Glicemia Alta Cosa Mangiare?
Elvira Olguin
- 0
- 26
Contents
Cosa mangiare per far abbassare subito la glicemia?
Scegliere cibi con un indice glicemico basso – L’indice glicemico è un sistema imperfetto*, che valuta la risposta glicemica del corpo al tipo di alimento ingerito, È stato dimostrato che mangiare abbassa la glicemia a lungo termine nei diabetici di tipo 1 e 2,,
Gli alimenti con un basso indice glicemico includono frutti di mare, carne, uova,, orzo, fagioli, lenticchie, legumi, mais e verdure non amidacee. Un ampio studio osservazionale su oltre 91.000 donne ha rilevato che una dieta ricca di carboidrati ad era associata a un aumentato rischio di diabete di tipo 2,
* Sebbene l’indice glicemico degli alimenti sia importante, la quantità di carboidrati consumati ( carico glicemico ) lo è ancora di più,, Ad esempio, come fonte di carboidrati complessi, le patate bollite (nonostante abbiano un alto indice glicemico), andrebbero preferite alla pasta (che ha un indice glicemico medio), in quanto:
- più povere di calorie (minore densità calorica);
- maggiormente sazianti (alto indice di sazietà), perché più ricche di acqua (quindi più voluminose e pesanti) e di fibre.
Come regola generale, è bene preferire il consumo di alimenti con indice glicemico basso e medio-basso. Tuttavia, è assai più importante scegliere alimenti a bassa densità calorica, con pochi carboidrati e ad elevato potere saziante.
Quali sono i cibi da evitare con la glicemia alta?
Cosa NON Mangiare –
Cibi ipercalorici, soprattutto confezionati, fast-food, dolciumi e altri ” cibi spazzatura “. Porzioni eccessive di alimenti a prevalenza di carboidrati ( pizza, pane, pasta, patate ecc). Alimenti ad alto indice glicemico (cereali raffinati e bolliti, crosta del pane, succo di frutta molto dolce, snack dolci ecc). Pasti troppo abbondanti. Pasti totalmente dissociati (solo a base di carboidrati, solo a base di grassi, solo a base di proteine ). SOLO alimenti proteici o ricchi di grassi; alcuni sono portati a credere che per curare la glicemia alta sia necessario eliminare i carboidrati. Se è vero che questa scelta faciliterebbe la diminuzione della glicemia, è altrettanto vero che la glicemia alta cronica può intaccare la funzionalità di certi organi e comprometterne la funzionalità. Nel diabetico scompensato da glicemia alta, talvolta i reni non riescono a sopportare l’ eccesso di proteine e corpi chetonici, Birra, bevande zuccherate e liquori dolci. Cibi ricchi di grassi cattivi, ovvero:
Lipidi saturi : contenuti principalmente nei formaggi grassi, panna, tagli grassi di carne, insaccati e salumi, hamburger, wurstel, oli bifrazionati ( palmisto, palma ecc). Lipidi idrogenati e soprattutto in conformazione trans : contenuti principalmente in oli idrogenati, margarine, snack dolci, snack salati, prodotti da forno confezionati ecc.
Mangiare cibi poveri o impoveriti di antiossidanti vitaminici e polifenolici:
Solo vegetali cotti. Solo vegetali conservati (in scatola, secchi, sotto sale, sottaceto, sottolio ecc).
Che si possono mangiare con la glicemia alta?
Alimenti consigliati –
Ortaggi: piselli, fagioli, ceci, lenticchie Frutta fresca: mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche, lamponi da assumere, ma con moderazione
Cosa mangiare a colazione per chi ha la glicemia alta?
Ci può dare 5 proposte di colazione senza zuccheri? – «Ecco alcuni esempi di colazioni dolci o salate che non prevedano la presenza di zuccheri aggiunti :
una tazza di latte parzialmente scremato + fiocchi d’avena o cereali semplici + un frutto frescouno yogurt magro o greco + cereali + 15 grammi di frutta seccauna spremuta d’arancia senza zucchero + una fetta di pane (o toast) integrale tostato + albume d’uovo strapazzato + avocadouna tazza di tè senza zucchero + una fetta di pane (o toast) integrale tostata + fiocchi di latte + salmoneun centrifugato di verdure e zenzero + uno yogurt greco o magro + fette biscottate integrali».
Intervista ispirata all’articolo “Colazione senza zuccheri: 5 proposte tra dolce e salato” pubblicata su lacucinaitaliana.it
Chi ha la glicemia alta può mangiare il riso?
Il riso è generalmente classificato tra gli alimenti ad alto indice glicemico e quindi considerato tra gli alimenti da limitare per i diabetici e le persone a rischio di iperglicemia.
Qual è il peggior nemico del diabete?
