Eparina A Cosa Serve?
Elvira Olguin
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Contents
- 1 Perché si somministra eparina?
- 2 Quando viene prescritta l’eparina?
- 3 In quale caso si fa l’eparina?
- 4 Quanto dura l’effetto dell eparina nel sangue?
- 5 Quando è meglio fare l’iniezione di eparina?
- 6 Quanto costa l’eparina?
- 7 Che differenza c’è tra eparina e anticoagulante?
- 8 Quanto dura l’effetto anticoagulante dell eparina?
Perché si somministra eparina?
L’eparina è un farmaco cosiddetto anticoagulante, cioè che impedisce la formazione di coaguli, o qualora essi siano già formati, ne evita l’aumento e fluidifica il sangue.
Quando viene prescritta l’eparina?
Trattamento della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare acuta eccetto nei pazienti emodinamicamente instabili o che richiedono trombolisi o embolectomia polmonare.
Cosa non fare quando si prende l’eparina?
Cosa NON Fare –
NON fare la puntura sempre nello stesso punto (alternare le zone del corpo); NON ELIMINARE la bolla d’aria che si vede all’interno della siringa preconfezionata; EVITARE parti del corpo ustionate, troppo magre o dove la pelle presenta lesioni evidenti, ecchimosi o ematomi (lividi o ferite), infiammazioni, cicatrici, varici e gonfiore. Cercare, inoltre, di non iniettare l’eparina in un’area in cui gli indumenti potrebbero sfregare; Prima di iniettare l’eparina, NON ASPIRARE MAI CON LO STANTUFFO della siringa, neppure per controllare se l’ago è in un capillare; Al termine dell’iniezione NON massaggiare o strofinare per evitare la formazione di un livido,
Quali sono gli effetti collaterali dell eparina?
Dermatologici: necrosi della pelle, orticaria, alopecia (dopo uso prolungato), reazioni nella sede di iniezione (irritazione locale, leggero dolore, formazione di ematoma o reazioni istamino simili). Ematici: emorragie, emissione di sangue con il vomito (ematemesi) o dal retto (ematochezia), trombocitopenia.
In quale caso si fa l’eparina?
Le eparine sono sostanze anticoagulanti, cioè rendono fluido il sangue in modo da prevenire o trattare la formazione di coaguli. Esse sono largamente utilizzate nei pazienti per i quali è essenziale mantenere il sangue ben fluido, come nei pazienti che hanno un tumore o sono stati sottoposti ad intervento chirurgico.
Quanti giorni di eparina si possono fare?
Generalmente, la durata del trattamento è da 2 a 8 giorni.
Come si fa a capire se si ha la trombosi?
Quali sono i sintomi della trombosi? – Per quanto riguarda le trombosi venose profonde degli arti inferiori la sintomatologia è spesso aspecifica caratterizzata da dolore e gonfiore dell’arto ma nella maggior parte dei casi il paziente è asintomatico e la diagnosi è unicamente ecografica, mediante ecocolordoppler venoso degli arti inferiori.
In alcuni casi la trombosi venosa profonda esordisce invece come tromboembolia polmonare TEP con dolore toracico e dispnea o in casi di embolia massiva con esito fatale. Nei casi di episodi trombotici senza sintomi le manifestazioni tardive posso essere: la sindrome post-flebitica degli arti inferiori o cuore polmonare cronico da ipertensione polmonare.
Per quanto riguarda le trombosi arteriose ricordiamo l’ infarto del miocardio, l’ ictus cerebrale, l’ischemia acuta di un arto o l’ischemia intestinale.
Quanto dura l’effetto dell eparina nel sangue?
Somministrazione – L’eparina viene somministrata per via parenterale perché non viene assorbita dall’intestino, a causa della sua elevata carica negativa e di grandi dimensioni. Può essere iniettato per via endovenosa o sottocutanea (sotto la pelle); le iniezioni intramuscolari (nei muscoli) sono evitate a causa del potenziale per la formazione di ematomi.
A causa della sua breve emivita biologica di circa un’ora, l’eparina deve essere somministrata frequentemente o come infusione continua. L’eparina non frazionata ha un’emivita di circa 1-2 ore dopo l’infusione, mentre la LMWH ha un’emivita di 4-5 ore. L’uso di LMWH ha consentito il dosaggio una volta al giorno, quindi non richiede un’infusione continua del farmaco.
