La Spezia Cosa Vedere?
Elvira Olguin
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Come raggiungere le Cinque Terre da La Spezia?
Dalla stazione di La Spezia parte il treno regionale Cinque Terre Express che percorre la tratta La Spezia – Levanto, attraversando il cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Da La Spezia ti basta acquistare un biglietto a tariffa unica e saltare su uno dei numerosi treni che effettuano il percorso ogni giorno.
Cosa si mangia a La Spezia?
In tavola sfilano la mesciua (una zuppa a base di cereali e legumi), la capponada, i gatafuin fritti ripieni di erbette e formaggio, le frittelle di bianchetti, le alici ripiene, il baccalà alla spezzina, il coniglio alla cacciatora, la cima ripiena, la trippa in umido.
Quanto dista La Spezia dalle Cinque Terre?
Raggiungere le Cinque Terre in auto Innanzitutto va detto che l’auto non è il migliore mezzo di trasporto per visitare le Cinque Terre. Infatti la morfologia del territorio, caratterizzata da alte colline a strapiombo sul mare, fa si che le strade siano strette e ripide con molte curve.
Inoltre ci sono limitati spazi per il parcheggio, peraltro, sempre all’esterno dei centri abitati che sono chiusi al traffico privato. Queste ragioni dovrebero scoraggiare l’uso dell’automobile, considerando che è molto più semplice raggiungere le Cinque Terre in treno e che l’unico utilizzo possibile dell’auto è per raggiungere destinazioni a medio raggio nell’interno (es.
Lunigiana, Garfagnana, Acquario di Genova, Pisa, Lucca ect.). Comunque, se intendete utilizzare l’auto ecco le indicazioni: Le Cinque Terre sono raggiungibili in auto da La Spezia (14 Km) con la S.P. n°370 “Litoranea delle Cinque Terre”. Dopo essere usciti al casello “LA SPEZIA-S.STEFANO MAGRA” dell’autostrada A12 Genova-Livorno o A15 Parma-La Spezia.
- Dal casello seguite le indicazioni per La Spezia e una volta in città (dopo 5 km di superstrada) procedete sul lungomare in direzione CINQUE TERRE-Portovenere, seguendo le indicazioni.
- Ad un certo punto, dopo l’arsenale militare della Spezia (di cui potete vedere l’entrata principale sulla vostra sinistra) e lo stadio comunale A.
Picco le strade si dividono: dovrete procededre diritti in salita verso Manarola-Riomaggiore. Riomaggiore è il primo dei paesi, situato a 12 Km da La Spezia; imboccata la strada Litoranea SP 370, poche centinaia di metri dopo la seconda galleria troverete le indicazioni sulla statale e dovrete girare a destra in discesa. Gli ultimi 2 km di strada sono molto panoramici ma non molto agevoli, specialmente in alta stagione quando le auto parcheggiate lungo la strada ne restringono notevolmente la carreggiata.
E’ consentito parcheggiare liberamente lungo alcune porzioni della strada, prestando attenzione ai segnali di divieto; in alternativa si può parcheggiare nell’auto-silo posto al termine della strada, proprio a ridosso dell’abitato dove inizia la zona pedonale oppure nei pressi del cimitero comunale.
Gli ultimi 200 metri sono riservati per la sosta dei residenti, potete avere più informazioni rivolgendovi agli addetti nel piccolo box-ufficio posto al termine della strada. Manarola è il secondo paese, dista 14 km da La Spezia e si trova proprio al termine della S.P. n°370 “Litoranea delle Cinque Terre” dopo la terza galleria. Arrivati ad un bivio con rotonda, prendete la seconda uscita a sinistra e scendete (alla rotonda, la strada prosegue con la SP 51 che porta a Groppo, Volastra e continua per raggiungere gli altri borghi delle Cinque Terre). Corniglia è il terzo paese delle Cinque Terre, si trova 25 km da La Spezia. Pochi metri dopo il terzo tunnel sulla S.P. n°370 troverete una rotonda, dove inizia la SP51. Prendere l’uscita che vi trovate di fronte, seguendo quindi le indicazioni per Corniglia, Vernazza e Monterosso sulla destra in salita.
- Ora la strada diventa ripida, non ampia come in precedenza e con molte curve.
- Dovrete oltrepassare i centri abitati di Groppo e Volastra, continuate a seguire la SP 51 e dopo 7 km raggiungerete il bivio per Corniglia e Vernazza sulla sinistra in discesa.
- Guidate con attenzione in questo tratto perché la strada è molto ripida e particolarmente stretta.
Dirigetevi a sinistra all’incrocio presso la località San Bernardino e raggiungerete Corniglia dopo 4 km di strada ancora particolarmente stretta e tortuosa. Parcheggiare a Corniglia può essere difficile poichè si trovano pochi posti lungo la strada, immediatamente prima dell’abitato. Vernazza è il quarto paese delle Cinque Terre. Valgono le indicazioni per Corniglia percorrendo la SP 51, ma all’ultimo incrocio presso la località San Bernardino voltate a destra. La strada è in discesa con molte curve, stretta e tortuosa, soprattutto quando si arriva nella ripida vallata immediatamente a ridosso dell’abitato. Monterosso al Mare è il quinto e ultimo paese e dista 35 Km da La Spezia. Seguite sempre le indicazioni per Corniglia (vedi sopra) ma, in località San Bernardino, invece di svoltare a sinistra procedete sulla strada principale SP 51, dopo 9 km arrivate al parcheggio di Vernazza indicato sopra e li contrinuate per la SP 51, a destra, in salita, Monterosso è bene indicato.
La strada prosegue a mezza costa, con punti difficoltosi e curve, fino ad incrociare la SP 38 proveniente da Pignone-Val di Vara che rappresenta un altro percorso per arrivare a Monterosso e alle Cinque Terre. Voltare a sinistra, inizia la discesa e seguite le indicazioni per Monterosso. Transiterete accanto al Santurio di Soviore dove c’è anche un punto ristoro, e voltare ancora a sinistra all’ultimo incrocio verso Monterosso.
Raccomandiamo un percorso alternativo: l’uscita autostradale consigliata è “Carrodano” sulla A12 Genova-Livorno. Al casello seguite le indicazioni per Levanto. Al termine della prima discesa raggiungerete Levanto, procedete per il centro voltando a destra e poi verso Monterosso a sinistra.
Qual è il posto più bello delle 5 Terre?
Il borgo che fa innamorare. Le case-torre colorate e arroccate, le viuzze strette e ripide verso il mare e una nuova spiaggia con un passaggio nascosto Per alcuni è il borgo più suggestivo delle Cinque Terre, tanto che nel 2013 il New York Times lo ha nominato come uno dei 46 luoghi al mondo da visitare assolutamente.
- Le case colorate e arroccate, il saliscendi dei caruggi, i gozzi che dondolano nello specchio d’acqua davanti alla piccola spiaggia: una volta visitata, di Vernazza ve ne sarete irrimediabilmente innamorati.
- L’aspetto è quello di un borgo fortificato, nobile ed elegante, arroccato sulle pendici di uno sperone roccioso, dove ripide e strettissime viuzze scendono verso il porticciolo.
Fu costruito dai Genovesi nell’anno Mille come luogo di difesa e le tipiche case-torri, il Torrione e il Castello dei Doria ricordano le sue origini antiche. Il primo impatto con il paese è incantevole. Il verde dei vigneti, la facciata medioevale della chiesa di S.
- Margherita di Antiochia, la piazzetta con i tavoli dei ristoranti, le case con i tipici colori liguri, le botteghe artigiane nei vicoli stretti regalano a Vernazza un’atmosfera a metà tra il tradizionale e il fiabesco.
- Simbolo del paese è la torre Belforte del Castello dei Doria: da qui e dalla terrazza si gode di un panorama mozzafiato del paese e della costa fino alla vicina Monterosso.
Altro luogo suggestivo è il Santuario della Madonna Nera : la piazzetta davanti alla chiesa è l’ideale per riposarsi all’ombra di querce davanti alla vista emozionante di Vernazza dall’alto. Clicca sull’immagine per vedere il video su YouTube:
Dove andare al mare vicino a La Spezia?
La città di La Spezia non ha spiagge e non è consentito fare il bagno in mare, dato che si trova all’interno della diga foranea. Per andare in spiaggia e fare il bagno, quindi, è necessario uscire dalla città ed andare a Portovenere oppure a Lerici, le altre due principali località del Golfo.
Dove partire per visitare le 5 Terre?
Weekend alle Cinque Terre: cosa vedere e fare in due giorni – Cinque Terre: vista panoramica di Manarola Le Cinque Terre sono generalmente visitabili durante tutto l’anno, in quanto il clima è abbastanza mite anche nel periodo invernale, seppur piovoso. Noi vi consigliamo di scegliere un periodo di bassa stagione, magari ad inizio primavera o in autunno, quando il flusso turistico è decisamente minore rispetto all’alta stagione e alle festività.
Avere i borghi e i sentieri quasi tutti per sé è il modo migliore per vivere le Cinque Terre fino in fondo, serenamente e con la pace e la calma che questi posti sanno regalare. Gli unici momenti in cui vale la pena di visitare le Cinque Terre durante l’alta stagione o le festività, sono i seguenti eventi: ☀ Presepe Vivente Più Grande al Mondo a Manarola : si svolge durante il periodo natalizio, di solito dall’8 Dicembre a metà Gennaio.
L’idea nasce da Mario Andreoli che dal 1976 ha ideato più di 300 personaggi a grandezza reale, realizzati con più di 8 chilometri di cavi e illuminati da 17.000 lampadine. ☀ Natale Subacqueo di Vernazza : si celebra il 25 Dicembre. Durante la festa i sub riportano in superficie la statua del Bambino Gesù, che viene poi trasportata fino in chiesa.