Qual è il peggior nemico del diabete? – Il diabete è una malattia cronica che porta l’incapacità da parte dell’organismo di gestire i livelli di glucosio, causando un eccesso di zuccheri nel sangue, La forma più frequente è il diabete di tipo 2, che si manifesta soprattutto nelle persone obese e in sovrappeso, e si può prevenire attraverso l’alimentazione e uno stile di vita sano,
- A questo proposito la carne ha un ruolo importante nell’alimentazione del diabetico e può rivelarsi protettiva.
- Il nemico numero uno di chi soffre di diabete infatti sono i carboidrati, per cui è fondamentale evitare picchi di zucchero nel sangue, causati da alimenti ad alto indice glicemico, come bevande zuccherate, pasta, pane, pizza, patate, riso bianco e cereali raffinati, frullati e succhi di frutta molto zuccherina e frutta disidratata.
A questo proposito la carne si rivela un alimento ideale, grazie al suo indice glicemico pari a zero e all’ assenza di carboidrati, due attributi che contribuiscono ad evitare quelle impennate di glicemia tanto pericolose, non solo per i diabetici.
- In particolare la carne bianca come il pollame si è rivelata protettiva proprio nei confronti del diabete mellito di tipo 2, ed il suo consumo è associato ad un minor rischio di sovrappeso, di obesità, di malattie cardiovascolari e di cancro,
- D’altro canto esistono invece alcuni studi che mostrano che la carne rossa, per lo più processata, aumenta il rischio di diabete di tipo 2.
Bisogna precisare però che questi studi fanno riferimento ad un consumo smodato di carne rossa trasformata e quindi si parla di “eccessi” che aumentano solo lievemente il rischio. Si tratta inoltre di studi osservazionali : questo significa che quanto osservato potrebbe dipendere in realtà da altri fattori collegati al consumo di carne rossa e non dalla carne rossa in sé, Un piccolo esempio: se chi mangia molta carne rossa introduce contemporaneamente anche una quantità minore di una componente protettiva nei confronti del diabete, ad esempio mangia poca fibra, allora la causa del diabete non è la carne rossa, ma la mancanza di quella fibra protettiva, Finora poi si è sempre puntato il dito contro i grassi saturi della carne, in quanto i diabetici sono ad altissimo rischio di sviluppare malattie cardiache e questi grassi sono sempre stati considerati come i “cattivi” e i principali responsabili di questo tipo di patologie e di obesità, Le conoscenze attuali spezzano invece una lancia a favore dei grassi saturi, a discapito ancora una volta dei carboidrati : il recente studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology), uno degli studi epidemiologici più completi al mondo pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, ha evidenziato che una dieta ricca di carboidrati è associata a un maggior rischio di mortalità e malattie cardiovascolari, ribaltando quello che si è sempre ritenuto di sapere finora sui grassi, che non sarebbero più i veri colpevoli di queste patologie.
- Al contrario, i grassi saturi sono correlati non solo ad un più basso rischio di mortalità, ma non è stata trovata associazione nemmeno con le malattie cardiovascolari e infarto miocardico, mostrando addirittura un’associazione inversa con l’ictus.
- Lo studio conclude che, alla luce di questi risultati, tutte le linee guida alimentari globali dovrebbero essere riconsiderate,
E cosa dire di chi sostiene invece che la dieta vegana sia la migliore strategia di prevenzione del diabete ? Andando ad approfondire lo studio che mostra che la dieta vegana è più efficace nel controllare la glicemia si può notare che il vantaggio della dieta vegana è in realtà molto basso, mentre ci sono altri studi che evidenziano effetti molto più potenti con altri tipi di diete, come la low-carb diet, cioè a basso contenuto di carboidrati o le diete iperproteiche, dove la carne e gli alimenti animali sono ben rappresentati.
Oppure la nostra dieta mediterranea, che è in definitiva la migliore opzione per la prevenzione del diabete, Il vantaggio di una dieta vegana ben condotta deriva dall’alto apporto di fibre che abbassano la glicemia, vantaggio che si ottiene comunque anche con la dieta mediterranea, Quest’ultima, inoltre, non ci porta a dover rinunciare a una categoria sostanziale di alimenti, che rendono la dieta vegana un regime alimentare “punitivo”, oltre che a rischio di carenze di calcio, vitamina D e del gruppo B.
Infatti, queste dovranno essere integrate nel paziente diabetico che sceglie di seguire un regime alimentare estremo come quello vegano, che non a caso non è consigliato da nessuna delle istituzioni di diabetologia esistenti a livello planetario. Altro dettaglio importante: escludendo la carne e tutti gli alimenti di origine animale fa proprio crescere il pericolo di eccedere con i carboidrati, per poter compensare la mancanza di un ampio gruppo di alimenti, aumentando il rischio di diabete anziché diminuirlo.
