Cosa Vedere In Svizzera?
Elvira Olguin
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Dove vanno gli italiani in Svizzera?
Il comune argoviese di Neuenhof vanta la più alta proporzione di italiani tra tutte le località della Svizzera tedesca e francese. tvsvizzera Come vivono gli italiani in un villaggio svizzero dove un abitante su otto è italiano? Come al paese, anche se le possibilità di integrarsi con gli autoctoni non mancano.
- A Neuenhof, un villaggio influenzato fortemente dall’immigrazione italiana, si può essere italiani e svizzeri contemporaneamente.
- Questo contenuto è stato pubblicato il 14 dicembre 2020 – 09:00 In Svizzera vivevano a fine 2019 321’300 persone di nazionalità italiana, senza contare gli oltre 200’000 bi-nazionali, in possesso sia del passaporto svizzero che di quello italiano.
Il Ticino è naturalmente il Cantone con la più alta proporzione di cittadini provenienti dalla vicina Penisola. Tuttavia, anche nella Svizzera tedesca e francese, in alcune regioni la presenza di italiani è molto marcata. Neuenhof, nel cantone Argovia, è una di queste.
Situato sull’asse che collega Olten a Zurigo, a pochi chilometri da Baden, questo comune vanta la più alta percentuale di italiani tra tutte le località a nord delle Alpi: ben l’11%. Neuenhof è un comune cosmopolita per eccellenza: su 8’888 abitanti quasi la metà, esattamente 4’297 persone, sono di nazionalità non svizzera.
Tra di loro gli italiani registrati nel 2019 erano 1’040. Franco Tomasi, italiano naturalizzato svizzero e residente a Neuenhof dal 1964, spiega che il gran numero di stranieri e quindi di italiani è dovuto a ragioni economiche. Negli anni ’60 e ’70 in questa regione c’erano dei grossi cantieri dovuti alla costruzione delle autostrade e ad una importante industria tessile.
- Questi due settori hanno perso piede negli ultimi anni ma sono stati sostituiti da altri tipi di fabbriche, come la fabbrica di caramelle (F.
- Hunziker + Co.
- AG) dove Tomasi ha lavorato fino al suo pensionamento.
- Nella fabbrica”, ricorda Tommasi, “la lingua di lavoro tra i nuovi immigrati dal Kossovo, Portogallo e da altre nazioni era l’italiano.
Scrivevamo le istruzioni di lavoro in italiano”.
Come conviene spostarsi in Svizzera?
Ciò dipende principalmente dal tuo itinerario di viaggio e dal numero di persone che viaggiano con te. Ti consigliamo di usare i trasporti pubblici. Prenotando i biglietti per tempo, potrai usufruire di molte offerte convenienti.
Qual è il periodo migliore per visitare la Svizzera?
Aprile – Giugno – I mesi da Aprile a Giugno sono il momento migliore per visitare la Svizzera: la maggior parte della neve si è sciolta, gli appassionati di sci hanno già abbandonato le piste ed i turisti estivi devono ancora arrivare. Tutto questo significa: maggiore pace e prezzi molto convenienti ! Questi mesi sono i migliori per chi vuole ammirare il territorio svizzero coperto dai fiori di campo, in particolare sul Lago di Lugano e a Ronco Sopra Ascona, Vista dei monti della Svizzera con in primo piano un prato di fiori
Qual è la città Svizzera più vicina all’Italia?
Chiasso, situata al confine tra Svizzera e Italia, è una città che si trova a circa cinquanta chilometri da Bellinzona, la capitale del Canton Ticino, e a meno di trenta chilometri da Lugano. Milano dista meno di un’ora in auto, mentre Como si trova a poco più di venti minuti.
Cosa serve per andare in Svizzera con la macchina?
Quando si parla di bollino per la Svizzera si intende un adesivo di cui devi essere munito per entrare e viaggiare sulle autostrade e semiautostrade svizzere, Esso interessa tutte le autovetture, le moto i furgoni e rimorchi fino a 3.5 tonnellate di peso totale. I mezzi con peso superiore a 3.5 tonnellate sono invece soggetti ad altra imposta, la tassa sul traffico pesante,
Dove andare a camminare in Svizzera?
Fantastici Trekking e Escursioni in Svizzera
Seealpsee – Berggasthaus Äscher Itinerario ad anello da Wasserauen | Difficile |
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Saxerlücke – Fählensee Itinerario ad anello da Brülisau | Difficile |
La Dôle — boucle dans le parc naturel régional du Haut-Jura | Intermedio |
Ponte Tibetano – Great Walk Itinerario ad anello da Gudo | Intermedio |
Come chiamano gli italiani in Svizzera?
