Distorsione Caviglia Cosa Fare?
Elvira Olguin
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Contents
- 1 Quanto ci vuole per far passare una distorsione alla caviglia?
- 2 Come capire se una storta alla caviglia è grave?
- 3 Che differenza c’è tra distorsione e slogatura?
- 4 Quando si può camminare dopo una distorsione?
- 5 Quale pomata per distorsione caviglia?
- 6 Come si fa a capire se hai rotto i legamenti alla caviglia?
- 7 Come capire se è solo una distorsione?
- 8 Quando non usare il ghiaccio?
- 9 Quanto tenere il ghiaccio su una distorsione?
- 10 Quanto tempo ci vuole per curare una distorsione?
- 11 Che differenza c’è tra distorsione e slogatura?
- 12 Come si fa a capire se hai rotto i legamenti alla caviglia?
Come guarire in fretta da una distorsione alla caviglia?
Cosa si deve fare in caso di distorsione alla caviglia? – “La terapia di una distorsione alla caviglia prevede 4 “regole-base” da seguire che, per semplicità, vanno sotto l’acronimo R.I.C.E.:
Rest, ovvero riposo e astensione da attività sportiva; Ice, ossia applicare subito del ghiaccio; Compression, applicare un bendaggio, o un tutore, sulla parte lesa; Elevation, cioè mantenere gamba e il piede in alto per favorire la riduzione dell’edema (ed eventualmente dell’ematoma).
“È necessario precisare che, se per il “fai da te”, come primo soccorso, riposo-ghiaccio-arto elevato vanno benissimo, il bendaggio è bene che venga eseguito con perizia dal personale sanitario per evitare il rischio di interferire sulla circolazione e/o di peggiorare la situazione.
Quanto ci vuole per far passare una distorsione alla caviglia?
Può essere necessario bloccare l’arto interessato dalla distorsione mediante bendaggio o apparecchio gessato. Il tempo necessario per il recupero funzionale, qualunque sia il trattamento riservato al paziente (chirurgico o conservativo), varia dalle 3 alle 5 settimane.
Come capire se una storta alla caviglia è grave?
I gradi di distorsione della caviglia – Una distorsione della caviglia può variare da lieve a grave, a seconda del danno subìto dal legamento e dei legamenti feriti. Nel caso di una distorsione lieve, ci può essere gonfiore e rigidità, ma si può camminare senza grande sforzo né dolore acuto.
- Una distorsione più grave può produrre lividi e gonfiore intorno alla caviglia; camminare può risultare doloroso.
- In casi ancora più seri, la caviglia è instabile e ci si può sentire “traballanti”.
- Non si riesce a camminare ed il dolore è intenso e persistente.
- I danni ai legamenti hanno tre gradi di gravità.
Grado I: lieve strappo del legamento con gonfiore lieve. È possibile camminare avvertendo solo un leggero dolore. Grado II: è uno strappo più importante ma dal dolore moderato; vi sono tuttavia gonfiore e lividi. Camminare provoca dolore. Grado III: si tratta di una rottura completa del legamento interessato o dei legamenti, con gonfiore grave e lividi. Ci si accorge immediatamente di una distorsione a causa del dolore nella zona dello strappo e del gonfiore visibile. Nelle distorsioni gravi si può avvertire lo strappo interno. L’effetto è un dolore e gonfiore molto intensi che richiedono immediato trattamento ed anche una indagine radiologica mediante raggi X per scongiurare eventuali fratture della caviglia o del piede.
Per almeno le prime 24 / 72 ore o fino a quando il gonfiore si attenua, sarà necessario applicare del ghiaccio per circa 10 / 20 minuti ogni ora o due durante il giorno. Tenere sempre un panno sottile tra il ghiaccio e la pelle e premere con decisione la borsa del ghiaccio sulla parte interessata. I tempi di recupero di una frattura dipendono dalla sua gravità ma anche dai trattamenti effettuati.
Compressione. Un involucro di compressione elastica, come una benda, contribuisce a ridurre il gonfiore. Si indossa per le prime 24/36 ore. Potrebbe essere necessario anche un tutore per proteggere la caviglia se si cammina poggiando il peso su di essa.