Se è necessaria una terapia anticoagulante a lungo termine, l’eparina viene spesso utilizzata solo per iniziare la terapia anticoagulante fino a un anticoagulante orale, per es. il warfarin, L’American College of Chest Physicians ha pubblicato delle linee guida cliniche sulla somministrazione di eparina.
Che differenza c’è tra eparina e anticoagulante?
Che differenza c’è tra anticoagulanti eparinici e anticoagulanti orali? – In un precedente articolo abbiamo parlato dell’importanza che nel sangue ci sia un equilibrio tra la capacità di formare coaguli e quella di mantenere la sua fluidità, e del ruolo che gli anticoagulanti eparinici possono avere in questo.
- Accanto agli anticoagulanti eparinici, esistono anche altri farmaci utili a fluidificare il sangue e sono gli anticoagulanti orali,
- La principale differenza tra queste due classi è la modalità di somministrazione : l’ eparina non frazionata, l’ eparina a basso peso molecolare ed il fondaparinux, cioè gli anticoagulanti eparinici, si somministrano per via parenterale mentre gli anticoagulanti orali, come dice proprio la loro denominazione, sono somministrati per bocca,
Tra questi ultimi distinguiamo tra gli antagonisti della vitamina K (AVK), come warfarin e acenocumarolo, ed i nuovi anticoagulanti orali (NAO).
Quando è meglio fare l’iniezione di eparina?
SELEPARINA è usato: – Nella prevenzione delle trombosi venose profonde (TVP) in chirurgia generale ed in chirurgia ortopedica. Serve quindi a prevenire la formazione di coaguli nelle vene delle gambe in caso di impossibilità o ridotta possibilità di movimento in seguito ad interventi chirurgici importanti.
Cosa succede se dopo la puntura di eparina esce sangue?
Domanda Salve Dottore, sono un trombofiliaco assumo cardioaspirina e coumadin in quanto operato di baypass entrambi i polpacci, mi sono operato di colecisti e da due settimane mi hanno sospeso il coumadin con l’alternativa di punture di eparina e cardioaspirina una dopo pranzo l’eparina due volte al giorno in pancia, ora ho fatto la doccia e dall’ematoma di una puntura fatta in precedente mi è fuoriscito del sangue come mai ? perchè ? grazie per una sua risposta.
Dr. Roberto Gindro 1. È uscito molto sangue? 2. Avendo interrotto Coumadin è normale che l’INR sia sceso, in ogni caso lo segnali al medico.
Domanda Grazie Dottore per la sua risposta, il sangue è uscito un pò, ma poi l’ho tamponato ed ho messo la garza e cerotto, il chirurgo che mi ha operato mi ha detto che devo stare tutta quest’altra settimana senza coumadin per prevenzione in quanto operato di fresco, poi potrò dalla prossima sett riprendere nuovamente il coumadin, ma sono un pò preoccupato per i trombi, se si otturano i bypass.
Dr. Roberto Gindro L’eparina ed il Cardioaspirin la proteggeranno, non si preoccupi; la fuoriuscita del sangue è stata dovuta proprio al’effetto di questi due farmaci, che sostituiscono il Coumadin. Eviti la doccia troppo calda.
Domanda La ringrazio Dottore gentilissimo, le auguro buona serata. Domanda Dottore una domanda:ciclicamente ogni mese quando m viene il ciclo mi compare un livido sempre nello stesso puntovicino al ginocchio? Coincidenza?
Dr. Roberto Gindro Probabilmente sì.
Domanda Dottore oggi mi sono accorta che mia figlia di quattro anni ha delle macchie nere sulla schiena protebbero essere delle voglie o e qualcosa di preoccante. Grazie
Dr. Roberto Gindro Mi dispiace, ma senza vedere è proprio impossibile esprimere giudizi. Domanda Alle domande deve rispondere un medico clinico che si occupi ogni giorno di malattie e non un farmacista che proprio per il dovuto rispetto alla facoltá deve rispondere a ben altri quesiti Anna
Domanda Salve dottore volevo chiedere un’informazione. Mi era comparso un livido sulla coscia sinistra 3 mesi fa, poi è andato via da solo, adesso ne ho altro sulla coscia destra. può essere qualcosa di grave?
