Ginkgo Biloba A Cosa Serve?
Elvira Olguin
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Contents
Quando non prendere ginkgo biloba?
La pianta è da evitare assolutamente in caso di gravidanza e durante l’allattamento.
Quando si prende il ginkgo biloba?
Le gocce si diluiscono in acqua, da bere una due volte al giorno. Estratto in capsule di ginkgo biloba: l’estratto della foglia, e più raramente dei semi, è disponibile sotto forma di compresse più o meno concentrate. Le capsule sono a lento rilascio e spesso viene consigliata l’assunzione durante i pasti.
Quante capsule di ginkgo biloba al giorno?
Caratteristiche del BioAttivo Biloba – Il BioAttivo Biloba consente di migliorare il flusso sanguigno cerebrale e degli altri vasi sanguigni. In questo modo le cellule ricevono maggiori quantità di ossigeno e di nutrienti permettendo così la stimolazione delle funzioni dell’organismo e del cervello.
- Molte persone hanno riscontrato che l’assunzione del BioAttivo Biloba permetta di combattere il problema delle mani e dei piedi freddi.
- L’elevato contenuto di estratto di Ginkgo Biloba in ogni compressa permette di raggiungere gli effetti desiderati in approssimativamente 4 settimane, assumendo soltanto 1-2 compresse al giorno.
Quando l’afflusso di sangue alle cellule ed ai tessuti è ridotto, le mani e i piedi tendono ad essere freddi. Il BioAttivo Biloba è un prodotto a base di erbe che può aiutare a migliorare tale condizione. Per questo motivo, è sconsigliato assumere prodotti a base di Ginkgo prima di interventi chirurgici programmati (per rischio emorragia).
Cosa posso prendere per migliorare la memoria?
Fosforilserina e Arginina Aiutano a mantenere la memoria e il corretto stato funzionale delle aree del cervello deputate ai processi mnemonici. Vitamina C ed E, Selenio e Zinco Sono un eccellente pool antiossidante che forniscono un’azione protettiva delle strutture cerebrali.
Dove si trova il Ginkgo biloba?
In Cina e in Giappone è considerata da sempre una pianta sacra e per questo si trova molto spesso nei pressi dei templi. In Italia, il primo esemplare di Ginko biloba fu importato nel 1750 e si trova oggi nell’Orto Botanico di Padova.
Quali sono i migliori integratori per gli acufeni?
Acufen Plus 30 Compresse Integratore Alimentare per Acufene – Acufen Plus di Deca Laboratorio è un integratore alimentare indicato per il trattamento non farmacologico dell’acufene o tinnito. A base di vitamine, Biancospino, Valeriana, Luppolo, Triptofano e Gingko biloba, è indicato sotto specifica indicazione e controllo medico, per la gestione degli acufeni,
Chi prende la cardioaspirina può prendere il Ginkgo biloba?
In questo forum si parla di fitoterapia. Risponde ai lettori Fabio Firenzuoli, medico esperto in fitoterapia e fitovigilanza, responsabile del CERFIT, Centro di Ricerca e Innovazione in Fitoterapia e Medicina integrata, struttura di riferimento per la fitoterapia della Regione Toscana, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Firenze, docente e coordinatore scientifico del master in “Fitoterapia generale e clinica”, Università degli Studi di Firenze.
- Il forum non è luogo di prescrizioni, ma di consigli o informazioni generali relativi alle opportunità, o a eventuali problemi, derivanti dall’uso di piante medicinali e fitoterapici.
- Le risposte sono pubbliche.
- Non sempre è possibile fornire una soluzione ai problemi, ma si cerca almeno di indicare i giusti indirizzi di comportamento.
Non possiamo garantire una risposta immediata a tutti i quesiti: consigliamo di tornare sul forum nei giorni successivi per verificare se il moderatore ha soddisfatto la richiesta. Gentile dottor Firenzuoli, Avrei bisogno gentilmente di un consiglio per mia zia di 73 anni.