Elevazione. Alzare la caviglia sopra il livello del petto per 2 o 3 ore al giorno, aiuta a ridurre il gonfiore e i lividi. Un corretto trattamento e gli esercizi di riabilitazione sono fondamentali per curare le distorsioni della caviglia. Se una distorsione non viene curata in modo adeguato, può indebolirsi, sviluppare un dolore cronico e aumentare le probabilità di subìre altre distorsioni.
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Cosa non fare dopo una distorsione alla caviglia?
Distorsione alla Caviglia cosa Fare Immediatamente dopo l’evento – Appena il piede ha fatto Crack, e appunto hai subito una Distorsione alla Caviglia, avvertirai un dolore intenso, e un senso di paura ti pervaderà. È assolutamente normale in quanto la Caviglia è una articolazione che ha davvero moltissime connessioni con il cervello mediante tutti i legamenti che ne mantengono la stabilità. Quasi immediatamente la caviglia tenderà a gonfiarsi, è assolutamente normale e anzi possiamo considerarlo un modo fisiologico per proteggere un articolazione danneggiata. Noterai quindi una tumefazione e potrebbe nelle ore successive o anche nei giorni successivi comparire un Ematoma, che indica una lesione anche vascolare, e probabilmente indica che una struttura anatomica ha subito un danno (un legamento o un muscolo ad esempio, ma anche in caso di frattura potrebbe verificarsi un ematoma).
Rest (riposo) astensione da attività sportiva o anche lavorativa, bisogna fermarsi per qualche giorno ASSOLUTAMENTE Ice (Ghiaccio) bisogna applicare il Ghiaccio mediante una borsa del ghiaccio, dopo ti spiego come applicare il ghiaccio Compression,(Compressione) applicare un bendaggio, o un tutore, sulla parte lesa per comprimere in maniera disto-prossimale e favorire l’eliminazione dell’edema Elevation, (Elevazione) Mantieni la gamba sollevata, per favorire il drenaggio dell’edema.
Cosa non fare in caso di distorsione?
In caso di distorsione è meglio evitare di mobilizzare la zona colpita, prima di essersi sottoposti a valutazione medica ed eventuale radiografia.
Come camminare con una distorsione alla caviglia?
A passeggio – Il dolore e il gonfiore conseguenti una distorsione alla caviglia possono essere intensi, il che può rendere impossibile poggiare il proprio peso sull’articolazione.Ma quando il gonfiore diminuisce, camminare può favorire la guarigione.
Che differenza c’è tra distorsione e slogatura?
Cos’è una distorsione e cosa comporta per la caviglia – Per distorsione – che è lo stesso che dire slogatura o, più popolarmente, “storta” – intendiamo una lesione a carico di un’articolazione o delle strutture a essa connesse. Nel caso della caviglia, la distorsione interessa l’articolazione tibio-peroneo-astragalica detta anche tibio-tarsica o talo-crurale.
Le ossa chiamate in causa sono la tibia, il perone e l’astragalo. Le strutture associate a questa articolazione che possono essere interessate dalla slogatura sono i vari legamenti. Dal punto di vista fisiologico, la distorsione è causata da un movimento fuori dall’ordinario che, comunque, non avrà comportato dislocazioni o sublussazioni.
La distorsione si può verificare come primo episodio oppure come recidiva, se c’è già stato un evento traumatico. Infine, ci sono i casi di lassità croniche, dove, a causa di un’eccessiva mobilità dell’articolazione (dovuta, per esempio, a un trattamento inadeguato di una slogatura precedente), si è spesso soggetti a distorsione.
Quando si può camminare dopo una distorsione?
Sapevate che. –
Non tutte le distorsioni della caviglia richiedono una radiografia.
Per verificare la presenza di altre lesioni si può eseguire una risonanza magnetica per immagini (RMI), soprattutto se la caviglia è ancora dolorante dopo 6 settimane di trattamento con protezione, riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione dell’arto (terapia PRICE).
