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Qualsiasi Cosa Mangio Mi Si Gonfia Lo Stomaco?

Qualsiasi Cosa Mangio Mi Si Gonfia Lo Stomaco

Quale intolleranza fa gonfiare la pancia?

Pancia gonfia e intolleranze alimentari: un legame diretto? – Humanitas Medical Care

  • La pancia gonfia è un disturbo frequente che colpisce molte persone nell’arco della loro vita.
  • Per alcuni, tuttavia, il problema può diventare cronico.
  • In questi casi è possibile che alla base ci sia un’ intolleranza alimentare,
  • L’intolleranza alimentare si scatena quando si assumono determinati alimenti che il nostro organismo non tollera.
  • Questi alimenti, quando vengono fermentati dalla flora batterica, provocano i classici sintomi del meteorismo e del gonfiore addominale.
  • I principali “sospettati” sono il latte ei suoi derivati, i cibi contenenti lievito, quelli con zuccheri o i loro sostituti, e quelli che contengono glutine.
  • Secondo la dottoressa Beatrice Salvioli, Consultant nella Sezione Autonoma di Gastroenterologia Clinica presso l’Istituto Clinico Humanitas, molti pazienti pensano di essere intolleranti a questi alimenti ma in realtà non lo sono affatto, almeno a livello di test, e commettono quindi l’errore di eliminare questi alimenti dalla loro dieta, provocando gravi deficit vitaminici.

Come eliminare la bolla d’aria nello stomaco?

Bolla Gastrica: cos’è e come prevenirne i disturbi Un aumento della raccolta di aria normalmente presente nella parte superiore dello stomaco può causare un senso di pienezza e gonfiore addominale, sensazione di peso allo stomaco, e in generale fastidi digestivi, come eruttazioni, dolori addominali, reflusso o rigurgito, nausea o vomito.

Questi sintomi, comuni anche ad altri disturbi digestivi, possono associarsi a problemi che interessano altre parti del corpo. Infatti, più la bolla è grande, maggiore può essere la probabilità che si possano presentare alterazioni della frequenza cardiaca, per esempio episodi di tachicardia, cioè accelerazioni del ritmo cardiaco, o pulsazioni irregolari, come le extrasistoli.

Inoltre, si può percepire un senso di soffocamento e oppressione, dolore al torace, sudorazione eccessiva, vertigini, mal di testa, respiro affannoso. Possono manifestarsi anche episodi di iperventilazione e si può provare una sensazione di svenimento imminente.

  • L’ aria presente nello stomaco viene normalmente ingerita mentre si parla, si mangia o si beve oppure si forma in seguito a processi chimici che si verificano durante la digestione degli alimenti.
  • I gas presenti nell’ vengono poi fisiologicamente riassorbiti attraverso il sangue, oppure espulsi tramite eruttazioni e flatulenze.

In certi casi, a causa di abitudini alimentari sbagliate o di uno stile di vita poco sano (per esempio l’abitudine al fumo), o in seguito al consumo di cibi particolarmente difficili da digerire o a stati di ansia, può accumularsi nello stomaco una quantità eccessiva di aria, che può far diventare la bolla gastrica più grande e fastidiosa.

Ciò accade in particolare dopo pasti abbondanti o a base di cibi che favoriscono la formazione di gas e bevande gassate. La distensione delle pareti gastriche fa sì che lo stomaco prema contro la parete toracica, riducendo lo spazio nel quale è contenuto anche il cuore. Questa costrizione del muscolo cardiaco non permette al cuore di svolgere il suo lavoro in modo corretto, e causa alterazioni del ritmo, oltre a sensazione di oppressione al petto.

Inoltre, dal momento che il diaframma è molto importante per la respirazione, è possibile che la pressione dello stomaco su questo muscolo causi vere e proprie difficoltà respiratorie, Allo stesso tempo, la sua compressione può causare anche la stimolazione del nervo vago, che provoca tachicardia, ma anche sensazione di svenimento e sudorazione (una situazione nota come sindrome vaso vagale).

