. alimentazione scorretta e ricca di cibi grassi.
Cosa mangiare a colazione per chi soffre di reflusso?
Ti capita spesso di avvertire bruciore di stomaco o acidità ? Prova a tenerli sotto controllo con la giusta dieta contro il reflusso gastrofageo, Sono sempre di più le persone che dichiarano di soffrire di disturbi gastroesofagei, Ma cos’è nello specifico il reflusso? Si tratta di un disturbo avvertito almeno dal 15% della popolazione italiana, con maggiore frequenza nelle donne in gravidanza.
Il reflusso è contraddistinto dalla presenza di sintomi tipici come i l bruciore dietro lo sterno e il rigurgito acido (percezione di liquido amaro o acido in bocca) e di sintomi atipici come la tosse cronica, laringite, nausea, singhiozzo, asma ed insonnia, Sebbene la scelta migliore sia sempre quella di rivolgersi ad un medico in caso di qualsiasi dubbio, possiamo fare comunque riferimento alla presenza dei sintomi tipici per diagnosticare la malattia da reflusso,
Nella maggior parte dei casi non si può fare molto per eliminare totalmente il reflusso, ma è possibile tenerlo sotto controllo grazie alla giusta dieta anti-reflusso, if(window.innerWidth È noto – infatti – che alcuni cibi più di altri aumentano la sensazione di bruciore ed il reflusso, Alcuni alimenti possono causare anche dolore retrosternale per effetto del loro contenuto acido, il quale può provocare un’irritazione diretta alle pareti dell’esofago.
Tra questi vi sono pomodori, cibi piccanti, menta, fritti, hot dogs, arance, cioccolata, caffè e alcol che attivano la pepsina, un enzima dal compito di aiutare nella digestione delle proteine. Pepsina e succhi gastrici sono ritenuti i principali responsabili dei rigurgiti, soprattutto quando sono combinati tra loro in quantità eccessive.
Passiamo adesso in rassegna i cibi che possono essere inclusi in una dieta reflusso, ossia quelli più semplici da digerire. In particolare, rientrano in questa lista tutti quelli che richiedono la produzione di minori succhi gastrici e minore pepsina per essere digeriti.
Tra i cibi sì in assoluto, rientrano la maggior parte delle verdure, Sì a broccoli, patate bollite, carote, fagioli, cavoli e piselli, Sono ammessi ma con la dovuta moderazione crauti, cipolle cotte, aglio cotto, scalogno e porri, Queste sono da consumare crude, cotte al vapore o bollite. Non subiscono particolari restrizioni i cereali, tra cui sono ammessi: riso (integrale e raffinato), avena, crusca e muesli,
if(window.innerWidth La carne è consentita, ma quella da prediligere è in assoluto la carne magra, Sì a pollo, tacchino, coniglio, maiale (la parte più magra) e vitello. Sì ad uova cotte al vapore, tonno e altro pesce magro e fresco, Latticini e derivati sono da consumare con moderazione,
- Sono inclusi latte, yogurt, mozzarella, feta e formaggi magri,
- Quanto alla frutta, sono ammesse pere, mele, banane, melone e – da consumare con moderazione – pesca, lampone, sidro di mele ed uva,
- É possibile consumare dei centrifugati detox a base di verdure per ridurre la sensazione di disagio,
- Qui sotto trovi una serie di ulteriori consigli alimentari che possono aiutarti a diminuire la sensazione di disagio provocata dal reflusso gastrofageo ed un esempio in pdf da scaricare gratis,
Passiamo adesso alla rassegna dei cibi da evitare o da ridurre per combattere il reflusso gastrofageo, Tra i cibi no rientrano alcune verdure ed ortagg i. No ai pomodori che sono particolarmente acidi, cipolla cruda, aglio crudo, patate fritte e da insalata,
La carne da evitare è principalmente quella grassa, come la spalla o il lombo di manzo. Evitare pollo ed uova fritte. Tra i latticini che aumentano il reflusso sono inclusi panna acida, formaggio molle fresco, gelato, burro e milkshake, Tra i frutti assolutamente da escludere dalla dieta per combattere il reflusso troviamo arancia, pompelmo, limone, melograno, ananas, mirtilli e mandarini,
Per gli amanti del caffè il reflusso è un duro colpo da sopportare. Sono infatti da escludere caffè e bevande a base di caffeina, thé, vino e liquori, No anche alla cioccolata, salse, cibi fritti e particolarmente conditi,
Quale frutta non mangiare con il reflusso?