Protezione, riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione (terapia PRICE) Paracetamolo Bendaggio, tutore, apposito stivaletto o gesso Fisioterapia
La maggior parte delle distorsioni della caviglia è di lieve entità, non richiede alcun trattamento particolare e guarisce senza problemi. È consigliata la terapia PRICE. Essa comporta:
Protezione: supporto della caviglia con un bendaggio elastico, un tutore, un apposito stivaletto o un gesso, a seconda della gravità della distorsione. Riposo: non camminare sulla caviglia lesionata e usare una stampella per camminare quando necessario. Ghiaccio: applicare impacchi di ghiaccio sulla caviglia lesionata. Compressione: comprimere la caviglia avvolgendo la stessa e il piede con un bendaggio elastico o una fascia elastica adesiva. Elevazione: tenere sollevata la caviglia il più possibile.
Per alleviare il dolore viene solitamente utilizzato il paracetamolo. La maggior parte delle persone può iniziare a camminare e a fare esercizio immediatamente, purché indossi calzature di supporto. Le distorsioni moderate possono essere trattate con la terapia PRICE.
Qualora risulti estremamente difficile camminare, si possono indossare un tutore o uno stivaletto per supporto. La maggior parte delle persone può iniziare a camminare e a fare esercizio entro pochi giorni. La fisioterapia è necessaria in quanto contribuisce a ridurre il gonfiore, a mantenere la mobilità articolare e ad aumentare gradualmente la forza dei muscoli intorno alla caviglia (e quindi a prevenire future distorsioni).
Le distorsioni gravi necessitano di assistenza medica immediata. Senza trattamento, la caviglia può rimanere instabile e dolorante. La caviglia viene immobilizzata, talvolta con un’ingessatura. Nella maggior parte dei casi, si rinvia la persona a uno specialista.
Le opinioni sulla necessità di un intervento chirurgico sono controverse. La maggior parte degli esperti ritiene che la ricostruzione chirurgica dei legamenti non sia migliore del trattamento non chirurgico. Prima che il soggetto riprenda un’intensa attività fisica è necessaria la fisioterapia, per ripristinare la mobilità, rinforzare i muscoli e migliorare l’equilibrio.
Inoltre, la fisioterapia può accelerare il recupero. Le distorsioni alte della caviglia di solito richiedono un gesso per diverse settimane.
Quale pomata per distorsione caviglia?
Cure Farmacologiche –
- Antinfiammatori non steroidei ( FANS ):
- Ad uso topico: sono prevalentemente delle pomate o gel contenenti Ibuprofene sale di lisina al 10% o Ketoprofene 2,5% (ad esempio Dolorfast®, Lasonil®, Fastum gel ® ecc). Hanno il vantaggio di agire localmente senza affaticare lo stomaco e il fegato,
- Ad uso orale: ad esempio Ibuprofene ( Brufen ®, Moment ®, Spidifen ® ecc). Sono più potenti anche se generici rispetto alle pomate e ai gel. Possono richiedere l’uso di un gastroprotettore, Chi soffre di disordini epatici o renali non sempre è in grado di assumerli.
- Cortisone :
Iniettabile: si tratta di infiltrazioni da usare solo in caso di reale necessità. Hanno un’azione antinfiammatoria molto forte ma nella terapia prolungata tendono a compromettere i tessuti interessati.
Come si fa a capire se hai rotto i legamenti alla caviglia?
Sintomi della rottura dei legamenti della caviglia – In caso di caviglia fratturata si evidenziano dei sintomi, nella maggior parte dei casi, abbastanza evidenti che permettono di fare una diagnosi più veloce. Tra i sintomi della caviglia rotta c’è il dolore, un segnale evidente che si è verificato un trauma, ma non sufficiente per comprendere se si sono verificate delle lesioni ai legamenti.
Nei traumi alla caviglia, questa si presenta fin da subito gonfia, con un ematoma che tende a spostarsi verso i tessuti adiacenti. In caso di rottura legamenti, i movimenti risultano anomali, è possibile verificare la condizione, muovendo il piede con delicatezza. Nei giorni successivi, in caso di rottura del tendine della caviglia, si verifica un’ecchimosi nella zona del malleolo.
