Friuli Venezia Giulia Cosa Vedere?
Elvira Olguin
- 0
- 25
Contents
Perché andare in Friuli Venezia Giulia?
Friuli Venezia Giulia, uno scrigno di tesori incastonato tra mare e monti. – Regione di confine stretta tra le Dolomiti friulane e l’Alto Adriatico, benedetta da un immenso patrimonio culturale frutto di contaminazione tra diverse culture e popolazioni, cosmopolita e moderna, il Friuli Venezia Giulia vi sedurrà anche con le sue tentazioni all’insegna del relax, dello sport e del divertimento.
Trieste Pordenone Udine Gorizia Borghi eleganti e bellezze naturali Elegante città del Friuli Venezia Giulia, Pordenone racchiude un tranquillo centro storico ricco di bellezze storiche e artistiche. Passeggiate in Corso Vittorio Emanuele all’ombra dei portici, tra i più lunghi d’Europa. Fermatevi per un caffè in Piazza Cavour, cuore della vita cittadina, e ammirate le facciate del Palazzo Comunale e della Cattedrale di San Marco.
Impossibile non notare il suo campanile in stile gotico, alto ben 72 metri. Alle porte di Pordenone, visitate alcuni dei borghi più belli del nord Italia, come Sacile, sul fiume Livenza, e Polcenigo, immerso nel verde. A San Vito al Tagliamento potrete ammirare ciò che resta del borgo medievale, come il fossato e il castello affrescato.
Per un momento di relax lontano dalla città, raggiungete il Lago di Barcis. Questo angolo di paradiso, inserito nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, è il luogo perfetto per chi ama praticare sport come vela, surf e canoa, ma anche per fare escursioni a piedi o in mountain bike. Infine, per gustare la cucina tipica friulana è da provare il Frico con la polenta e il salame con l’aceto: sapori davvero tradizionali.
La città di Udine fu nel Duecento il cuore dell’identità culturale, il mercato e crocevia di traffici, anche transalpini, della giovane Patria del Friuli, l’istituzione, nata nel 1077, che riunì fino al XV secolo il Friuli e molti altri territori in un unico organismo statuale, che per l’epoca raggiunse forme di organizzazione civile molto avanzate.
Ai piedi del colle, testimonia la plurisecolare unione alla Serenissima, la piazza della Libertà, con i suoi spazi, logge e scorci, in cui l’architettura veneziana, gotica e rinascimentale, appare genialmente radicata in terraferma. È ben noto poi che nel palazzo del vescovo venne a dipingere storie bibliche, con inimmaginabile freschezza di colore, il Tiepolo trentenne.
Udine è una città che non conosce stagioni e i pretesti per visitarla sono molteplici, come per esempio il mercatino “Robis di une volte”, dedicato all’antiquariato e al brocantage, ogni seconda domenica del mese. Città di forte valenza enogastronomica, è punto di convergenza di tutte le produzioni tipiche del Friuli: prosciutti, formaggi, vini, grappe e quant’altro.
- La visita è raccomandata al buongustaio per il numero e il valore delle osterie oltre che per le tante botteghe dei sapori.
- In tal senso ricopre ruolo ufficiale la Casa della Contadinanza, sul piazzale del Castello, riproposizione di un’antica osteria entro gli spazi di un edificio storico.
- Gorizia La “città in trincea” a confine tra mondo latino e slavo Punto di congiunzione fra le culture romanze, slave e germaniche per la sua posizione di confine con la Slovenia, Gorizia ospita diversi luoghi di interesse storico.
Immancabile una visita al Castello, fortificazione dell’XI secolo poi ampliata nel Seicento, e al Palazzo Coronini Cronberg, nel centro città, corrispondente all’antico borgo di Grafenberg. Circondato da un pittoresco parco di gusto romantico, l’edificio si sviluppa in 15 sale interamente arredate.
Per cogliere lo spirito di questa “città in trincea” visitate il Museo della Grande Guerra, ospitato nei suggestivi sotterranei delle cinquecentesche Case Dornberg e Tasso. Una preziosa testimonianza degli eventi bellici del 1917 con la disfatta di Caporetto, la successiva vittoria sul Piave e infine l’armistizio italo-austriaco del 1918.