- Festa dei Limoni a Monterosso : si svolge il terzo sabato di Maggio.
- Durante questa festa il borgo si tingerà di giallo e profumerà di agrumi.
- Per l’occasione verranno allestiti dei chioschi gastronomici dove troverete torte con crema di limone, marmellate, limonate, limoncino e tanti altri prodotti tipici del territorio a base di limone.
☀ Corpus Domini e Infiorata a Monterosso : si svolge solitamente a Giugno. Durante l’evento viene realizzato un meraviglioso e variopinto tappeto di fiori su cui passerà la processione solenne del Corpus Domini. Vernazza: Castello Doria con torre e Belforte Visitare le Cinque Terre non richiede tantissimo tempo, a meno che si desideri organizzare una vacanza rilassante e dedicare ad ogni borgo un’intera giornata. Se, come noi, desiderate organizzare un weekend fuori porta, due giorni sono sufficienti per visitare tutti e 5 i borghi dedicando ad ognuno il giusto tempo, senza correre.
Monterosso: vista sulla spiaggia Fegina dal sentiero panoramico Monterosso al Mare è il borgo più grande delle Cinque Terre e il primo ad essere stato documentato, nel 1056. Un borgo da un passato frastagliato, caratterizzato da un’economia fiorente messa a dura prova dai continui attacchi dei pirati.
A tal proposito, nel X secolo, lungo tutta la fascia costiera furono costruite ben 13 torri di avvistamento, alcune delle quali sono visibili ancora oggi. Il borgo si può dividere in due parti, il borgo vecchio e la zona Fegina, la più turistica e famosa, collegate tra loro da una galleria pedonale o un sentiero panoramico che costeggia il mare.
L’antico borgo è senza dubbio la parte più bella, caratterizzata dalle tipiche case-torri colorate, viuzze acciottolate in cui avventurarsi e monumenti meravigliosi da visitare. Nel borgo visitate la Chiesa di San Giovanni Battista di Monterosso, costruita tra la metà del XIII secolo e l’inizio del XIV, e l’ Oratorio della Confraternita dei Neri, costruito nel XVII secolo in stile barocco.
- Passeggiando tra le viuzze del borgo raggiungete poi l’ Oratorio della Confraternita dei Bianchi o di Santa Croce, risalente al XV secolo.
- Alla fine di Via Roma parte un sentiero che conduce al Santuario della Madonna di Soviore, raggiungibile anche in autobus da Piazza Garibaldi.
- Se non siete tirati con i tempi, vi consigliamo di visitarlo.
Lasciate il borgo e visitate il Convento dei Cappuccini e la Chiesa di San Francesco, situati sul Colle di San Cristoforo e raggiungibili tramite una breve ma ripida scalinata. Un’altra piccola scalinata porta al cimitero e all’ antico Castello Doria, di cui oggi restano pochi resti.
Scendete poi lungo il sentiero panoramico che costeggia il mare, passando accanto alla Torre Aurora, Al termine del sentiero raggiungerete la spiaggia Fegina, la spiaggia più famosa delle Cinque Terre, con il suo iconico faraglione, Percorrete tutto il lungomare fino a raggiungere la fine della spiaggia, dove si trova la Statua del Gigante, raffigurante Nettuno.
Per approfondimenti su Monterosso vi rimandiamo al nostro articolo,
Vernazza è il secondo borgo delle Cinque Terre che si incontra partendo da Nord e, secondo noi, il più bello tra tutti. Non a caso, infatti, è considerato uno dei Borghi più Belli d’Italia, Un borgo dalle origini antiche, che deve la sua fortuna al fatto di essere l’unico porto naturale della costa.
Fu citata per la prima volta nel 1080, all’interno di un documento che nomina il Castrum Vernatio (Castello di Vernazza) come base marittima degli Obertenghi, signori del borgo che ne edificarono il primo sistema difensivo. Perdetevi tra i caruggi del borgo e visitate la Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, costruita nel XIII secolo sui resti di un precedente edificio.
Oltrepassare la piazza e visitate il Castello Doria di Vernazza, con la sua torre di avvistamento dell’XI secolo, costruito su uno sperone roccioso a picco sul mare. Alla base del castello trovate il Belforte, un bastione quadrangolare risalente, si pensa, all’epoca del dominio genovese.
Risalendo le ripide scalinate del borgo, raggiungerete i resti di un tratto della cinta muraria che formava l’antica fortificazione, insieme alla Torre dell’ex Convento dei Padri Riformati di San Francesco, Qui troverete anche la Chiesa sconsacrata di San Francesco, edificata nella metà del XVII secolo.
Se continuate lungo la breve scalinata in salita, raggiungerete un punto panoramico dal quale si gode di una splendida vista sul borgo di Vernazza dall’alto. Nei dintorni di Vernazza potete visitare il Santuario di Nostra Signora di Reggio, risalente all’XI secolo. Vista panoramica di Vernazza
Corniglia è l’unico borgo delle Cinque Terre che non si affaccia direttamente sul mare, Si trova sulla cima di un promontorio alto circa 90 metri ed è circondato da vigneti posti sui caratteristici terrazzamenti. Un borgo dalle origini antiche, probabilmente risalenti all’epoca romana, e il cui nome deriva dalla famiglia che all’epoca era proprietaria del territorio, la Gens Cornelia,
- Era famosa nell’antichità per il suo vino, come testimoniano alcune anfore vinarie ritrovate a Pompei, sulle quali era presente il nome di Cornelia,
- Il borgo di Corniglia si sviluppa lungo il caruggio principale, Via Fieschi, che dalla Chiesa di San Pietro porta al belvedere della terrazza di Santa Maria, dove un tempo sorgeva una chiesetta caduta in mare a metà del XIX secolo.
Se arrivate in treno, per raggiungere il centro storico di Corniglia dovete risalire lungo la Scalinata Lardarina, una scalinata di ben 382 gradini suddivisi su 33 rampe di scale. Se non avete voglia di faticare, potete prendere la navetta (inclusa nella Cinque Terre Card) che fa avanti e indietro dalla stazione al paese.
- Iniziate la vostra visita proprio dalla Chiesa di San Pietro, uno dei monumenti in stile gotico ligure più interessanti delle Cinque Terre.
- La chiesa risale al 1334 e sorge sui resti di un’antica cappella dell’XI secolo, di cui rimane qualche traccia sul lato sinistro dell’edificio.
- La facciata è in pietra locale e ospita un bellissimo rosone realizzato nel 1351 in marmo bianco di Carrara.
Sul portone d’ingresso si trova una lunetta con tre statue in marmo raffiguranti San Pietro, un devoto e una lapide trecentesca. All’interno ospita un fonte battesimale del XII secolo, alcune statue, un polittico sull’altare della navata destra e un dipinto seicentesco costituito da diciotto riquadri raffiguranti i misteri del Rosario ed il Giudizio. Cinque Terre: panoramica su Corniglia Dirigetevi poi verso il centro storico, passando dalla piccola Piazza Ciapara prima di imboccare la via principale di Corniglia. Poco più avanti raggiungerete Largo Taragio, una settecentesca piazza con al centro il Monumento ai Caduti e l’ Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina,
- Quest’ultimo risale al XVIII secolo e presenta una facciata molto semplice, con un portale sormontato da una piccola nicchia con la statua di Santa Caterina e una finestra circolare.
- L’interno, ad aula unica, presenta un soffitto affrescato nel XVIII secolo e raffigurante il martirio di Santa Caterina d’Alessandria.
Dietro all’oratorio si trova una piccola piazzetta, conosciuta come La Terrazza, dalla quale si apre una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa. Terminate la passeggiata raggiungendo la terrazza di Santa Maria, che anch’essa regala una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa.
- Poco distante dal borgo potete visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, o di San Bernardino, che secondo alcune fonti storiche sorse sulle fondamenta di un’antica cappella medievale.
- L’edificio attuale è il frutto di una ristrutturazione ottocentesca di una precedente cappella.
- Una leggenda narra che nel ‘700 gli abitanti di Corniglia, recatisi al santuario per restaurare un dipinto della Madonna, lo avrebbero trovato miracolosamente intatto.
Potete raggiungere il santuario a piedi, prendendo prima il sentiero SVA (ex 2) che parte poco fuori dal borgo, vicino al parcheggio. Giunti in località Prevo, percorrete un breve tratto della statale fino all’incrocio con il sentiero 507, lungo il quale dopo poco troverete il santuario.
Se desiderate andare al mare, poco distante da Corniglia si trova la spiaggia di Guvano, forse la più bella di tutte le Cinque Terre. Potete raggiungerla tramite un sentiero abbastanza ripido che scende dal borgo oppure dalla stazione di Corniglia attraverso una galleria ormai in disuso. In alternativa potete fermarvi allo spiaggione di Corniglia, raggiungibile dalla stazione attraversando il Villaggio Europa, e alla Marina di Corniglia, raggiungibile con la scalinata che scende da Largo Taragio.
Manarola, il secondo paese delle Cinque Terre arrivando da La Spezia, è il borgo più pittoresco con le sue case-torri colorate arroccate sul mare. Le prime testimonianze storiche su Manarola risalgono alla seconda metà del XIII secolo e sono legate alle vicende della famiglia dei Fieschi di Lavagna.
- Passato successivamente sotto al dominio di Genova, fu proprio in questo periodo che il borgo si sviluppò, diventando uno dei maggiori produttori di vino e olio.
