Giramenti Di Testa Cosa Fare Subito?
Elvira Olguin
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Come si fa a far passare i giramenti di testa?
Giramenti di testa: cosa fare nell’immediato? – Quando si presentano degli episodi di capogiri, è normale spaventarsi, ma è anche importante mantenere la calma e seguire alcuni accorgimenti per evitare che peggiorino e avere così un sollievo immediato:
Siediti immediatamente : per evitare di perdere l’equilibrio e cadere è bene sedersi subito e preferibilmente sdraiarsi in modo da ridurre il senso di giramento. Evita movimenti bruschi : per non favorire il giramento di testa è meglio evitare di fare dei movimenti bruschi con la testa, come ad esempio abbassarsi, alzarsi velocemente o girarsi di scatto. Bere acqua : soprattutto in caso di disidratazione, basta bere molta acqua e reintegrare liquidi anche attraverso tè e tisane,
Quando i giramenti di testa sono preoccupanti?
Con capogiri quando rivolgersi al proprio medico? – È importante contattare immediatamente un medico se i capogiri sono associati a un mal di testa forte e improvviso, dolore al petto, difficoltà respiratorie, debolezza, svenimento, annebbiamento della vista, aritmie, confusione o difficoltà a parlare, nausea, vomito o difficoltà a camminare.
Cosa fare quando gira la testa da sdraiati?
Come comportarsi quando avvertiamo la vertigine? – Nell’immediato occorre mantenere ferma la testa e fissare un punto per controllare la sensazione di vertigine. È consigliato non assumere la posizione individuata come scatenante e compiere con cautela i normali movimenti quotidiani.
Se il problema dovesse persistere, il consiglio è una visita otorinolaringoiatrica per confermare la diagnosi di vertigine posizionale e impostare il percorso di cura più corretto. ” Durante la visita occorre eseguire una valutazione generale della funzionalità vestibolare, cioè verificare il corretto funzionamento dell’intero apparato dell’equilibrio, attraverso l’esecuzione di esercizi fisici la cui valutazione permette di definire una diagnosi più completa.
Se la diagnosi conferma la patologia, lo specialista personalizza il percorso di cura sulla base dei sintomi riscontrati. La terapia farmacologica è associata a delle manovre liberatorie, ossia degli esercizi eseguiti con scopo di spostare gli otoliti dalla errata posizione in cui si sono venuti a trovate nel labirinto “, conclude lo specialista.
Quando gira la testa la pressione è alta o bassa?
Ipertensione, attenzione a cefalea, vertigini, sbandamento o e affanno «Mal di testa improvvisi, vertigini, senso di sbandamento, affanno dopo una rampa di scale o una camminata veloce: sono tutti segni di uno stato ipertensivo iniziale. Soprattutto, l’attenzione deve essere massima se questi sintomi compaiono per la prima volta».
Quanto tempo durano i giramenti di testa?
Il termine vertigine indica una condizione di disequilibrio, caratterizzata dalla sensazione che l’ambiente circostante giri intorno a chi ne è colpito, con un conseguente stato di sbandamento e di instabilità, che si avverte anche se si è seduti. Il cosiddetto “giramento di testa” spesso dura solo pochi secondi e passa spontaneamente, ma a volte può durare anche ore o, addirittura, giorni, acutizzandosi al solo movimento della testa o a un semplice colpo di tosse.
Cosa bere quando si ha la pressione bassa?
Le situazioni più comuni in cui si soffre di ipotensione – Spesso la pressione bassa si avverte appena svegli. Quindi cosa mangiare a colazione per alzare la pressione bassa? Inizia la giornata con una buona tazza di caffè, tè oppure con un infuso alla liquirizia.
- Abbina i muesli al miele e ad uno yogurt magro oppure prepara una fetta biscottata con del burro d’arachidi.
- Puoi concludere con un frutto di stagione o con un succo d’arancia.
- Questi consigli sono utili anche per la pressione bassa in gravidanza, un disturbo sofferto da molte donne per via delle fluttuazioni ormonali.