Tutte le linee guida ufficiali per l’alimentazione del diabetico raccomandano il consumo di carne, orientando la preferenza verso la carne bianca oppure la carne rossa magra, per il suo apporto di elementi nutritivi preziosi, come amminoacidi essenziali, vitamine del gruppo B e minerali come ferro, rame, zinco e selenio.
Addirittura anche i salumi, tanto demonizzati, costituiscono invece un perfetto secondo piatto in un esempio di pasto serale consigliato dalla Fondazione Veronesi, Gli Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016 considerano l’intramontabile dieta mediterranea come modello nutrizionale ottimale, rendendo anche la dieta del diabetico senza troppe privazioni.
- Anzi, se si segue una dieta varia ed equilibrata può essere addirittura concessa una fetta di torta a settimana.
- Bastano alcuni accorgimenti, come non inserire troppi carboidrati nello stesso pasto e prestare molta attenzione al carico glicemico: tutti problemi che con un alimento proteico, senza carboidrati e con indice glicemico pari a zero come la carne non si pongono,
Redazione Carni Sostenibili
Quali sono le cause che fanno alzare la glicemia?
Le cause della glicemia alta – L’aumento dei livelli di glucosio avviene a causa di un calo nella produzione di insulina o nella sua efficacia come regolatore, L’insulina è l’ormone prodotto dal pancreas che consente di mantenere costante la glicemia nel sangue abbassandola (con funzione ipoglicemizzante).
stress, un fattore di rischio molto comune infarto, ictus, problematiche infettive o post-chirurgiche, malattie renali stile di vita : scorretta alimentazione, disidratazione e scarso esercizio fisico farmaci ad effetto iperglicemizzante come steroidi, beta-bloccanti, antipsicotici, diuretici, adrenalina
In quale momento della giornata la glicemia è più alta?
La verifica di questo aumento dei valori al mattino è quindi importante per tutti i pazienti diabetici, perché se presente e non controllato può peggiorare il controllo complessivo della malattia aumentando il rischio di complicazioni a medio-lungo termine.
Cosa succede se si ha la glicemia alta?
L’iperglicemia è l’elemento caratteristico del diabete mellito: in questo caso l’iperglicemia deve essere adeguatamente trattata, perché, se non si ripristinano i valori normali, il paziente può sviluppare complicanze croniche al sistema cardiovascolare, a quello nervoso, ai reni e agli occhi.
In quale momento della giornata la glicemia è più alta?
Cosa influenza la glicemia? – La concentrazione di glucosio nel sangue fluttua in modo fisiologico nel corso della giornata ed è influenzata da alimentazione e attività fisica: la glicemia tende a scendere al suo punto più basso dopo ore di digiuno, generalmente pertanto al risveglio, e a salire qualche ora dopo un pasto,
seguire una dieta povera di alimenti con elevato indice glicemico e ricca di legumi, frutta e verdura ;praticare attività fisica regolarmente;in caso di diabete, assumere correttamente e puntualmente i farmaci prescritti.
Come abbassare subito la glicata?
Mangiare con gusto e moderazione –
Ridurre il consumo di cibi ad alto contenuto di zuccheri semplici come gelati, biscotti e dolci. Sostituire i classici dessert di fine pasto con frutta fresca o frullati, yogurt parzialmente scremati, frutti di bosco o sorbetto alla frutta. Spuntini sani sono raccomandati anche per evitare eccessiva fame ai pasti principali e per controllare l’andamento del peso, punto fondamentale per ridurre l’iperglicemia e nel trattamento del prediabete. Evitare anche lo zucchero per dolcificare le bevande: sembra una banalità ma se ci soffermiamo a pensare a quanti potrebbero essere nella giornata (il cucchiaino nel latte o nel tè al mattino, il cucchiaino nel caffè durante la giornata) potrebbero essere non così pochi ed ininfluenti. Soprattutto se si pensa che è un’abitudine quotidiana e che un cucchiaino di zucchero pesa 5 grammi e apporta 20 calorie (kcal). Se proprio non si riesce ad assumere caffè amaro, possiamo utilizzare i dolcificanti in commercio, meglio se estratti dalle piante. Ridurre il consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi, Alcuni tipi di grassi agiscono negativamente sul benessere del nostro cuore, quindi in presenza di iperglicemia e prediabete privilegiare il consumo di pesce, in particolare quello azzurro ricco di grassi insaturi e omega 3. Preferire olio extravergine di oliva o monoseme come condimento. Mangiare 2 o 3 noci al giorno, cercando tuttavia di non abbondare con le dosi; limitare a pochi grammi al giorno il burro, privilegiare latticini magri o formaggi come il Grana Padano in quanto parzialmente decremato durante la lavorazione (meno 50% circa del latte intero con cui è fatto). Carni bianche senza pelle, tagli di carne rossa magri, scartare sempre il grasso visibile. Evitare alimenti che contengono grassi trans come patatine, junk food, alcune creme spalmabili.