In breve, i sintomi in caso di distorsione con lesioni dei legamenti sono:
- Dolore molto forte alla palpazione e al movimento
- Dolore più acuto poggiando a terra il piede
- Gonfiore
- Ematoma e ecchimosi
- Movimenti innaturali in caso di rottura dei legamenti
In presenza di uno o più sintomi è importante portare all’attenzione del medico specialista la situazione ed effettuare una diagnosi certa.
Come capire se è solo una distorsione?
Generalità – La distorsione è un infortunio dell’ apparato locomotore, caratterizzato dalla temporanea alterazione dei rapporti anatomici che sussistono tra gli elementi dell’articolazione colpita. Un simile evento comporta un danno a carico di una o più componenti dell’articolazione interessata. Di solito, un’articolazione è vittima di distorsione quando compie un movimento innaturale o subisce un trauma in un punto particolarmente delicato. Tra i principali fattori di rischio di distorsione, rientrano: l’attività fisico-sportiva, un tono muscolare insufficiente e la sedentarietà.
Un’articolazione che ha subìto una distorsione è dolente, gonfia e rigida, ha perso parte della sua caratteristica mobilità, è instabile e rumorosa e, infine, presenta un ematoma più o meno esteso attorno a sé. Per una diagnosi accurata di distorsione, sono fondamentali l’esame obiettivo, l’ anamnesi, i raggi X e la risonanza magnetica nucleare,
Il trattamento adottato in caso di distorsione dipende dall’entità del danno articolare verificatosi. Per danni lievi o moderati, la terapia tende a essere conservativa; per danni gravi, invece, è prevista la chirurgia.
Quando andare al pronto soccorso per una storta?
In genere i pazienti vanno spontaneamente al Pronto Soccorso quando la distorsione è tale da causare un dolore forte e continuo e da rendere difficoltoso il movimento.
Quando non usare il ghiaccio?
ghiaccio: le controindicazioni – — A livello generale, le controindicazioni possono riguardare principalmente un utilizzo eccessivo: ” Un uso esagerato del ghiaccio può portare a delle ustioni : se lo spray viene spruzzato tanto o troppo vicino, o se il ghiaccio è a contatto diretto con la pelle si può avere un’ustione da freddo.
Quanto tempo dura una storta?
TERAPIA DELLA FASE ACUTA – Che si tratti “soltanto” di una distorsione o che sia presente anche una frattura non complicata, il primo approccio per contenere il dolore, l’infiammazione, il gonfiore e l’eventuale ematoma si basa invariabilmente sulla strategia RICE (Rest, riposo; Ice, ghiaccio; Compression, bendaggio compressivo; Elevation, sollevamento), utilizzata quale pressoché universale panacea dei traumi muscoloscheletrici.
raffreddata” con impacchi freddi (ghiaccio avvolto in sacchetti di plastica, ulteriormente protetti da un tessuto leggero o sacche refrigerate); tenuta il più possibile ferma, in posizione fisiologica, per non aggravare il trauma iniziale e minimizzare la sollecitazione delle terminazioni nervose (presenti in abbondanza nelle articolazioni); sollevata, per favorire il riassorbimento dei liquidi dai tessuti e migliorare il flusso circolatorio nell’area sofferente (a supporto del processo di riparazione tissutale); “compressa” con un bendaggio abbastanza stretto (ma tale da consentire un’adeguata circolazione sanguigna) e relativamente rigido, a seconda dell’effettiva gravità del trauma subito e delle necessità di immobilizzazione.
Per ottenere un elevato beneficio, la crioterapia con ghiaccio o sacchetti refrigerati deve essere applicata più volte nell’arco della giornata, per periodi 15-20 minuti a intervalli di 30-60 minuti, mentre il sollevamento e la compressione con bendaggio abbastanza stretto o fascia elastica devono essere mantenuti in modo continuo.
- Per quanto riguarda la durata del trattamento, la strategia RICE deve continuare a essere utilizzata fintanto che il dolore, l’infiammazione e il gonfiore sono significativi e impediscono di utilizzare l’articolazione.