Quale frutta evitare in caso di gastrite? – L’alimentazione e lo stile di vita influiscono in maniera decisiva nel provocare o peggiorare gli episodi di gastrite o reflusso. Da evitare abitudini quali il consumo abituale di alcolici, di sigarette e di caffè, nonché farmaci antinfiammatori.
Importante seguire orari il più possibile regolari, mangiando senza fretta e stando leggeri alla sera, il momento in cui il disturbo può riacutizzarsi maggiormente e disturbare il sonno, La frutta, come abbiamo accennato, non è tutta uguale. Ciò che caratterizza i disturbi gastrici è un eccesso di acidità, motivo per cui è preferibile privilegiare quei frutti che non aggiungano un effetto di questo tipo.
La frutta migliore per gastrite è, quindi, quella meno acida. Da evitare arance, pompelmi, limoni, mirtillo rosso, frutti di bosco e fragole, sia freschi che in succo, i quali contribuiscono a creare nel tubo digerente un ambiente eccessivamente acido.
La frutta secca, in particolare noci e arachidi, tende a provocare l’acidità, in virtù dell’alto contenuto di grassi e proteine. È da consumare senza esagerare e rappresenta una buona soluzione quando aggiunta allo yogurt, meglio ancora se tostata e spellata. La frutta che abbiamo citato è da limitare il più possibile, per la gastrite.
Meglio consumare, invece, una frutta zuccherina, come le pere, la quale si rivela un valido aiuto contro l’acidità di stomaco, LEGGI ANCHE: Pere lassative e detox: un pieno di fibre per l’intestino pigro
Cosa blocca il reflusso?
La terapia farmacologica – Se le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti ad alleviare i sintomi, il medico può prescrivere farmaci specifici. Tra questi troviamo:
antiacidi: agiscono rapidamente neutralizzando l’acido presente nello stomaco e riducendo la sintomatologia da reflusso gastroesofageo. Il loro abuso può portare a stipsi o diarrea; farmaci che bloccano la produzione di acido a livello gastrico: in questa classe di farmaci troviamo gli inibitori della pompa protonica (come omeprazolo, lansoprazolo, rabeprazolo, pantoprazolo ed esomeprazolo ) che sono i farmaci più utilizzati nella terapia del reflusso. Il loro effetto inizia a presentarsi a circa 48 ore dall’inizio della loro assunzione, e sono efficaci sia nell’alleviare i sintomi sia nella guarigione di eventuali complicanze come l’esofagite erosiva; farmaci procinetici: ostacolano il reflusso promuovendo la corretta motilità e lo svuotamento di stomaco ed esofago, in particolar modo dopo il consumo di pasti. In questa classe di farmaci troviamo domperidone, metoclopramide e levosulpiride, In rari casi, con l’uso di questi farmaci, possono verificarsi effetti indesiderati che comprendono tremori, disturbi neurologici, allungamento del tratto QT all’elettrocardiogramma, e un aumento dei livelli di prolattina,
Solo raramente, in assenza di risposta ai farmaci e in presenza di alterazioni anatomiche, può essere valutato il ricorso alla chirurgia (laparoscopia).
Quanto tempo ci vuole per far passare il reflusso?
Ma, quanto dura il bruciore di stomaco? – Purtroppo, è difficile dire quanto durerà il tuo bruciore di stomaco poiché la durata varia da persona a persona. In alcuni soggetti cessa dopo pochi minuti, mentre in altri può protrarsi per ore o addirittura giorni.