Gli italo- svizzeri sono gli italiani residenti in Svizzera e i loro discendenti.
Qual è lo stipendio per vivere bene in Svizzera?
Stipendio per vivere in Svizzera – Le opportunità lavorative sono numerose e gli stipendi sono elevati, specie nella Svizzera tedesca e francese. Il Paese, non a caso, è una storica meta di immigrazione e offre lavoro a numerosi transfrontalieri che varcano ogni giorno il confine.
Qual è la città più cara della Svizzera?
Qual è la città più cara della Svizzera? – Eccoci arrivati alla quinta posizione della classifica mondiale delle città più care, dove incontriamo un’altra città Svizzera, la più cara del Paese. Si tratta del centro finanziario e bancario internazionale: Zurigo,
Qual è la città più ricca in Svizzera?
Non solo prosperità, ma anche facilità di accesso ai servizi sanitari di qualità, agli alloggi, al sistema scolastico, a internet tra i criteri di classificazione. Domina l’Europa con 15 centri nella top 20. In Italia prima Bologna, al 62° posto e davanti a Milano – di Nicol Degli Innocenti 22 novembre 2019 Zurigo 3′ di lettura L’urbanizzazione è un fenomeno globale e le città aumenteranno per importanza e per dimensioni in Europa e nel resto del mondo. Si prevede che entro il 2050 due terzi della popolazione mondiale vivrà in centri urbani. Le città dovranno crescere e prosperare per ospitare un numero sempre maggiore di abitanti, ma per garantire loro una certa qualità della vita dovranno adottare strategie sostenibili e avere una visione di lungo termine. Vienna Quando il Pil non basta Tenere conto solo del Pil non è sufficiente, come hanno stabilito economisti da Lawrence Summers a Thomas Piketty, perché bisogna anche guardare alla qualità della crescita economica e alla sua distribuzione. Oltre a fattori economici e finanziari serve tenere conto del fattore umano, cosa ben più difficile da misurare.
L’indice Picsa è il primo studio che, utilizzando tutti i dati disponibili, cerca di quantificare il successo dei tentativi di 113 città nel mondo di far quadrare questo cerchio, misurando fattori come il Pil pro capite ma anche l’accesso all’istruzione, i servizi pubblici, il costo delle case, le disparità economiche, la facilità di accesso a internet e la disponibilità di medici e servizi sanitari di qualità.
«La prosperità senza inclusione sociale non è sostenibile, e l’inclusione senza prosperità vuol dire ridistribuire la povertà -, spiega il matematico Bruno Lanvin, Ceo di D&L e ideatore dell’indice Picsa -. Per questo è importante incoraggiare le città di ogni dimensione e di ogni regione ad adottare una strategia di crescita che unisca le due cose».
- Contano istruzione, sanità, alloggi, sicurezza e accesso a internet L’indice Picsa ha compilato una lista delle città che più si sono distinte in questo campo.
- Le migliori sono state premiate ieri sera in una cerimonia al celebre museo Guggenheim di Bilbao.
- Prima in classifica si è piazzata Zurigo, il centro finanziario svizzero, città scelta per l’alta qualità della vita, delle abitazioni, del sistema scolastico e universitario e per la sicurezza, con un bassissimo tasso di criminalità.
«Soprattutto Zurigo è una città che si è posta il problema e che guarda al futuro», ha detto Lanvin. Vienna ha conquistato il secondo posto, soprattutto grazie all’elevata qualità del sistema sanitario pubblico, mentre Copenhagen è in terza posizione.
Bilbao, città che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni puntando sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale, si è piazzata al 20esimo posto. Le città europee dominano la classifica con 15 centri nella lista dei primi venti, tra i quali Helsinki, Lussemburgo, Oslo, Ginevra, Praga e Monaco.
Le uniche quattro città italiane a comparire in classifica sono Bologna al 62esimo posto, seguita da Milano al 68esimo, Torino al 73esimo e Roma al 74esimo. Taipei è l’unica città asiatica a entrare nella classifica dei top 20, che comprende anche quattro città americane – Ottawa, Washington, Seattle e Boston.
In che lingua si parla a Lucerna?
Quali lingue si parlano a Lucerna? Lucerna è situata nella Svizzera tedesca. La lingua ufficiale è, quindi, lo svizzero tedesco.
Dove vivono i ricchi in Svizzera?