A proposito di ciò, ecco cosa fare per alzare subito la pressione bassa quando si è colti da un calo di pressione improvviso: secondo un vecchio rimedio della nonna farebbe bene bere acqua con un cucchiaino di sale, che aumenta rapidamente la pressione o in alternativa, acqua con zucchero o miele,
Come si fa a sapere se si ha la labirintite?
La labirintite consiste in un’ infiammazione del labirinto, la cavità che contiene l’orecchio interno. Questo disturbo provoca vertigini e capogiri dovuti al fatto che gli input esterni che raggiungono il cervello sono alterati dal processo infiammatorio.
Solitamente ha un’origine virale, mentre più raramente ha una causa batterica, Può colpire tutti – adulti, bambini e anziani – e manifestarsi improvvisamente. Incide sull’equilibrio e può interessare una o entrambe le orecchie, portando a riduzione dell’udito e acufene, Si può verificare come episodio sporadico oppure con più manifestazioni ricorrenti che tendono a risolversi nel corso di 3-6 settimane,
Come anticipato, il sintomo caratteristico è rappresentato da vertigini accompagnate da nausea, vomito, ansia e una sensazione di malessere generale, Se è noto che i sintomi tendono a risolversi in un periodo tra alcuni giorni e qualche settimana, l’eventuale recupero del calo di udito è invece meno prevedibile.
- In questo articolo vedremo quali sono le cause e i sintomi della labirintite, come si accerta e come si può trattare, citando anche le eventuali complicanze.
- Spesso, si usa il termine labirintite per definire anche altri tipi di vertigini provocati da disturbi differenti, come per esempio la neurite vestibolare,
I due termini sovente vengono considerati sinonimi, ma in realtà indicano due condizioni distinte:
La labirintite è un’ infiammazione del labirinto, quell’insieme di organi responsabili dell’udito (coclea) e della gestione dell’equilibrio e della postura (sistema vestibolare); La neurite vestibolare, invece, consiste in un’ infiammazione che colpisce il nervo vestibolare, che rappresenta il collegamento dell’orecchio con il cervello e sbocca nel labirinto.
La differenza più importante è che solo nella labirintite si ha come conseguenza la compromissione dell’udito, Le cause alla base dell’infiammazione del labirinto non sono ancora state individuate con certezza, ma si tende a considerare responsabili molti virus, poiché è stato accertato che nella maggior parte dei casi la patologia insorga come conseguenza di un raffreddore, un’ influenza o un’altra malattia da raffreddamento virale,
In presenza di certe condizioni, infatti, è possibile che l’infezione si diffonda fino all’orecchio. A volte, la causa scatenante possono essere batteri, gli stessi responsabili anche di meningite e otite, Meno probabile, invece, è che insorga come conseguenza di infezioni sistemiche, come il morbillo, la varicella o la rosolia.
Può infine manifestarsi in soggetti con malattie autoimmuni, Il sintomo principale della labirintite è la comparsa di vertigini che possono essere associate a:
sibilo o fischio continuo ( acufeni ); stordimento ; nausea/vomito ; febbre ; mal d’orecchio ;aumento della salivazione,
Oltre alle vertigini, l’ansia è un effetto collaterale frequente della labirintite, che può provocare anche attacchi di panico e depressione, Proprio l’attacco di panico è uno dei sintomi ad accompagnare per primo la comparsa della labirintite. Anche se non ancora accertati del tutto, sono considerati fattori di rischio :
affezioni virali recenti; allergie; affaticamento; farmaci (tra cui l’aspirina);abuso di alcolici; fumo; stress.
