Cosa Sono I Monociti?
Elvira Olguin
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Cosa vuol dire se i monociti sono alti?
Cosa sono i Monociti – I monociti sono un tipo di globuli bianchi (o leucociti) che svolgono più ruoli nell’ambito delle nostre difese immunitarie, Tra questi compiti spicca la capacità fagocitaria, i cui processi di attivazione non sono solamente implicati nella classica difesa da patogeni ( infezioni ), ma anche nella regolazione di altre attività fisiologiche ( coagulazione ) e/o patologiche ( aterosclerosi ).
- I monociti hanno origine nel midollo osseo e viaggiano attraverso il flusso sanguigno verso i tessuti di tutto l’organismo dove maturano e si differenziano in macrofagi,
- Inoltre, i monociti ed i macrofagi stimolano altre cellule del sistema immunitario rilasciando enzimi, proteine di complemento ed altri fattori regolatori.
Monociti: Funzioni e Valori Di norma, viene definita come monocitosi un quantitativo maggiore di 600 monociti per microlitro di sangue periferico. Per i ridotti tempi di permanenza (circa otto ore), i monociti non sono molto abbondanti nel sangue, dove rappresentano circa l’1-6% di tutti i globuli bianchi.
Cosa indicano i monociti?
Cosa sono i monociti? – I monociti sono i globuli bianchi più grandi, rappresentano infatti dall’1 al 6% circa dei globuli bianchi del sangue. Sono prodotti all’interno del midollo osseo e poi immessi nel flusso sanguigno, da dove raggiungono i tessuti in cui si rende necessario il loro intervento.
Qui aumentano di dimensioni, si differenziano e diventano macrofagi. I monociti per esempio agiscono nella risposta ai parassiti (come nel caso dei vermi intestinali) o in caso di allergia e intervengono tramite fagocitosi: come i neutrofili (ma in misura maggiore) “divorano” agenti infettivi (batterici, micotici, virali) o anche residui di cellule morte o danneggiate.
In circolo sopravvivono dalle 8 alle 72 ore. Possono essere “reclutati” alla difesa “sul campo” ovvero uscire dal circolo e permanere nei tessuti fino anche a 80 giorni.
Cosa fa aumentare i monociti?
Monociti alti: le cause Alcune malattie infettive: tubercolosi, brucellosi, febbre tifoide, endocardite batterica subacuta, sifilide, malaria.
Come si curano i monociti?
Si somministrano antibiotici per trattare le infezioni mentre il trapianto di cellule staminali. maggiori informazioni può curare la malattia. I soggetti non vaccinati devono ricevere il vaccino anti-HPV.
Quando il valore dei monociti è preoccupante?
Quando i livelli dei monociti nel sangue sono più alti del normale si parla di monocitosi, una condizione che può dipendere da varie ragioni. Il numero di questo tipo di globuli bianchi, che solitamente dovrebbe rappresentare l’1-6% dei leucociti circolanti in totale, può superare i valori normali a causa di malattie infettive, anemie o alcuni tipi di tumori, ma non è detto che tu debba allarmarti immediatamente, perché a volte potresti avere i monociti alti per via di alcune condizioni fisiologiche, quindi non necessariamente gravi.
Devi sapere che i monociti hanno un ruolo fondamentale all’interno del sistema immunitario, del quale sono considerati gli “spazzini”, proprio per la loro capacità di combattere le infezioni fagocitando e ingerendo sostanze o microorganismi che potrebbero danneggiare l’organismo, ma il loro contributo va anche oltre, dato che stimolano l’azione di altri globuli bianchi importanti per la rimozione dei tessuti morti e per regolare la risposta immunitaria stessa.
Per tutti questi motivi è importante tenere sotto controllo eventuali alterazioni dei valori, dato che sia l’aumento che la riduzione del numero di monociti nel sangue potrebbero essere asintomatici, quindi potresti accorgerti che qualcosa non va direttamente dai sintomi provocati dalla malattia che ha causato la monocitosi.
