Dopo Aver Vomitato Cosa Fare? - []

Dopo Aver Vomitato Cosa Fare?

Dopo Aver Vomitato Cosa Fare

Cosa succede dopo che hai vomitato?

Possibili complicanze associate al vomito – Il vomito può entrare nelle vie aeree e dare fenomeni “ab ingestis”. Se di grave entità, può portare a disidratazione sintomatica ed alterazioni elettrolitiche (tipicamente un’ alcalosi metabolica con ipokaliemia) o, raramente, di una lacerazione dell’esofago, sia parziale (Mallory-Weiss) che completa (sindrome di Boerhaave). Dopo Aver Vomitato Cosa Fare L’impulso del vomito compromette l’equilibrio e richiede spesso una posizione molto stabile

Quanto può durare il vomito?

Per quanto tempo dura il vomito? – Il vomito non dovrebbe durare più di 1-2 giorni ed è generalmente innocuo, È importante fare visita al proprio medico di famiglia se i sintomi sono ancora presenti dopo 2 giorni. Si deve anche fare visita al proprio medico se:

Non si riesce a trattenere i fluidi; Il vomito appare verde o giallo; Si è ancora disidratati dopo aver utilizzato delle bustine per la reidratazione orale (si veda sotto).

Quanti tipi di vomito ci sono?

Tipi di vomito – È possibile identificare diverse tipologie di vomito, a seconda della causa che l’ha provocato, del contenuto, del colore e della quantità. Vediamole insieme. In base al contenuto distinguiamo tra vomito alimentare, vomito biliare, vomito ematico, vomito caffeano, vomito fecale (o fecaloide) e vomito acquoso.

Vomito alimentare : contiene i residui di cibo che sono stati recentemente ingeriti. Vomito biliare : provoca emissione di bile e quindi avrà un colore che va dal giallo al verde. Vomito ematico : contiene anche tracce di sangue non digerito. Vomito caffeano : ha un colore molto scuro che è causato da residui di sangue rimasti a lungo nello stomaco. Vomito fecaloide : questo tipo di vomito ha un colore marrone scuro e ha un odore di feci perché consiste nella fuoriuscita di residui di cibo che si trovavano nell’intestino. Vomito acquoso : ha il tipico sapore acido e contiene molti succhi gastrici.

In base alla causa, possiamo categorizzare questa condizione in:

Vomito psicogeno : ha cause psicologiche ed è legato a momenti di stress o di ansia. Il vomito di questo tipo si manifesta spesso con conati di mattina, appena svegli ed ha una consistenza acquosa. Vomito in gravidanza (o gravidico) : compare soprattutto nel primo trimestre di gravidanza ed è spesso accompagnato da forti nausee. Vomito riflesso : è una risposta del nostro corpo a stimoli olfattivi percepiti come sgradevoli ma può essere associato anche al mal d’auto, al mal di mare etc Vomito ostruttivo : causato da un’ostruzione che non permette al contenuto gastroenterico di “procedere” normalmente, può essere alimentare, biliare o fecaloide.

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In base alla quantità di contenuto gastrico espulso si parla di vomito modesto o vomito a getto, che è la forma più grave e violenta.

Quando si vomitano i succhi gastrici?

Tipi di vomito

  1. Tipi di vomito

Tutti sanno cos’è il vomito per averlo provato personalmente almeno una volta nella vita o per aver assistito qualcuno che vomitava. Nella maggior parte dei casi è un classico sintomo, dopo una festa o una cena abbondante con amici, spesso è l’iinevitabile conseguenza di quando si mangia e si beve troppo.

  1. Il vomito però può anche essere causato da un virus influenzale, o dall’ingestione di sostanze che possono essere nocive all’organismo e che quindi vengono espulse prima di essere assorbite.
  2. Può inoltre causato da sostanze a cui si è intolleranti o da alcune patologie più severe.
  3. È un sintomo ed agisce come un sistema difensivo rispetto a sostanze che vengono espulse prima di essere assorbite dall’organismo.

Il meccanismo che lo genera è un susseguirsi di stimoli gastrici e nervosi:

  • la nausea che aumenta gradualmente
  • un malessere generale
  • la sensazione di bocca amara
  • il pallore in viso
  • il ritmo cardiaco che aumenta insieme alla sudorazione.