Il neurologo le ha riscontrato un lieve declino cognitivo e insonnia e prescritto un integratore a base di l carnitina e ginkgo biloba in prevenzione ed un medicinale a base di melatonina Siccome lei è in terapia con bisoprololo, telmisartan per ipertensione e cardioaspirina in prevenzione primaria, ci sono interazioni io sapevo di si tra ginkgo e cardioaspirina? Grazie.
di Nicola p. La risposta a cura del Prof. Fabio Firenzuoli Gent.mo Nicola non esistono evidenze cliniche di interazioni tra Ginkgo biloba ed acido acetilsalicilico, cosa questa che consente al medico di poterla prescrivere, ovviamente in relazione alle condizioni del paziente e soprattutto alla effettiva necessità clinica.
Questo prevede anche la possibilità di utilizzare alcuni estratti di Ginkgo piuttosto che altri, ad esempio privi di quelle sostanze che potenzialmente interagiscono con il farmaco. La cosa invece cambia relativamente all’uso di integratori, che sono prodotti da automedicazione, per i quali è prevista in etichetta l’avvertenza: “se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto”.
In letteratura infatti sono descritti alcuni case report relativi alla possibile sommazione d’effetti tra Ginkgo ed acido acetilsalicilico. Ma si tratta di singoli case report che suggeriscono attenzione ma non costituisicono una controindicazione. Cordialmente Fabio Firenzuoli
Come curare il Ginkgo biloba?
Le esigenze del Ginkgo biloba in breve –
• Luce solare: almeno 4 ore di sole diretto al giorno. • Terreno: qualsiasi terreno, ma in posizioni senza ristagni. • Temperatura: non ha particolari esigenze; resiste fino a -28°C e tollera il caldo estremo.
• Acqua: in piena terra, ogni due settimane per i primi due anni dopo il trapianto. In vaso, quando la terra è asciutta. Tollera bene la siccità. • Concimazioni: a inizio e a fine estate, senza esagerare. : Ginkgo biloba: la “pianta preistorica” da far crescere in vaso o in giardino
Che sapore ha il Ginkgo biloba?
Ginkgo Biloba – Sapore Tendente all’Amaro Simile alla Salvia.
Che effetto fa il guaranà?
Che cos’è il guaranà? – Il guaranà è una pianta che prende il nome dal popolo dei Guaranì, originario dell’Amazzonia, che ne utilizza i semi per produrre una bevanda. Oggi gli stessi semi sono utilizzati a scopo medicinale in virtù della presenza di caffeina, sostanza che agisce stimolando il sistema nervoso centrale, il cuore e i muscoli.
A cosa serve Acufen Plus?
Acufen Plus Compresse – Acufen plus è un integratore alimentare Biancospino, Valeriana, Gruppi Vitaminici, Luppolo e Triptofano, indicato per ridurre gli episodi di ipoacusia e acufeni. Acufen Plus compresse : cos’è e a cosa serve Acufen plus è un integratore a base di estratti vegetali, che migliorando la funzioanlità del microcircolo.
- Difatti spesso gli episodi di ipocausia o di acufeni come ronzii, fischi e sibilli sono dovuti ad alterazioni del delicato microcircolo che è presente all’interno dell’orecchio, oltre ad un intenso stress ossidativo.
- Acufen plus compresse quindi grazie alle numerose sostanze antiossidanti in esso presenti e ad estratti come ginkgo biloba e biancospino, riduce la sintomatologia e quindi il fastidio.
Più precisamente:
Il ginkgo Biloba: favorisce il benessere del microcircolo Biancospino : ricco di flavonoidi, induce il rilassamento muscolare, riduce la frequenza cardiosa e diminuisce la pressione artetiosa Valeriana: agisce sul sistema nervoso centrale, inducendo un effetto rilassante Triptofano : è un precursore della serotonina, che è un ormone fondamentale per migliorare i cali di umore, favorire la riduzione dello stress, e induce un effetto rilassante e calmante. Vitamine del gruppo A, B e C : dal forte effetto antiossidante Luppolo, grazie a Pinene e Umolene che placano la dispepsia nervosa.
Acufen plus è un integratore alimentare senza glutine e senza zucchere. Può contenere traccie di latte e di soia. Contiene una fonte di fenilalanina Acufen plus compresse: come si utilizza Si consiglia l’assunzione di 2 compresse al giorno, generalmente lontano dai pasti, immediatamente prima di coricarsi
Qual è il miglior integratore per la memoria?
Tra i migliori integratori per la memoria, la concentrazione e lo studio troviamo sicuramente il Ginkgo Biloba in compresse o in capsule. Il Ginkgo Biloba è una pianta di origini asiatiche, ricca di principi attivi antiossidanti e benefici per il nostro organismo (come terpenoidi, flavonoidi, polifenoli e ginkgolidi).