Boom di paperoni a Lugano: «Il lusso è sempre più di moda» 0 / 6 Boom di paperoni a Lugano: «Il lusso è sempre più di moda» La città sul Ceresio è tra le prime 15 al mondo per crescita di milionari. E la grande ricchezza si sente, tra ville con prezzi da capogiro, shopping extralusso e turismo a cinque stelle.
Boom di paperoni a Lugano: «Il lusso è sempre più di moda» La città sul Ceresio è tra le prime 15 al mondo per crescita di milionari. E la grande ricchezza si sente, tra ville con prezzi da capogiro, shopping extralusso e turismo a cinque stelle. LUGANO – Sono ben 5’000, su un totale di 66’500 abitanti, i milionari di Lugano.
La città sul Ceresio brilla però sempre di più anche nel panorama internazionale. Tra gennaio e giugno, secondo uno studio della società di consulenza Henley&Partners, i super-ricchi sono infatti aumentati addirittura dell’8%, spingendo Lugano tra le prime 15 città al mondo per crescita di milionari.
L’onda dorata, intanto, sta investendo tutto, dalla via Nassa al mondo dell’immobiliare, fino al turismo. Fino a 30mila franchi al metro quadro – A Lugano la domanda di abitazioni di lusso è in forte crescita già da un paio di anni, riferisce a Tio/20minuti l’agenzia immobiliare Wetag, specializzata nel settore.
Tanto che attualmente l’immobile più costoso da loro offerto nel Luganese ha un costo di ben 70 milioni di franchi. Le zone preferite dai paperoni restano quelle collinari, come Montagnola e Collina d’Oro, spiega il CEO Ueli Schnorf. I prezzi medi, per gli appartamenti di questo livello, si aggirano tra i 25’000 e i 30’000 franchi al metro quadrato per il centro di Lugano e tra i 15 e i 20’000 per Collina d’Oro.
- Crisi, ma non per i ricchi – «Sì, la clientela del lusso sta crescendo», conferma Roberto Mazzantini, presidente dell’associazione via Nassa.
- «Stiamo vivendo un momento positivo perché offriamo prodotti e servizi che si rivolgono a questa categoria di clientela, che, mai come durante le crisi, diventa più ricca».
Lugano «si sta riposizionando, in modo spontaneo e involontario, tra le città più attrattive per milionari e miliardari. E il lusso è sempre più di moda», continua Mazzantini. «Gli ucraini ci sono, ma non tengono in piedi via Nassa» – I clienti più importanti, per le boutique più rinomate come Hermès, Prada e Louis Vuitton, restano gli svizzeri tedeschi e i romandi, seguono, numerosi, gli europei e infine gli americani.
Tra i nuovi ricchi arrivati sulla via dello shopping, ammette Mazzantini, ci sono poi anche degli ucraini economicamente fortunati. Si tratta però di una nicchia rispetto ai tanti rifugiati scappati dalla guerra e arrivati in Ticino, sottolinea Mazzantini, e «non sono certo loro che tengono in piedi via Nassa».
Ecco perché i milionari amano Lugano – Ma cosa spinge i paperoni alle nostre latitudini? «Sono anni che Lugano è la città più sicura della Svizzera. E questo a milionari e miliardari piace. Offriamo poi uno stile di vita mediterraneo unito a servizi svizzeri».
Anche l’orientamento cripto adottato dalla città, secondo Mazzantini, ha il suo perché. «Chi ha un capitale immenso investe spesso e volentieri una piccola parte nelle criptovalute. Se non online, queste persone non sanno però dove spendere questi soldi. Spingendo la vendita di prodotti e servizi in cripto, ad esempio attraverso negozi e ristoranti, Lugano guadagna in attrattività.
I 5 stelle? Sempre più richiesti – A seguire il trend è anche Ticino Turismo, che un anno fa ha creato un gruppo di lavoro dedicato al lusso. Lo scopo? Studiare meglio l’offerta legata a questo tipo di clientela. «Soprattutto negli ultimi anni abbiamo constatato una forte richiesta per quanto riguarda gli hotel a 5 stelle.
Dove vivono i più ricchi della Svizzera?
Dove vivono i miliardari? Quasi la metà in Svizzera, ma c’è anche l’Italia Quasi la metà dei Paperoni del mondo risiede tra Zurigo e Ginevra, circa un terzo invece nel Principato di Monaco. L’Italia riesce a piazzare ben due città nella top 15. È quanto emerge da una ricerca condotta da Spear’s Magazine. Monaco Dove abitano i Paperoni del mondo? A rivelarlo, senza in effetti riservare molte sorprese, è un nuovo studio di Spear’s Magazine confezionato insieme alla società di consulenza Wealthinsight. Una ricerca che dice, appunto, dove abitano i più ricchi del mondo o almeno dove hanno la residenza fiscale e dove la loro densità è più elevata.