Il vomito arriva dopo un crescendo di sintomi fastidiosi e dolorosi a cui seguono una serie di contrazioni dei muscoli addominali fino ad espellere il contenuto dello stomaco dalla bocca con conati più o meno violenti. Se il vomito il più delle volte ha lo scopo di alleggerire e svuotare lo stomaco e alleviare la sensazione di nausea, possono essere invece molto diverse le sue manifestazioni, che cambiano a seconda delle cause che lo generano:

  • Vomito alimentare È quello più comune, che contiene residui alimentari ingeriti di recente.
  • Vomito psicogeno Acquoso e mattutino, è acido a causa del contenuto di succhi gastrici. È collegato alla sfera psichica, nell’ambito delle emozioni negative, allo stress, alla paura e alla depressione.
  • A getto Così è definito il vomito nelle sue forme più gravi e violente:Il contenuto gastrico può essere espulso addirittura a qualche metro di distanza.
  • Biliare Si definisce biliare il vomito che contiene anche della bile. Si riconosce dal colore del contenuto, che va dal giallo al verde scuro e dall’amaro che il materiale espulso lascia in bocca. L’emissione di bile può segnalare la presenza di alcune patologie come l’appendicite, l’ulcera peptica, l’ernia addominale, l’occlusione intestinale e altre patologie per le quali è meglio consultare il medico.
  • Caffeano Si definisce caffeano un particolare tipo di vomito dal colore molto scuro, che ricorda i fondi del caffè. Ha questo colore perché il suo contenuto contiene del sangue e in genere può voler indicare che nel tratto gastrointestinale superiore c’è del sanguinamento. Assume questa colorazione scura (marrone o nerastra) perché il sangue è rimasto a lungo nello stomaco, trasformato dai succhi acidi. Il sangue potrebbe essere causato da: esofagite, gastrite, ulcera gastrica e altri disturbi e traumi fisici o da un uso prolungato di farmaci antinfiammatori. E’ opportuno consultare il proprio medico curante o recarsi al pronto soccorso dove provvederanno a fare esami di laboratorio per indagare le cause del vomito.
  • Vomito di colore rosso vivo È un vomito che ha presenza di sangue non digerito che potrebbe essere la conseguenza di un’ulcera allo stomaco o all’esofago o di altre patologie.
  • Fecaloide Si tratta di una tipologia di vomito che si presenta con un colore scuro, marrone, con un cattivo odore, simile a quello delle feci, tipico dell’occlusione intestinale (arresto della progressione delle materie fecali e del gas nell’intestino). Le cause dell’ostruzione possono essere molteplici, quali ad esempio masse fecali indurite a causa di stitichezza e altre patologie.
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Il vomito è un sintomo passeggero e saltuario che non dovrebbe preoccupare eccessivamente quando:

  • è la diretta conseguenza di un’abbuffata con gli amici
  • avviene dopo aver mangiato alimenti difficili da digerire
  • può insorgere in seguito ad un abuso di alcolici
  • Può essere indotto da odori sgradevoli, cefalea, mal d’auto, d’aereo, da barca.

Bisogna invece rivolgersi al medico per capire le cause quando il vomito insorge

  • Sistematicamente
  • in concomitanza con sintomi importanti come febbre alta, forti dolori addominali
  • Quando è associato con la diarrea, perché potrebbe causare disidratazione, soprattutto nei bambini.
  • quando ha un colore particolare ( ematico, biliare) o un odore nauseabondo ( vomito fecaloide)
  • dopo una crisi di vomito, idratatevi, cercando di bere l’acqua a piccoli sorsi (grandi quantità di liquidi in una sola volta solleciterebbero nuovamente i conati di vomito)
  • lasciate passare qualche ora prima di mangiare nuovamente.
  • scegliete alimenti solidi, secchi ricchi di carboidrati e senza grassi:
    • fette biscottate
    • patate
    • carote
    • banane

scegliete cotture semplici, al vapore o al cartoccio

Evitate:

  • latte
  • caffè
  • cioccolato
  • salumi
  • cibi piccanti e speziati
  • Nei giorni successivi agli episodi di vomito assumete molti liquidi, preferendo acqua naturale.
  • Ogni mattina appena svegli bevete un bicchiere di acqua e limone che aiuta a risolvere gli stati di acidosi.
  • Un tè leggero a colazione con fette biscottate, riso bollito,condito con olio d’oliva extravergine e un po’ di parmigiano semolino con formaggio grattugiato a pranzo e a cena completano il menu. Quando vi sentite un po’ meglio introducete delle proteine leggere come petto di tacchino o pesce.
  • Preparate infusi con la radice di zenzero che provoca una sensazione di benessere.
  • Preparate infusi di camomilla che attenua i dolori addominali e la sensazione di nausea

Quando andare in ospedale per vomito?