Le vertigini possono peggiorare se in presenza di questi fattori:
raffreddore o altre forme di malessere; buio; ambienti affollati o ristretti ; stanchezza; ciclo mestruale ; camminare,
Quando il sistema vestibolare si infiamma, spesso genera un movimento rapido e indesiderato dell’occhio ( nistagmo ), dovuto al fatto che i movimenti rotatori non vengono rilevati con precisione. Il processo di guarigione dalla labirintite acuta si risolve in un periodo che può andare da una a sei settimane, anche se sovente alcuni sintomi, come la mancanza di equilibrio e/o le vertigini, si prolungano per diversi mesi, sebbene con intensità minore. A seconda della sua origine, la labirintite può essere distinta in alcune sottocategorie che hanno caratteristiche proprie. Vediamo quali sono:
La labirintite di origine virale di solito si manifesta negli adulti dai 30 ai 60 anni, mentre è raro che venga diagnosticata nei bambini;La labirintite purulenta, che si verifica associata alla meningite, è di origine batterica e generalmente colpisce i bambini al di sotto dei 2 anni, che rappresenta la fascia di età più a rischio per la meningite. Questo tipo di labirintite si può invece presentare a qualsiasi età se associata a otite media cronica ( colesteatoma ) o a un’ otite media acuta che è stata trascurata;La labirintite sierosa colpisce di più i bambini, soggetti che costituiscono la maggioranza dei casi di otite media, sia acuta sia cronica.
La labirintite deve essere accertata dallo specialista, l’ otorinolaringoiatra, che può eventualmente richiedere esami specifici aggiuntivi quali:
la videooculonistagmografia, o videonistagmografia, indicata per diagnosticare la causa della vertigine;l’ esame audiometrico, attraverso il quale è possibile misurare la funzionalità e la sensibilità uditiva dell’orecchio;eventuali approfondimenti con Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica,
Il trattamento, formulato sulla base degli esami diagnostici, può avvalersi di:
farmaci antidolorifici e trattamenti specifici per ridurre i sintomi;farmaci antibiotici, nei rari casi in cui la labirintite sia causata da un’infezione batterica.
In ogni caso, si interviene sullo stile di vita facendo attenzione a:
riposare nelle fasi di vertigine acuta;evitare il consumo di alcolici ; bere molto;ridurre le fonti di stress esterne, come rumori e luci molto intense.
In alcuni casi l’otorino può insegnare al paziente esercizi e movimenti specifici, per trovare sollievo dagli effetti delle vertigini. Alcuni consigli, infine, possono essere di aiuto nella gestione dei sintomi:
sdraiarsi al buio in caso di vertigini;in caso di nausea, non rinunciare a bere, ma farlo spesso e a piccoli sorsi ; riposare a sufficienza perché la stanchezza peggiora i sintomi;riprendere a muoversi con piccole passeggiate non appena possibile;mentre si cammina, focalizzare lo sguardo su un oggetto fisso e non guardarsi intorno.
I sintomi acuti, ovvero vertigini, nausea e vomito, guariscono dopo diversi giorni o settimane in tutti i tipi di labirintite. Il recupero della riduzione dell’udito, invece, varia a seconda dei soggetti. La labirintite, di origine batterica come di origine virale, può portare alla perdita permanente dell’udito,
Si tratta di un’eventualità rara; il rischio è più alto nelle varianti batteriche, soprattutto quelle sviluppate dai bambini come conseguenza della meningite. Se il vomito è stato particolarmente severo, si rischiano episodi di disidratazione, mentre le vertigini possono essere causa di cadute e traumi di entità variabile.
Nel caso della labirintite, lo specialista di riferimento è l’ otorinolaringoiatra, che si occuperà di analizzare i sintomi del disturbo e formulare il trattamento adeguato. I Centri Medici Dyadea sono professionisti di supporto nella fase di accertamento anche grazie agli ambulatori specializzati in diagnostica per immagini, per svolgere indagini più approfondite, oltre a essere disponibili lungo tutto il trattamento per monitorare la progressiva risoluzione e scongiurare eventuali complicanze.
Qual è la differenza tra vertigini e giramenti di testa?
Definizione – Un capogiro è una sensazione di imminente svenimento, stordimento, instabilità e un vago senso di testa fluttuante. Talvolta, è possibile sperimentare anche nausea, vomito e problemi di equilibrio. A differenza delle vertigini (sensazione di movimento di se stessi o dell’ambiente circostante), con cui è talvolta confuso, il capogiro è un disturbo improvviso e spesso transitorio, non sempre indicativo di una patologia in atto.