Ebbene, quasi la metà dei miliardari del mondo risiede in Svizzera, tra Zurigo e Ginevra. Quasi un terzo, invece, risiede nel ricco Principato di Monaco. In particolare il Principato di Monaco, che ospita il 29,21% delle persone che possiedono un patrimonio superiore al milione di dollari, si piazza al gradino più alto della classifica mentre appena dietro troviamo le due città elvetiche, Zurigo (27,34% del totale dei milionari) e Ginevra (17,92% del totale).
Nella classifica delle città preferite dai Paperoni troviamo poi New York, con il 4.63% dei ricconi, Francoforte, con il 3.88%, e la britannica Londra, con il 3.39%. Londra, con 281mila facoltosissimi residenti, ha dalla sua “la stabilità politica e la tradizione – così l’analista di Weathinsight Oliver Williams –possedere un pezzo di storia in una città come Londra è un’aspirazione per molti, in particolare da oltreoceano”.
Qual è la zona più ricca della Svizzera?
Non solo prosperità, ma anche facilità di accesso ai servizi sanitari di qualità, agli alloggi, al sistema scolastico, a internet tra i criteri di classificazione. Domina l’Europa con 15 centri nella top 20. In Italia prima Bologna, al 62° posto e davanti a Milano – di Nicol Degli Innocenti 22 novembre 2019 Zurigo 3′ di lettura L’urbanizzazione è un fenomeno globale e le città aumenteranno per importanza e per dimensioni in Europa e nel resto del mondo. Si prevede che entro il 2050 due terzi della popolazione mondiale vivrà in centri urbani. Le città dovranno crescere e prosperare per ospitare un numero sempre maggiore di abitanti, ma per garantire loro una certa qualità della vita dovranno adottare strategie sostenibili e avere una visione di lungo termine. Vienna Quando il Pil non basta Tenere conto solo del Pil non è sufficiente, come hanno stabilito economisti da Lawrence Summers a Thomas Piketty, perché bisogna anche guardare alla qualità della crescita economica e alla sua distribuzione. Oltre a fattori economici e finanziari serve tenere conto del fattore umano, cosa ben più difficile da misurare.
L’indice Picsa è il primo studio che, utilizzando tutti i dati disponibili, cerca di quantificare il successo dei tentativi di 113 città nel mondo di far quadrare questo cerchio, misurando fattori come il Pil pro capite ma anche l’accesso all’istruzione, i servizi pubblici, il costo delle case, le disparità economiche, la facilità di accesso a internet e la disponibilità di medici e servizi sanitari di qualità.
«La prosperità senza inclusione sociale non è sostenibile, e l’inclusione senza prosperità vuol dire ridistribuire la povertà -, spiega il matematico Bruno Lanvin, Ceo di D&L e ideatore dell’indice Picsa -. Per questo è importante incoraggiare le città di ogni dimensione e di ogni regione ad adottare una strategia di crescita che unisca le due cose».
Contano istruzione, sanità, alloggi, sicurezza e accesso a internet L’indice Picsa ha compilato una lista delle città che più si sono distinte in questo campo. Le migliori sono state premiate ieri sera in una cerimonia al celebre museo Guggenheim di Bilbao. Prima in classifica si è piazzata Zurigo, il centro finanziario svizzero, città scelta per l’alta qualità della vita, delle abitazioni, del sistema scolastico e universitario e per la sicurezza, con un bassissimo tasso di criminalità.
«Soprattutto Zurigo è una città che si è posta il problema e che guarda al futuro», ha detto Lanvin. Vienna ha conquistato il secondo posto, soprattutto grazie all’elevata qualità del sistema sanitario pubblico, mentre Copenhagen è in terza posizione.
- Bilbao, città che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni puntando sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale, si è piazzata al 20esimo posto.
- Le città europee dominano la classifica con 15 centri nella lista dei primi venti, tra i quali Helsinki, Lussemburgo, Oslo, Ginevra, Praga e Monaco.
Le uniche quattro città italiane a comparire in classifica sono Bologna al 62esimo posto, seguita da Milano al 68esimo, Torino al 73esimo e Roma al 74esimo. Taipei è l’unica città asiatica a entrare nella classifica dei top 20, che comprende anche quattro città americane – Ottawa, Washington, Seattle e Boston.