- Per distorsioni lievi (1° grado) ciò può corrispondere a un periodo di 2-3 giorni, per traumi moderati (distorsioni di 2° grado) i giorni di trattamento RICE possono diventare 4-5, mentre per danni legamentosi più significativi si possono superare i 6-7 giorni.
I tempi del bendaggio compressivo (con banda elastica oppure, se si sospettano microfratture, con un gambaletto gessato) possono, invece, essere più lunghi, andando da una settimana per le distorsioni lievi fino a due-tre settimane in quelle più severe.
Soprattutto nei primi giorni, se il dolore è molto intenso, è possibile assumere anche farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per bocca oppure analgesici, ricordando però che, mentre i primi attenuano sia il dolore sia l’infiammazione che lo genera, i secondi agiscono soltanto sul dolore. In genere, l’assunzione di un FANS sistemicoè necessaria soltanto nei primi giorni dopo il trauma.
Nelle distorsioni lievi-moderate, che non richiedono un bendaggio o un gesso leggero, il FANS può essere applicato sotto forma di gel, direttamente sulla cute pulita e asciutta, massaggiando delicatamente l’area interessata dalla distorsione. Questo pratico rimedio è appropriato se la cute è integra, mentre è controindicato in presenza di abrasioni o ferite.
Quanto tenere il ghiaccio su una distorsione?
Evoluzione del metodo R.I.C.E: il metodo P.O.L.I.C.E. – Vengono spesso utilizzate delle variazioni a questo acronimo, che generalmente aggiungono uno o più passaggi, tipicamente la protezione iniziale ( P.R.I.C.E.), mettendo in sicurezza la caviglia prima di applicare ghiaccio e bendaggi. Oggi c’è una nuova evoluzione che prende il nome evocativo di P.O.L.I.C.E:
P = Protezione. Proteggere (senza immobilizzare definitivamente] l’area infortunata per evitare ulteriori danni ai tessuti. Questo può avvenire, ad esempio, utilizzando delle stampelle; OL = Optimal Loading (Carico ottimale). Ovvero stimolare il processo di guarigione dei tessuti danneggiati con la giusta quantità di carico e di attività. Questo è il punto chiave del nuovo protocollo, che si discosta dalla più vecchia ipotesi di riposo assoluto. È compito dell’équipe riabilitativa indicare quale sia tale quantità di carico; I = Ice (ghiaccio). Avvolgere del ghiaccio in un telo e metterlo a contatto con la caviglia. La bassa temperatura ridurrà l’infiammazione causata dall’aumento del flusso sanguigno. Si consiglia di tenere in posizione il ghiaccio sulla caviglia distorta per non più di 20 minuti consecutivi e per un minimo di 3 volte al giorno; C = la C sta per compressione. Applicare una medicazione alla zona colpita aiuterà a ridurre l’infiammazione e il gonfiore che ne risulta. Una volta bendata l’area, bisogna assicurarsi che la fasciatura non sia troppo stretta e che quindi la caviglia non si senta costretta, ma possa mantenere una certa mobilità Nel caso in cui la medicazione risultasse troppo stretta, consigliamo di applicarla nuovamente e di utilizzare una benda elastica (non plastica); E = Elevazione. Sembra un classico rimedio della nonna, ma mantenere la caviglia distorta in posizione elevata può davvero aiutare ad alleviare il dolore. L’ideale sarebbe posizionare il piede su una superficie morbida ad una altezza più alta del cuore. In presenza di infiammazione il corpo tende a far arrivare il sangue al sito infiammato. Facendo defluire il sangue, mantenendo la gamba elevata, si allevia l’infiammazione allontanando i mediatori chimici dell’infiammazione;
Vogliamo precisare che questi metodi si adattano a casi molto lievi di distorsioni e che non deve in alcun modo sostituire il trattamento guidato da un medico competente, soprattutto nei casi in cui la distorsione si riveli più seria e dolorosa. Torna in cima
Come capire se è una distorsione o una frattura?