Se hai qualche sospetto, ti basterà un emocromo completo con formula per controllare i livelli dei monociti: in base ai risultati, sarà il tuo medico a dirti cosa fare e, eventualmente, suggerirti il trattamento più adatto. Monocitosi La monocitosi è una condizione che si verifica in caso di aumento del numero dei monociti presenti nel sangue periferico, ovvero quello che circola nelle vene, nei capillari e nelle arterie.
Se hai i monociti alti significa che il numero di queste cellule nei vasi sanguigni è al di sopra dei valori normali, che sono compresi tra 200 e 600 monociti per microlitro di sangue. I monociti sono infatti un tipo di globuli bianchi (o leucociti) dalle grandi dimensioni e dalla forma ovale, e di solito sono presenti nel sangue in una quantità pari all’1-6% dei globuli bianchi totali in circolo.
Monitorare i livelli di queste cellule è importante perché da loro dipende il funzionamento del tuo sistema immunitario, e sia una crescita che una diminuzione dei valori, specialmente se eccessive, possono essere associate a infezioni, infiammazioni o tumori. Allo stesso modo, però, non dovrai preoccuparti eccessivamente se le variazioni sono leggere, perché potrebbero essere dovute semplicemente ad alcune condizioni fisiologiche.
Come altri leucociti, anche i monociti vengono prodotti nel midollo osseo e sono poi immessi nel flusso sanguigno, attraverso il quale possono raggiungere i tessuti, come ad esempio la milza o il fegato, nei quali è necessaria la loro azione. È una volta arrivati qui che questi globuli bianchi crescono di dimensioni e si differenziano nei macrofagi, le cosiddette cellule “spazzino” del sistema immunitario che, nel luogo dove è presente un’infezione o un’infiammazione, agiscono tramite fagocitosi, cioè divorano gli agenti infettivi, altri microrganismi nemici o residui di cellule morte o danneggiate.
La loro importanza, però, non finisce qui, perché attraverso il rilascio di enzimi e proteine i monociti stimolano anche le altre cellule del sistema immunitario a distruggere le cellule tumorali e, più in generale, a regolare la risposta immunitaria contro le minacce esterne. Mentre sono in circolo, la sopravvivenza di questi leucociti è compresa tra 8 e 72 ore, ma può aumentare fino a 80 giorni quando i monociti raggiungono i tessuti e diventano macrofagi, pronti a difendere il tuo organismo.
I livelli di monociti nel sangue periferico si possono misurare con l’emocromo completo con formula leucocitaria, un esame che si esegue con un semplice prelievo di sangue e che indica sia la quantità di queste cellule in un microlitro di sangue che il rapporto in percentuale rispetto agli altri tipi di globuli bianchi, ovvero neutrofili, eosinofili, basofili e linfociti.
Il medico può prescriverti questo esame quando gli descrivi sintomi sospetti, che fanno pensare ad una malattia autoimmune o un’infezione, oppure potresti effettuarlo tu per un controllo di routine e scoprire dei valori alterati. Oltre a confermare eventualmente la diagnosi di monocitosi, i risultati possono aiutare il medico a capire qual è la causa del problema e la cura da seguire.
Cause I monociti alti, specialmente quando i valori sono molto superiori a quelli normali, possono dipendere da molte cause diverse, ma di solito rappresentano un segnale tipico di infezioni sia acute che croniche, dal morbillo e la mononucleosi fino alla malaria o la tubercolosi.
Una condizione di monocitosi si può poi verificare in caso di malattie del sangue, come le anemie, casi nei quali potrebbe essere accompagnata anche dai neutrofili bassi (neutropenia), ovvero dalla riduzione di un’altra tipologia di globuli bianchi. Un alto numero di monociti può essere anche dovuto al periodo di convalescenza successivo ad un’infezione acuta, a delle patologie autoimmuni, ad un intervento chirurgico di rimozione della milza (splenectomia), alle malattie mieloproliferative che colpiscono il midollo osseo, tra le quali rientra anche la leucemia mieloide acuta, ad un’allergia, alla sarcoidosi o ancora a qualche tumore maligno.