Dr. Roberto Gindro Non c’è motivo di pensarlo. Domanda Ma è una cosa normale? Guardando sull’Internet scrivono sempre le cose che ti può far star male. Dr. Roberto Gindro A chi non capita ogni tanto un livido?
Domanda Salve dottore ho eseguito una ecografia alla spalla dx nonché mi hanno riscontrato uno sfilacciamento dei tendini induriti e di conseguenza poco movimento del braccio. Da due giorni al braccio dx si è presentata un grosso ematoma che va dalla spalla al braccio sto applicando del reparil. E grave?
Dr. Roberto Gindro Ha fatto sforzi? Raccomando comunque di sottoporlo al medico. Domanda Ho fatto un intervento ai denti alla parte superiore della bocca il seconto giorno mi è gonfiato la faccia e mi è uscito ematoma,cosa posso fare? Dr. Roberto Gindro Ghiaccio sulla parte se è appena successo e poi valuti con il medico di base una crema da applicare per far riassorbire l’ematoma; l’accaduto va segnalato al dentista, ma può succedere.
Domanda Buongiorno dottore, un intensa attività fisica in palestra può provocare piccoli lividi (molto piccoli tipo un cm, di un colore rosso che poi diventa più scuro e poi chiari e scompare nel giro di qualche giorno)? In caso di leucemia il livido é grosso vero? Fa fatica a scomparire? E in più in caso di questa malattia grave, se ci si taglia la ferita non si rimarginerebbe subito vero?
Dr. Roberto Gindro Sì, l’ipotesi che possa essere legato alla palestra è plausibile e non c’è motivo di pensare ad altro. Domanda Il mio ultimo emocromo risale al 17 novembre e, a parte una lieve anemia da carenza di ferro, i globuli bianchi (leucociti) erano 7, 44 gli eritrociti 4,27 e le piastrine 355 ! A meno che non ci sia stato un tracollo in due mesi ! Quindi é plausibile nel senso che l”esercizio fisico intenso potrebbe causare piccoli strappi muscolari che poi provocano quei piccoli segni? Dr. Roberto Gindro Sì. Domanda La ringrazio, buona giornata!
Domanda Salve dottore ieri mattina sn caduta dalle scale di casa sul sedere o provocato un livido sul osso sacro ma è normale che mi faccia male la schiena fino anche un po il collo ? Lieve eh non forte
Dr. Roberto Gindro Sì, normale. Domanda Grazie mi ha dato sollievo con la sua risposta
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Cosa succede se si salta un giorno di eparina?
AUSL | Per la tua Salute | Consigli pratici per la Terapia anticoagulante orale Alcuni consigli pratici rivolti a chi segue la Terapia anticoagulante orale:
- La dose di anticoagulante prescritta va assunta sempre alla stessa ora (possibilmente il pomeriggio o alla sera) e in dose unica, non occorre il digiuno assoluto.
- In caso di dimenticanza non va raddoppiata la dose il giorno successivo, ma nella stessa giornata la dose di anticoagulante può essere assunta anche più tardi, entro la mezzanotte. Oltre questo termine, se si salta la dose, è necessario avvisare il medico.
- Occorre mantenere ben controllata la pressione arteriosa, eventualmente con l’aggiustamento della terapia antiipertensiva.
COME COMPORTARSI. Dal dentista Per i pazienti in TAO non esistono particolari problemi, purchè vengano osservate alcune semplici precauzioni. Innanzitutto occorre informare il dentista del trattamento anticoagulante e di tutti gli altri farmaci eventualmente assunti.
- Nella maggior parte delle estrazioni dentarie il grado di anticoagulazione può essere mantenuto nell’intervallo terapeutico usuale senza rischi eccessivi di emorragia, controllando l’INR il giorno dell’estrazione, prima di andare dal dentista.
- Nei casi di maggior rischio di emorragia sarà utile controllare l’ il giorno prima dell’intervento e sarà quindi il medico a decidere se e quanto ridurre la dose del farmaco anticoagulante che verrà assunto nuovamente il giorno stesso dell’intervento.
- In caso di interventi chirurgici e/o manovre invasive
In caso di interventi chirurgici avvertire per tempo il medico che gestisce la TAO perché vi può essere la necessità di un adeguato periodo di sospensione per ottenere la normalizzazione della coagulazione (almeno 5 gg). Informare il chirurgo del trattamento anticoagulante.