Le principali differenze tra frattura e distorsione – Una caviglia distorta presenta gonfiore e dolore solo nella parte esterna, mentre in caso di frattura ne è afflitta l’intera articolazione. In entrambi i casi esiste una grande difficoltà nel camminare e prima di capire se si tratta di distorsione o frattura è importante evitare di caricare sulla caviglia il peso dell’intero corpo.
- Spesso in caso di distorsione è possibile che si possano lesionare dei tendini e si verifica una forte sensazione di instabilità.
- Ciò che maggiormente contraddistingue una frattura da una distorsione è la deformazione dell’articolazione e la sensazione di rottura seguita proprio dal suono come di “esplosione” dell’osso, in caso di distorsione invece può comparire soltanto un livido.
Trattandosi di traumi di cui non è possibile riconoscere subito l’identità è buona cosa riuscire a mettere in pratica comportamenti di primo soccorso, questo significa che, nel caso si dovesse presentare la problematica è bene doverla trattare da subito mettendo la caviglia a riposo, inoltre, è importante mettere il ghiaccio alternandolo ad una pausa.
Quanto dura il gonfiore di una distorsione?
Distorsione caviglia: il gonfiore quanto dura? – La durata del gonfiore dopo una distorsione alla caviglia varia in base alla gravità dell’infortunio e alle condizioni individuali. Per una distorsione lieve, il gonfiore può durare da alcuni giorni fino a una settimana.
Cosa prendere per distorsione?
Ghiaccio, pomata e riposo – Se non ci troviamo nella situazione descritta per ultima, possiamo prenderci cura da soli della nostra articolazione con alcune semplici misure da adottare il più in fretta possibile per accelerare i tempi di guarigione. Il nostro scopo sarà quello di ridurre dolore e gonfiore e recuperare al più presto il movimento dell’articolazione.
Prima di tutto applicare subito del ghiaccio e stare a riposo con la gamba sollevata. Il freddo va mantenuto per venti minuti facendo poi una pausa e successivamente riposizionando il ghiaccio sulla caviglia più volte, solitamente a intervalli di 30-60 minuti. Una pomata antinfiammatoria e analgesica può aiutare a lenire il dolore e spegnere l’infiammazione velocizzando il processo di guarigione.
Molto usati, in questi casi, sono gli antinfiammatori non steroidei a uso topico, come i gel a base di ibuprofene, di diclofenac o di ketoprofene, che vengono assorbiti velocemente dalla pelle e possono dare sollievo dal dolore riducendo anche lo stato infiammatorio.
- Questi farmaci vengono applicati direttamente sulla distorsione con un lieve massaggio che facilita l’assorbimento a livello locale, andando così ad agire dove è necessario, massimizzando l’efficacia e riducendo il rischio di effetti collaterali.
- Il classico intervento nell’immediato prevede il cosiddetto RICE, un acronimo che riporta le iniziali di Rest, Ice, Compression, Elevation.
Ecco di cosa si tratta:
Rest (riposo) | Riposo e astensione da attività sportiva |
Ice (ghiaccio) | Applicare subito del ghiaccio |
Compression (compressione) | Applicare un bendaggio, o un tutore, sulla parte lesa |
Elevation (elevazione) | Mantenere gamba e piede in alto per favorire la riduzione dell’edema (ed eventualmente dell’ematoma) |
Perché dopo una distorsione alla caviglia rimane gonfia?
Quando rivolgersi al medico e perché evitare il fai-da-te? – “Il trauma distorsivo della caviglia, il più delle volte, è considerato trauma banale, ma alcuni traumi possono predisporre a instabilità cronica o essere associati a danni osteocartilaginei – spiega il medico -.
Quanto tenere tutore caviglia?
Lesione – Un trauma di tipo distorsivo, particolarmente violento, può provocare delle fratture a carico dei segmenti ossei che formano la caviglia. I sintomi sono immediatamente importanti e si accompagnano all’impossibilità di deambulare. Se le fratture, che interessano solitamente i malleoli, non sono molto spostate, viene confezionato un gambaletto di gesso o indossato un tutore rigido, che va tenuto per circa 35 giorni.