Quanto Costa Il Ginkgo Biloba?
Expoplant – Acquista online: Ginkgo biloba Listino: Da 1 a 10 pz.93,50 € cad.
Che pianta è il Ginkgo Biloba?
Il Ginkgo biloba è botanicamente una conifera ma con l’aspetto di un grande, bello e maestoso albero a foglia caduca.
Qual è la vitamina che fa bene al cervello?
3. Vitamina B memoria: un’ alleata per la mente e l’umore – Il termine vitamina B comprende in realtà un insieme di 8 vitamine: tiamina (B1), riboflavina (B2), niacina (B3), acido pantotenico (B5), piridossina (B6), biotina, acido folico e cobalamina (B12),
- Queste vitamine sono chiamare anche ” vitamine della felicità ” o ” vitamine anti-stress “, perché anche loro, come la vitamina C, partecipano alla produzione dei neurotrasmettitori, aumentano i livelli di energia e aiutano ad affrontare meglio periodi di forte stress e ansia.
- Per quanto riguarda le vitamine B6, B12 e acido folico (B9 ), sono particolarmente importanti per la buona salute del cervello.
Gli studi hanno dimostrato che queste tre vitamine lavorano sinergicamente per aiutare a prevenire il declino mentale, la demenza e il morbo di Alzheimer, Uno studio dell’Università di Oxford ha dimostrato che l’assunzione di B6, B12 e acido folico insieme riduce l’atrofia del cervello, migliora le funzioni cerebrali e riduce significativamente il restringimento del cervello nella parte del cervello più colpita dal morbo di Alzheimer.
Cosa fare per far tornare la memoria?
Tecniche di concentrazione – In che modo possiamo mantenere attiva e giovane la memoria ? Oggi, si parla molto di “brain training” (o di “memory training”), cioè di esercizi per allenare la memoria, Alla base c’è l’idea che con semplici pratiche, spesso ludiche, potremmo facilmente migliorare le nostre capacità cognitive, diventare più intelligenti, ringiovanire, o imparare una lingua senza fatica.
Purtroppo, la maggior parte di questi programmi non è sostenuto da dati sperimentali appropriati. Tuttavia, la memoria risente dell’esercizio. Il cervello, in fondo, è molto simile a un muscolo nel suo funzionamento: per non indebolirlo e mantenerlo vitale bisogna allenarlo. Uno dei modi per allenare e migliorare la propria memoria consiste nell’utilizzare delle strategie adottando semplici tecniche di concentrazione,
Leggere, scrivere, giocare a scacchi, o a dama, o fare giochi di enigmistica, come sudoku, anagrammi, rebus o parole crociate, possono avere utili benefici per la memoria. Anche gli hobby, come il giardinaggio, il bricolage, ecc. possono aiutare a mantenerla attiva.
Come aiutare la memoria dopo i 60 anni?
Integratori alimentari e farmaci per la memoria – Praticare esercizio fisico, coltivare buone relazioni interpersonali, mantenere un sonno regolare e un’ alimentazione corretta ed equilibrata rappresentano buone abitudini per rallentare il deterioramento della memoria.
Sotto consiglio medico, si potrebbe inoltre prendere in considerazione il supporto di integratori alimentari, a base di vitamine e minerali, e di farmaci, Ad oggi, tuttavia, non esistono evidenze scientifiche sull’efficacia di questi prodotti rispetto a un concreto e duraturo miglioramento della memoria e delle capacità cognitive in generale.
I farmaci, in particolare, sono dispositivi utilizzati per rallentare il progredire del decadimento cognitivo o della demenza e alleviarne i sintomi. Per quanto riguarda gli integratori alimentari, questi stimolano le funzioni cognitive e possono essere assimilati (sempre su suggerimento medico) per contrastare la perdita di memoria quando è correlata a una dieta scorretta o carente di vitamine del gruppo B,
Quanti tipi di Ginkgo biloba ci sono?
GINGKO BILOBA – Distribuiamo in esclusiva quattro varietà di Gingko Biloba interessanti per il loro portamento: tra a forma fastigiata-colonnare e una a forma globosa.
Quanto Ginkgo biloba?