Infatti, un giramento di testa può manifestarsi anche quando ci si alza in modo repentino da una posizione sdraiata oppure per una momentanea riduzione della pressione sanguigna o della glicemia, Inoltre, i capogiri possono dipendere da disfunzioni dell’apparato neurologico, cardiovascolare e/o gastrointestinale, mentre le vertigini sono legate a disturbi a carico dell’ orecchio, dell’apparato vestibolare e del sistema nervoso,
I giramenti di testa possono manifestarsi in presenza di disidratazione, sbalzi di pressione, anemia, ipoglicemia, digiuno prolungato, flusso mestruale abbondante, gravidanza, raffreddore, sinusite, emicrania, cefalea e artrosi cervicale, I capogiri possono rappresentare un primo segnale di ictus, aterosclerosi e di qualsiasi altra condizione che ostacola il flusso cerebrale.
Quando le vertigini dipendono dallo stomaco?
Cosa sono le vertigini? – La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell’individuo, ciò fa si che il soggetto colpito ne risente in termini di equilibrio. Ne deriva che vi è una sensazione illusoria in cui il soggetto avverte che il suo corpo e gli oggetti circostanti si muovono in modo continuo ed oscillatorio.
vertigini periferiche associate a Labirintite, Sindrome di Ménière ed Otilitopatia. Questo genere di vertigine insorge improvvisamente ed ha una modalità assai violenta. La sensazione che il soggetto avverte è quella di una rotazione intensa vertigini centrali, associate ad alterazioni microvascolari, malattie neurologiche primitive. Questa tipologia di vertigini è caratterizzata da esordio sfumato e fa si che il soggetto colpito si senta oscillare lateralmente e presenti incertezza nel camminare, avendo quindi la sensazione di sbandamento.
Ma che relazione abbiamo tra la gastrite e le vertigini? Spesse volte quando ci si trova dinanzi ad un paziente in cui sussistono entrambi i sintomi, fondamentale è una diagnosi differenziale, che spesso vede problematiche di natura ansiogena alla base del binomio gastrite-vertigini.
Dopo aver consumato il pasto, maggiormente se esso è abbondante, il flusso sanguigno confluisce in toto nell’apparato digerente per far si che il processo digestivo avvenga in modo corretto. Se dopo i pasti viene svolta un’attività fisica, il sangue verrà dirottato ai muscoli e non al cervello, questa può essere causa di capogiri e vertigini.La gastrite causata da Helicobacter Pylori, così come quella determinata da stati ansiosi, tende ad avvertire oltre ai sintomi più classici quali bruciori di stomaco, nausea e mal di stomaco, anche dei giramenti di testa. Sembra infatti che questi possano essere determinati da fenomeni di distensione gastrica e di reflusso acido.In gravidanza non è raro associare mal di stomaco e capogiri: consumando più energie è opportuno non rimanere mai a stomaco completamente vuoto in fase gravidica, poiché la mancanza di giusta energia potrebbe portare a sensazioni di vertigini.
Chi soffre di reflusso gastroesofageo non di rado può presentare sintomi associabili a vertigini: durante la risalita di gas acidi (cosa che accade in chi soffre di reflusso), possono risalire sino all’orecchio interno, ciò può provocare quindi capogiri, vertigini e nei casi più importanti anche labirintite
Come riconoscere le vertigini da stress?
Vertigini da stress | Riabilitazione in Campania Le vertigini da stress sono un sintomo comune dovuto ad attacchi d’ansia e stress. Il sistema vestibolare è responsabile nel rilevare la posizione del corpo e il movimento. Il sistema vestibolare è costituito da un orecchio interno su ciascun lato, specifico nelle aree del cervello e nervi che le collegano.
Questo sistema è responsabile del senso di vertigini quando le cose vanno male. Gli scienziati ritengono che le aree del cervello sono responsabili delle vertigini. Le vertigini che accompagnano l’ansia sono spesso descritte come un senso di vertigini o intontimento. Potrebbe esserci una sensazione di movimento o giramento nell’ambiente.
A volte c’è un senso di oscillazione anche se sei fermo. Ambienti come negozi di alimentari, centri commerciali affollati o spazi aperti possono causare un senso di squilibrio e disequilibrio. Questi sintomi sono causati da legittimi cambiamenti fisiologici all’interno del cervello.