- Non assumere farmaci a base di acido acetilsalicilico (aspirina)
- Occorre sempre ricordare al Medico di Medicina Generale o ad eventuali specialisti che prescrivono farmaci nuovi che si è in trattamento anticoagulante orale in modo da poter evitare quelli incompatibili.
- Il contraccettivo orale (pillola), poiché espone la donna ad un maggior rischio di patologie cardiovascolari, in particolare quelle tromboemboliche è controindicato per le pazienti in TAO.
L’uso di prodotti di erboristeria si può associare a variazioni non prevedibili di, poiché tali prodotti possono contenere vit K ed altre sostanze interferenti. Va pertanto segnalato con tempestività l’eventuale inizio di assunzione. Evitare l’uso di lassativi in quanto potrebbero determinare cattiva assunzione della TAO o se necessario avvisare comunque il medico.
- A tavola Occorre una dieta regolare e costante avvisando il medico in caso di cambiamenti significativi dell’alimentazione.
- Fattori dietetici possono causare resistenza alla TAO con necessità di incremento della dose.
- Le verdure a foglia larga e la frutta sono ricche di vit K che riduce l’effetto del farmaco anticoagulante.
L’assunzione di alcool deve essere limitata altrimenti si potenzia l’effetto della TAO con rischi di emorragie. Nello sport E’ ammessa attività fisica in rapporto alle proprie condizioni generali. E’ sconsigliato intraprendere attività sportive che implichino possibilità di traumi o ferite.
- In vacanza In vacanza è importante mantenere le stesse abitudini alimentari che si hanno a casa.
- E’ opportuno fare un controllo dell’INR e del proprio stato di salute prima di partire Avvertire il medico se ci si allontana per periodi lunghi per valutare come continuare ad effettuare i controlli e la terapia.
Assicurarsi che la scorta di compresse anticoagulanti sia sufficiente per tutta la durata della vacanza. Portare con se la documentazione sanitaria. Sono consentiti viaggi con aerei a cabina pressurizzata. Si può andare in montagna e al mare evitando le attività più pericolose (pesca subacquea), e l’eccessiva esposizione al sole.
In gravidanza La TAO non può essere assunta durante la gravidanza perché comporta dei rischi per il feto (supera la barriera placentare) se si programma una gravidanza, occorre parlarne prima con il medico ed il proprio ginecologo; durante la TAO avvertire subito il medico in caso di ritardo mestruale.
: AUSL | Per la tua Salute | Consigli pratici per la Terapia anticoagulante orale
Cosa succede se si toglie la bolla d’aria dall eparina?
Iniezioni sottocutanee – Le siringhe preriempite di farmaci atti alla somministrazione sottocutanea contengono, in alcuni casi, una bolla d’aria all’interno del cilindro. Quest’ultima ha un ruolo ben preciso, che consiste nello scollare adeguatamente i tessuti sottocutanei al fine di garantire il corretto assorbimento del farmaco iniettato.
- Nel caso in cui, prima di effettuare un’iniezione sottocutanea, venisse espulsa l’aria dalla siringa preriempita, nel tessuto sottocutaneo non verrebbe a crearsi lo spazio necessario all’adeguato assorbimento del farmaco somministrato.
- Il rischio in questo caso consiste nella formazione di ecchimosi o lievi ematomi nel sito di iniezione.
Cercando di eliminare l’aria presente nella siringa si rischia inoltre di espellere accidentalmente anche parte del farmaco, alterandone così la dose; mantenendo invece la bolla d’aria contenuta nel cilindro della siringa preriempita è possibile garantire l’adeguato scollamento dei tessuti, così da permettere l’assorbimento completo e senza complicanze della corretta dose del farmaco.
È necessario tuttavia porre attenzione ad un particolare: non tutti i farmaci somministrabili per via sottocutanea necessitano della somministrazione contemporanea di una bolla d’aria; le siringhe preriempite di insulina (usate dai pazienti diabetici di tipo 1 e da alcuni di tipo 2), ad esempio, non contengono bolle d’aria, poiché il quantitativo di farmaco somministrato è minimo e non necessita di scollamento dei tessuti per essere assorbito correttamente.
È dunque molto importante ricordare che non è necessario aspirare aria in maniera arbitraria quando nella siringa preriempita essa non è presente.