- Ed è proprio da questa vocazione agricola che probabilmente deriva il suo nome, dal latino Magna Roea che indica la macina in pietra del mulino.
Il borgo si sviluppa attorno alla strada principale, che ripercorre il corso del torrente Groppo, oggi coperto. Dalla via principale si diramano numerosi caruggi e vicoletti in pietra in cui perdersi, che conducono alle case più in alto. Iniziate la vostra visita dalla piazza principale del borgo, che è curiosamente situata più in alto rispetto al resto dell’abitato, dove si affacciano gli edifici religiosi del borgo.
Visitate la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico ligure. La facciata è molto bella e presenta un portale sormontato da una lunetta con bassorilievo raffigurante il Martirio di San Lorenzo e un grande rosone in marmo di Carrara del 1375. Il rosone è decorato da dodici colonnine con capitelli fogliati e da una corona esterna adornata con teste umane e di leoni.
Al suo interno ospita un bassorilievo e un crocifisso del XV secolo e un trittico del XIV secolo raffigurante la Madonna con Bambino, i Santi Lorenzo, Caterina d’Alessandria e altri due santi. La torre campanaria trecentesca è distaccata dalla struttura principale e storicamente era una torre difensiva e di avvistamento.
- Accanto alla torre si trovano l’ Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata, di origine quattrocentesca, e l’ antico Ospedale di San Rocco,
- Scendete poi lungo Via Discovolo, la via principale del borgo, sulla quale si affacciano le caratteristiche case-torri colorate, arroccate su un promontorio roccioso.
Lungo la via troverete il Museo dello Sciacchetrà, al cui interno ospita una mostra di oggetti per la produzione del vino, accompagnati da pannelli esplicativi davvero ben fatti. La via termina alla Marina di Manarola, dove si trova il piccolo porticciolo e dove inizia un breve sentieri, sulla destra in direzione Corniglia, che porta a Punta Bonfiglio,
- Questo è il punto panoramico dal quale vengono fatte tutte le più famose foto di Manarola.
- Da questo punto si vedono i resti del bastione, costruito nel XII secolo, inglobato nelle abitazioni.
- Questa è l’unica testimonianza dell’antico castello duecentesco rimasta oggi, costruito per difendere il borgo dagli attacchi dei turchi.
Poco lontano dal borgo potete raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Volastra, risalente al XII secolo e di origine romanica. Al suo interno conserva un’immagine della Madonna risalente al XVIII secolo. Attorno al santuario aleggia una curiosa leggenda risalente all’epoca delle incursioni saracene.
- In quel periodo gli abitanti più ricchi di Volastra, per evitare che il luccichio attirasse i pirati, nascosero le campane del santuario sottoterra.
- Nonostante questo, il borgo fu attaccato ugualmente dai pirati che, non trovando niente di prezioso, lo distrussero.
- Molto tempo dopo in paese apparve un anziano signore, con uno strano accento, che raccontò di essere uno dei superstiti della razzia saracena e che ora, finalmente, poteva riportare alla luce le campane.
Purtroppo però morì lo stesso giorno, senza rivelarne l’esatta posizione. Si narra che, nelle notti di tempesta, le campane suonino ancora. Potete raggiungere il santuario a piedi in circa 1 ora, con il sentiero di 2 chilometri che parte dal parcheggio del borgo, oppure con l’ autobus che in 10 minuti porta a Volastra.
Cinque Terre: vista panoramica di Manarola Riomaggiore è il primo borgo che si incontra partendo da La Spezia, Secondo un’antica leggenda fu fondato nell’VIII secolo da un gruppo di profughi greci che, fuggendo dalla persecuzione dell’imperatore iconoclasta Leone III Isaurico, approdarono presso la punta di Montenero e fondarono degli insediamenti lungo il crinale.
Fu soltanto dopo l’anno Mille che, protetti dalla potenza di Genova, gli abitanti cominciarono a lasciare i primitivi insediamenti a favore della costa, dando vita così al primo nucleo di Riomaggiore, situato dove oggi si trova il quartiere della Marina.
- In realtà però le prime notizie storiche sul territorio di Riomaggiore risalgono al 1251.
- Iniziate la vostra visita dall’ Oratorio dei Disciplinati di Santa Maria Assunta, edificato nel XVI secolo, molto semplice ed elegante.
- Al suo interno conserva una statua in legno della Madonna delle Catene in memoria degli abitanti che, nel corso dei secoli, subirono razzie e rapimenti durante le incursioni saracene, e un trittico a tempera raffigurante la Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni e Domenico, risalente alla seconda metà del XV secolo.
Continuando lungo la via principale, raggiungete la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1340 e completamente rivisitata nel 1870. Dell’antico edificio oggi rimangono solamente due portali in stile gotico, decorati con elementi antropomorfi e zoomorfi risalenti all’epoca romanica, le monofore del lato destro e il rosone in marmo di Carrara.
- Al suo interno conserva un crocifisso ligneo del Maragliano e diverse tele risalenti al XV e XVI secolo.
- Dalla chiesa proseguire lungo la scalinata in salita che conduce al Castello di Riomaggiore, edificato nel 1260 dai marchesi Turcotti, signori di Ripalta presso Borghetto Vara, e completato dalla Repubblica di Genova tra il XV e il XVI secolo, dopo il dominio di Nicolò Fieschi.
All’inizio del XIX secolo, con Napoleone Bonaparte, l’area interna del castello venne riempita di terra e destinato a cimitero. Fu solamente nel XX secolo che iniziarono i lavori di recupero e, oggi, è sede di attività didattiche e culturali. Accanto al castello si trova l’ Oratorio di San Rocco e San Sebastiano, edificato nel 1480 come ringraziamento per la fine della pestilenza che aveva decimato la popolazione.
A ricordo di questo periodo, sulla facciata si trova un’architrave in pietra dove sono scolpite le figure dei due Santi: San Rocco con i segni della peste e San Sebastiano trafitto. Scendete nuovamente lungo la via principale, passando dal Municipio la cui facciata è decorata da un grande murales dipinto da Silvio Benedetto alla fine degli anni novanta.
Benedetto è un pittore argentino incaricato, nel 1999, dal Parco Nazionale delle Cinque Terre di creare un progetto chiamato Gli itinerari artistici del Parco Nazionale delle Cinque Terre, grazie il quale l’artista ha decorato le cinque stazioni ferroviarie.
- Scendendo fermatevi a visitare l’ Oratorio di Sant’Antonio Abate, forse il più antico edificio del borgo risalente al XIII secolo, affacciato sullo stretto caruggio di Via Sant’Antonio.
- Continuate a scendere fino a raggiungere il piccolo porticciolo di Riomaggiore, da dove parte una scalinata che conduce ad un punto panoramico,
Da qui sono scattate tutte le foto cartolina più famose del borgo. Cinque Terre: vista panoramica di Riomaggiore Se desiderate passare un weekend alle Cinque Terre, oppure fermarvi un giorno in più, vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Card, Il ricavato delle vendite delle card è una sorta di autofinanziamento del parco, utilizzato per il mantenimento e il recupero del territorio nonché per consentire i servizi di mobilità all’interno del parco.
Ci sono due tipi di card: la Cinque Terre Treno MS Card e la Cinque Terre Trekking Card, La card che include l’utilizzo del treno costa un po’ di più, ma offre la possibilità di viaggiare in seconda classe sui treni che collegano i borghi delle Cinque Terre nella tratta Levanto-La Spezia (e viceversa).
Se invece desiderare fare qualche trekking, va da se che la card che fa per voi è la Trekking Card. Informatevi però in anticipo sull’apertura o chiusura dei sentieri, Può capitare che vengano chiusi, soprattutto dopo qualche giorno di forte pioggia. Il costo della card varia a seconda della tipologia, della durata (da 1 a 3 giorni), del numero di persone e dell’età:
Cinque Terre Treno MS Card : 1 giorno € 16,00 adulti, € 10,00 dai 4 ai 12 anni, € 13,00 over 60 – 2 giorni € 29,00 adulti – 3 giorni € 41,00 adulti. C’è la card famiglia di 1 giorno al costo di € 42,00 valida per 2 adulti e 2 ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti. Cinque Terre Trekking Card : 1 giorno € 7,50 adulti, € 4,50 dai 4 ai 12 anni, € 6,00 over 70 – 2 giorni € 14,50 adulti., € 7,20 dai 4 ai 12 anni, € 10,00 over 70. C’è la card famiglia di 1 giorno al costo di € 19,60 o di 2 giorni al costo di € 31,50 valida per 2 adulti e 2 ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti.
La card include l’accesso al parco, le visite guidate secondo la programmazione, la partecipazione ai laboratori di educazione ambientale, l’utilizzo dei bus all’interno dei paesi e sconti per alcuni musei. Include inoltre l’uso dei servizi igienici gratuitamente nei comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso.
Potete acquistare la card presso i centri accoglienza del Parco Nazionale delle Cinque Terre situati nelle stazioni ferroviarie dei vari paesi, all’Info Point di Levanto e presso alcune rivendite di Trenitalia. In alternativa potete ed evitare la coda in biglietteria. Entrambe le card sono nominative, vanno inseriti nome e cognome sul retro, e non possono essere cedute,
La card utilizzabile sul treno deve essere inoltre convalidata alla macchinette di Trenitalia al momento del primo viaggio in treno. Monterosso: spiaggia Fegina Le Cinque Terre sono situate nella parte orientale della Liguria, a circa 85 chilometri da Genova e 10 chilometri da La Spezia, e sono facilmente raggiungibili sia con la propria auto sia con i mezzi pubblici.