Nella sua forma più lieve, che di solito si verifica dopo aver mangiato un determinato cibo, i sintomi del bruciore di stomaco possono durare fino a quando l’organismo non ha digerito il pasto. I sintomi possono anche ripresentarsi quando ci si sdraia o ci si piega in avanti a causa dell’ulteriore pressione esercitata sul muscolo dello sfintere.
Se non sei tra i “fortunati” che soffrono di bruciore di stomaco solo durante il giorno, ti starai chiedendo quanto dura il bruciore di stomaco di notte. Questa è nota per essere la forma più dolorosa, che può tenere svegli anche tutta la notte, e anche la più pericolosa poiché l’acido dello stomaco può rimanere nell’esofago più a lungo, provocando danni maggiori.
Cosa bere se si soffre di reflusso?
Conclusioni
Tipo di alimento | Cosa va bene | Cosa non va bene |
---|---|---|
Bevande | Acqua, bevande decaffeinate e succhi di frutta non acidi. | Bevande con caffeina, menta, alcol, tè alla menta e bevande gassate. |
Minestre | Tutte le preparazioni prive o a basso contenuto di grassi. | Zuppe con aggiunta di carni grasse, latte, olio ecc. |
Come rilassare l’esofago?
Come funziona l’esofago – Quando un soggetto deglutisce, il cibo si muove dalla bocca alla gola, detta anche faringe (1). Lo sfintere esofageo superiore si apre (2) per permettere al cibo di entrare nell’esofago dove le contrazioni muscolari, dette peristalsi, spingono il cibo verso il basso (3).
Esami per escludere l’angina Radiografie con bolo baritato Manometria
Calcio-antagonisti Talvolta iniezioni di tossina botulinica Talvolta intervento chirurgico
Lo spasmo esofageo è spesso difficile da trattare. I calcio-antagonisti, come la nifedipina, possono attenuare i sintomi favorendo il rilassamento dei muscoli esofagei. Si possono somministrare anche gli antidepressivi triciclici utilizzati come miorilassanti.
- Se i farmaci non sono efficaci, si può tentare un ciclo di iniezioni di tossina botulinica nell’esofago, nello sfintere esofageo inferiore o in entrambi.
- Alcuni soggetti presentano sintomi gravi e difficili da trattare.
- In rari casi, il chirurgo può incidere lo strato muscolare per l’intera lunghezza dell’esofago (miotomia).
In alternativa, un gastroenterologo può incidere questo strato muscolare durante un’endoscopia. NOTA: Questa è la Versione per i pazienti. CLICCA QUI CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI Copyright © 2023 Merck & Co., Inc., Rahway, NJ, USA e sue affiliate. Tutti i diritti riservati.
Cosa fare contro il reflusso notturno?
Evitare il consumo di alcolici. masticare lentamente ed evitare di parlare mentre si mangia. aspettare almeno 3 ore dopo i pasti per andare a dormire o comunque per assumere una posizione sdraiata. migliorare la postura, evitando di assumere posizioni che schiacciano lo stomaco e l’esofago, in particolare dopo i pasti.
Chi soffre di reflusso può mangiare il riso?
Consigli generali Astenersi dal fumo. Evitare pasti abbondanti. Masticare a lungo i bocconi i Non assumere la posizione distesa dopo aver mangiato. i Evitare cinture o indumenti stretti sull’addome. Se in sovrappeso dimagrire di alcuni chili. Alimenti consentiti Pasti principali Pasta e riso (in quantità moderate e non molto conditi), minestre, zuppe, crackers, grissini, carne magra ai ferri o bollita, pesce (non frittura), ricotta, formaggi (moderatamente), prosciutto crudo e cotto, speck, bresaola, uova alla coque, patate, legumi, verdura (preferibilmente cotta), frutta.
Chi soffre di reflusso può mangiare la banana?