  1. Ecco perché, quando si presentano i sintomi legati a un aumento della bolla gastrica, molto spesso si pensa a un problema cardiovascolare, invece che a carico dell’apparato digerente.
  2. Poiché la presentazione di questo disturbo non è specifica, si può arrivare a una diagnosi dopo aver escluso altre possibili cause.

Dato che il dolore toracico, il senso di oppressione e la tachicardia sono comunque legati anche a situazioni gravi e urgenti che hanno a che fare con il cuore, è necessario accedere al Pronto Soccorso per escludere patologie acute cardiache, come l’infarto, e successivamente parlare con il proprio medico per indagare accuratamente la causa della sintomatologia.

reflusso gastroesofageo pancreatite epatite ulcera sindrome dell’intestino irritabile colite ulcerosa morbo di Crohn celiachia intolleranza al lattosio allergie

Se il medico non ha riscontrato patologie particolari, e il disturbo si presenta solo occasionalmente, può essere sufficiente correggere le abitudini sbagliate che portano a immagazzinare troppa aria. Inoltre, su consiglio del medico, possono essere utilizzati anche alcuni rimedi naturali come per esempio tisane e infusi a base di camomilla, melissa o cumino, che facilitano la funzione digestiva.

per la gestione dei sintomi si trovano in commercio alcuni farmaci e dispositivi medici a base di dimeticone, simeticone o carbone vegetale, che contrastano la formazione di gas a livello gastrico e intestinale, e possono favorire la riduzione della bolla gastrica. Talvolta questi prodotti contengono anche antiacidi (a base per esempio di sodio bicarbonato, calcio carbonato, idrossido di alluminio, magnesio carbonato o idrossido di magnesio, da assumere in compresse o granulato o sospensioni) che possono essere utili in caso l’ingrandimento della bolla gastrica sia associato a reflusso o a bruciore e dolore allo stomaco.

Dato che la comparsa dei disturbi associati a un aumento della bolla gastrica spesso è favorita un’alimentazione troppo abbondante o da abitudini scorrette, per ridurne il rischio è in primo luogo utile consumare piccoli pasti durante la giornata, abituarsi a mangiare lentamente, masticando bene ed evitando di parlare.

  1. Inoltre, dato che quando si mangia lo stomaco si riempie già di cibo e aria, è meglio bere lontano dai pasti ed evitare bevande gassate D’altra parte, però, è bene ricordare che anche un digiuno prolungato può causare un aumento dell’aria nello stomaco.
  2. Inoltre, è necessario controllare che eventuali protesi dentarie non siano troppo larghe e curare la propria salute dentale,
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Vanno inoltre evitati cibi che favoriscono la produzione di gas, come i legumi, i cavoli, i broccoli, le cipolle, i lievitati. Gli alimenti devono essere cucinati in modo leggero e devono essere facilmente digeribili, evitando l’eccesso di grassi. Ovviamente le persone che soffrono di intolleranze o allergie alimentari devono cercare di non assumere i cibi che creano loro problemi.

  1. Per quanto riguarda la frutta, è consigliabile consumarla come spuntino a sé stante e comunque non a fine pasto.
  2. Fare una leggera attività fisica e in particolare una passeggiata dopo i pasti può aiutare a digerire meglio, e può favorire la motilità gastro-intestinale.
  3. Non bisogna dimenticare che il movimento aiuta anche a tenere sotto controllo lo stress, e che è utile anche per perdere i chili di troppo in caso di sovrappeso.

: Bolla Gastrica: cos’è e come prevenirne i disturbi

Perché ogni volta che mangio qualcosa mi si gonfia la pancia?

Cause di gonfiore addominale: perché ho sempre la pancia gonfia? – Come anticipato, la sensazione di gonfiore si attiva più spesso quando aumentano “forzatamente”, oltre la normalità, i volumi dello stomaco e dell’intestino. Questi spazi possono essere colmati di liquidi, di solidi o, più frequentemente, di gas.

In definitiva, si può avere la sensazione di pancia gonfia dopo aver mangiato o bevuto troppo, se si soffre di acidità di stomaco o di diarrea, se viene deglutita troppa aria o se vengono prodotti troppi gas intestinali – sia dai batteri “buoni” (flora fisiologica intestinale) sia da quelli “cattivi” – agenti patogeni.

