Mch Basso Cosa Significa?
Elvira Olguin
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A cosa serve la MCH?
Generalità – Nelle analisi del sangue, MCH è la sigla utilizzata per indicare il contenuto emoglobinico corpuscolare medio, Questo parametro è misurato con l’emocromo e consente di calcolare la quantità media di emoglobina (Hb) contenuta in ciascun eritrocita (o globulo rosso).
Cosa succede se si ha l’emoglobina bassa?
Segni e sintomi associati a bassi valori di emoglobina – I sintomi associati ad una condizione di anemia sono: pallore, tachicardia, tachipnea, ipotensione, inappetenza, astenia anche al minimo sforzo, fiato corto. Visivamente, il soggetto anemico appare: pallido, sclere e gengive biancastre, affaticato; in caso di emorragia esterna è possibile visionare anche la fonte del sanguinamento, oppure rilevare segni indiretti di sanguinamenti interni come: feci con sangue rosso vivo, melena, ematemesi, epistassi.
Che cos’è la MCH nelle analisi del sangue?
Introduzione – MCH è un acronimo inglese per “mean corpuscular hemoglobin”, che può essere tradotto in “contenuto emoglobinico corpuscolare medio”; è un parametro che fa parte dei cosiddetti indici eritrocitari, una serie di misurazioni condotte nell’ambito dell’ emocromo completo e dedicati alla valutazione di specifiche caratteristiche dei globuli rossi (eritrociti).
I globuli rossi sono le cellule che costituiscono la parte preponderante del sangue in termini di volume, oltre a conferire il caratteristico colore rosso; la loro funzione è quella di trasportare l’ ossigeno dai polmoni a tutte le cellule dell’organismo, scambiandolo con l’anidride carbonica di rifiuto che verrà riportata ai polmoni dove il ciclo ricomincia.
Per legare l’ossigeno i globuli rossi utilizzano l’emoglobina, una proteina che è in grado di legare il prezioso gas grazie alla presenza di un atomo di ferro. Shutterstock/Dee-sign Mediamente ogni globulo rosso sano contiene 300 milioni di molecole di emoglobina, ma sono numerose le condizioni in grado di influenzare questo numero e l’MCH rappresenta proprio questa stima: si tratta di una misura della quantità media di emoglobina presente in un singolo globulo rosso. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Contenuto_cellulare_medio_di_emoglobina Il parametro MCH è inoltre correlato ad altri due valori (altri indici eritrocitari):
volume corpuscolare medio ( MCV ), ovvero la dimensione media di un globulo rosso concentrazione di emoglobina corpuscolare media ( MCHC ), quantità di emoglobina per unità di volume in un singolo globulo rosso (tecnicamente è quindi una concentrazione).
Quanto deve essere MCH?
In un soggetto sano mediamente il valore di MCHC è compresi tra 32 e 36 g/dl (da 320 a 360 g/l).
Quando si va da un ematologo?
Quando chiedere una visita ematologica? – In genere è il medico di base a prescrivere una visita ematologica in presenza di sintomi che fanno sospettare la presenza di una malattia ematologica, ad esempio esami del sangue che rivelano un’alterazione dei livelli di emoglobina, di globuli bianchi o di globuli rossi, oppure emorragie senza una causa apparente.
Quando si ha l’emocromo basso cosa porta?
Eritrociti Bassi: cosa indicano? – Il riscontro degli eritrociti bassi può essere indicativo di varie condizioni patologiche e non. In linea generale, la riduzione del numero dei globuli rossi dipende da:
Perdita acuta o cronica di cellule del sangue o, in modo specifico, di globuli rossi; Patologie o condizioni che influenzano la produzione di globuli rossi nel midollo osseo, diminuendola.
Stanchezza, svenimenti, pallore, affanno, vertigini e/o mal di testa sono sintomi che possono indicare la diminuzione dei globuli rossi nel circolo ematico. Nella maggior parte dei casi, gli eritrociti bassi sono correlati a patologie ematologiche (come l’anemia) e disfunzioni renali croniche (responsabili della diminuzione di eritropoietina, un ormone prodotto dai reni che stimola la produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo).
La riduzione dei globuli rossi si riscontra tipicamente anche nelle condizioni caratterizzate da sanguinamento (emorragie da traumi, ulcere del tratto digerente, emorroidi ecc.), emolisi e disordini o danni a carico del midollo osseo. Per stabilire l’esatta causa alla base degli eritrociti bassi e formulare un piano terapeutico adeguato al controllo o alla risoluzione, il medico interpreta i risultati delle varie componenti dell’emocromo nel loro insieme.
In relazione all’obiettivo dell’analisi e alla causa sospettata, possono essere eseguite altre indagini specifiche, come lo striscio di sangue o il pannello metabolico completo, per stabilire la diagnosi corretta. Altri test generici possono comprendere una biopsia del midollo osseo, un esame colturale della zona affetta (es.
Cosa comporta la carenza di globuli rossi?
Anemia da carenza di ferro o anemia sideropenica – L’anemia da carenza di ferro è il tipo più comune di anemia. Viene anche chiamata anemia sideropenica (dal latino sìderos = ferro e penìa = povertà) o anemia marziale. Si tratta di una condizione in cui nell’organismo non vi sono adeguati livelli di ferro e questo compromette il trasporto di ossigeno attraverso il sangue provocando, tra l’altro, stanchezza e fiato corto.