Sintomi Non esistono segni specifici associati alla monocitosi, ma in base alla causa che ha provocato l’aumento dei monociti potresti avvertire uno o più di questi sintomi: Febbre Stanchezza Dolore in alcune zone specifiche Malessere generale Se poi i risultati dell’emocromo con formula confermeranno una conta dei monociti eccessivamente elevata, allora il tuo medico proverà a collegare la sintomatologia alla patologia che l’ha causata, magari prescrivendoti ulteriori indagini diagnostiche di approfondimento.
Può anche accadere che i monociti alti coincidano con delle alterazioni degli altri tipi di globuli bianchi: ad esempio, potresti avere allo stesso tempo anche i linfociti bassi, ma non dovrai preoccuparti perché in alcuni casi è il tuo sistema immunitario che, in base alle necessità dell’organismo, si affida maggiormente ad un tipo specifico di leucociti in base alle loro funzioni, influenzando così anche la produzione delle altre cellule.
Diagnosi Per misurare i valori di monociti nel sangue dovrai sottoporti ad un esame emocromocitometrico completo, che includa quindi anche la formula leucocitaria, che ti permetterà di conoscere nel dettaglio la conta di tutti i tipi di globuli bianchi e, di conseguenza, di scoprire un’eventuale monocitosi.
L’esame si esegue con un semplice prelievo del sangue che si effettua da una vena del braccio: dovrai restare a digiuno prima del test, che solitamente si svolge di mattina. Quando preoccuparsi I monociti alti solitamente indicano che il tuo organismo sta combattendo una malattia infettiva e sono quindi una condizione temporanea, destinata a risolversi quando la causa viene trattata.
La situazione però cambia e diventa più preoccupante se la monocitosi dura per molto tempo: in questi casi dovrai sottoporti ad altri esami per capire esattamente perché i valori siano aumentati così tanto, dato che come ti dicevo tra le possibili cause ci sono anche tumori, malattie del sangue o malattie autoimmuni.
Cosa significa se i monociti sono bassi?
I monociti sono i globuli bianchi più voluminosi e rappresentano il 6-8% della popolazione leucocitaria. Se le analisi presentano monociti bassi (meno di 4.000 cellule per microlitro di sangue negli adulti) potremmo avere a che fare con malattie come il lupus e l’artrite reumatoide, o disturbi causati da una carenza di vitamine o da effetti collaterali di chemioterapia.
Che cosa sono i linfociti e monociti?
Cosa sono i linfociti? – Cellule del sangue appartenenti ai globuli bianchi, i linfociti rappresentano il cuore dell’immunità acquisita, insieme ai macrofagi e ai monociti, I linfociti si distinguono in linfociti B e linfociti T. I linfociti B producono anticorpi, che si legano all’antigene specifico e contribuiscono così alla sua distruzione.
- I linfociti T si sviluppano nel timo e sono a loro volta suddivisi in linfociti T helper (DD4) e linfociti T citotossici.
- I primi organizzano l’azione di diverse cellule dell’immunità (come linfociti B, T e macrofagi) e stimolano la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B in risposta agli antigeni.
I linfociti T citotossici invece sono in grado di distruggere altre cellule.
Cosa derivano dai monociti?
I monociti sono un tipo di globuli bianchi che svolge un ruolo fondamentale nell’ambito delle difese immunitarie del nostro organismo. I monociti sono i precursori, cioè le cellule da cui essi derivano, dei macrofagi. I macrofagi sono gli spazzini del nostro corpo, che letteralmente “mangiano” e distruggono tutto ciò che viene ucciso dalle altre cellule del sistema immunitario.
Cosa mangiare per aumentare i monociti?
