Prostamol A Cosa Serve? - []

Prostamol A Cosa Serve?

Prostamol A Cosa Serve

Quali sono i benefici di Prostamol?

A cosa serve Prostamol 90 Capsule – Prostamol grazie alla sua concentrazone di serenoa repens è in grado di decongestionare e alleviare efficacemente i sintomi dell’apparato urinario e della prostata. Il suo utilizzo prolungato e costante ha numerosi benefici:

Contribuisce alla diminuzione di volume dell’organo prostatico Migliora il flusso della minzione Contribuisce allo svuotamento completo della vescica diminuendo il ristagno causa di possibili infezioni batteriche Svolge un’azione antinfiammatoria sulla prostata in grado di contrastare anche i disturbi della sfera sessuale come la disfunzione erettile,

Quando si prende il Prostamol?

Come si assume Prostamol – Si consiglia di assumere 1 capsula al giorno dopo i pasti, accompagnata da un abbondante bicchiere d’acqua. Gli effetti benefici si apprezzano nell’uso continuato, pertanto si consiglia di proseguire il trattamento per almeno 2 mesi.

Chi deve prendere Prostamol?

Prostamol 60 capsule: cos’è e a cosa serve – Prostamol è un integratore alimentare a base di Serenoa Repens che ti aiuterà a migliorare la funzionalità della prostata, evitando l’ingrossamento della ghiandola prostatica. E’ difatti uno degli integratori per la prostata migliori e più venduti in farmacia.

minzione frequente diurna e notturna con flusso ininterrotto e debole stimolo impellente ad urinare sgocciolamento terminale sensazione di vescica non svuotata ripercussioni sulla vita sessuale.

Cosa succede se prendo Prostamol?

Effetti collaterali di Prostamol – In modo simile ad altri farmaci, anche Prostamol può causare effetti collaterali. Tra i principali ci sono:

Dolore al petto e ai seni Dolore testicolare e colorazione scura dell’urina; diminuzione della sensazione di libido Tosse e vomito Perdita di appetito e dolore allo stomaco Problemi al sonno, di respirazione e male alla testa Stanchezza generale e sensazione di svenimento Depressione, ansia, vertigini

Chi non può prendere Prostamol?

QUANDO È CONTROINDICATO PROSTAMOL®? Si sconsiglia l’uso in donne in età fertile e in soggetti di entrambi i sessi in età prepubere. L’estratto di Serenoa repens è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o in caso di patologie epatiche.

Quando prendere Prostamol mattina o sera?

Si consiglia di assumere 1 capsula di Prostamol al giorno preferibilmente al mattino o dopo i pasti a stomaco pieno.

Quanto tempo ci vuole per sfiammare la prostata?

Infiammazione della prostata: prevenzione, sintomi e cura La prostatite è un’infiammazione della prostata che coinvolge il primo tratto dell’uretra, motivo per il quale è più corretto parlare di uretro-prostatite. Ne esistono diversi tipi, fra questi la prostatite batterica acuta e cronica, le quali si differenziano soprattutto per la diversità dei sintomi.

Quali sono le cause dell ingrossamento della prostata?

Le cause – “L’Ipertrofia è dovuta soprattutto al rapporto tra la prostata e il canale uretrale, cioè il passaggio che dalla vescica porta l’urina all’esterno – spiega il dott. Cremona -. Le cause sono molteplici ma tra tutte, la più importante è sicuramente l’età.

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Quanto costa il Prostamol in farmacia?

Il prezzo consigliato al pubblico di Prostamol è di € 19,90 per il formato da 30 capsule, € 38,90 per quello da 60 capsule e di € 55 per quello da 90 capsule.

Qual è la differenza tra Prostamol e Permixon?

Prostamol e il Permixon: le differenze – Seppur l’ingrediente dei due prodotti è il medesimo, ossia la serenoa repens al dosaggio di 320mg, estratto dal, Permixon richiede la ricetta medica per essere acquistato il Prostamol invece è di libera vendita perché si tratta di un integratore.Per il suo status di farmaco il Permixon può essere assunto con una dose di 320mg fino a 2 volte al giorno, invece il Prostamol ha la posologia di 320 mg al giorno nel foglio illustrativo.

Quanto usare Prostamol?

Come usare Prostamol ®, integratore alimentare a base di Serenoa Repens: si raccomanda di assumere una capsula al giorno con un bicchiere d’acqua dopo i pasti.

Quali farmaci danneggiano la prostata?

Il dubbio. I farmaci per la prostata ingrossata possono danneggiare il cuore? I farmaci per l’iperplasia prostatica benigna, un ingrossamento della prostata non canceroso, potrebbero aumentare le probabilità di sviluppare lo scompenso cardiaco. Lo suggerisce uno studio pubblicato sul, rivista dell’American Urological Association (AUA).