Le banane sono utili contro l’acidità di stomaco – Le banane hanno delle fibre preziose come la pectina e l’inulina, che servono per nutrire e tenere in salute la flora batterica dell’intestino e dello stomaco. Queste fibre agiscono dunque come prebiotici, stimolando la crescita dei batteri buoni dell’intestino e contribuendo con nuovi enzimi ad aiutare il corpo ad assorbire i nutrienti.
Chi soffre di reflusso può bere acqua e limone?
In caso di acidità di stomaco, stop ad acqua e limone.
Chi soffre di reflusso può mangiare l’insalata?
Una sensazione di bruciore dietro lo sterno: questo il sintomo caratteristico del reflusso gastroesofageo, una condizione che si verifica quando i succhi gastrici entrano a contatto con le pareti dell’ esofago, Un disturbo non sempre facile da riconoscere e diagnosticare, che si acuisce in condizioni di stress o di cambiamento nei ritmi. Il reflusso può essere controllato mediante terapia farmacologica, i farmaci agiscono però sui sintomi. È invece importante prevenire il reflusso gastroesofageo, agendo sul proprio stile di vita.
- Mantenere il peso corporeo nella norma. Obesità e sovrappeso sono condizioni favorenti il reflusso: la pressione intraddominale infatti aumenta il rischio di risalita dei succhi gastrici. È bene dunque contrastare l’accumulo di grasso addominale, prestando attenzione a ciò che si mangia. Perdere peso e ridurre il giro vita può aiutare, mentre spesso i pazienti pensano che mangiare carboidrati allevi i sintomi, e aumentano di peso.
- Evitare gli alimenti difficili da digerire, quelli irritanti e quelli acidi. È meglio evitare di consumare cibi pesanti come sughi, insaccati, soffritti, ma anche caffè, cioccolato e alcol, che sono irritanti. Attenzione anche a cibi acidi come pomodori o agrumi, alla menta, che facilita il passaggio degli acidi, e anche alla lattuga, le cui fibre lunghe possono essere difficili da digerire. Da limitare il consumo di spezie, anche se il peperoncino può in alcuni casi alleviare i dolori.
- No alle gomme da masticare e al fumo. Le gomme fanno ingerire molta aria e peggiorano il disturbo. Anche il fumo aggrava la condizione.
- Evitare i pasti abbondanti, soprattutto a cena. Dopo mangiato, in particolare la sera, bisognerebbe stare seduti con la schiena dritta o meglio ancora, fare una passeggiata e non andare a dormire prima che siano trascorse due ore dalla fine del pasto. Il rischio, altrimenti, è che il reflusso infici la qualità del sonno.
- Dedicarsi a una costante attività fisica, Condurre una vita attiva e praticare attività fisica aiuta a scaricare le tensioni e a migliorare la postura. Alcune condizioni come scoliosi e cifosi infatti, possono aggravare il reflusso.
Come curare il reflusso gastroesofageo in modo naturale?
Rimedi naturali reflusso gastroesofageo: i consigli di Korian – La prima cosa che possiamo fare per ridurre il rischio di reflusso è quella di dimagrire. Questo vale soprattutto per i soggetti sovrappeso nei quali talvolta è sufficiente perdere peso per veder molto ridotti se non addirittura scomparsi i sintomi del reflusso.
- La seconda cosa importante è quella di non usare mai abiti attillati che stringano in vita, così come quella di fare attività fisica che non comporti troppo l’uso dei muscoli addominali che creano un aumento di pressione all’interno dello stomaco favorendo il reflusso.
- Molto utile risulta anche evitare distrazioni durante il pasto (giornale, cellulare, televisione) concentrandosi nel masticare bene, assumendo piccoli bocconi e non sdraiandosi subito dopo a stomaco ancora pieno.
In certi particolari casi di bruciori notturni, inoltre, può risultare particolarmente utile sollevare la testata del letto di circa 15 cm. Non sempre è necessario ricorrere ai medicinali, I rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo possono infatti recitare un ruolo importante, soprattutto quando il reflusso non ha ancora creato danni importanti alle mucose.