Quando si ha la percezione che ad occupare il volume gastrico e/o intestinale sia solo gas, la sensazione di pancia gonfia si correla al meteorismo; tuttavia, anche in tal caso, non è opportuno parlare distensione addominale fino a quando il medico non rileva oggettivamente un’espansione interna della cavità.

Ansietà; Aerofagia (deglutizione di aria); Patologie del tubo digerente; Disordini della flora batterica intestinale ; Dieta scorretta o sbilanciata; Intolleranze alimentari; Ipersensibilità ai FODMAP (non si tratta di una vera e propria intolleranza).

Se poi, ai sintomi tradizionali, si aggiungono dolori al basso ventre e alla schiena (lombare), spesso la causa è il ciclo mestruale, Rimedi per la Pancia Gonfia

Come capire se si ha intolleranza?

La celiachia è un “caso a sé stante” – Si tratta di una condizione caratterizzata da ridotta tolleranza al glutine e ad alcune sue parti, Non è un’allergia ma, se trascurata:

determina comunque la stimolazione degli anticorpi IgA e IgG (non IgE ) compromette l’integrità e la funzionalità della mucosa intestinale sfocia in un quadro patologico talvolta complesso alla base del quale si pongono l’ infiammazione locale e il malassorbimento cronici ( malattia celiaca ).

L’intolleranza alimentare propriamente detta provoca sia sintomi (soggettivi) che segni clinici oggettivi, come gonfiore, meteorismo, tensione addominale, flatulenza, dolori al ventre, diarrea, mucorrea ecc., che, “di solito”, si verificano poche ore dopo aver consumato il fattore non tollerato.

Come anticipato, il numero di persone che “crede” di avere un’intolleranza alimentare è aumentato drasticamente negli ultimi anni, ma è difficile misurare realmente quante siano veramente colpite da una condizione oggettiva, Inoltre, molti soggetti “ipotizzano” di avere un’intolleranza alimentare anche quando la causa dei sintomi e dei segni clinici risiede altrove.

Si pensi, ad esempio, quanta somiglianza ci potrebbe essere tra la sindrome del colon irritabile (IBS) e una manifestazione “lieve” (si fa per dire) d’intolleranza alimentare.

Che farmaco prendere per sgonfiare la pancia?

Farmaci per sgonfiare la pancia: acquista i migliori prodotti di cura per meteorismo – In questa sezione puoi trovare un’ampia scelta di farmaci per sgonfiare la pancia, farmaci per pancia gonfia e cura meteorismo. Leggi queste poche righe per scegliere il prodotto più adatto a te per uno dei sintomi gastrointestinali più diffusi! Innanzitutto è bene identificare le cause della pancia gonfia, in gergo “meteorismo”: il meteorismo è un disturbo riconoscibile dall’addome (la parte che va dal torace al bacino) risulta dilatata a causa di una quantità eccessiva di gas presente nell’apparato digerente (stomaco e intestino).

  • Il meteorismo causa dolore all’addome, pancia gonfia, gorgoglii, diarrea e flatulenza.
  • A dare vita a questo disturbo possono essere svariate patologie, le più diffuse sono sicuramente colite, celiachia, gastroenterite, sindrome del colon irritabile, ma anche intolleranze alimentari e intolleranza al lattosio.

Questo tipo di gonfiore è variabile durante la giornata, ed è strettamente legato alla quantità e al tipo di tipo di alimenti che mangiamo. Per maggiori approfondimenti consigliamo di rivolgersi al proprio medico. La percezione di avere la pancia gonfia è molto soggettiva: le persone che ne soffrono particolarmente possono curare il meteorismo (quando si tratta di casi isolati) attraverso l’uso di integratori alimentari che favoriscono l’assorbimento dei gas con estratti naturali come camomilla, anice, cumino, finocchio, mirto, melissa e menta piperita.

Tra i cosiddetti farmaci naturali troviamo anche il carbone vegetale, ottenuto dal processo di distillazione secca di legni come betulla, salice o pioppo che consente di ottenere una polvere; il carbone vegetale ha proprietà disinfettanti dell’intestino ed è un eccezionale assorbente di aria in eccesso.