Che cosa è la talassemia?
Che cos’è l’anemia mediterranea o talassemia – L’anemia mediterranea è sinonimo di talassemia, una malattia ereditaria del sangue dovuta alla sintesi ridotta o assente di una delle catene dell’emoglobina, proteina responsabile del trasporto di ossigeno attraverso tutto l’organismo.
la regione più colpita è la Sicilia, in cui si contano 2.500 pazienti, seguita dalla Sardegna con 1.500; i restanti 3.000 pazienti sono abbastanza uniformemente distribuiti in tutta la Penisola, con una frequenza più alta fra Puglia, Emilia Romagna, Lazio e Calabria.
L’anemia mediterranea è però diffusa anche nella penisola araba, nella Cina meridionale, in Iran, in Africa e nel Sud est asiatico.
Quando la ferritina è troppo bassa?
Cosa si intende per ferritina bassa – La ferritina è un composto proteico che serve come deposito per le molecole di ferro all’interno delle cellule, pertanto la sua concentrazione ematica è indicativa della concentrazione delle riserve di ferro nell’organismo.
- Quando la sua percentuale ematica è inferiore a 24 microgrammi per l’uomo oppure 11 microgrammi per la donna, si parla di ferritina bassa o ipoferritinemia, una condizione pre-patologica che può evolvere verso forme di anemia sideropenica.
- Nella pratica clinica il dosaggio di questa proteina trova impiego per valutare il quantitativo di ferro a disposizione dell’organismo.
I suoi valori di riferimento sono i seguenti:
uomini, 24-336 microgrammi per litro di sangue; • donne, 11-307 microgrammi per litro.
Cosa peggiora l’anemia?
L’emorragia cronica generalmente causa una diminuzione dei livelli di ferro, con conseguente peggioramento dell’anemia (vedere Anemia da carenza di ferro. L’eccessivo sanguinamento è la causa maggiori informazioni ).
Cosa bere con l emoglobina bassa?
Cosa mangiare in caso di emoglobina bassa e anemia – Vediamo meglio cosa mangiare con l’emoglobina bassa. In caso di emoglobina bassa o anemia bisognerebbe consumare alimenti ricchi di ferro, soprattutto se si tratta di un’anemia sideropenica, per potenziare la sintesi di emoglobina e mangiare spesso alimenti ricchi di vitamina B12 (come uova, carne, latticini, pesce) e ricchi di acido folico (come legumi, spinaci, broccoli, lattuga, fagiolini, semi di sesamo) per aiutare la crescita e il buon funzionamento dei globuli rossi.
Per incrementare la disponibilità di ferro per il nostro organismo bisognerebbe assumere alimenti che ne sono particolarmente ricchi, come ad esempio alimenti di origine animale, che sono ricchi di ferro eme, cioè la forma di ferro più facilmente assorbibile e parliamo quindi di carni rosse magre, pollo, tacchino, pesce come merluzzo, tonno fresco, salmone.
Nel regno vegetale troviamo invece per lo più alimenti ricchi di ferro non eme, che il nostro organismo assorbe meno facilmente. Si tratta di legumi, cereali e verdure, ma in questo caso potremmo aiutare l’assorbimento se accompagniamo l’assunzione di questi alimenti con una fonte di vitamina C, presente negli agrumi, nei pomodori, nei kiwi, nella lattuga, nei broccoli,
Un’ottima soluzione per un primo piatto ricco di ferro e vitamine sarebbe ad esempio pasta integrale con i broccoli, oppure un piatto di legumi e cereali accompagnato da un kiwi a fine pasto o da acqua e limone come bevanda. Se l’anemia è legata ad una carenza di vitamina B12 gli alimenti più indicati sono pesce e carni magre, yogurt, latte vaccino, uova, formaggi magri, frattaglie e basterebbe assumere uno di questi alimenti una volta al giorno.
Nel caso invece di carenza di acido folico (vitamina B9) bisognerebbe privilegiare alimenti di origine vegetale come broccoli e cavoli, in generale verdure a foglia verde e legumi. Dal momento che l’acido folico è termolabile, come abbiamo detto sopra, laddove possibile sarebbe meglio consumare questi alimenti crudi o poco cotti e freschi.
Che frutta mangiare con l’emoglobina bassa? I frutti da privilegiare saranno gli agrumi (cioè limoni, arance, pompelmi), i kiwi, le albicocche, fragole, banane, frutti di bosco e melone, che sono particolarmente ricchi di vitamine C e A. Che verdura mangiare con l’emoglobina bassa? Le verdure più indicate sono quelle a foglia di colore verde scuro come la rucola, la bietola, l’insalata, gli spinaci, ma anche il broccolo, i pomodori, i peperoni. Quale tipo di carne mangiare per l’anemia? Per chi segue un’alimentazione che comprenda la carne, i tipi di carne migliore sono le carni rosse magre, le carni bianche, le frattaglie, il fegato, ma anche il pesce e i molluschi, tutti alimenti ricchi di ferro eme e di vitamina B12.
Cosa vuol dire Mchc alto?
Cosa provoca un aumento del valore di MCHC? – Un MCHC alto si riscontra essenzialmente negli stati emolitici, in seguito all’assunzione della configurazione sferocitica delle emazie in alcune di queste condizioni; ne sono un esempio le sferocitosi ereditarie e l’ anemia emolitica autoimmune,
Gravidanza ; Disidratazione,