Naturalmente se affiancati da una dieta bilanciata che preveda cibi e bevande suggeriti da un esperto in nutrizione, Pesce azzurro, verdure cotte, carni bianche magre e frutta sono solo alcuni esempi per dovere di cronaca! I cibi fermentati, come il kimchi (alcalino), possono essere incredibilmente utili per il sistema digestivo.
Secondo alcuni studi consumare un cucchiaio di senape durante l’insorgenza dei sintomi da reflusso acido e del bruciore di stomaco bilancia i livelli di acidità. Sia le banane che le mele contengono antiacidi naturali che possono aiutare ad alleviare o prevenire l’insorgenza di reflusso acido.
Quando il reflusso diventa pericoloso?
Non ignorare il reflusso cronico Il reflusso acido è considerato GERD se sintomi di gravità da moderata a grave si manifestano una volta alla settimana. Per verificare se si tratta di GERD, è necessario consultare un gastroenterologo. Difficoltà di deglutizione, bruciore di stomaco, rigurgito e altri sintomi della GERD non provocano solo fastidio, ma possono anche indicare una condizione più grave.3 Senza intervento, il 26,5% dei pazienti affetti da GERD cronica può sviluppare una condizione precancerosa chiamata esofago di Barrett.4 L’esofago di Barrett è il fattore di rischio primario per l’adenocarcinoma esofageo.5,6,7 Un esofago di Barrett non trattato può aumentare di 30-60 volte il rischio di sviluppare questa forma di cancro.5,8 Se rilevato precocemente, è possibile trattare l’esofago di Barrett e ridurre il rischio di adenocarcinoma esofageo.9,10 I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro.
- Consultatevi sempre con il vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.1 Shaheen N, RansohoffDF.
- Gastroesophageal reflux, Barrett’s esophagus and esophageal cancer.
- JAMA,2002;287:1972-81.2 Dymedex Market Development Consulting, Strategic Market Assessment, GERD, October 30, 2014.
References 1-3, 6-15, 22, 23, 25.3 Vaezi M, Zehrai A, Yuksel E. Testing for refractory gastroesophageal reflux disease. ASGE Leading Edge.2012;2(2):1-13. American Society Gastroenterology Endoscopy, Pages 1-4.4 Dymedex Market Development Consulting, Strategic Market Assessment, GERD, October 30, 2014.
References,1-3, 6-15, 22, 23, 25, and 34.5 De Jonge PJ, van Blankenstein M, Looman CW, Casparie MK, Meijer GA, Kuipers EJ. Risk of malignant progression in patients with Barrett’s oesophagus: a Dutch nationwide cohort study. Gut,2010;59:1030-6 6 Pohl H, Welch G et al. The role of over diagnosis and reclassification in the marked increase of esophageal adenocarcinoma incidence.
J Natl Cancer Inst,2005;97:142-6.7 Hvid-Jensen F, Pedersen L, Drewes AM, Sorensen HT, Funch-Jensen P. Incidence of adenocarcinoma among patients with Barrett’s esophagus. N Engl J Med,2011;365:1375-83 8 Gilbert EW et al. Barrett’s esophagus: a review of the literature.
- J Gastrointest Surg,2011;15:708-1.9 Orman ES, Li N, Shaheen NJ.
- Efficacy and durability of radiofrequency ablation for Barrett’s esophagus: systematic review and meta-analysis.
- Clin Gastroenterol Hepatol,2013;11:1245-55.10 PhoaKN, van Vilsteren FG, Pouw RE, Weusten BL, et al.
- Radiofrequency ablation vs endoscopic surveillance for patients with Barrett esophagus and low-grade dysplasia: a randomized clinical trial.
JAMA,2014 Mar 26;311(12):1209-17. : Non ignorare il reflusso cronico
Cosa succede se si trascura il reflusso?