Oltre che per il meteorismo è utile anche in caso di diarrea e flatulenza. Tra i farmaci per eliminare gas intestinali troviamo quelli antischiuma, come il dimeticone, sono indicati insieme agli antiacidi per il meteorismo gastroenterico e per combattere l’aerofagia.

Solitamente si assumono dopo i pasti principali. Molto usate sono anche le fibre alimentari per il meteorismo in forma solubile, che risultano utili anche per il trattamento della stipsi grazie alla stimolazione della defecazione riducendo il tempo di permanenza del materiale presente nell’intestino alleviando quindi gli spiacevoli effetti della pancia gonfia.

Ricordiamo che quando si utilizzano integratori alimentari, si consiglia di non superare le dosi giornaliere consigliate. Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata ed equilibrata ed un sano stile di vita.

Cosa non mangiare per non avere lo stomaco gonfio?

I cibi da evitare –

Bibite gassate : bevande gassate e pancia gonfia vanno spesso a braccetto. Ricche di zuccheri e anidride carbonica, andrebbero preferibilmente escluse dalla dieta; Fritture e cibi ricchi di grassi : in caso di pancia gonfia, tra gli alimenti da evitare figurano sicuramente i fritti. I grassi, infatti, rallentano lo svuotamento gastrico, favorendo la fermentazione e il gonfiore; Snack e piatti già pronti : oltre ai grassi, la principale sostanza sotto accusa è il sale, che provoca innalzamento della pressione, edema e gonfiore; Chewingum e caramelle senza zucchero : alcuni prodotti contengono dolcificanti come xilitolo, mannitolo e sorbitolo, di difficile digestione per l’organismo.

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Ci sono poi alimenti dagli indiscussi benefici per la salute, ma poco adatti a una dieta per pancia gonfia. Meglio, quindi, limitare il consumo di:

Ceci, fagioli, piselli, lenticchie e altri legumi : responsabile del gonfiore è soprattutto l’alto contenuto di fibre. Tuttavia, è proprio questa caratteristica uno dei loro punti di forza ai fini nutrizionali. Il segreto è introdurli nella dieta gradualmente, affinché l’intestino abbia modo di abituarsi, e cuocerli sempre per il tempo necessario, di modo che risultino più morbidi e digeribili; Cavoli, broccoli, cavoletti di Bruxelles & co. : per limitare gli effetti dell’eccessiva fermentazione legata al loro consumo, è meglio assumerne piccole porzioni, cotte al vapore e senza troppi intingoli, preferibilmente non più di una volta alla settimana; Latte e derivati : i latticini possono provocare crampi e gonfiore addominale, soprattutto nel caso di una conclamata intolleranza al lattosio. Meglio preferire le alternative come latte e formaggi vegetali, oppure provare lo yogurt, dove, grazie all’ambiente acido, gran parte del lattosio risulta già predigerito; Uva, fichi, prugne e altra frutta ricca di zuccheri : la combinazione di fruttosio e fibre favorisce la fermentazione intestinale, causando meteorismo e gonfiore. L’ideale è optare per alimenti della stessa categoria con basso livello di fruttosio, come gli agrumi e i frutti di bosco.

L’acqua è un prezioso alleato del benessere intestinale. Soprattutto se è povera di sodio, ma ricca di solfati e magnesio, come Fonte Essenziale. Questa preziosa acqua termale, proveniente dalle Terme di Boario in Valcamonica, svolge un ruolo efficace contro la costipazione e il senso di gonfiore.

Grazie alla sua composizione unica, è indicata per favorire la digestione e contrastare i disturbi ad essa correlati, come la costipazione e il meteorismo, e per alleggerire il carico di lavoro del fegato, depurandolo e stimolando la produzione di bile. Per scoprire gli effetti benefici di Fonte Essenziale, è sufficiente berne almeno due bicchieri al giorno, per almeno 15 giorni, preferibilmente il mattino a digiuno,

Sentirsi liberi dentro è semplice come bere un bicchiere d’acqua, anzi due! Oltre a migliorare il benessere dell’intestino, Fonte Essenziale contribuisce a mantenere ossa forti e sane, grazie all’alto contenuto di calcio.