Come Aumentarli – La presenza di monociti bassi può essere il segno di un sistema immunitario debole, Uno stile di vita sano è importante per sostenere l’immunità, evitando sia i difetti (che aumentano la suscettibilità alle infezioni) che gli eccessi (che predispongono a malattie infiammatorie e autoimmuni). Per sostenere e migliorare la salute del sistema immunitario, è consigliabile:
Non fumareSeguire una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura frescheAllenarsi regolarmente senza strafareMantenere un peso sanoDormire bene la notte e limitare gli stress Adottare misure per prevenire le infezioni, come lavarsi spesso le mani e cucinare accuratamente la carneRidurre il consumo eccessivo di alcol Esporsi al sole in maniera sana, per una sintesi adeguata di vitamina DAssumere, all’occorrenza, integratori specifici come vitamina C, vitamina D, zinco, selenio, echinacea, sambuco nero, rosa canina, acerola, uncaria, beta-glucani, probiotici, lattoferrina,
Una dieta sana, equilibrata e sobria può anche contribuire a ridurre il numero di monociti nelle persone che soffrono di monociti alti, riportandoli nella normalità. Si tratta di un effetto benefico, poiché riducendo il numero di monociti pro-infiammatori migliorano le malattie infiammatorie croniche senza compromettere la mobilitazione di emergenza dei monociti durante l’infiammazione infettiva acuta e la riparazione dei tessuti 29,
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Cosa vuol dire quando i linfociti sono alti?
Definizione di Linfocitosi – La linfocitosi indica un aumento dei linfociti, Un eccesso di questa tipologia di globuli bianchi può essere il segnale di un sottostante processo infiammatorio o di altre patologie più gravi in corso, ma non solo. I linfociti alti possono associarsi, infatti, anche mestruazioni, carenze nutrizionali e convalescenza dopo malattie infettive.
Che cosa sono le malattie ematologiche?
Le malattie che interessano il sangue vengono dette malattie del sangue o ematologiche. Esistono numerose malattie del sangue e possono influire sia sulla quantità sia sulla funzionalità delle cellule del sangue (cellule ematiche) o delle proteine del sistema di coagulazione del sangue.
Che cosa sono i leucociti?
Cosa sono i leucociti – Sono cellule del sangue che hanno il compito di difendere l’organismo dagli attacchi di virus, batteri o altri microrganismi pericolosi per la nostra salute. I leucociti o globuli bianchi sono cellule del sangue coinvolte nella risposta immunitaria.
A cosa serve l’emocromo completo?
Utilità clinica dell’emocromo completo – L’ emocromo completo o esame emocromocitometrico è un test automatizzato che serve a rilevare il numero delle cellule del sangue, Offre quindi informazioni su globuli bianchi, globuli rossi e piastrine che comprendono numero, tipologia, dimensioni, forma e anche alcune caratteristiche fisiche delle cellule.
Quanti tipi di monociti esistono?
Cosa sono i leucociti – Quando parliamo di leucociti ci riferiamo ai globuli bianchi, ovvero quelle cellule del sangue preposte alla difesa dell’organismo da agenti patogeni quali virus, batteri, funghi e altri parassiti. Il team leucocitario comprende diverse tipologie cellulari, alcuni dei quali denominati con doppio nome.
Granulociti neutrofili − I neutrofili si colorano né con coloranti acidi, né con coloranti basici. Catturano organismi patogeni attraverso la fagocitosi. Granulociti eosinofili − I granulociti si colorano di rosso-arancio se trattati con un colorante acido conosciuto come eosina. Svolgono un ruolo importante nelle reazioni allergiche, Granulociti basofili − I basofili si colorano di viola se trattati con un colorante basico noto come ematossilina eosina. Linfociti − I linfociti svolgono un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria nei confronti di specifici antigeni. Sono di due tipi, linfociti B (che producono anticorpi che legandosi ai patogeni li attaccano) e linfociti T (esistono diverse tipologie di linfociti T, in generale promuovo l’attivazione di altri leucociti e il rilascio di citochine in risposta alla presenza di sostanze citotossiche). Monociti − I monociti sono molto grandi, si trasformano in macrofagi e si spostano nel luogo di infezione per fagocitare sostanze estranee.