- Gli aeroporti più vicini sono quelli di Genova, Pisa e Milano, da dove potete poi proseguire con il treno.
- Il mezzo di trasporto più comodo e più economico per visitare le Cinque terre è il treno,
- I borghi delle Cinque Terre sorgono tutti lungo la linea ferroviaria Genova – La Spezia e sono serviti da un treno ogni 30 minuti circa durante tutto l’anno.
Da Milano Centrale partono dei treni Intercity diretti a La Spezia Centrale via Genova che fermano a Monterosso. Il treno impiega circa 3 ore senza cambi, Da metà Marzo fino ad inizio Novembre invece è attivo il servizio aggiuntivo del, al costo di € 4,00 a tratta (€ 2,00 per i bambini), con una frequenza di un treno ogni 15/20 minuti.
Monterosso – Vernazza : 4 minuti Vernazza – Corniglia : 4 minuti Corniglia – Manarola : 5 minuti Manarola – Riomaggiore : 6 minuti
Se viaggiate in treno, vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Treno MS Card di cui vi abbiamo parlato. Cinque Terre: vista panoramica di Riomaggiore Da La Spezia è possibile visitare le Cinque Terre in autobus, con i bus di, che permettono di visitare Riomaggiore, Manarola, Volastra, San Bernardino, Corniglia, Vernazza, Monterosso e tutti i Santuari delle Cinque Terre.
Un altro bel modo per raggiungere le Cinque Terre è il battello, in servizio da Marzo ad Ottobre, che vi permetterà anche di ammirare i borghi direttamente dal mare. I battelli collegano però solamente quattro dei cinque paesi, ovvero Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore (Corniglia non ha approdo diretto al mare), e partono da La Spezia, Levanto o Portovenere.
Potete acquistare i biglietti solo nelle biglietterie vicino ai punti d’imbarco, non sono prenotabili e bisogna acquistarli il giorno stesso della partenza. Potete fare il biglietto giornaliero per visitare ogni paese. Trovate costi e orari aggiornati su,
Date un’occhiata a queste escursioni in barca con partenza da La Spezia:1.2. Vista panoramica di tutte le Cinque Terre, da Riomaggiore a Monterosso Potete raggiungere le Cinque Terre anche in auto, ma tenete presente che, soprattutto in alta stagione e per chi parte da Milano e provincia, la strada è molto trafficata e potreste metterci il doppio del tempo.
Inoltre trovare parcheggio alle 5 Terre è abbastanza complicato, in quanto i posti sono limitati. Da Milano ci impiegherete circa 3 ore e mezza per raggiungere Monterosso, il primo borgo delle Cinque Terre, per un totale di 230 chilometri. Dovete prendere la A7 fino a Genova e poi la A12 fino all’uscita per Carrodano-Levanto.
Seguite poi la SP566dir e la SP38 fino a Monterosso. Ci impiegherete invece circa 3 ore per raggiungere Riomaggiore, l’ultimo borgo delle Cinque Terre, per un totale di circa 230 chilometri. Avete due modi a disposizione per raggiungerlo: A1 fino a Parma e poi A15 oppure A7 fino a Genova e poi A12 e A15.
In entrambi i casi dovete prendere l’uscita di La Spezia e poi proseguire per la Strada Statale 370 in direzione Portovenere – Cinque Terre. Continuando per circa 18 chilometri dopo Riomaggiore, sulla stessa strada, potete raggiungere Manarola. Da Torino ci impiegherete circa 3 ore e mezza per raggiungere Monterosso, il primo borgo delle Cinque Terre, per un totale di 260 chilometri.
Dalla città dovete raggiungere Moncalieri, da dove dovete prendere prima la E70, poi la E25 e infine la A12 fino all’uscita per Carrodano-Levanto. Seguite poi la SP566dir e la SP38 fino a Monterosso. Ci impiegherete invece circa 3 ore e 50 minuti per raggiungere Riomaggiore, l’ultimo borgo delle Cinque Terre, per un totale di circa 287 chilometri.
Dalla città dovete raggiungere Moncalieri, da dove dovete prendere prima la E70, poi la E25, la A12 e infine la A15 fino all’uscita di La Spezia. Seguire poi la Strada Statale 370 in direzione Portovenere – Cinque Terre. Cinque Terre: vista panoramica su Corniglia In tutti i paesi delle Cinque Terre la maggior parte dei parcheggi è riservata ai residenti, pertanto la possibilità di trovare parcheggio, soprattutto gratuito, è piuttosto limitata.
- Sono disponibili alcuni parcheggi a pagamento, anch’essi però con posti limitati, abbastanza costosi,
- Di seguito vi indichiamo i vari parcheggi presenti nelle vicinanze dei borghi: ☀ Monterosso : Località Loreto, il più comodo per visitare il centro storico (da Aprile a Ottobre € 2,50/h oppure € 25,00 intera giornata – da Novembre a Maggio € 2,00 oppure € 20,00 intera giornata).
Località Fegina, situato di fronte alla spiaggia Fegina (da Aprile a Ottobre € 2,50/h dalle 8.00 alle 22.00 e € 0,50 dalle 22.00 alle 8.00 oppure € 25,00 intera giornata – da Novembre a Maggio € 2,00 dalle 8.00 alle 22.00 e € 0,50 dalle 22.00 alle 8.00 oppure € 20,00 intera giornata).
Vernazza : il parcheggio più grande, a circa 1 chilometro dal paese, è il Parking Vernassoa situato sulla strada provinciale numero 51. È aperto 24 ore su 24 e mette a disposizione un servizio navetta gratuito (durata 5 minuti). Il prezzo è di € 2,00/h dalle 8.00 alle 20.00 oppure € 15,00 intera giornata.
☀ Corniglia : lungo la strada verso il paese ci sono sia parcheggi a pagamento sia parcheggi gratis (fate attenzione però ai divieti). C’è inoltre un parcheggio a pagamento a 500 metri dal paese, vicino alla Chiesa di San Lorenzo (€ 2,50/h). Non ci sono navette fino al borgo, perciò dovete percorrere la strada di andata e ritorno a piedi.
- Manarola : lungo la strada statale verso il paese si può sostare, ma dovete fare attenzione ai divieti.
- Noi abbiamo preferito parcheggiare al parcheggio all’ingresso del paese (€ 2,00/h oppure € 20,00 intera giornata).
- Ha posti limitati e spesso c’è da aspettare molto prima di riuscire a parcheggiare, soprattutto in alta stagione.
C’è un servizio navetta ogni 30 minuti che porta in paese al costo di € 1,50. ☀ Riomaggiore : qui è possibile parcheggiare lungo gli ultimi 2 chilometri di strada scendendo verso il paese, in entrambi i lati. Dovete però fare attenzione ai divieti, soprattutto gli ultimi 200/300 metri in quanto sono parcheggi riservati ai residenti.
- Se non trovate posto, c’è un autosilos a pagamento situato all’ingresso del paese (€ 2,50/h).
- Vista panoramica su Vernazza Se siete amanti dei trekking, alle Cinque Terre troverete pane per i vostri denti.
- All’interno del Parco Nazionale ci sono diversi sentieri, di diversa lunghezza e difficoltà, che collegano tutti i borghi e i luoghi nelle vicinanze, come Porto Venere e Levanto.
trovate la mappa interattiva di tutti i sentieri all’interno del parco. Vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Trekking Card in modo da risparmiare e avere accesso a tutti i sentieri all’interno del parco. Di seguito vi elenchiamo i sentieri che collegano i 5 borghi: ☀ Monterosso-Vernazza : questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 3 chilometri e mezzo.
- Il sentiero inizia nei pressi del centro storico di Monterosso, alla fine del golfo, ed è a tratti ripido e a tratti pianeggiante.
- Vernazza-Corniglia : questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 4 chilometri.
- Il sentiero inizia dalla torre superiore delle fortificazioni del borgo e conduce inizialmente al punto panoramico Punta Palma, per poi passare dalla spiaggia di Guvano.
Il percorso ha tratti ripidi e in salita e altri più semplici. ☀ Corniglia-Volastra-Manarola : questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 3 chilometri e mezzo. Il sentiero parte dalla stazione di Corniglia e sale lungo la Scalinata della Lardarina con ben 380 gradini.
Se volete evitare la salita, potete partire dal paese prendendo la vecchia mulattiera che porta a Volastra e poi al Santuario della Madonna della Salute. Da qui il sentiero prosegue tra i vigneti fino a Manarola. ☀ Manarola-Riomaggiore : questo sentiero è facile ed ha una lunghezza di circa 1 chilometro e mezzo.
Meglio conosciuto come Via dell’Amore, è forse il sentiero più famose di tutte le Cinque Terre. Al momento però è ancora chiuso e si prevede la riapertura per il 2022. Il sentiero inizia dalla stazione di Manarola con una breve scalinata e prosegue costeggiando le scogliere a picco sul mare.
Mappa dei trasporti e dei sentieri delle Cinque Terre (clicca sulla mappa per ingrandirla) Il punto migliore per dormire alle Cinque Terre, secondo noi, è Monterosso, dal quale poi potete visitare gli altri borghi spostandovi comodamente in treno. Monterosso è inoltre il borgo più grande e che offre una maggiore scelta di alloggi, che varia da hotel più o meno rinomati ai B&B un po’ più economici.
Vernazza: resti della cinta muraria Se state organizzando un viaggio in Liguria, date un’occhiata anche ai seguenti articoli: : Cinque Terre: cosa vedere e cosa fare. Itinerario di 2 giorni
Quanto costa la vita a La Spezia?