Se c’è un’anomalia nel sistema vestibolare, il sintomo di il capogiro può essere il risultato. Se uno ha già una tendenza verso ansia, vertigini dal sistema vestibolare e ansia possono interagire, peggiorare i sintomi. Spesso devono essere l’ansia e le vertigini trattati insieme per consentire miglioramenti.
In che modo aiuta la terapia fisica? Gli scienziati stanno iniziando a capire meglio come le vertigini da stress / ansia sono correlati e alcune idee sul trattamento lo sono state sviluppato. I fisioterapisti stanno lavorando con i pazienti che hanno ansia e vertigini con buon successo.
La terapia si concentra sul funzionamento del sistema vestibolare. I pazienti sviluppano abilità nella gestione delle vertigini e imparare a essere in grado di controllare i sintomi attraverso la stimolazione. La stimolazione fa sì che si provocano sintomi a piccole dosi con riposo intermedio, in modo che i sintomi non sfuggono al controllo.
Comprendendo meglio come funziona il sistema vestibolare e quali situazioni o movimenti possono esistere che causano i tuoi sintomi, imparerai a gestire molto la tua situazione meglio. C’è qualcos’altro che si può fare? La componente ansia del problema potrebbe richiedere cure mediche.
Perché all’improvviso gira la testa?
Cause – Le cause dei giramenti di testa sono numerose. Le condizioni scatenanti più comuni sono:
Le vertigini Il disequilibrio La sincope o la presincope L’ansia
Tra i fattori scatenanti meno comuni, meritano una citazione:
Le malattie del muscolo cardiaco (ossia il miocardio) L’anemia La disidratazione I colpi di calore L’ictus. Secondo alcune ricerche statunitensi, i giramenti di testa contraddistinguerebbero lo 0,7% dei casi di ictus, ricoverati in ospedale. Una riduzione della volemia, Volemia è il termine medico che indica il volume totale di sangue circolante nel corpo. Se la volemia è bassa, significa che il volume totale di sangue circolante ha subìto una riduzione. Per definire con una parola la volemia bassa, i medici usano il termine ipovolemia. Alcuni farmaci. In questo caso, i giramenti di testa rappresentano un effetto avverso dell’assunzione. L’ipoglicemia. Ipoglicemia è il termine medico che indica una ridotta concentrazione di glucosio nel sangue, L’ ipotensione posturale (o ipotensione ortostatica ). Consiste in un brusco calo della pressione sanguigna in seguito all’improvviso passaggio dalla posizione seduta o sdraiata a quella eretta. Alcune malattie neurologiche, come per esempio l’ emicrania o il neurinoma acustico, Un’attività fisica smodata La cinetosi
Come si capisce se si sono spostati gli otoliti?
Otoliti: cosa determinano con il loro movimento? – La sensazione indotta dalla migrazione degli otoliti nei canali semicircolari è una vertigine intensa ed improvvisa, In genere, questa manifestazione insorge quando si passa da una posizione distesa ad una posizione eretta e viceversa. Le vertigini posizionali indotte dal distacco degli otoliti presentano le seguenti caratteristiche:
- Senso : rotatorio, destro oppure sinistro;
- Durata : breve, da pochi secondi a qualche minuto;
- Movimento : la crisi vertiginosa può essere indotta soltanto da un cambiamento nella posizione.
Tra i sintomi secondari della vertigine parossistica posizionale benigna da distacco degli otoliti si evidenziano anche:
- Nistagmo (movimento involontario rotatorio e congiunto dei bulbi oculari);
- Nausea ;
- Vomito (raro);
- Tachicardia ;
- Perdita dell’equilibrio ;
- Visione offuscata ;
- Incertezza nei movimenti;
- Stato di leggera confusione ;
Generalmente, lo spostamento degli otoliti nei canali semicircolari non provoca nessun problema uditivo. Solo in rari casi, è possibile rilevare acufeni e/o ipoacusia neurosensoriale. Ai fini di una corretta diagnosi differenziale, è bene notare che la vertigine da otoliti:
- Non provoca capogiri costanti, indipendenti dai movimenti;
- Non causa perdita di coscienza, mal di testa o altri sintomi neurologici, come formicolio o difficoltà di linguaggio,
Quando le vertigini sono un problema neurologico?