A soli 3 chilometri dalla città si trova il giardino botanico di Luciano Viatori, anche noto come Giardino delle Azalee per le 500 varietà di azalee raccolte, accanto a rododendri, rose rare, camelie e magnolie. L’incantevole passeggiata di circa un’ora è resa più agevole da una studiata rete di vialetti e passerelle di legno. : Cosa vedere e fare nel Friuli-Venezia Giulia
Qual è il piatto tipico del Friuli Venezia Giulia?
Caratteristiche – Cucina prevalentemente di terra, con incursioni nella cucina di mare sulla costa adriatica, e anche qualche peculiarità, come ad esempio il boreto alla graisana ( zuppa di Grado ), una zuppa di pesce senza pomodoro e con prevalenza del rombo,
- L’assenza del pomodoro e un’abbondanza di pepe di questa ricetta ne datano le origini all’ Alto medioevo, precedente quindi all’introduzione in Europa del pomodoro, e suggeriscono l’importanza dei traffici della vicina Aquileia nell’abbondanza dell’uso del pepe.
- Molti sono gli incroci della cucina friulana con la cucina carnica, alla quale bisogna attribuire i cjarsons, il frico e l’utilizzo delle erbe,
Molto importante la polenta di farina di granturco bianca o gialla. Recentemente la polenta viene proposta con farine miste, anche di grano saraceno, e granulosità e densità variabili. La prevalenza della farina di mais nella preparazione della polenta rispetto ad altri cereali è dovuta alla maggiore produttività del mais rispetto agli altri cereali.
- La stessa parola friulana “blave” indicava inizialmente tutte le granaglie, per poi indicare esclusivamente il mais per la prevalenza di questa pianta nell’alimentazione.
- Molto rilevanti i vini friulani, bianchi e rossi, e piuttosto importante e caratteristica la tradizione dei distillati, fra i quali la grappa friulana.
I piatti tipici sono il frico, (probabilmente l’etimologia è “fritto”) nelle due versioni con patate e croccante, la brovada e il musetto, i cjarsons, i blecs (maltagliati) e la polenta di granturco, la gubana,
Per cosa è famosa Tarvisio?
Sport, sport e ancora sport – A Tarvisio si trova la foresta demaniale più grande dell’Italia, I suoi maestosi alberi e la fauna del luogo, infatti, regalano paesaggi da sogno, Le vallate che circondano la cittadina sono tra le più belle del Friuli e si possono praticare svariati sport.
- D’inverno è possibile sciare sulle numerosissime piste da sci,
- Discesa o fondo? La scelta è solo tua.
- Ad esempio puoi farti trainare dalle slitte di cani nel fitto bosco oppure ciaspolare sulla neve fresca.
- D’estate invece il paesaggio del tarvisiano si trasforma.
- Gli animali vengono condotti in alpeggio e le malghe si popolano.
La Val Bartolo si tinge di verde. Un trekking vi condurrà alla scoperta delle piccole baite (casette di montagna tipiche). In Val Saisera, inoltre, perdetevi nel bosco alla ricerca dei reperti di guerra. E poi escursionismo, alpinismo, arrampicata, ferrata.
Come sono le donne friulane?
I pregi e i difetti degli abitanti della Piccola Patria? Ora c’è una guida che li spiega. A raccontarli a tutto il Belpaese (l’editore non è delle nostre parti, ma piemontese) è l’udinese Paola Viezzi. Insegnante di lingue straniere, l’autrice ha dipinto nel volume i nostri tratti caratteristici.
- Tratti nei quali non possiamo non riconoscerci.
- Nelle pagine della guida, traspare il fatto che lei è una friulana dotata di autoirona.
- Non si sente un po’ un ossimoro, una contraddizione in termini? “Questo è stato il primo pensiero che ho avuto durante la stesura del libro.
- Scrivere quelle pagine è stato un modo per prendere coscienza di questa parte di me.