In media, per un appartamento in centro città, si può prevedere un costo che varia tra i 500 e i 800 euro al mese. Se preferisci vivere in periferia, i costi possono scendere sensibilmente. Infine, il costo dei servizi pubblici e dei trasporti è abbastanza accessibile.
Quanto tempo per visitare La Spezia?
Cosa fare e vedere a La Spezia – A vederla dall’alto La Spezia sembra una lingua di terra protesa tra terra e mare, con le casette colorate addossate l’una sull’altra che sembrano toccare il cielo. La Spezia è la città perfetta da visitare in un weekend, due giorni bastano per scoprire la città e andare alla scoperta dei dintorni.
- La prima cosa da visitare assolutamente è il Castello di San Giorgio che si trova sulla sommità del Colle del Poggio e domina il centro abitato.
- Il castello si raggiunge percorrendo la via XXVII Marzo che passa per le vecchie mura a difesa dell’abitato.
- Passeggiate per il centro storico con il naso all’insù, sarete catturati dalla bellezza di alcuni edifici storici, molti di questi in stile liberty.
Perdetevi per le stradine del cuore della città un dedalo di stradine e carrug: cuore del centro storico è Via del Prione su cui si affacciano importanti edifici come il Teatro Civico, il Museo Lia. Continuando dritto sulla strada si apre un’ampia piazza che ospita la chiesa di Santa Maria Assunta, indissolubilmente legata alla storia di La Spezia.
La chiesa caratterizzata da una facciata bianca e nera, venne distrutta numerose volte nel corso della storia, ma nonostante ciò conserva ancora al suo interno testimonianze del florido passato, come le opere della scuola genovese e di Sarzana. Raggiungete Piazza del mercato sede dl più grande mercato della città e caratterizzata da edifici dai tetti ondulati.
Non perdete una delle più belle passeggiate della città sul lungomare: passeggiata Morin. Il Ponte Thaon de Revel collega la passeggiata Morin al porto Mirabello attraverso una struttura di oltre centocinquanta metri di lunghezza. Nei pressi del porto, non perdete una visita all’arsenale della Marina Militare.
- Nonostante sia una piccola città, in città ci sono numerosi musei da visitare, primo fra tutti il Museo Civico Archeologico Formentini che conserva importanti tracce della storia di La Spezia e che si trova all’interno del Castello di San Giorgio.
- Non perdete una visita al Museo Civico Amedeo Lia, che si trova all’interno degli spazi di quello che un tempo era un ospedale.
Il museo conserva opere di Canaletto, Tiziano e Tintoretto. Poco distante da lì non perdete una visita al museo Navale della città che conserva più di 150 modelli di navi ed imbarcazioni e 2000 documenti. Dalla zona dello spezzino, potrete percorrere numerosi itinerari e sentieri che vi porteranno alla scoperta di calette segrete e di boschi fatati.
Perché è famosa La Spezia?
10. La Farinata – Consiglio anche una tappa in Viale Garibaldi alla pizzeria Vera Spezia per assaggiare questa specialità tipica ligure-toscana. Qui fanno una farinata sublime: bella sottile, ben cotta e poco unta. davvero una squisitezza da gustare ben calda.
Sul sito trovate altre informazioni su tutto quello che c’è da fare e vedere alla Spezia e nei suoi dintorni. Ogni occasione può essere buona per visitare La Spezia : per i musei, la bellezza del golfo, l’enogastronomia, i paesi delle Cinque Terre e dell’entroterra e per fare trekking, In zona ci sono anche bellissime spiaggette, alcuni molto frequentate altre meno e queste sono le migliori per godersi una giornata al mare.
Su questo sito trovi la cartina scaricabile della città. Puoi scaricare GRATUITAMENTE la mia guida dettagliata sulle cose da vedere in città, nelle Cinque Terre e nei paesi della provincia iscrivendoti alla mia newsletter, Avrai così l’accesso all’area riservata del blog con molti contenuti extra.
Quanto costa il treno da La Spezia alle 5 Terre?
I biglietti – Il biglietto del treno, sia per il Cinque Terre Express sia per il treno regionale che circola in bassa stagione, si può acquistare direttamente presso la stazione ferroviaria, o scaricando sul tuo smartphone l’applicazione Trenitalia, creando il tuo profilo in anticipo sul sito ufficiale, magari da un più pratico desktop, di modo da poter poi gestire gli acquisti in pochi click.
In alta stagione il costo del biglietto nella tratta che collega La Spezia a Levanto è di € 5 a persona per gli adulti e € 2,50 per i bambini da 4 a 12 anni (non compiti). Gratuito per i bambini fino a 4 anni (non compiuti). Questa speciale tariffa, da diritto all’acquisto di un titolo di viaggio valido per 1 solo viaggio.
Non sarà quindi possibile usufruire dello stesso biglietto per due o più fermate. Per i Residenti in Regione Liguria, la tariffa applicata sarà quella ordinaria regionale. Dal settima successiva al 02 novembre, la tariffa sarà unica per visitatori e residenti, ovvero basterà acquista un semplice biglietto regionale, valido per 75 minuti dal momento della convalida.
- Se hai in programma di prendere più di tre treni in una stessa giornata, o di fare trekking lungo il sentiero verde azzurro SVA, di utilizzare il servizio di autobus per le frazioni e i santuari o semplicemente per sentirti libero, l’opzione migliore è la Cinque Terre Card,
- Qualsiasi opzione tu scelga, ricorda che, salvo diversa indicazione da parte dell’addetto in biglietteria, i biglietti cartacei devono sempre essere convalidati prima di salire sul treno.
Le obliteratrici si trovano nelle sala d’attesa, nei sottopassaggi e in alcune stazioni anche sul binario. Un biglietto non convalidato equivale a 50€ di multa. Se viaggi in treno con la tua bici, ti consigliamo di consultare le informazioni ufficiali.
Dove si prende il treno per visitare le Cinque Terre?
Dove si prende il treno per le Cinque Terre. Aggiornato 2023 Tutti i paesi delle Cinque Terre hanno una stazione dei treni, molto vicina al centro del paese e al mare, tranne nel caso di Corniglia, dove la stazione si trova a poco meno di un km percorrendo la famosa o poco più di un km per la strada asfaltata.
- I paesi sono raggiungibili con il Cinque Terre Express, che parte da Levanto o La Spezia Centrale, oppure a volte con treni intercity, quasi esclusivamente Monterosso.
- Con il Cinque Terre Express, il prezzo del biglietto è uguale per tutte le destinazioni (5 euro nel 2023, 2,5 euro per i bambini).
- Per esempio, la tratta La Spezia-Riomaggiore ha lo stesso costo della tratta La Spezia-Monterosso.
Nel periodo primaverile ed estivo la frequenza dei treni è molto elevata, praticamente uno ogni 15 minuti, anche se a causa del gran numero di persone, sono frequenti anche i ritardi.
Puoi comprare il biglietto direttamente in stazione, consigliamo dalle macchinette perchè la biglietteria ha di solito lunghe code, oppure comprando la, valida un giorno intero con un numero illimitato di viaggi in seconda classe sul Cinque Terre Express.
2005-2023 © LeCinqueTerre.org | Email: [email protected] | : Dove si prende il treno per le Cinque Terre. Aggiornato 2023
Quanto ci mette il treno da La Spezia a Monterosso?
Orari dei treni da La Spezia a Monterosso
Partenza | Arrivo | Durata |
---|---|---|
04:25 | 04:47 | 22m, diretto |
04:50 | 05:05 | 15m, diretto |
04:55 | 05:17 | 22m, diretto |
05:15 | 05:38 | 23m, diretto |
Quanto costa la vita a La Spezia?
In media, per un appartamento in centro città, si può prevedere un costo che varia tra i 500 e i 800 euro al mese. Se preferisci vivere in periferia, i costi possono scendere sensibilmente. Infine, il costo dei servizi pubblici e dei trasporti è abbastanza accessibile.
Dove partire per visitare le 5 Terre?
Weekend alle Cinque Terre: cosa vedere e fare in due giorni – Cinque Terre: vista panoramica di Manarola Le Cinque Terre sono generalmente visitabili durante tutto l’anno, in quanto il clima è abbastanza mite anche nel periodo invernale, seppur piovoso. Noi vi consigliamo di scegliere un periodo di bassa stagione, magari ad inizio primavera o in autunno, quando il flusso turistico è decisamente minore rispetto all’alta stagione e alle festività.
Avere i borghi e i sentieri quasi tutti per sé è il modo migliore per vivere le Cinque Terre fino in fondo, serenamente e con la pace e la calma che questi posti sanno regalare. Gli unici momenti in cui vale la pena di visitare le Cinque Terre durante l’alta stagione o le festività, sono i seguenti eventi: ☀ Presepe Vivente Più Grande al Mondo a Manarola : si svolge durante il periodo natalizio, di solito dall’8 Dicembre a metà Gennaio.
L’idea nasce da Mario Andreoli che dal 1976 ha ideato più di 300 personaggi a grandezza reale, realizzati con più di 8 chilometri di cavi e illuminati da 17.000 lampadine. ☀ Natale Subacqueo di Vernazza : si celebra il 25 Dicembre. Durante la festa i sub riportano in superficie la statua del Bambino Gesù, che viene poi trasportata fino in chiesa.
- Festa dei Limoni a Monterosso : si svolge il terzo sabato di Maggio.
- Durante questa festa il borgo si tingerà di giallo e profumerà di agrumi.
- Per l’occasione verranno allestiti dei chioschi gastronomici dove troverete torte con crema di limone, marmellate, limonate, limoncino e tanti altri prodotti tipici del territorio a base di limone.