Quali sono le forme più frequenti di vertigini? – Le forme più frequenti sono la vertigine parossistica posizionale benigna (in circa il 20% dei casi), la vertigine psicogena (15%), i disturbi da vertigine centrale (15%), l’ emicrania vestibolare (10%), la malattia di Menière (7%), la neurite vestibolare (7%) e la vestibolopatia bilaterale (3%).
Tuttavia, la prima e più importante domanda che viene posta ai neurologi è se si tratti di una sindrome centrale (causata dall’ incapacità del cervello di integrare gli input dell’equilibrio ) o periferica ( causata da un’alterazione del funzionamento dei recettori vestibolari posti nell’orecchio ).
Nella maggior parte dei casi, è possibile avere questa differenziazione solo parlandone con il paziente durante una visita specialistica.
Perché non passano i giramenti di testa?
Cause e Fattori di Rischio – Le cause dei giramenti di testa improvvisi sono numerose e di varia natura. Spesso, si tratta di un sintomo transitorio, non sempre indicativo di una patologia in atto. Un giramento di testa improvviso può manifestarsi, ad esempio, quando ci si alza in modo repentino da una posizione sdraiata oppure per una momentanea riduzione della pressione sanguigna o della glicemia,
Quali malattie danno vertigini?
DA COSA SONO CAUSATE LE VERTIGINI? – Le vertigini si distinguono in periferiche e centrali e possono essere ricondotte a molte patologie.
Le vertigini periferiche sono quelle più diffuse e sono di competenza dell’otorino. Sono causate perlopiù da un problema dell’apparato vestibolare dell’ orecchio interno, che è una sorta di organo dell’equilibrio. Tra le cause più comuni c’è la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB), un disturbo dovuto allo spostamento dalla loro sede naturale degli otoliti, cristalli di carbonato di calcio situati nell’orecchio interno, che inviano al cervello le informazioni sui movimenti della testa.
Le vertigini possono essere anche il sintomo di un’infezione virale o batterica dell’orecchio, di una semplice otite o di una labirintite, un’infiammazione del labirinto che può essere causata da virus comuni, come influenza o raffreddore. Più di rado le vertigini possono essere causate dalla sindrome di Ménière, una malattia rara che colpisce l’orecchio interno, o da una neuronite vestibolare, un’infiammazione ai nervi vestibolari.
Le vertigini centrali, di competenza del neurologo, invece, sono quelle provocate da un problema con sede nell’ encefalo, in particolare al livello del cervelletto o del tronco encefalico. Tra questi disturbi troviamo l’ emicrania, la sclerosi multipla, un episodio di ictus o TIA (attacco ischemico transitorio), patologie neoplastiche (come tumori o metastasi al cervello, in particolare con sede nel cervelletto) o un neurinoma acustico (Schwannoma vestibolare), raro tumore benigno.
Altre forme di vertigine, definite pseudo-vertigini, hanno come causa scatenante attacchi di ansia o forte stress, oppure sono dovute alla cosiddetta cervicale,
Come capire se sono vertigini o giramenti di testa?
La presenza di nausea in caso di disturbi dell’equilibrio è in genere associata a un disturbo che causa vere e proprie vertigini (tipicamente legato a patologie dell’orecchio), mentre in caso di semplice capogiro il paziente non manifesta nausea né tanto meno vomito.
Qual è la differenza tra vertigini e giramenti di testa?
Definizione – Un capogiro è una sensazione di imminente svenimento, stordimento, instabilità e un vago senso di testa fluttuante. Talvolta, è possibile sperimentare anche nausea, vomito e problemi di equilibrio. A differenza delle vertigini (sensazione di movimento di se stessi o dell’ambiente circostante), con cui è talvolta confuso, il capogiro è un disturbo improvviso e spesso transitorio, non sempre indicativo di una patologia in atto.