Cosa vuol dire avere i linfociti bassi?
Generalità – Linfopenia ( o linfocitopenia ) è un termine medico utilizzato per indicare una riduzione dei linfociti nel sangue periferico. I linfociti sono globuli bianchi preposti alle difese immunitarie dell’organismo e, come tali, sono coinvolti in svariati processi patologici e non.
Cosa succede quando i globuli bianchi sono bassi?
Definizione – La leucopenia è una riduzione del numero dei globuli bianchi (leucociti) che circolano nel sangue, I globuli bianchi sono la principale difesa dell’organismo dall’aggressione dei microrganismi esterni. Di conseguenza, in caso di un loro decremento, la funzione immunitaria è notevolmente ridotta e può risultare inefficace.
Si parla di leucopenia quando il numero di leucociti scende al di sotto delle 4000 unità per microlitro di sangue periferico; entro certi limiti, può essere considerata costituzionale, ma se la carenza è di grande entità predispone alle infezioni. In genere, tra i vari tipi di globuli bianchi, la situazione più frequente prevede una diminuzione dei neutrofili circolanti (neutropenia), sebbene possa contribuirvi anche un numero ridotto di linfociti, monociti, eosinofili o basofili,
Si possono distinguere, infatti, forme di leucopenia a carico di una sola popolazione leucocitaria e forme generalizzate. Le cause sono numerose. Più comunemente, la leucopenia si riscontra in caso di infezioni (es. HIV/AIDS, epatite B, dengue, malaria ecc.), patologie autoimmuni (es.
- Lupus eritematoso sistemico e miastenia gravis ), malattie con effetti sul midollo osseo (tra cui: anemia aplastica, mielofibrosi, sindromi mielodisplastiche, disturbi linfoproliferativi e leucemie ).
- Globuli bianchi bassi possono derivare da artrite reumatoide, carenza di folati o vitamina B12, deficit di zinco, abuso di alcol e lesioni termiche.
La leucopenia può essere indotta anche dall’uso protratto di alcuni farmaci (come antibiotici, diuretici e immunosoppressori), chemioterapia citotossica o radioterapia, esposizione a tossine e intossicazioni da piombo e mercurio,
Cosa vuol dire quando i linfociti sono alti?
Definizione di Linfocitosi – La linfocitosi indica un aumento dei linfociti, Un eccesso di questa tipologia di globuli bianchi può essere il segnale di un sottostante processo infiammatorio o di altre patologie più gravi in corso, ma non solo. I linfociti alti possono associarsi, infatti, anche mestruazioni, carenze nutrizionali e convalescenza dopo malattie infettive.
Che cosa sono i linfociti e monociti?
Che cosa sono i linfociti? – I linfociti sono cellule del sangue che appartengono ai globuli bianchi e che, insieme ai macrofagi e ai monociti, rappresentano il cuore dell’immunità acquisita. Si distinguono in:
linfociti B, che producono anticorpi che legandosi all’antigene specifico contribuiscono alla sua distruzione linfociti T, che si sviluppano all’interno del timo e sono suddivisi in: linfociti T helper, che organizzano l’azione di varie cellule dell’immunità e stimolano la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B e linfociti T citotossici, che sono in grado di distruggere altre cellule.
Cosa vuol dire avere i leucociti alti?
Valori di riferimento dei globuli bianchi nel sangue – I valori di riferimenti dei globuli bianchi presenti nel circolo ematico hanno un intervallo di 4.300 unità e 10.000 unità per 1 microlitro, Microlito, si specifica, di sangue periferico. Quando i valori sono inferiore all’intervallo indicato, si ha una condizione chiamata leucopenia, se invece sono superiori alle 10.000 unità per microlitro di sangue si parla di leucocitosi.