Rocefin A Cosa Serve? - []

Rocefin A Cosa Serve?

Quando si usa il Rocefin?

Indicazioni ROCEFIN ® Ceftriaxone – ROCEFIN ® è indicato selettivamente nel trattamento delle infezioni sostenute da batteri Gram negativi, generalmente resistenti alla terapia antibiotica, nei pazienti defedati o in seguito ad interventi chirurgici.

A cosa servono le iniezioni di Rocefin?

Che cos’è Rocefin e a cosa serve Appartiene a un gruppo di medicinali chiamati cefalosporine. Rocefin si somministra mediante iniezione in un muscolo in una soluzione contenente lidocaina, che riduce il dolore associato all’iniezione. Rocefin viene usato per trattare le infezioni: del cervello (meningite).

Quali batteri uccide il Rocefin?

Il ceftriaxone possiede efficacia terapeutica verso ceppi di Acinetobacter calcoaceticus, Borrelia burgdorferi, Veillonella spp., Yersinia enterocolitica. Tra i batteri Gram-negativi anaerobi sono moderatamente sensibili al ceftriaxone (CMI 0,11-8 mg/ml) Bacteroides spp.

Quanti giorni di Rocefin si possono fare?

Dati limitati suggeriscono che in caso di pazienti gravemente malati o in caso di fallimento della precedente terapia, Rocefin può risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 1-2 g per 3 giorni.

Quali sono gli effetti collaterali di Rocefin?

Le reazioni avverse riferite con maggior frequenza con ceftriaxone sono eosinofilia, leucopenia, trombocitopenia, diarrea, rash e aumento degli enzimi epatici. I dati utilizzati per determinare la frequenza delle reazioni avverse associate a ceftriaxone sono stati tratti dagli studi clinici.

Classificazione per sistemi e organi Comune Non comune Raro Non nota a
Infezioni ed infestazioni Infezione fungina ai genitali Colite pseudomembranosa b Superinfezioni b
Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia, Leucopenia, Trombocitopenia Granulocitopenia, Anemia, Coagulopatia Anemia emolitica b, Agranulocitosi
Disturbi del sistema immunitario Shock anafilattico, Reazione anafilattica, Reazione anafilattoide, Ipersensibilità b, Reazione di Jarisch-Herxheimer b
Patologie del sistema nervoso Cefalea, Capogiri Convulsioni
Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigini
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Broncospasmo
Patologie gastrointestinali Diarrea b, Feci molli Nausea, Vomito Pancreatite b, Stomatite, Glossite
Patologie epatobiliari Aumento degli enzimi epatici Formazione di precipitato nella colecisti b, Kernittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash Prurito Orticaria Sindrome di Stevens-Johnson b, Necrolisi epidermica tossica b, Eritema multiforme, Pustolosi esantematica acuta generalizzata, Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) b
Patologie renali e urinarie Ematuria, Glicosuria Oliguria, Formazione di precipitato nei reni (reversibile)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Flebite, Dolore nel sito di iniezione, Piressia Edema, Brividi
Esami diagnostici Aumento della creatininemia Risultati falsi positivi al test di Coombs b, Risultati falsi positivi al test della galattosemia b, Risultati falsi positivi nei metodi non enzimatici per la determinazione del glucosio b

a Sulla base delle segnalazioni post-commercializzazione. Poiché tali reazioni sono riferite volontariamente da una popolazione di entità incerta, non è possibile stimarne in modo affidabile la frequenza, che viene pertanto definita “Non nota”. b Vedere paragrafo 4.4 Descrizione di una selezione di reazioni avverse Infezioni ed infestazioni Le segnalazioni di diarrea successiva all’uso di ceftriaxone potrebbero essere associate a Clostridium difficile,

In questi casi è necessario somministrare un’adeguata terapia a base di liquidi ed elettroliti (vedere paragrafo 4.4). Precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone Raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di età 80 mg/kg/giorno o dosi totali superiori a 10 grammi) e in pazienti con altri fattori di rischio (es.

disidratazione, confinamento a letto). Questo evento può essere asintomatico o sintomatico, e può portare a ostruzione ureterale e insufficienza renale acuta post renale solitamente reversibili dopo interruzione del ceftriaxone (vedere paragrafo 4.4).