- Infatti, un giramento di testa può manifestarsi anche quando ci si alza in modo repentino da una posizione sdraiata oppure per una momentanea riduzione della pressione sanguigna o della glicemia,
- Inoltre, i capogiri possono dipendere da disfunzioni dell’apparato neurologico, cardiovascolare e/o gastrointestinale, mentre le vertigini sono legate a disturbi a carico dell’ orecchio, dell’apparato vestibolare e del sistema nervoso,
I giramenti di testa possono manifestarsi in presenza di disidratazione, sbalzi di pressione, anemia, ipoglicemia, digiuno prolungato, flusso mestruale abbondante, gravidanza, raffreddore, sinusite, emicrania, cefalea e artrosi cervicale, I capogiri possono rappresentare un primo segnale di ictus, aterosclerosi e di qualsiasi altra condizione che ostacola il flusso cerebrale.
Come si fa a sapere se si ha la labirintite?
La labirintite consiste in un’ infiammazione del labirinto, la cavità che contiene l’orecchio interno. Questo disturbo provoca vertigini e capogiri dovuti al fatto che gli input esterni che raggiungono il cervello sono alterati dal processo infiammatorio.
- Solitamente ha un’origine virale, mentre più raramente ha una causa batterica,
- Può colpire tutti – adulti, bambini e anziani – e manifestarsi improvvisamente.
- Incide sull’equilibrio e può interessare una o entrambe le orecchie, portando a riduzione dell’udito e acufene,
- Si può verificare come episodio sporadico oppure con più manifestazioni ricorrenti che tendono a risolversi nel corso di 3-6 settimane,
Come anticipato, il sintomo caratteristico è rappresentato da vertigini accompagnate da nausea, vomito, ansia e una sensazione di malessere generale, Se è noto che i sintomi tendono a risolversi in un periodo tra alcuni giorni e qualche settimana, l’eventuale recupero del calo di udito è invece meno prevedibile.
- In questo articolo vedremo quali sono le cause e i sintomi della labirintite, come si accerta e come si può trattare, citando anche le eventuali complicanze.
- Spesso, si usa il termine labirintite per definire anche altri tipi di vertigini provocati da disturbi differenti, come per esempio la neurite vestibolare,
I due termini sovente vengono considerati sinonimi, ma in realtà indicano due condizioni distinte:
La labirintite è un’ infiammazione del labirinto, quell’insieme di organi responsabili dell’udito (coclea) e della gestione dell’equilibrio e della postura (sistema vestibolare); La neurite vestibolare, invece, consiste in un’ infiammazione che colpisce il nervo vestibolare, che rappresenta il collegamento dell’orecchio con il cervello e sbocca nel labirinto.
La differenza più importante è che solo nella labirintite si ha come conseguenza la compromissione dell’udito, Le cause alla base dell’infiammazione del labirinto non sono ancora state individuate con certezza, ma si tende a considerare responsabili molti virus, poiché è stato accertato che nella maggior parte dei casi la patologia insorga come conseguenza di un raffreddore, un’ influenza o un’altra malattia da raffreddamento virale,
In presenza di certe condizioni, infatti, è possibile che l’infezione si diffonda fino all’orecchio. A volte, la causa scatenante possono essere batteri, gli stessi responsabili anche di meningite e otite, Meno probabile, invece, è che insorga come conseguenza di infezioni sistemiche, come il morbillo, la varicella o la rosolia.
Può infine manifestarsi in soggetti con malattie autoimmuni, Il sintomo principale della labirintite è la comparsa di vertigini che possono essere associate a:
sibilo o fischio continuo ( acufeni ); stordimento ; nausea/vomito ; febbre ; mal d’orecchio ;aumento della salivazione,
Oltre alle vertigini, l’ansia è un effetto collaterale frequente della labirintite, che può provocare anche attacchi di panico e depressione, Proprio l’attacco di panico è uno dei sintomi ad accompagnare per primo la comparsa della labirintite. Anche se non ancora accertati del tutto, sono considerati fattori di rischio :
affezioni virali recenti; allergie; affaticamento; farmaci (tra cui l’aspirina);abuso di alcolici; fumo; stress.