Quanto tempo ci vuole per curare una distorsione?
TERAPIA DELLA FASE ACUTA – Che si tratti “soltanto” di una distorsione o che sia presente anche una frattura non complicata, il primo approccio per contenere il dolore, l’infiammazione, il gonfiore e l’eventuale ematoma si basa invariabilmente sulla strategia RICE (Rest, riposo; Ice, ghiaccio; Compression, bendaggio compressivo; Elevation, sollevamento), utilizzata quale pressoché universale panacea dei traumi muscoloscheletrici.
raffreddata” con impacchi freddi (ghiaccio avvolto in sacchetti di plastica, ulteriormente protetti da un tessuto leggero o sacche refrigerate); tenuta il più possibile ferma, in posizione fisiologica, per non aggravare il trauma iniziale e minimizzare la sollecitazione delle terminazioni nervose (presenti in abbondanza nelle articolazioni); sollevata, per favorire il riassorbimento dei liquidi dai tessuti e migliorare il flusso circolatorio nell’area sofferente (a supporto del processo di riparazione tissutale); “compressa” con un bendaggio abbastanza stretto (ma tale da consentire un’adeguata circolazione sanguigna) e relativamente rigido, a seconda dell’effettiva gravità del trauma subito e delle necessità di immobilizzazione.
Per ottenere un elevato beneficio, la crioterapia con ghiaccio o sacchetti refrigerati deve essere applicata più volte nell’arco della giornata, per periodi 15-20 minuti a intervalli di 30-60 minuti, mentre il sollevamento e la compressione con bendaggio abbastanza stretto o fascia elastica devono essere mantenuti in modo continuo.
- Per quanto riguarda la durata del trattamento, la strategia RICE deve continuare a essere utilizzata fintanto che il dolore, l’infiammazione e il gonfiore sono significativi e impediscono di utilizzare l’articolazione.
- Per distorsioni lievi (1° grado) ciò può corrispondere a un periodo di 2-3 giorni, per traumi moderati (distorsioni di 2° grado) i giorni di trattamento RICE possono diventare 4-5, mentre per danni legamentosi più significativi si possono superare i 6-7 giorni.
I tempi del bendaggio compressivo (con banda elastica oppure, se si sospettano microfratture, con un gambaletto gessato) possono, invece, essere più lunghi, andando da una settimana per le distorsioni lievi fino a due-tre settimane in quelle più severe.
Soprattutto nei primi giorni, se il dolore è molto intenso, è possibile assumere anche farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per bocca oppure analgesici, ricordando però che, mentre i primi attenuano sia il dolore sia l’infiammazione che lo genera, i secondi agiscono soltanto sul dolore. In genere, l’assunzione di un FANS sistemicoè necessaria soltanto nei primi giorni dopo il trauma.
Nelle distorsioni lievi-moderate, che non richiedono un bendaggio o un gesso leggero, il FANS può essere applicato sotto forma di gel, direttamente sulla cute pulita e asciutta, massaggiando delicatamente l’area interessata dalla distorsione. Questo pratico rimedio è appropriato se la cute è integra, mentre è controindicato in presenza di abrasioni o ferite.
Che differenza c’è tra distorsione e slogatura?
Cos’è una distorsione e cosa comporta per la caviglia – Per distorsione – che è lo stesso che dire slogatura o, più popolarmente, “storta” – intendiamo una lesione a carico di un’articolazione o delle strutture a essa connesse. Nel caso della caviglia, la distorsione interessa l’articolazione tibio-peroneo-astragalica detta anche tibio-tarsica o talo-crurale.
Le ossa chiamate in causa sono la tibia, il perone e l’astragalo. Le strutture associate a questa articolazione che possono essere interessate dalla slogatura sono i vari legamenti. Dal punto di vista fisiologico, la distorsione è causata da un movimento fuori dall’ordinario che, comunque, non avrà comportato dislocazioni o sublussazioni.
La distorsione si può verificare come primo episodio oppure come recidiva, se c’è già stato un evento traumatico. Infine, ci sono i casi di lassità croniche, dove, a causa di un’eccessiva mobilità dell’articolazione (dovuta, per esempio, a un trattamento inadeguato di una slogatura precedente), si è spesso soggetti a distorsione.