Quali sono i cibi da evitare per la pancia gonfia?

I cibi da evitare per la pancia gonfia Mentre con i cereali serve cautela dinnanzi a pane e prodotti da forno, biscotti, pasta e cous cous, con i legumi va fatta attenzione a lenticchie, fagioli (anche di soia) e ceci.

Che disturbi porta l’aria nello stomaco?

Generalità – L’ aria nello stomaco è un disturbo dell’ apparato digerente che si verifica per l’eccessiva ingestione di gas, con l’introduzione degli alimenti, o la deglutizione frequente di saliva. Questa problematica riconosce cause sia fisiologiche, sia patologiche.

L’aria nello stomaco è spesso la conseguenza di cattive abitudini alimentari, come la tendenza a consumare troppo frettolosamente il pasto. Anche l’ ansia e l’ abitudine al fumo possono favorire il problema. Tuttavia, l’aumento del contenuto di aria nello stomaco può essere dovuto ad altre cause, come malattie dello stomaco o di altri organi addominali (es.

ernia iatale, gastrite, ulcera peptica, pancreatite e sindrome dell’intestino irritabile ). L’aria nello stomaco è generalmente seguita da gonfiore addominale, tensione gastrica, eruttazioni frequenti e flatulenza, Il trattamento dell’aria nello stomaco varia a seconda della condizione scatenante.

Come far sgonfiare la pancia in pochi minuti?

Sgonfiare la pancia in un’ora – Per sgonfiare la pancia in pochi minuti, bisogna effettuare dei piccoli massaggi alla pancia. Basta agire sulla zona del ventre per 2-3 minuti, facendo pressione con le 4 dita. Si deve compiere un movimento circolare, prima in senso orario poi, per altri 2-3 minuti, in senso antiorario,

Quali sono i sintomi di chi è intollerante al glutine?

È certo però che il campanello d’allarme scatta in presenza di alcuni sintomi: dolori addominali, pancia gonfia, stitichezza, diarrea, vomito, dolori articolari, difficoltà di concentrazione, mal di testa, stanchezza e, addirittura, depressione.

Come sono le feci nelle intolleranze alimentari?

Riconoscere i Sintomi delle Intolleranza Alimentari – Le intolleranze alimentari si possono riconoscere mediante determinati sintomi. Vediamo quali sono i più comuni e i più ricorrenti:

Cattiva Digestione

Le intolleranze alimentari si manifestano con dispepsia, che comprende alcuni sintomi in particolare, come bruciori di stomaco, rigurgiti, alitosi e dolore localizzato nella parte alta dell’addome.

Crampi Allo Stomaco

Le intolleranze alimentari si possono manifestare con crampi addominali, con la comparsa di una sensazione dolorosa, che sembra “stringere” la parte superiore dell’addome. Questo sintomo compare all’improvviso, poi scompare e infine si ripresenta dopo alcuni istanti.

Diarrea

Un altro sintomo caratteristico delle intolleranze alimentari consiste nell’emissione di feci acquose o liquide. Si tratta della diarrea, che generalmente si presenta in forma acuta. Altre volte può protrarsi nel tempo e diventare cronica. Si può accompagnare all’espulsione di gas.

Flautulenza

Un’intolleranza può causare anche un’eccessiva presenza di gas nello stomaco e nell’intestino. Tutto ciò può comportare l’emissione abnorme dei gas dal retto.

Nausea

Spesso si può incorrere in una spiacevole sensazione di malessere, che è accompagnata dalla tendenza a vomitare. Il sintomo è associato molte volte a disgusto nei confronti del cibo o verso alcuni odori e ad un fastidio a livello dello stomaco. Altre manifestazioni che accompagnano la nausea sono il pallore, le vertigini e la sudorazione.

Prurito

Un altro sintomo tipico delle intolleranze alimentari è il prurito, che a volte può essere anche intenso e comporta il desiderio di grattarsi. Il prurito può essere associato anche a manifestazioni cutanee.

Gonfiore

Chi soffre di intolleranze alimentari può presentare anche un caratteristico gonfiore addominale, una sensazione di tensione aumentata a livello dell’addome. Il gonfiore è causato dall’accumulo di gas nello stomaco e nell’intestino. E’ accompagnato spesso da altri sintomi gastrointestinali, come il meteorismo.