Le vertigini possono peggiorare se in presenza di questi fattori:
raffreddore o altre forme di malessere; buio; ambienti affollati o ristretti ; stanchezza; ciclo mestruale ; camminare,
Quando il sistema vestibolare si infiamma, spesso genera un movimento rapido e indesiderato dell’occhio ( nistagmo ), dovuto al fatto che i movimenti rotatori non vengono rilevati con precisione. Il processo di guarigione dalla labirintite acuta si risolve in un periodo che può andare da una a sei settimane, anche se sovente alcuni sintomi, come la mancanza di equilibrio e/o le vertigini, si prolungano per diversi mesi, sebbene con intensità minore. A seconda della sua origine, la labirintite può essere distinta in alcune sottocategorie che hanno caratteristiche proprie. Vediamo quali sono:
La labirintite di origine virale di solito si manifesta negli adulti dai 30 ai 60 anni, mentre è raro che venga diagnosticata nei bambini;La labirintite purulenta, che si verifica associata alla meningite, è di origine batterica e generalmente colpisce i bambini al di sotto dei 2 anni, che rappresenta la fascia di età più a rischio per la meningite. Questo tipo di labirintite si può invece presentare a qualsiasi età se associata a otite media cronica ( colesteatoma ) o a un’ otite media acuta che è stata trascurata;La labirintite sierosa colpisce di più i bambini, soggetti che costituiscono la maggioranza dei casi di otite media, sia acuta sia cronica.
La labirintite deve essere accertata dallo specialista, l’ otorinolaringoiatra, che può eventualmente richiedere esami specifici aggiuntivi quali:
la videooculonistagmografia, o videonistagmografia, indicata per diagnosticare la causa della vertigine;l’ esame audiometrico, attraverso il quale è possibile misurare la funzionalità e la sensibilità uditiva dell’orecchio;eventuali approfondimenti con Tomografia Computerizzata o Risonanza Magnetica,
Il trattamento, formulato sulla base degli esami diagnostici, può avvalersi di:
farmaci antidolorifici e trattamenti specifici per ridurre i sintomi;farmaci antibiotici, nei rari casi in cui la labirintite sia causata da un’infezione batterica.
In ogni caso, si interviene sullo stile di vita facendo attenzione a:
riposare nelle fasi di vertigine acuta;evitare il consumo di alcolici ; bere molto;ridurre le fonti di stress esterne, come rumori e luci molto intense.
In alcuni casi l’otorino può insegnare al paziente esercizi e movimenti specifici, per trovare sollievo dagli effetti delle vertigini. Alcuni consigli, infine, possono essere di aiuto nella gestione dei sintomi:
sdraiarsi al buio in caso di vertigini;in caso di nausea, non rinunciare a bere, ma farlo spesso e a piccoli sorsi ; riposare a sufficienza perché la stanchezza peggiora i sintomi;riprendere a muoversi con piccole passeggiate non appena possibile;mentre si cammina, focalizzare lo sguardo su un oggetto fisso e non guardarsi intorno.
I sintomi acuti, ovvero vertigini, nausea e vomito, guariscono dopo diversi giorni o settimane in tutti i tipi di labirintite. Il recupero della riduzione dell’udito, invece, varia a seconda dei soggetti. La labirintite, di origine batterica come di origine virale, può portare alla perdita permanente dell’udito,
Si tratta di un’eventualità rara; il rischio è più alto nelle varianti batteriche, soprattutto quelle sviluppate dai bambini come conseguenza della meningite. Se il vomito è stato particolarmente severo, si rischiano episodi di disidratazione, mentre le vertigini possono essere causa di cadute e traumi di entità variabile.
Nel caso della labirintite, lo specialista di riferimento è l’ otorinolaringoiatra, che si occuperà di analizzare i sintomi del disturbo e formulare il trattamento adeguato. I Centri Medici Dyadea sono professionisti di supporto nella fase di accertamento anche grazie agli ambulatori specializzati in diagnostica per immagini, per svolgere indagini più approfondite, oltre a essere disponibili lungo tutto il trattamento per monitorare la progressiva risoluzione e scongiurare eventuali complicanze.