Come si fa a capire se hai rotto i legamenti alla caviglia?
Sintomi della rottura dei legamenti della caviglia – In caso di caviglia fratturata si evidenziano dei sintomi, nella maggior parte dei casi, abbastanza evidenti che permettono di fare una diagnosi più veloce. Tra i sintomi della caviglia rotta c’è il dolore, un segnale evidente che si è verificato un trauma, ma non sufficiente per comprendere se si sono verificate delle lesioni ai legamenti.
- Nei traumi alla caviglia, questa si presenta fin da subito gonfia, con un ematoma che tende a spostarsi verso i tessuti adiacenti.
- In caso di rottura legamenti, i movimenti risultano anomali, è possibile verificare la condizione, muovendo il piede con delicatezza.
- Nei giorni successivi, in caso di rottura del tendine della caviglia, si verifica un’ecchimosi nella zona del malleolo.
In breve, i sintomi in caso di distorsione con lesioni dei legamenti sono:
- Dolore molto forte alla palpazione e al movimento
- Dolore più acuto poggiando a terra il piede
- Gonfiore
- Ematoma e ecchimosi
- Movimenti innaturali in caso di rottura dei legamenti
In presenza di uno o più sintomi è importante portare all’attenzione del medico specialista la situazione ed effettuare una diagnosi certa.
Quanto tenere il ghiaccio su una distorsione?
Evoluzione del metodo R.I.C.E: il metodo P.O.L.I.C.E. – Vengono spesso utilizzate delle variazioni a questo acronimo, che generalmente aggiungono uno o più passaggi, tipicamente la protezione iniziale ( P.R.I.C.E.), mettendo in sicurezza la caviglia prima di applicare ghiaccio e bendaggi. Oggi c’è una nuova evoluzione che prende il nome evocativo di P.O.L.I.C.E:
P = Protezione. Proteggere (senza immobilizzare definitivamente] l’area infortunata per evitare ulteriori danni ai tessuti. Questo può avvenire, ad esempio, utilizzando delle stampelle; OL = Optimal Loading (Carico ottimale). Ovvero stimolare il processo di guarigione dei tessuti danneggiati con la giusta quantità di carico e di attività. Questo è il punto chiave del nuovo protocollo, che si discosta dalla più vecchia ipotesi di riposo assoluto. È compito dell’équipe riabilitativa indicare quale sia tale quantità di carico; I = Ice (ghiaccio). Avvolgere del ghiaccio in un telo e metterlo a contatto con la caviglia. La bassa temperatura ridurrà l’infiammazione causata dall’aumento del flusso sanguigno. Si consiglia di tenere in posizione il ghiaccio sulla caviglia distorta per non più di 20 minuti consecutivi e per un minimo di 3 volte al giorno; C = la C sta per compressione. Applicare una medicazione alla zona colpita aiuterà a ridurre l’infiammazione e il gonfiore che ne risulta. Una volta bendata l’area, bisogna assicurarsi che la fasciatura non sia troppo stretta e che quindi la caviglia non si senta costretta, ma possa mantenere una certa mobilità Nel caso in cui la medicazione risultasse troppo stretta, consigliamo di applicarla nuovamente e di utilizzare una benda elastica (non plastica); E = Elevazione. Sembra un classico rimedio della nonna, ma mantenere la caviglia distorta in posizione elevata può davvero aiutare ad alleviare il dolore. L’ideale sarebbe posizionare il piede su una superficie morbida ad una altezza più alta del cuore. In presenza di infiammazione il corpo tende a far arrivare il sangue al sito infiammato. Facendo defluire il sangue, mantenendo la gamba elevata, si allevia l’infiammazione allontanando i mediatori chimici dell’infiammazione;
Vogliamo precisare che questi metodi si adattano a casi molto lievi di distorsioni e che non deve in alcun modo sostituire il trattamento guidato da un medico competente, soprattutto nei casi in cui la distorsione si riveli più seria e dolorosa. Torna in cima