  • È stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nella colecisti, principalmente in pazienti trattati con dosi superiori alla dose standard raccomandata.
  • Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un’incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione per via endovenosa; in alcuni studi l’incidenza è risultata superiore al 30%.

Tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto è generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea e vomito. In questi casi è raccomandato il trattamento sintomatico.

  1. La precipitazione è generalmente reversibile con l’interruzione della somministrazione di ceftriaxone (vedere paragrafo 4.4).
  2. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Che tipo di antibiotico e il Rocefin?

A cosa serve Rocefin – Rocerfin è un antibiotico battericida appartenente alla classe delle cefalosporine, indicato negli adulti e nei bambini, neonati compresi, per trattare le infezioni sostenute da batteri, tra cui:

  • Meningite
  • Otite media
  • Polmonite
  • Bronchite
  • Delle vie urinarie e dei reni
  • Delle ossa e delle articolazioni
  • Del sangue
  • Del cuore
  • Gonorrea e sifilide
  • Bronchite cronica
  • Malattia di Lyme

Inoltre, Rocefin viene utilizzato per prevenire le infezioni durante gli interventi chirurgici e per trattare pazienti con un basso numero di globuli bianchi nel sangue che presentano febbre dovuta ad infezione batterica.

Quanti giorni Rocefin per bronchite?

Le domande su Bronchite acuta e cronica: sintomi, tosse, terapie, antibiotici – Pag.52. Probabilmente è Rocefin; vedrà che nel giro di 2-3 giorni andrà molto meglio. Le raccomando di osservare scrupolosamente la prescrizione, non interrompendo prima del prescritto la cura.

Quante siringhe di Rocefin si possono fare?

Indicazioni per i neonati, i lattanti e i bambini da 15 giorni di vita a 12 anni (<50 kg) che richiedono specifici schemi posologici: - Otite media acuta Per il trattamento iniziale dell'otite media acuta può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Dati limitati suggeriscono che in caso di bambini gravemente malati o in caso di fallimento della terapia iniziale, Rocefin può risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 50 mg/kg per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 50-80 mg/kg in singola somministrazione preoperatoria. Sifilide Le dosi generalmente raccomandate sono 75-100 mg/kg (max 4 g) una volta al giorno per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce e tardiva ) 50-80 mg/kg una volta al giorno per 14-21 giorni. La durata raccomandata del trattamento è variabile e occorre fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Neonati da 0 a 14 giorni di vita Rocefin è controindicato nei neonati prematuri fino a un'età post-mestruale di 41 settimane (età gestazionale + età cronologica).

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento Indicazioni
20-50 mg/kg Una volta al giorno Infezioni intraddominali
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
Polmonite acquisita in comunità
Polmonite acquisita in ospedale
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
50 mg/kg Una volta al giorno Meningite batterica
Endocardite batterica

Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandata. Non si deve eccedere la dose massima giornaliera di 50 mg/Kg.

Cosa non si deve mangiare quando si prendono gli antibiotici?

Cibi particolarmente ricchi di calcio e ferro – «Sia i cibi ricchi di calcio, ad esempio il latte, i formaggi sia quelli particolarmente ricchi di ferro, tra cui la carne rossa consumati in modo eccessivo possono rallentare l’efficacia dei farmaci antibiotici», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

Qual è il batterio più pericoloso al mondo?

La classifica dei batteri più pericolosi – La classifica è stata stilata considerando una serie di elementi determinanti, tra i quali il livello di resistenza ai trattamenti attualmente disponibili, il tasso di mortalità, la prevalenza nelle comunità e il costo per il sistema sanitario.

Sulla base di questi criteri sono esclusi dalla lista alcuni “nomi eccellenti” di batteri antibioresistenti, come quelli che causano la tubercolosi, per la quale esistono già programmi specifici di ricerca, e gli streptococchi, A e B, e la chlamydia, la cui resistenza agli antibiotici è ancora accettabile e che non costituiscono un serio rischio per la salute.

Un livello critico di urgenza è stato associato a quei batteri che hanno sviluppato una resistenza multifarmaco e la cui diffusione in luoghi di assistenza come ospedali o case di cura costituisce un pericolo serissimo per la salute dei degenti. Si tratta di alcuni batteri gram-negativi appartenenti alle famiglie Acinetobacter, Pseudomonas e Enterobacteriaceae che possono causare infezioni del sangue (batteriemie) o polmoniti,

Cosa prendere al posto di Rocefin?