A rischiare di più sono gli uomini che assumono un tipo di medicine chiamate alfa-bloccanti, mentre chi segue una terapia con gli inibitori della 5-alfa-reduttasi corre un pericolo minore. Il che non significa, ci tengono a precisare gli autori dello studio, che gli uomini debbano smettere di prendere i farmaci che gli sono stati prescritti, ma che i medici debbano monitorare con maggiore attenzione la salute cardiaca dei loro pazienti.

Non è la prima volta che viene viene evidenziata una possibile associazione tra i farmaci per l’iperplasia prostatica e l’insufficienza cardiaca. Ma la correlazione è difficile da dimostrate perché entrambe le condizioni, quella urologica e quella cardiaca, sono spesso presenti contemporaneamente in persone anziane e non è semplice valutare qual è l’impatto dei farmaci.

  • Il nuovo studio che si avvale di grandi numeri cerca di chiarire la questione.
  • I ricercatori hanno raccolto i dati di 175mila uomini over 66 con una diagnosi di iperplasia prostatica benigna.
  • Di questi, 55mila erano in terapia con gli alfa-bloccanti, 8mila con gli inibitori della 5-alfa-reduttasi e 41mila con entrambi i farmaci (spesso sono dati in combinazione).

Il resto del campione non assumeva alcuna medicina. I pazienti sono stati seguiti per circa 10 anni. Alla fine del periodo di osservazione è emerso che gli uomini che assumevano farmaci avevano maggiori probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto a quelli che non li assumevano.

In particolare, il rischio di andare incontro a scompenso cardiaco era aumentato del 22 per cento negli uomini che assumevano solo alfa-bloccanti, del 16 per cento in quelli che assumevano la terapia combinata e del 9 per cento in quelli che assumevano solamente gli inibitori della 5-alfa-reduttasi rispetto al gruppo di controllo composto da uomini che non assumevano farmaci per l’iperplasia prostatica benigna.

Gli scienziati sono riusciti a dare indicazioni ancora più precise dimostrando che i farmaci alfa bloccanti di vecchia generazione “non selettivi” sono più rischiosi di quelli di nuova generazione “selettivi”. Inoltre il rischio di sviluppare scompenso cardiaco aumenta con la durata della terapia: i più esposti sono quindi gli uomini che fanno un uso prolungato degli alfa bloccanti non selettivi (oltre i 14 mesi).

I risultati dello studio devono essere interpretati tenendo conto della differenza tra dati statistici e dati assoluti. Gli autori sottolineano che l’associazione tra i farmaci e lo scompenso cardiaco è significativa sui grandi numeri, ma per il singolo individuo il rischio è relativamente basso. Altri fattori di rischio come ipertensione e diabete hanno un impatto senza dubbio maggiore dei farmaci sulla salute del cuore.

Inoltre potrebbe darsi che il confronto con il gruppo di controllo nello studio non sia del tutto indicativo. Gli uomini che non assumono farmaci potrebbero avere una forma di iperplasia prostatica meno grave, il che potrebbe avere un effetto anche sulla salute del cuore.

«Il nostro studio suggerisce che gli uomini che assumono alfa-bloccanti e /o inibitori della della 5-alfa-reduttasi hanno maggiori probabilità di ricevere una diagnosi di insufficienza cardiaca. Questa è una scoperta importante, dato che l’iperplasia prostatica benigna è tanto diffusa tra gli uomini anziani e che questi farmaci sono così ampiamente usati.

Poiché gli uomini possono prendere questi farmaci per diversi anni, è importante che i medici, sia i medici di base che gli urologi, siano consapevoli di questo rischio, soprattutto nei pazienti con precedenti malattie cardiache o fattori di rischio cardiovascolare», commentano gli autori dello studio.

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Dove fa male con la prostatite?

Sintomi della prostatite In tutti i tipi di prostatite che causano sintomi, molti di questi sono causati da spasmo dei muscoli della vescica e del bacino, in particolare nell’area fra lo scroto e l’ano (il perineo). Il dolore si sviluppa nel perineo, a livello dorsale inferiore e spesso coinvolge il pene e i testicoli.

Quale farmaco riduce la prostata?

Sono un paziente di 75 anni affetto da ipertrofia prostatica benigna, Sto assumendo farmaci antinfiammatori (tamsulosin e dutasteride), ma vorrei integrarli con un valido prodotto integratore che mi allevi il fastidio di alzarmi spesso la notte, minzionare lentamente e avere sempre la sensazione che la vescica non si sia svuotata completamente.