Dose – Il Ginkgo biloba si trova comunemente in commercio come foglie essiccate, per la preparazione di infusi, o come integratore alimentare, in forma di compresse o capsule. A titolo informativo riportiamo che nella maggior parte degli studi pubblicati sinora, l’estratto più efficace sembra essere quello noto come EGb 761®, preparato a partire dalle foglie di Ginkgo essiccate, trattate con acetone 60% p/p, e standardizzato al 24% in glicosidi flavonoidi e al 6% in terpeni lattonici,
- Foglie essiccate per infusi e tisane: 9-10 g al giorno
- Estratto secco standardizzato (50:1): 120-240 mg al giorno, suddivisi in 2-3 dosi (40 mg di estratto corrispondono a circa 1,4-2,7 g di foglie essiccate)
- Estratto fluido (1:1): 0,5 mL tre volte al giorno
Più specificatamente e in base agli studi condotti per le diverse patologie:
- Asma: 40mg tre volte al giorno
- Demenza e problemi cognitivi: 120-240 mg al giorno di estratto secco standardizzato, divisi in 2-3 dosi
- Vertigini, claudicatio intermittens: 120-320 mg al giorno di estratto secco standardizzato, divisi in 2-3 dosi
- Sindrome di Raynaud: 240-360 mg al giorno di estratto secco standardizzato, divisi in 3 dosi
- Glaucoma: 120-160 mg al giorno di estratto secco standardizzato
- Sindrome premestruale: 80 mg due volte al dì, dal 16mo giorno di ciclo fino al quinto giorno del ciclo successivo
- Vitiligine: 120 mg al giorno di estratto secco standardizzato
Anche se alcuni studi riportano effetti già dopo 4-6 settimane di uso continuativo, in genere si raccomanda di proseguire almeno per 12 settimane per avere effetti significativi, specie in patologie croniche,
Come riconoscere un Ginkgo biloba maschio o femmina?
Caratteristiche botaniche: – Le foglie sono di un colore verde vivo, e in autunno l’ingiallimento comincia dal bordo superiore per estendersi poi progressivamente al resto della foglie, con un bellissimo colore giallo dorato; spesso cadono poi tutte insieme, alla prima giornata di vento.
- Sono inserite su rami corti (brachiblasti), a loro volta inseriti su rami lunghi, senza foglie (macroblasti).
- Il tronco è eretto, ricoperto da una corteccia grigia, con i rami disposti quasi orizzontali o leggermente inclinati verso l’alto.
- Si tratta di una specie dioica, cioè con con fiori maschili e femminili portati su piante diverse: gli esemplari maschili e femminili hanno anche un portamento leggermente diverso, più slanciato nelle piante maschili, più disordinato in quelle femminili.
I fiori delle piante maschili sono degli amenti (infiorescenze pendenti) giallastri, emessi contemporaneamente alle foglie; quelli delle piante femminili sono invece poco appariscenti, su lunghi piccioli e sbocciano in estate. I frutti sono delle drupe (frutti carnosi contenenti un solo seme, il nocciolo) globose, prima verdi poi gialle a maturità.
Cosa succede se prendo troppo Ginkgo biloba?
Effetti collaterali del Ginkgo biloba – Se assunto, seguendo le dosi raccomandate, il Gingko biloba è da considerare sicuro e può scatenare solo lievi effetti avversi come:
disturbi di stomaco mal di testa capogiri costipazione battito cardiaco forte reazioni allergiche cutanee
In età pediatrica è considerato un rimedio sicuro se assunto per brevi periodi di tempo; nelle donne adulte può invece interferire con il concepimento. Attenzione, invece, all’estratto di semi perché contiene una tossina che può scatenare effetti collaterali come convulsioni e perdita di coscienza.
Chi prende la cardioaspirina può prendere il Ginkgo biloba?
In questo forum si parla di fitoterapia. Risponde ai lettori Fabio Firenzuoli, medico esperto in fitoterapia e fitovigilanza, responsabile del CERFIT, Centro di Ricerca e Innovazione in Fitoterapia e Medicina integrata, struttura di riferimento per la fitoterapia della Regione Toscana, Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Firenze, docente e coordinatore scientifico del master in “Fitoterapia generale e clinica”, Università degli Studi di Firenze.
- Il forum non è luogo di prescrizioni, ma di consigli o informazioni generali relativi alle opportunità, o a eventuali problemi, derivanti dall’uso di piante medicinali e fitoterapici.