☀ Corpus Domini e Infiorata a Monterosso : si svolge solitamente a Giugno. Durante l’evento viene realizzato un meraviglioso e variopinto tappeto di fiori su cui passerà la processione solenne del Corpus Domini. Vernazza: Castello Doria con torre e Belforte Visitare le Cinque Terre non richiede tantissimo tempo, a meno che si desideri organizzare una vacanza rilassante e dedicare ad ogni borgo un’intera giornata. Se, come noi, desiderate organizzare un weekend fuori porta, due giorni sono sufficienti per visitare tutti e 5 i borghi dedicando ad ognuno il giusto tempo, senza correre.
Monterosso: vista sulla spiaggia Fegina dal sentiero panoramico Monterosso al Mare è il borgo più grande delle Cinque Terre e il primo ad essere stato documentato, nel 1056. Un borgo da un passato frastagliato, caratterizzato da un’economia fiorente messa a dura prova dai continui attacchi dei pirati.
- A tal proposito, nel X secolo, lungo tutta la fascia costiera furono costruite ben 13 torri di avvistamento, alcune delle quali sono visibili ancora oggi.
- Il borgo si può dividere in due parti, il borgo vecchio e la zona Fegina, la più turistica e famosa, collegate tra loro da una galleria pedonale o un sentiero panoramico che costeggia il mare.
L’antico borgo è senza dubbio la parte più bella, caratterizzata dalle tipiche case-torri colorate, viuzze acciottolate in cui avventurarsi e monumenti meravigliosi da visitare. Nel borgo visitate la Chiesa di San Giovanni Battista di Monterosso, costruita tra la metà del XIII secolo e l’inizio del XIV, e l’ Oratorio della Confraternita dei Neri, costruito nel XVII secolo in stile barocco.
Passeggiando tra le viuzze del borgo raggiungete poi l’ Oratorio della Confraternita dei Bianchi o di Santa Croce, risalente al XV secolo. Alla fine di Via Roma parte un sentiero che conduce al Santuario della Madonna di Soviore, raggiungibile anche in autobus da Piazza Garibaldi. Se non siete tirati con i tempi, vi consigliamo di visitarlo.
Lasciate il borgo e visitate il Convento dei Cappuccini e la Chiesa di San Francesco, situati sul Colle di San Cristoforo e raggiungibili tramite una breve ma ripida scalinata. Un’altra piccola scalinata porta al cimitero e all’ antico Castello Doria, di cui oggi restano pochi resti.
- Scendete poi lungo il sentiero panoramico che costeggia il mare, passando accanto alla Torre Aurora,
- Al termine del sentiero raggiungerete la spiaggia Fegina, la spiaggia più famosa delle Cinque Terre, con il suo iconico faraglione,
- Percorrete tutto il lungomare fino a raggiungere la fine della spiaggia, dove si trova la Statua del Gigante, raffigurante Nettuno.
Per approfondimenti su Monterosso vi rimandiamo al nostro articolo,
Vernazza è il secondo borgo delle Cinque Terre che si incontra partendo da Nord e, secondo noi, il più bello tra tutti. Non a caso, infatti, è considerato uno dei Borghi più Belli d’Italia, Un borgo dalle origini antiche, che deve la sua fortuna al fatto di essere l’unico porto naturale della costa.
- Fu citata per la prima volta nel 1080, all’interno di un documento che nomina il Castrum Vernatio (Castello di Vernazza) come base marittima degli Obertenghi, signori del borgo che ne edificarono il primo sistema difensivo.
- Perdetevi tra i caruggi del borgo e visitate la Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, costruita nel XIII secolo sui resti di un precedente edificio.
Oltrepassare la piazza e visitate il Castello Doria di Vernazza, con la sua torre di avvistamento dell’XI secolo, costruito su uno sperone roccioso a picco sul mare. Alla base del castello trovate il Belforte, un bastione quadrangolare risalente, si pensa, all’epoca del dominio genovese.
Risalendo le ripide scalinate del borgo, raggiungerete i resti di un tratto della cinta muraria che formava l’antica fortificazione, insieme alla Torre dell’ex Convento dei Padri Riformati di San Francesco, Qui troverete anche la Chiesa sconsacrata di San Francesco, edificata nella metà del XVII secolo.
Se continuate lungo la breve scalinata in salita, raggiungerete un punto panoramico dal quale si gode di una splendida vista sul borgo di Vernazza dall’alto. Nei dintorni di Vernazza potete visitare il Santuario di Nostra Signora di Reggio, risalente all’XI secolo. Vista panoramica di Vernazza
Corniglia è l’unico borgo delle Cinque Terre che non si affaccia direttamente sul mare, Si trova sulla cima di un promontorio alto circa 90 metri ed è circondato da vigneti posti sui caratteristici terrazzamenti. Un borgo dalle origini antiche, probabilmente risalenti all’epoca romana, e il cui nome deriva dalla famiglia che all’epoca era proprietaria del territorio, la Gens Cornelia,
- Era famosa nell’antichità per il suo vino, come testimoniano alcune anfore vinarie ritrovate a Pompei, sulle quali era presente il nome di Cornelia,
- Il borgo di Corniglia si sviluppa lungo il caruggio principale, Via Fieschi, che dalla Chiesa di San Pietro porta al belvedere della terrazza di Santa Maria, dove un tempo sorgeva una chiesetta caduta in mare a metà del XIX secolo.
Se arrivate in treno, per raggiungere il centro storico di Corniglia dovete risalire lungo la Scalinata Lardarina, una scalinata di ben 382 gradini suddivisi su 33 rampe di scale. Se non avete voglia di faticare, potete prendere la navetta (inclusa nella Cinque Terre Card) che fa avanti e indietro dalla stazione al paese.
- Iniziate la vostra visita proprio dalla Chiesa di San Pietro, uno dei monumenti in stile gotico ligure più interessanti delle Cinque Terre.
- La chiesa risale al 1334 e sorge sui resti di un’antica cappella dell’XI secolo, di cui rimane qualche traccia sul lato sinistro dell’edificio.
- La facciata è in pietra locale e ospita un bellissimo rosone realizzato nel 1351 in marmo bianco di Carrara.
Sul portone d’ingresso si trova una lunetta con tre statue in marmo raffiguranti San Pietro, un devoto e una lapide trecentesca. All’interno ospita un fonte battesimale del XII secolo, alcune statue, un polittico sull’altare della navata destra e un dipinto seicentesco costituito da diciotto riquadri raffiguranti i misteri del Rosario ed il Giudizio. Cinque Terre: panoramica su Corniglia Dirigetevi poi verso il centro storico, passando dalla piccola Piazza Ciapara prima di imboccare la via principale di Corniglia. Poco più avanti raggiungerete Largo Taragio, una settecentesca piazza con al centro il Monumento ai Caduti e l’ Oratorio dei Disciplinati di Santa Caterina,
Quest’ultimo risale al XVIII secolo e presenta una facciata molto semplice, con un portale sormontato da una piccola nicchia con la statua di Santa Caterina e una finestra circolare. L’interno, ad aula unica, presenta un soffitto affrescato nel XVIII secolo e raffigurante il martirio di Santa Caterina d’Alessandria.
Dietro all’oratorio si trova una piccola piazzetta, conosciuta come La Terrazza, dalla quale si apre una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa. Terminate la passeggiata raggiungendo la terrazza di Santa Maria, che anch’essa regala una splendida vista panoramica sul mare e sulla costa.
- Poco distante dal borgo potete visitare il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, o di San Bernardino, che secondo alcune fonti storiche sorse sulle fondamenta di un’antica cappella medievale.
- L’edificio attuale è il frutto di una ristrutturazione ottocentesca di una precedente cappella.
- Una leggenda narra che nel ‘700 gli abitanti di Corniglia, recatisi al santuario per restaurare un dipinto della Madonna, lo avrebbero trovato miracolosamente intatto.
Potete raggiungere il santuario a piedi, prendendo prima il sentiero SVA (ex 2) che parte poco fuori dal borgo, vicino al parcheggio. Giunti in località Prevo, percorrete un breve tratto della statale fino all’incrocio con il sentiero 507, lungo il quale dopo poco troverete il santuario.
- Se desiderate andare al mare, poco distante da Corniglia si trova la spiaggia di Guvano, forse la più bella di tutte le Cinque Terre.
- Potete raggiungerla tramite un sentiero abbastanza ripido che scende dal borgo oppure dalla stazione di Corniglia attraverso una galleria ormai in disuso.
- In alternativa potete fermarvi allo spiaggione di Corniglia, raggiungibile dalla stazione attraversando il Villaggio Europa, e alla Marina di Corniglia, raggiungibile con la scalinata che scende da Largo Taragio.
Manarola, il secondo paese delle Cinque Terre arrivando da La Spezia, è il borgo più pittoresco con le sue case-torri colorate arroccate sul mare. Le prime testimonianze storiche su Manarola risalgono alla seconda metà del XIII secolo e sono legate alle vicende della famiglia dei Fieschi di Lavagna.
Passato successivamente sotto al dominio di Genova, fu proprio in questo periodo che il borgo si sviluppò, diventando uno dei maggiori produttori di vino e olio. Ed è proprio da questa vocazione agricola che probabilmente deriva il suo nome, dal latino Magna Roea che indica la macina in pietra del mulino.
Il borgo si sviluppa attorno alla strada principale, che ripercorre il corso del torrente Groppo, oggi coperto. Dalla via principale si diramano numerosi caruggi e vicoletti in pietra in cui perdersi, che conducono alle case più in alto. Iniziate la vostra visita dalla piazza principale del borgo, che è curiosamente situata più in alto rispetto al resto dell’abitato, dove si affacciano gli edifici religiosi del borgo.