Confido di non essere la sola”. Questa è la seconda edizione. Nel libro ha ringraziato l’editore di averle dato la possibilità di rivedersi e di ravvedersi. Quali gli ‘errori’ della prima edizione? “Ero stata troppo prolissa in alcune parti che non meritavano e ho rivisto un po’ il linguaggio.
Per quanto riguarda i contenuti, 10 anni fa ero stata troppo udinecentrica. Avevo dato poco spazio a Gorizia, che allora definivo ‘aspirante friulana’, e avevo dimenticato il Vajont. Inoltre, prima paragonavo i friulani agli ebrei per l’inclinazione alla sofferenza. C’era un capitolo sui 10 comandamenti dei friulani e l’ultimo recitava: ‘ricordati di non essere felice’.
Ora li considero un po’ giapponesi, a causa della dedizione che hanno per il lavoro”. I friulani sono cambiati in questo decennio? Come? “Sono cambiati sia in positivo, sia in negativo. Da una parte, i friulani hanno imparato ad aprirsi di più, a essere più curiosi e ad avere un maggiore spirito di accoglienza del diverso.
E poi c’è stata una crescita culturale, specie nella Destra Tagliamento. Dall’altra, sono diventati più aggressivi anche quando sanno di essere nel torto, dicono più parolacce e sono peggiorati nelle maniere. Insomma, hanno perso un po’ di creanza”. E le nuove generazioni? “Come insegnante, ritengo che le classi multietniche, ormai un dato di fatto, rappresentino una nuova sfida per gli studenti italiani, che ora devono fare i conti con la ‘competizione’ degli stranieri.
Per quanto riguarda i genitori, questi sono diventati troppo indulgenti con i figli, difesi anche quando sono in torto. Una lode va fatta alle mamme e ai papà albanesi, severi con i figli come erano i nostri genitori”. Veniamo alla vita di coppia. Che differenze ci sono tra l’uomo e la donna? “Tradizionalmente, la donna friulana era una persona abbastanza arrendevole che ‘sta al suo posto’.
- Quella di oggi è cambiata: si fa sentire e alle volte è un po’ troppo esigente con il partner.
- L’uomo, d’altro canto, è spesso dedito al proprio lavoro e impenetrabile.
- Forse la sua compagna non gliene fa passare una per avere una reazione”.
- Il miglior difetto e la peggiore virtù dei friulani? “Il miglior difetto è la modestia.
Avere un piccolo ego fa vedere meglio il mondo e fa crescere interiormente. La peggior virtù è la fatica ad aprirsi al dialogo, che appartiene soprattutto a chi ha più di 35 anni ed è attivo professionalmente”. Tre aggettivi positivi e tre negativi per i friulani di oggi? “Orgogliosi, aggressivi e permalosi in negativo.
- Silenziosi, modesti (anche se orgogliosi) e curiosi in positivo”.
- Essere silenziosi è positivo? “Direi di sì.
- I friulani tacciono per ascoltare, per far parlare gli altri.
- Il contrario di quanto accade nei talk show in tv.
- Inoltre, nel silenzio, i nostri compatrioti elaborano quanto apprendono.
- Mi stupisce che la nostra regione non abbia più scrittori.
Forse è colpa del troppo benessere. Infine, il silenzio nasconde il timore di essere fuori luogo”. Come ci vedono gli altri italiani? “Non ci trovano molto simpatici. Credo che il problema sia proprio il silenzio mal interpretato. Non sanno cosa ci frulla nella testa.
- Però, tanti si accorgono che un amico friulano è come un diamante: conquistarlo è duro e costoso, ma poi è per sempre”.
- Che feedback ha avuto dai suoi lettori? “Chi è venuto ad abitare in Friuli e ha letto il primo libro ha trovato, in quelle pagine, un ritratto fedele dei propri amici e del proprio partner.
I friulani mi hanno riferito di essersi divertiti molto”. Cosa avrebbe voluto scrivere e non ha scritto? “Avrei voluto approfondire la parte sui friulani famosi, specie sulle donne. Qualcosa mi è sfuggito e qualcos’altro andrebbe tolto”.
Che differenza c’è tra Friuli e Venezia Giulia?