- Le risposte sono pubbliche.
- Non sempre è possibile fornire una soluzione ai problemi, ma si cerca almeno di indicare i giusti indirizzi di comportamento.
Non possiamo garantire una risposta immediata a tutti i quesiti: consigliamo di tornare sul forum nei giorni successivi per verificare se il moderatore ha soddisfatto la richiesta. Gentile dottor Firenzuoli, Avrei bisogno gentilmente di un consiglio per mia zia di 73 anni.
Il neurologo le ha riscontrato un lieve declino cognitivo e insonnia e prescritto un integratore a base di l carnitina e ginkgo biloba in prevenzione ed un medicinale a base di melatonina Siccome lei è in terapia con bisoprololo, telmisartan per ipertensione e cardioaspirina in prevenzione primaria, ci sono interazioni io sapevo di si tra ginkgo e cardioaspirina? Grazie.
di Nicola p. La risposta a cura del Prof. Fabio Firenzuoli Gent.mo Nicola non esistono evidenze cliniche di interazioni tra Ginkgo biloba ed acido acetilsalicilico, cosa questa che consente al medico di poterla prescrivere, ovviamente in relazione alle condizioni del paziente e soprattutto alla effettiva necessità clinica.
- Questo prevede anche la possibilità di utilizzare alcuni estratti di Ginkgo piuttosto che altri, ad esempio privi di quelle sostanze che potenzialmente interagiscono con il farmaco.
- La cosa invece cambia relativamente all’uso di integratori, che sono prodotti da automedicazione, per i quali è prevista in etichetta l’avvertenza: “se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto”.
In letteratura infatti sono descritti alcuni case report relativi alla possibile sommazione d’effetti tra Ginkgo ed acido acetilsalicilico. Ma si tratta di singoli case report che suggeriscono attenzione ma non costituisicono una controindicazione. Cordialmente Fabio Firenzuoli
Quanto Ginkgo biloba?
Dose – Il Ginkgo biloba si trova comunemente in commercio come foglie essiccate, per la preparazione di infusi, o come integratore alimentare, in forma di compresse o capsule. A titolo informativo riportiamo che nella maggior parte degli studi pubblicati sinora, l’estratto più efficace sembra essere quello noto come EGb 761®, preparato a partire dalle foglie di Ginkgo essiccate, trattate con acetone 60% p/p, e standardizzato al 24% in glicosidi flavonoidi e al 6% in terpeni lattonici,
- Foglie essiccate per infusi e tisane: 9-10 g al giorno
- Estratto secco standardizzato (50:1): 120-240 mg al giorno, suddivisi in 2-3 dosi (40 mg di estratto corrispondono a circa 1,4-2,7 g di foglie essiccate)
- Estratto fluido (1:1): 0,5 mL tre volte al giorno
Più specificatamente e in base agli studi condotti per le diverse patologie:
- Asma: 40mg tre volte al giorno
- Demenza e problemi cognitivi: 120-240 mg al giorno di estratto secco standardizzato, divisi in 2-3 dosi
- Vertigini, claudicatio intermittens: 120-320 mg al giorno di estratto secco standardizzato, divisi in 2-3 dosi
- Sindrome di Raynaud: 240-360 mg al giorno di estratto secco standardizzato, divisi in 3 dosi
- Glaucoma: 120-160 mg al giorno di estratto secco standardizzato
- Sindrome premestruale: 80 mg due volte al dì, dal 16mo giorno di ciclo fino al quinto giorno del ciclo successivo
- Vitiligine: 120 mg al giorno di estratto secco standardizzato
Anche se alcuni studi riportano effetti già dopo 4-6 settimane di uso continuativo, in genere si raccomanda di proseguire almeno per 12 settimane per avere effetti significativi, specie in patologie croniche,
Cosa sono i lattoni terpenici?
Ginkgolidi: proprietà, uso, controindicazioni I ginkgolidi sono lattoni terpenici che si ritrovano negli estratti di Ginkgo biloba L. Le proprietà terapeutiche di queste sostanze sono notevoli e riconducibili principalmente all’ attività protettrice dei vasi sanguigni e regolatrice del flusso ematico, Scopriamoli meglio.
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- Ginkgo biloba, fonte di ginkgolidi