- Visitate la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico ligure.
- La facciata è molto bella e presenta un portale sormontato da una lunetta con bassorilievo raffigurante il Martirio di San Lorenzo e un grande rosone in marmo di Carrara del 1375.
- Il rosone è decorato da dodici colonnine con capitelli fogliati e da una corona esterna adornata con teste umane e di leoni.
Al suo interno ospita un bassorilievo e un crocifisso del XV secolo e un trittico del XIV secolo raffigurante la Madonna con Bambino, i Santi Lorenzo, Caterina d’Alessandria e altri due santi. La torre campanaria trecentesca è distaccata dalla struttura principale e storicamente era una torre difensiva e di avvistamento.
- Accanto alla torre si trovano l’ Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata, di origine quattrocentesca, e l’ antico Ospedale di San Rocco,
- Scendete poi lungo Via Discovolo, la via principale del borgo, sulla quale si affacciano le caratteristiche case-torri colorate, arroccate su un promontorio roccioso.
Lungo la via troverete il Museo dello Sciacchetrà, al cui interno ospita una mostra di oggetti per la produzione del vino, accompagnati da pannelli esplicativi davvero ben fatti. La via termina alla Marina di Manarola, dove si trova il piccolo porticciolo e dove inizia un breve sentieri, sulla destra in direzione Corniglia, che porta a Punta Bonfiglio,
Questo è il punto panoramico dal quale vengono fatte tutte le più famose foto di Manarola. Da questo punto si vedono i resti del bastione, costruito nel XII secolo, inglobato nelle abitazioni. Questa è l’unica testimonianza dell’antico castello duecentesco rimasta oggi, costruito per difendere il borgo dagli attacchi dei turchi.
Poco lontano dal borgo potete raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Volastra, risalente al XII secolo e di origine romanica. Al suo interno conserva un’immagine della Madonna risalente al XVIII secolo. Attorno al santuario aleggia una curiosa leggenda risalente all’epoca delle incursioni saracene.
- In quel periodo gli abitanti più ricchi di Volastra, per evitare che il luccichio attirasse i pirati, nascosero le campane del santuario sottoterra.
- Nonostante questo, il borgo fu attaccato ugualmente dai pirati che, non trovando niente di prezioso, lo distrussero.
- Molto tempo dopo in paese apparve un anziano signore, con uno strano accento, che raccontò di essere uno dei superstiti della razzia saracena e che ora, finalmente, poteva riportare alla luce le campane.
Purtroppo però morì lo stesso giorno, senza rivelarne l’esatta posizione. Si narra che, nelle notti di tempesta, le campane suonino ancora. Potete raggiungere il santuario a piedi in circa 1 ora, con il sentiero di 2 chilometri che parte dal parcheggio del borgo, oppure con l’ autobus che in 10 minuti porta a Volastra.
- Cinque Terre: vista panoramica di Manarola Riomaggiore è il primo borgo che si incontra partendo da La Spezia,
- Secondo un’antica leggenda fu fondato nell’VIII secolo da un gruppo di profughi greci che, fuggendo dalla persecuzione dell’imperatore iconoclasta Leone III Isaurico, approdarono presso la punta di Montenero e fondarono degli insediamenti lungo il crinale.
Fu soltanto dopo l’anno Mille che, protetti dalla potenza di Genova, gli abitanti cominciarono a lasciare i primitivi insediamenti a favore della costa, dando vita così al primo nucleo di Riomaggiore, situato dove oggi si trova il quartiere della Marina.
- In realtà però le prime notizie storiche sul territorio di Riomaggiore risalgono al 1251.
- Iniziate la vostra visita dall’ Oratorio dei Disciplinati di Santa Maria Assunta, edificato nel XVI secolo, molto semplice ed elegante.
- Al suo interno conserva una statua in legno della Madonna delle Catene in memoria degli abitanti che, nel corso dei secoli, subirono razzie e rapimenti durante le incursioni saracene, e un trittico a tempera raffigurante la Madonna col Bambino fra i Santi Giovanni e Domenico, risalente alla seconda metà del XV secolo.
Continuando lungo la via principale, raggiungete la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1340 e completamente rivisitata nel 1870. Dell’antico edificio oggi rimangono solamente due portali in stile gotico, decorati con elementi antropomorfi e zoomorfi risalenti all’epoca romanica, le monofore del lato destro e il rosone in marmo di Carrara.
Al suo interno conserva un crocifisso ligneo del Maragliano e diverse tele risalenti al XV e XVI secolo. Dalla chiesa proseguire lungo la scalinata in salita che conduce al Castello di Riomaggiore, edificato nel 1260 dai marchesi Turcotti, signori di Ripalta presso Borghetto Vara, e completato dalla Repubblica di Genova tra il XV e il XVI secolo, dopo il dominio di Nicolò Fieschi.
All’inizio del XIX secolo, con Napoleone Bonaparte, l’area interna del castello venne riempita di terra e destinato a cimitero. Fu solamente nel XX secolo che iniziarono i lavori di recupero e, oggi, è sede di attività didattiche e culturali. Accanto al castello si trova l’ Oratorio di San Rocco e San Sebastiano, edificato nel 1480 come ringraziamento per la fine della pestilenza che aveva decimato la popolazione.
A ricordo di questo periodo, sulla facciata si trova un’architrave in pietra dove sono scolpite le figure dei due Santi: San Rocco con i segni della peste e San Sebastiano trafitto. Scendete nuovamente lungo la via principale, passando dal Municipio la cui facciata è decorata da un grande murales dipinto da Silvio Benedetto alla fine degli anni novanta.
Benedetto è un pittore argentino incaricato, nel 1999, dal Parco Nazionale delle Cinque Terre di creare un progetto chiamato Gli itinerari artistici del Parco Nazionale delle Cinque Terre, grazie il quale l’artista ha decorato le cinque stazioni ferroviarie.
Scendendo fermatevi a visitare l’ Oratorio di Sant’Antonio Abate, forse il più antico edificio del borgo risalente al XIII secolo, affacciato sullo stretto caruggio di Via Sant’Antonio. Continuate a scendere fino a raggiungere il piccolo porticciolo di Riomaggiore, da dove parte una scalinata che conduce ad un punto panoramico,
Da qui sono scattate tutte le foto cartolina più famose del borgo. Cinque Terre: vista panoramica di Riomaggiore Se desiderate passare un weekend alle Cinque Terre, oppure fermarvi un giorno in più, vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Card, Il ricavato delle vendite delle card è una sorta di autofinanziamento del parco, utilizzato per il mantenimento e il recupero del territorio nonché per consentire i servizi di mobilità all’interno del parco.
Ci sono due tipi di card: la Cinque Terre Treno MS Card e la Cinque Terre Trekking Card, La card che include l’utilizzo del treno costa un po’ di più, ma offre la possibilità di viaggiare in seconda classe sui treni che collegano i borghi delle Cinque Terre nella tratta Levanto-La Spezia (e viceversa).
Se invece desiderare fare qualche trekking, va da se che la card che fa per voi è la Trekking Card. Informatevi però in anticipo sull’apertura o chiusura dei sentieri, Può capitare che vengano chiusi, soprattutto dopo qualche giorno di forte pioggia. Il costo della card varia a seconda della tipologia, della durata (da 1 a 3 giorni), del numero di persone e dell’età:
Cinque Terre Treno MS Card : 1 giorno € 16,00 adulti, € 10,00 dai 4 ai 12 anni, € 13,00 over 60 – 2 giorni € 29,00 adulti – 3 giorni € 41,00 adulti. C’è la card famiglia di 1 giorno al costo di € 42,00 valida per 2 adulti e 2 ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti. Cinque Terre Trekking Card : 1 giorno € 7,50 adulti, € 4,50 dai 4 ai 12 anni, € 6,00 over 70 – 2 giorni € 14,50 adulti., € 7,20 dai 4 ai 12 anni, € 10,00 over 70. C’è la card famiglia di 1 giorno al costo di € 19,60 o di 2 giorni al costo di € 31,50 valida per 2 adulti e 2 ragazzi dai 4 ai 12 anni non compiuti.
La card include l’accesso al parco, le visite guidate secondo la programmazione, la partecipazione ai laboratori di educazione ambientale, l’utilizzo dei bus all’interno dei paesi e sconti per alcuni musei. Include inoltre l’uso dei servizi igienici gratuitamente nei comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso.
- Potete acquistare la card presso i centri accoglienza del Parco Nazionale delle Cinque Terre situati nelle stazioni ferroviarie dei vari paesi, all’Info Point di Levanto e presso alcune rivendite di Trenitalia.
- In alternativa potete ed evitare la coda in biglietteria.
- Entrambe le card sono nominative, vanno inseriti nome e cognome sul retro, e non possono essere cedute,
La card utilizzabile sul treno deve essere inoltre convalidata alla macchinette di Trenitalia al momento del primo viaggio in treno. Monterosso: spiaggia Fegina Le Cinque Terre sono situate nella parte orientale della Liguria, a circa 85 chilometri da Genova e 10 chilometri da La Spezia, e sono facilmente raggiungibili sia con la propria auto sia con i mezzi pubblici.
- Gli aeroporti più vicini sono quelli di Genova, Pisa e Milano, da dove potete poi proseguire con il treno.
- Il mezzo di trasporto più comodo e più economico per visitare le Cinque terre è il treno,
- I borghi delle Cinque Terre sorgono tutti lungo la linea ferroviaria Genova – La Spezia e sono serviti da un treno ogni 30 minuti circa durante tutto l’anno.