Il Friuli corrisponde alle attuali provincie di Udine, Pordenone e parte della provincia di Gorizia. La Venezia Giulia comprende la provincia di Trieste, la restante parte della provincia di Gorizia e si espande anche oltre i confini italiani in territorio sloveno e croato.
Dove è diffuso il turismo in Friuli Venezia Giulia?
Il turismo è ben sviluppato, soprattutto nelle località balneari di Lignano Sabbiadoro e Grado, nel centro storico di Udine e grazie ai numerosi agriturismi e vigneti. Nella stagione invernale le località alpine (Piancavallo, Tarvisiano, Ravascletto e Forni di Sopra) sono frequentate per le mete sciistiche.
Come sono visti i friulani?
I friulani sono profondamente contadini, in senso antropologico. Sono molto legati alla loro terra, ai suoi paesaggi, alle sue colture. Sono profondamente diffidenti verso le novità, verso una sconosciuta modernità. Queste caratteristiche li rendono particolarmente legati al ‘fare’ piuttosto che al ‘dire’.
Come si chiama il vino bianco friulano?
Scopri i vini bianchi autoctoni del Friuli più caratteristici, come la Ribolla Gialla, la Vitovska, la Malvasia e il Friulano, ma anche i vitigni più internazionali come il Pinot Grigio, il Sauvignon e lo Chardonnay.
Qual è la città più importante del Friuli Venezia Giulia?
Principali Città Regione Friuli-Venezia Giulia
Pos | Comune | Residenti |
---|---|---|
1 | Trieste | 204.234 |
2 | Udine | 99.341 |
3 | Pordenone | 51.139 |
4 | Gorizia | 34.742 |
Qual è il borgo più bello del Veneto?
Visita i centri storici medievali più suggestivi deIla regione – Il Veneto, regione ricca di storia e culla di antiche tradizioni, custodisce importanti località turistiche, tra le più celebri e famose d’Italia. Ma oltre ai grandi centri, il Veneto vanta innumerevoli altri piccoli paesi che di certo non mancheranno di suscitare grande interesse nel turista e nel visitatore.
- Si passa dai borghi immersi nelle campagne verdeggianti dei Colli Euganei a quelli alpini, in particolare quelli che si trovano nelle maestose vallate Dolomitiche come la famosissima Cortina d’Ampezzo ma anche Auronzo di Cadore, Alleghe, Pieve di Cadore.
- Da vedere sono i borghi posti sul cosiddetto Altopiano dei Sette Comuni tra cui Asiago.
Piccolo ma tutti graziosi sono i paesi lungo il fiume Piave, tra Feltre e Belluno. Di notevole interesse sono i centri di Asolo e Valdobbiadene, la cui tradizione vitivinicola è celebre e di antiche origini. Infine non si posso dimenticare i magnifici borghi della Lessinia immersi in suggestivi paesaggi collinari che pian piano degradano verso la Pianura padana.
Quali sono i laghi del Friuli Venezia Giulia?
Tra i bacini naturali principali vi sono il lago del Predil e i laghi Superiore e Inferiore di Fusine in zona alpina; il lago di Ragogna posto nella fascia morenica ed il lago di Doberdò situato sul Carso monfalconese.
Cosa ce Dopo Trieste?
Trieste – Comuni Limitrofi
Pos | Comune | Miglia |
---|---|---|
1 | Muggia (TS) | 3,3 |
2 | San Dorligo della Valle-Dolina (TS) | 4,2 |
3 | Monrupino (TS) | 5,5 |
4 | Sgonico (TS) | 7,8 |
Dove è diffuso il turismo in Friuli Venezia Giulia?
Il turismo è ben sviluppato, soprattutto nelle località balneari di Lignano Sabbiadoro e Grado, nel centro storico di Udine e grazie ai numerosi agriturismi e vigneti. Nella stagione invernale le località alpine (Piancavallo, Tarvisiano, Ravascletto e Forni di Sopra) sono frequentate per le mete sciistiche.
Qual è il monumento più importante del Friuli Venezia Giulia?
Statua di Umberto Saba di Trieste.