Reflusso gastroesofageo e sintomi otorinolaringoiatrici e polmonari – Diversi studi hanno dimostrato la presenza di reflusso gastro-esofageo in molti pazienti affetti da sintomi otorinolaringoiatrici e polmonari ” – afferma lo specialista. L’associazione tra asma e reflusso è stata riscontrata nel 30-80% dei casi ; inoltre il reflusso gastroesofageo sembra essere la terza causa di tosse cronica dopo problemi polmonari e dei seni paranasali.
Questi sintomi, anche se associati a quelli tipici, sono di più difficile diagnosi e trattamento collocandosi in un ambito multidisciplinare tra diverse figure mediche quali lo specialista pneumologo, allergologo, otorinolaringoiatra e cardiologo. Quando compaiono i sintomi extraesofagei si parla reflusso laringofaringeo (LPR),
“L’insorgenza di questi sintomi respiratori può essere ricondotta all’esposizione acida diretta della mucosa delle vie aeree superiori anche sotto forma di aerosol oppure può essere causata da uno stimolo irritativo cronico sull’esofago distale in grado di evocare un riflesso vagale responsabile della sintomatologia – continua il Prof.
Bona -. Il paziente affetto da malattia da reflusso può inoltre manifestare alterazioni del ritmo e della qualità del sonno che si ripercuotono inevitabilmente sulla vita lavorativa e sociale. Il controllo dei sintomi è inevitabilmente ottenuto tramite assunzione cronica di farmaci, prevalentemente inibitori della pompa protonica (PPI) e farmaci di barriera che di fatto rendono i pazienti farmacodipendenti anche in giovane età.
È importante inoltre sottolineare come un reflusso trascurato possa essere causa di complicanze quali:
l’ esofagite ulcere esofagee sanguinamento stenosi esofagee
insorgenza di esofago di Barrett, condizione precancerosa che può nel tempo evolvere in una neoplasia dell’esofago distale”.
Cosa fare in caso di reflusso notturno?
Evitare il consumo di alcolici. masticare lentamente ed evitare di parlare mentre si mangia. aspettare almeno 3 ore dopo i pasti per andare a dormire o comunque per assumere una posizione sdraiata. migliorare la postura, evitando di assumere posizioni che schiacciano lo stomaco e l’esofago, in particolare dopo i pasti.
Come rilassare l’esofago?
Come funziona l’esofago – Quando un soggetto deglutisce, il cibo si muove dalla bocca alla gola, detta anche faringe (1). Lo sfintere esofageo superiore si apre (2) per permettere al cibo di entrare nell’esofago dove le contrazioni muscolari, dette peristalsi, spingono il cibo verso il basso (3).
Esami per escludere l’angina Radiografie con bolo baritato Manometria
Calcio-antagonisti Talvolta iniezioni di tossina botulinica Talvolta intervento chirurgico
Lo spasmo esofageo è spesso difficile da trattare. I calcio-antagonisti, come la nifedipina, possono attenuare i sintomi favorendo il rilassamento dei muscoli esofagei. Si possono somministrare anche gli antidepressivi triciclici utilizzati come miorilassanti.
- Se i farmaci non sono efficaci, si può tentare un ciclo di iniezioni di tossina botulinica nell’esofago, nello sfintere esofageo inferiore o in entrambi.
- Alcuni soggetti presentano sintomi gravi e difficili da trattare.
- In rari casi, il chirurgo può incidere lo strato muscolare per l’intera lunghezza dell’esofago (miotomia).
In alternativa, un gastroenterologo può incidere questo strato muscolare durante un’endoscopia. NOTA: Questa è la Versione per i pazienti. CLICCA QUI CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI Copyright © 2023 Merck & Co., Inc., Rahway, NJ, USA e sue affiliate. Tutti i diritti riservati.
Come sfiammare l’esofago?
Trattamento dell’esofagite eosinofila – Sono indicati i farmaci steroidei come il cortisone per ridurre l’infiammazione e una dieta di eliminazione verso un alimento specifico o un gruppo di alimenti; questa deve poi essere seguita dalla loro progressiva reintroduzione per individuare la causa della reazione allergica.