Da Milano Centrale partono dei treni Intercity diretti a La Spezia Centrale via Genova che fermano a Monterosso. Il treno impiega circa 3 ore senza cambi, Da metà Marzo fino ad inizio Novembre invece è attivo il servizio aggiuntivo del, al costo di € 4,00 a tratta (€ 2,00 per i bambini), con una frequenza di un treno ogni 15/20 minuti.
Monterosso – Vernazza : 4 minuti Vernazza – Corniglia : 4 minuti Corniglia – Manarola : 5 minuti Manarola – Riomaggiore : 6 minuti
Se viaggiate in treno, vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Treno MS Card di cui vi abbiamo parlato. Cinque Terre: vista panoramica di Riomaggiore Da La Spezia è possibile visitare le Cinque Terre in autobus, con i bus di, che permettono di visitare Riomaggiore, Manarola, Volastra, San Bernardino, Corniglia, Vernazza, Monterosso e tutti i Santuari delle Cinque Terre.
- Un altro bel modo per raggiungere le Cinque Terre è il battello, in servizio da Marzo ad Ottobre, che vi permetterà anche di ammirare i borghi direttamente dal mare.
- I battelli collegano però solamente quattro dei cinque paesi, ovvero Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore (Corniglia non ha approdo diretto al mare), e partono da La Spezia, Levanto o Portovenere.
Potete acquistare i biglietti solo nelle biglietterie vicino ai punti d’imbarco, non sono prenotabili e bisogna acquistarli il giorno stesso della partenza. Potete fare il biglietto giornaliero per visitare ogni paese. Trovate costi e orari aggiornati su,
Date un’occhiata a queste escursioni in barca con partenza da La Spezia:1.2. Vista panoramica di tutte le Cinque Terre, da Riomaggiore a Monterosso Potete raggiungere le Cinque Terre anche in auto, ma tenete presente che, soprattutto in alta stagione e per chi parte da Milano e provincia, la strada è molto trafficata e potreste metterci il doppio del tempo.
Inoltre trovare parcheggio alle 5 Terre è abbastanza complicato, in quanto i posti sono limitati. Da Milano ci impiegherete circa 3 ore e mezza per raggiungere Monterosso, il primo borgo delle Cinque Terre, per un totale di 230 chilometri. Dovete prendere la A7 fino a Genova e poi la A12 fino all’uscita per Carrodano-Levanto.
Seguite poi la SP566dir e la SP38 fino a Monterosso. Ci impiegherete invece circa 3 ore per raggiungere Riomaggiore, l’ultimo borgo delle Cinque Terre, per un totale di circa 230 chilometri. Avete due modi a disposizione per raggiungerlo: A1 fino a Parma e poi A15 oppure A7 fino a Genova e poi A12 e A15.
In entrambi i casi dovete prendere l’uscita di La Spezia e poi proseguire per la Strada Statale 370 in direzione Portovenere – Cinque Terre. Continuando per circa 18 chilometri dopo Riomaggiore, sulla stessa strada, potete raggiungere Manarola. Da Torino ci impiegherete circa 3 ore e mezza per raggiungere Monterosso, il primo borgo delle Cinque Terre, per un totale di 260 chilometri.
Dalla città dovete raggiungere Moncalieri, da dove dovete prendere prima la E70, poi la E25 e infine la A12 fino all’uscita per Carrodano-Levanto. Seguite poi la SP566dir e la SP38 fino a Monterosso. Ci impiegherete invece circa 3 ore e 50 minuti per raggiungere Riomaggiore, l’ultimo borgo delle Cinque Terre, per un totale di circa 287 chilometri.
Dalla città dovete raggiungere Moncalieri, da dove dovete prendere prima la E70, poi la E25, la A12 e infine la A15 fino all’uscita di La Spezia. Seguire poi la Strada Statale 370 in direzione Portovenere – Cinque Terre. Cinque Terre: vista panoramica su Corniglia In tutti i paesi delle Cinque Terre la maggior parte dei parcheggi è riservata ai residenti, pertanto la possibilità di trovare parcheggio, soprattutto gratuito, è piuttosto limitata.
Sono disponibili alcuni parcheggi a pagamento, anch’essi però con posti limitati, abbastanza costosi, Di seguito vi indichiamo i vari parcheggi presenti nelle vicinanze dei borghi: ☀ Monterosso : Località Loreto, il più comodo per visitare il centro storico (da Aprile a Ottobre € 2,50/h oppure € 25,00 intera giornata – da Novembre a Maggio € 2,00 oppure € 20,00 intera giornata).
Località Fegina, situato di fronte alla spiaggia Fegina (da Aprile a Ottobre € 2,50/h dalle 8.00 alle 22.00 e € 0,50 dalle 22.00 alle 8.00 oppure € 25,00 intera giornata – da Novembre a Maggio € 2,00 dalle 8.00 alle 22.00 e € 0,50 dalle 22.00 alle 8.00 oppure € 20,00 intera giornata).
- Vernazza : il parcheggio più grande, a circa 1 chilometro dal paese, è il Parking Vernassoa situato sulla strada provinciale numero 51.
- È aperto 24 ore su 24 e mette a disposizione un servizio navetta gratuito (durata 5 minuti).
- Il prezzo è di € 2,00/h dalle 8.00 alle 20.00 oppure € 15,00 intera giornata.
☀ Corniglia : lungo la strada verso il paese ci sono sia parcheggi a pagamento sia parcheggi gratis (fate attenzione però ai divieti). C’è inoltre un parcheggio a pagamento a 500 metri dal paese, vicino alla Chiesa di San Lorenzo (€ 2,50/h). Non ci sono navette fino al borgo, perciò dovete percorrere la strada di andata e ritorno a piedi.
- Manarola : lungo la strada statale verso il paese si può sostare, ma dovete fare attenzione ai divieti.
- Noi abbiamo preferito parcheggiare al parcheggio all’ingresso del paese (€ 2,00/h oppure € 20,00 intera giornata).
- Ha posti limitati e spesso c’è da aspettare molto prima di riuscire a parcheggiare, soprattutto in alta stagione.
C’è un servizio navetta ogni 30 minuti che porta in paese al costo di € 1,50. ☀ Riomaggiore : qui è possibile parcheggiare lungo gli ultimi 2 chilometri di strada scendendo verso il paese, in entrambi i lati. Dovete però fare attenzione ai divieti, soprattutto gli ultimi 200/300 metri in quanto sono parcheggi riservati ai residenti.
Se non trovate posto, c’è un autosilos a pagamento situato all’ingresso del paese (€ 2,50/h). Vista panoramica su Vernazza Se siete amanti dei trekking, alle Cinque Terre troverete pane per i vostri denti. All’interno del Parco Nazionale ci sono diversi sentieri, di diversa lunghezza e difficoltà, che collegano tutti i borghi e i luoghi nelle vicinanze, come Porto Venere e Levanto.
trovate la mappa interattiva di tutti i sentieri all’interno del parco. Vi consigliamo di acquistare la Cinque Terre Trekking Card in modo da risparmiare e avere accesso a tutti i sentieri all’interno del parco. Di seguito vi elenchiamo i sentieri che collegano i 5 borghi: ☀ Monterosso-Vernazza : questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 3 chilometri e mezzo.
- Il sentiero inizia nei pressi del centro storico di Monterosso, alla fine del golfo, ed è a tratti ripido e a tratti pianeggiante.
- Vernazza-Corniglia : questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 4 chilometri.
- Il sentiero inizia dalla torre superiore delle fortificazioni del borgo e conduce inizialmente al punto panoramico Punta Palma, per poi passare dalla spiaggia di Guvano.
Il percorso ha tratti ripidi e in salita e altri più semplici. ☀ Corniglia-Volastra-Manarola : questo sentiero è di difficoltà media ed ha una lunghezza di circa 3 chilometri e mezzo. Il sentiero parte dalla stazione di Corniglia e sale lungo la Scalinata della Lardarina con ben 380 gradini.
- Se volete evitare la salita, potete partire dal paese prendendo la vecchia mulattiera che porta a Volastra e poi al Santuario della Madonna della Salute.
- Da qui il sentiero prosegue tra i vigneti fino a Manarola.
- Manarola-Riomaggiore : questo sentiero è facile ed ha una lunghezza di circa 1 chilometro e mezzo.
Meglio conosciuto come Via dell’Amore, è forse il sentiero più famose di tutte le Cinque Terre. Al momento però è ancora chiuso e si prevede la riapertura per il 2022. Il sentiero inizia dalla stazione di Manarola con una breve scalinata e prosegue costeggiando le scogliere a picco sul mare.
- Mappa dei trasporti e dei sentieri delle Cinque Terre (clicca sulla mappa per ingrandirla) Il punto migliore per dormire alle Cinque Terre, secondo noi, è Monterosso, dal quale poi potete visitare gli altri borghi spostandovi comodamente in treno.
- Monterosso è inoltre il borgo più grande e che offre una maggiore scelta di alloggi, che varia da hotel più o meno rinomati ai B&B un po’ più economici.
Vernazza: resti della cinta muraria Se state organizzando un viaggio in Liguria, date un’occhiata anche ai seguenti articoli: : Cinque Terre: cosa vedere e cosa fare. Itinerario di 2 giorni
Dove si fa il bagno a La Spezia?
La città di La Spezia non ha spiagge e non è consentito fare il bagno in mare, dato che si trova all’interno della diga foranea. Per andare in spiaggia e fare il bagno, quindi, è necessario uscire dalla città ed andare a Portovenere oppure a Lerici, le altre due principali località del Golfo.