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Quanto camminare per evitare trombosi?
Nella vita di tutti i giorni – Prevenire la trombosi venosa è possibile, in parte, intervenendo sugli stili di vita quotidiani. La misura preventiva più importante, soprattutto per la trombosi venosa profonda agli arti inferiori, è l’attività fisica. Oltre ad aiutare a ridurre il sovrappeso, il movimento evita il ristagno venoso che facilita la formazione di trombi,
camminare di buon passo per 4-5 chilometri andare in bicicletta praticare regolarmente nuoto.
E quando si sta per molto tempo seduti, è importante esercitare i polpacci: premere la parte anteriore dei piedi sul pavimento e muovere i talloni su e giù.
Che differenza c’è tra eparina e anticoagulante?
Che differenza c’è tra anticoagulanti eparinici e anticoagulanti orali? – In un precedente articolo abbiamo parlato dell’importanza che nel sangue ci sia un equilibrio tra la capacità di formare coaguli e quella di mantenere la sua fluidità, e del ruolo che gli anticoagulanti eparinici possono avere in questo.
Accanto agli anticoagulanti eparinici, esistono anche altri farmaci utili a fluidificare il sangue e sono gli anticoagulanti orali, La principale differenza tra queste due classi è la modalità di somministrazione : l’ eparina non frazionata, l’ eparina a basso peso molecolare ed il fondaparinux, cioè gli anticoagulanti eparinici, si somministrano per via parenterale mentre gli anticoagulanti orali, come dice proprio la loro denominazione, sono somministrati per bocca,
Tra questi ultimi distinguiamo tra gli antagonisti della vitamina K (AVK), come warfarin e acenocumarolo, ed i nuovi anticoagulanti orali (NAO).
Come si fa a capire se si ha la trombosi?
Quali sono i sintomi della trombosi? – Per quanto riguarda le trombosi venose profonde degli arti inferiori la sintomatologia è spesso aspecifica caratterizzata da dolore e gonfiore dell’arto ma nella maggior parte dei casi il paziente è asintomatico e la diagnosi è unicamente ecografica, mediante ecocolordoppler venoso degli arti inferiori.
- In alcuni casi la trombosi venosa profonda esordisce invece come tromboembolia polmonare TEP con dolore toracico e dispnea o in casi di embolia massiva con esito fatale.
- Nei casi di episodi trombotici senza sintomi le manifestazioni tardive posso essere: la sindrome post-flebitica degli arti inferiori o cuore polmonare cronico da ipertensione polmonare.
Per quanto riguarda le trombosi arteriose ricordiamo l’ infarto del miocardio, l’ ictus cerebrale, l’ischemia acuta di un arto o l’ischemia intestinale.
Quando si prende un anticoagulante?
Che cos’è la terapia anticoagulante e come agisce – La terapia anticoagulante è indicata, in linea generale, in tutti quei pazienti che sono a rischio di formare trombi o coaguli, a causa di una patologia preesistente (ad esempio la ) o delle condizioni cliniche momentanee in cui si trovano (ad esempio una ).
- La coagulazione è un insieme di processi che portano fisiologicamente ad emostasi, un meccanismo di protezione: quando ci procuriamo una ferita, il sangue cessa di fuoriuscire grazie all’interazione dei fattori della coagulazione e delle piastrine che formano un “tappo”, detto trombo.
- In casi patologici, questo processo può portare alla formazione di un coagulo, che andando in circolo, rischia di occludere un vaso creando danni importanti.
Mentre il coagulo è quasi sempre patologico – e talvolta assume caratteristiche gravi – l’emostasi è invece fondamentale, perché permette la riparazione di una lesione, interrompendo il sanguinamento. La terapia anticoagulante, sia essa per via orale, sottocutanea o, deve evitare che si formino coaguli, mantenere il sangue fluido ed evitare che la persona abbia complicanze trombotiche.
Quanto dura l’effetto anticoagulante dell eparina?
La sua emivita, dopo somministrazione s.c., è di circa 17 ore nel soggetto giovane, e si prolunga fino a circa 21 ore nell’anziano. L’effetto anticoagulante è prevedibile con una farmacocinetica lineare per dosi comprese tra 2 mg ed 8 mg s.c., o tra 2 mg e 20 mg e.v. (19).