Posso sospendere per un periodo il dutasteride, che tiene basso il PSA, ma ha anche controindicazioni inibitorie nell’apparato maschile, specialmente perdita di testosterone, e sostituirlo con un buon integratore ? G.C. (domanda pervenuta via form Esperto risponde) Risponde il professor Francesco Montorsi, Ordinario Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Unità di Urologia IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano La terapia di combinazione tra alfa bloccante – come la tamsulosina – ed un inibitore delle 5 alfa reduttasi – come la dutasteride – è considerata la più efficace in assoluto per molti pazienti con ipertrofia prostatica ed in particolare con coloro che hanno prostate molto voluminose,

Se questa cura non sortisce gli effetti desiderati è necessario riparlare con il proprio urologo per approfondire il caso e capire se sia necessario un intervento chirurgico, Qualsiasi farmaco può ovviamente essere sospeso. Sostieni la ricerca scientifica d’eccellenza e il progresso delle scienze.

Quali sono gli effetti collaterali della Serenoa repens?

Avvertenze e possibili controindicazioni della Serenoa repens – Tra gli effetti collaterali della Serenoa repens più frequentemente riscontrati ci sono diarrea, vomito e nausea, È bene che ci si astenga dal consumare prodotti a base di Serenoa repens in caso di ipersensibilità presunta o certa verso il principio attivo e in caso di gravidanza e allattamento.

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L’assunzione di Serenoa repens può causare interazioni farmacologiche in caso di concomitanti terapie a base di ormoni. Nel caso in cui si soffra di un tumore ormono-dipendente è bene consultare il medico prima di assumere preparati a base di questa pianta. Disclaimer Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.

Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione. : Serenoa repens

Quanto costa Prostamol 30 compresse?

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Quanto costa Prostamol 90 capsule?

Dettagli prodotto – Prostamol A Cosa Serve

Tipi di prodotto Complemento alimentare, Integratore prostata
Informazioni generali
Quantità 90 pezzi
Formato capsule molli
Avviso
Attenzione Gli integratori alimentari non sono sostituti ad un’alimentazione bilanciata e variegata e ad uno stile di vita sano. Le dosi consigliate giornaliere non devono essere superate.
Avvertenze Non utilizzare il prodotto dopo la scadenza indicata sulla confezione, Tenere lontano dalla portata dei bambini
Utilizzo
Posologia Si prega di prestare attenzione al foglietto illustrativo
Area di utilizzo Ingrossamento benigno della prostata, Funzionalità delle vie urinarie, Funzionalità della prostata, Disturbi della prostata
Informazioni nutrizionali & allergeni
Principio attivo Serenoa repens
Altre caratteristiche
Casa farmaceutica Menarini

Cosa fare per ridurre la prostata?

Farmaci – Il medico o l’urologo possono prescrivere farmaci che bloccano la crescita della prostata o ne riducono il volume, o che comunque riducono i sintomi associati con la patologia:

alfa-bloccanti, inibitori della 5-fosfodiesterasi, inibitori della 5-alfa reduttasi.

Quali sono le cause dell ingrossamento della prostata?

Quali sono i sintomi dell’ipertrofia prostatica? – Come spiegato, l’ingrossamento della prostata è fisiologico con l’età, e solitamente rimane asintomatico fino ai 40-50 anni, dopodiché potrebbero iniziare a manifestarsi alcuni sintomi attribuibili a una condizione di ipertrofia prostatica. Vediamo quali:

  • minzione frequente, ovvero un bisogno frequente o urgente di fare pipì;
  • nicturia, ovvero la necessità di urinare più spesso di notte;
  • problemi a iniziare a urinare;
  • flusso di urina debole o un flusso che si interrompe e riparte;
  • gocciolamento post-minzionale;
  • difficoltà a svuotare completamente la vescica;
  • infezione del tratto urinario;
  • non riuscire a urinare;
  • presenza di sangue nelle urine,

Detto questo, è importante ricordare che questi sintomi non sono da associare solo ed esclusivamente a una prostata ingrossata, ma anche ad altre condizioni, come ad esempio:

  • infezione del tratto urinario;
  • prostata infiammata o prostatite ;
  • restringimento dell’uretra, il tubo che trasporta l’urina fuori dal corpo;
  • cicatrici nel collo della vescica a causa di un intervento chirurgico passato;
  • calcoli alla vescica o calcoli renali ;
  • problemi con i nervi che controllano la vescica;
  • cancro della prostata o della vescica ;
  • assunzione di farmaci, come alcuni potenti medicinali antidolorifici (oppioidi), i farmaci contro il raffreddore e l’allergia, o antidepressivi triciclici.

Per questa ragione, è fondamentale rivolgersi a un medico che possa analizzare i sintomi e prescrivere degli esami specifici per giungere a una diagnosi,

Qual è la differenza tra Prostamol e Permixon?

Prostamol e il Permixon: le differenze – Seppur l’ingrediente dei due prodotti è il medesimo, ossia la serenoa repens al dosaggio di 320mg, estratto dal, Permixon richiede la ricetta medica per essere acquistato il Prostamol invece è di libera vendita perché si tratta di un integratore.Per il suo status di farmaco il Permixon può essere assunto con una dose di 320mg fino a 2 volte al giorno, invece il Prostamol ha la posologia di 320 mg al giorno nel foglio illustrativo.

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