Rigurgito

Le intolleranze alimentari si presentano anche attraverso la risalita di un rigurgito acido. Si tratta del contenuto dello stomaco che risale nell’esofago. Tutto ciò può essere accompagnato da una salivazione eccessiva.

Colite

A volte il mal di stomaco diventa particolarmente acuto e si possono avere delle coliche, delle violente contrazioni della muscolatura dell’intestino. La loro insorgenza è improvvisa ed è preceduta da un malessere generale, dalla nausea e dal vomito.

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Mal di Testa

Le intolleranze alimentari possono comportare anche il mal di testa, che può manifestarsi in maniera continua o intermittente e può essere di lieve entità o particolarmente forte, localizzato in un determinato punto o generalizzato.

Qual è il miglior test per le intolleranze alimentari?

Intolleranze alimentari: Test 108 alimenti – Tra gli esami del sangue, il test dei 108 alimenti analizza una vasta gamma di alimenti, che possono essere responsabili di un’intolleranza alimentare. Il test è in grado di misurare gli anticorpi IgG totali prodotti dal sistema immunitario contro uno o più alimenti specifici tra i 108 alimenti testati.

Glutine e cereali: avena, farro, grano, glutine, gliadina, mais, miglio, orzo, segale, semi di lino, riso Carni rosse e bianche: agnello, maiale, manzo, pollo, tacchino Tuberi, ortaggi, funghi e legumi: asparagi, barbabietola, broccoli, cipolla, carciofo, carota, cetriolo, funghi, lattuga, melanzana, patata, peperone, piselli, pomodoro, porro, sedano, spinaci, soia, rapa, zucchina Pesci e crostacei: acciughe, gamberetti e gamberetti di fiume, merluzzo, pesce spada, trota, sogliola Frutta fresca: ananas, anguria, arancia, banana, ciliegia, cocco, datteri, fragole, kiwi, limone, mela, pera, prugna pompelmo, pesca, uva. Frutta secca: arachidi, anacardi, mandorle, noci, nocciole, semi di girasole, sesamo Spezie ed erbe aromatiche: aglio, basilico, cannella, cavolo rosso, fava di cacao, menta piperita, noce moscata, origano, pepe, peperoncino, prezzemolo, rosmarino, semi di papavero, semi di senape, rosmarino, vaniglia Lattosio: latte di capra, pecora, mucca e suoi derivati: latticini, yogurt e formaggi Lieviti: lievito madre o di birra Caffeina e teina Uova Miele.

Quali sono le intolleranze che fanno ingrassare?

Introduzione – È ormai nota da tempo l’epidemia di obesità che ha colpito i Paesi occidentali e quindi non stupisce l’aumento della ricerca, talvolta spasmodica, di soluzioni e strategie per dimagrire, Prevedibilmente si è quindi sviluppato e affermato negli ultimi anni un florido e remunerativo mercato di approcci terapeutici, proposti da numerose figure professionali e non, volti ad offrire un tentativo di risposte alle crescenti necessità di una sempre più numerosa popolazione in sovrappeso.

Molto spesso questa diet-industry ha finalità esclusivamente economiche, perché costruita senza le necessarie e solide basi scientifiche richieste per approcciarsi all’argomento. È il caso quindi degli integratori per dimagrire, delle sempre più curiose diete e programmi alimentari che affollano Rete e riviste, dei sostitutivi del pasto e di tanto altro ancora.

Una recente teoria, nata chissà dove, ipotizza che l’aumento di peso e l’incapacità di perderlo siano legati ad allergie e/o intolleranze alimentari, ma quanto c’è di vero? Nulla. Non esiste alcun legame diretto tra allergie/intolleranze alimentari e l’aumento di peso; un aumento di peso si verifica quando l’apporto energetico in eccesso viene immagazzinato in forma di tessuto adiposo (grasso). Qualsiasi Cosa Mangio Mi Si Gonfia Lo Stomaco iStock.com/FredFroese

Come riconoscere il mal di pancia da intolleranza?