Quando andare al Pronto Soccorso – Quando:

è presente vomito ripetuto, incapacità di assumere liquidi, soprattutto per bambini di età inferiore a 1 anno vi sono altri sintomi che possono portare alla disidratazione come la febbre e numerose scariche di diarrea c’è sangue nel vomito o il vomito è verde o del colore del caffè il vomito è associato a crisi dolorose addominali e sangue nelle feci il vomito è persistente e il bambino ha una malattia cronica grave il vomito si verifica al mattino, specialmente se associato a mal di testa

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Quali punti toccare per far passare la nausea?

symptomnavi.ch La digitopressione (detta anche «agopressione» o «acupressione») è strettamente imparentata con l’agopuntura e deriva dalla medicina cinese. Attraverso la digitopressione vengono massaggiati determinati punti del corpo per attenuare i disturbi.

La digitopressione di un punto vicino al polso può essere impiegata per il trattamento della nausea, del vomito e per ottenere sollievo. Essa viene praticata con il polpastrello del pollice, dell’indice o del dito medio. Il polpastrello viene posto sul centro del punto e poi deve essere esercitata una pressione circolare in senso orario.

Il dito effettua 2–3 movimenti circolari al secondo. Così facendo, il polpastrello deve rimanere in stretto contatto con la pelle che circonda il punto, evitando di usare le unghie. Questo punto può essere massaggiato con le dita prima della che- mioterapia e prima di ogni pasto per 5 minuti.

Perché quando si vomita si mette la mano sulla fronte?

Cosa riferire all’infermiere – Il vomito può avere aspetti differenti, spesso utili a diagnosticare patologie gravi. Da qui la necessità di non smaltire immediatamente, nei rifiuti speciali, il materiale espulso dal paziente, ma di osservarlo attentamente ed eventualmente conservarne una parte per future analisi. Alcuni esempi sono:

a fondi di caffè: materiale granulare scuro vomito nero: sangue digerito vomito rosso vivo: sangue non digerito vomito giallo o verde: biliale (presenza di bile) cibo non digerito odore aspro liquido muco e pus.

Al personale sanitario vanno comunicate anche le modalità in cui è avvenuta l’emesi:

se preceduta da nausea se a getto se vomito asciutto: conati ed emissioni di gas se vomito gravidico: prime ore del mattino.

Va ricordato che la posizione del paziente potrebbe cambiare in base al suo stato. Ossia, se si tratta di un paziente cosciente, allora la posizione seduta è sicuramente quella consigliata, ma se il paziente è incosciente sarà necessario fargli assumere la posizione laterale di sicurezza, mentre la testa dovrà essere leggermente sollevata e anch’essa ruotata lateralmente.

  1. Manovra essenziale per evitare che il vomito possa occludere le vie respiratorie.
  2. Molto comuni, a tal proposito, sono infatti le polmoniti ab ingestis o addirittura i casi di morte per soffocamento.
  3. Attenzione : In caso di paziente appena operato, è necessario contenere la ferita durante i conati di vomito.V.

Albanese,, 2015/2016 Tags : : Vomito, la procedura di assistenza al paziente con emesi

Quanto possono durare i vomiti?

Per quanto tempo dura il vomito? – Il vomito non dovrebbe durare più di 1-2 giorni ed è generalmente innocuo, È importante fare visita al proprio medico di famiglia se i sintomi sono ancora presenti dopo 2 giorni. Si deve anche fare visita al proprio medico se:

Non si riesce a trattenere i fluidi; Il vomito appare verde o giallo; Si è ancora disidratati dopo aver utilizzato delle bustine per la reidratazione orale (si veda sotto).

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