Riconoscere i Sintomi delle Intolleranza Alimentari – Le intolleranze alimentari si possono riconoscere mediante determinati sintomi. Vediamo quali sono i più comuni e i più ricorrenti:

Cattiva Digestione

Le intolleranze alimentari si manifestano con dispepsia, che comprende alcuni sintomi in particolare, come bruciori di stomaco, rigurgiti, alitosi e dolore localizzato nella parte alta dell’addome.

Crampi Allo Stomaco

Le intolleranze alimentari si possono manifestare con crampi addominali, con la comparsa di una sensazione dolorosa, che sembra “stringere” la parte superiore dell’addome. Questo sintomo compare all’improvviso, poi scompare e infine si ripresenta dopo alcuni istanti.

Diarrea

Un altro sintomo caratteristico delle intolleranze alimentari consiste nell’emissione di feci acquose o liquide. Si tratta della diarrea, che generalmente si presenta in forma acuta. Altre volte può protrarsi nel tempo e diventare cronica. Si può accompagnare all’espulsione di gas.

Flautulenza

Un’intolleranza può causare anche un’eccessiva presenza di gas nello stomaco e nell’intestino. Tutto ciò può comportare l’emissione abnorme dei gas dal retto.

Nausea

Spesso si può incorrere in una spiacevole sensazione di malessere, che è accompagnata dalla tendenza a vomitare. Il sintomo è associato molte volte a disgusto nei confronti del cibo o verso alcuni odori e ad un fastidio a livello dello stomaco. Altre manifestazioni che accompagnano la nausea sono il pallore, le vertigini e la sudorazione.

Prurito

Un altro sintomo tipico delle intolleranze alimentari è il prurito, che a volte può essere anche intenso e comporta il desiderio di grattarsi. Il prurito può essere associato anche a manifestazioni cutanee.

Gonfiore

Chi soffre di intolleranze alimentari può presentare anche un caratteristico gonfiore addominale, una sensazione di tensione aumentata a livello dell’addome. Il gonfiore è causato dall’accumulo di gas nello stomaco e nell’intestino. E’ accompagnato spesso da altri sintomi gastrointestinali, come il meteorismo.

Rigurgito

Le intolleranze alimentari si presentano anche attraverso la risalita di un rigurgito acido. Si tratta del contenuto dello stomaco che risale nell’esofago. Tutto ciò può essere accompagnato da una salivazione eccessiva.

Colite

A volte il mal di stomaco diventa particolarmente acuto e si possono avere delle coliche, delle violente contrazioni della muscolatura dell’intestino. La loro insorgenza è improvvisa ed è preceduta da un malessere generale, dalla nausea e dal vomito.

Mal di Testa

Le intolleranze alimentari possono comportare anche il mal di testa, che può manifestarsi in maniera continua o intermittente e può essere di lieve entità o particolarmente forte, localizzato in un determinato punto o generalizzato.

Quali alimenti possono gonfiare la pancia?

Cosa non mangiare – “La cosa più importante è mangiare lentamente, masticando bene ogni boccone. Se si ingoia il cibo troppo velocemente, infatti, si ingerisce una quantità d’aria eccessivo, e lo stesso accade se si parla troppo durante i pasti”. Oltre al come mangiare, attenzione anche alla qualità dei cibi.

Le bevande gassate (compresa l’acqua frizzante) e quindi con aggiunta di anidride carbonica, che è un gas, sono in cima alla lista delle cattive compagnie di chi tende a gonfiarsi, seguite da tutti i cibi che per la loro preparazione inglobano aria, come frullati, frappè, gelato etc. I dolcificanti artificiali, per esempio sorbitolo, mannitolo e tutti i prodotti che li contengono (caramelle, gomme da masticare) possono favorire la crescita di batteri intestinali che producono gas, peggiorando il disturbo.

Lo stesso vale per i cereali integrali e per i cibi molto grassi, come fritture, carni grasse, salse con il burro, certi tipi di frutta e verdura. Fagioli e piselli secchi, lenticchie, cipolle, cavoli, soia, broccoli, cetrioli, ravanelli, cavolfiori, mele, prugne, banane e uva secca, per esempio, sono tra i vegetali che favoriscono maggiormente la produzione di gas intestinali.

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