Ceftriaxone Sandoz 2 g polvere per soluzione per infusione.

Quanti giorni per fare effetto antibiotico?

Dopo quanti giorni fa effetto l’antibiotico? Non c’è un limite di tempo preciso, la durata dipende infatti dal tipo di patologia. In alcuni casi gli effetti dell’antibiotico si vedono già dopo 3-4 giorni; in altri casi il decorso può essere più lungo, arrivando fino a 7 giorni di tempo.

Che effetti può avere l’antibiotico?

Alterazioni della flora batterica endogena – Il corpo umano vive in simbiosi con i microorganismi che ne costituiscono la flora batterica; si tratta, perciò, di uno stretto rapporto basato sull’ottenimento di vantaggi reciproci: l’organismo fornisce ai “propri” microorganismi gli elementi nutritivi necessari per la sopravvivenza e loro – in cambio – lo proteggono da microorganismi estranei e patogeni impedendogli di colonizzarlo e infettarlo.

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Una qualsiasi alterazione di questo delicato equilibrio – dovuta, ad esempio, all’assunzione di antibiotici – può comportare l’insorgenza di effetti dannosi per l’organismo stesso. Gli antibiotici possono uccidere – o comunque alterare l’equilibrio – dei batteri naturalmente presenti nel tratto gastrointestinale, nell’ apparato respiratorio, nel cavo orale, negli organi genitali e sulla cute,

Un esempio è quello degli effetti indesiderati a carico del tratto gastrointestinale indotti da molti antibiotici. Fra questi effetti ricordiamo nausea, vomito e diarrea, Quest’ultimo effetto avverso è dovuto all’alterazione dell’equilibrio della flora batterica intestinale; infatti, non è insolito che il medico – insieme alla terapia antibiotica – prescriva anche un trattamento a base di fermenti lattici,

  • Un altro effetto indesiderato dovuto all’ alterazione della flora batterica intestinale è la carenza vitaminica, causata dall’uccisione dei batteri responsabili della sintesi delle vitamine stesse.
  • Generalmente, questo inconveniente può essere superato con la somministrazione di vitamine.
  • L’alterazione della flora batterica nel corpo può anche favorire la proliferazione incontrollata di microorganismi non sensibili all’antibiotico somministrato, come batteri resistenti e funghi,

Alcuni di questi microorganismi – normalmente presenti nella flora batterica del corpo – possono diventare dannosi e molto pericolosi se proliferano senza controllo o se migrano in aree del corpo diverse da quelle in cui abitualmente vivono. Un esempio è quello della Candida albicans e di altri funghi appartenenti allo stesso genere.

Quanto costa il Rocefin con la ricetta?

TICKET: – 2 € per confezione fino a un massimo di 4 € per ricetta.1 € per confezione fino a un massimo di 3 € per ricetta:

per i pazienti esenti per patologia e malattie rare relativamente ai farmaci correlati alla patologia con redditi superiori a quelli previsti per l’esenzione totale (vedi categorie ESENTI) per gli invalidi civili con percentuale superiore ai 2/3 o con assegno di accompagnamento e per gli invalidi del lavoro con percentuale superiore ai 2/3, solo per gli antibiotici monodose, i medicinali a base di interferone a favore di soggetti affetti da epatite cronica e medicinali somministrati esclusivamente per fleboclisi (pluriprescrizione fino a 6 confezioni per ricetta)

Nel caso di medicinali non coperti da brevetto sottoposti al sistema del rimborso di riferimento, la quota fissa si somma all’eventuale differenza tra prezzo del farmaco e prezzo di rimborso.

Dove fare le punture di Rocefin?

3. Come viene somministrato Rocefin – Come prendere Rocefin: modo, dose e tempo di somministrazione Rocefin viene generalmente somministrato da un medico o da un infermiere tramite un’iniezione effettuata direttamente in un muscolo. Rocefin sarà preparato da un medico, un farmacista o un infermiere e non sarà miscelato, né le sarà somministrato contemporaneamente a iniezioni contenenti calcio.

Quante punture di Rocefin Per polmonite?

Posologia La dose varia in base alla gravità, al livello di sensibilità, al sito e al tipo d’infezione, all’età e alla funzionalità epato-renale del paziente. Le dosi raccomandate nelle tabelle seguenti sono le dosi generalmente raccomandate in queste indicazioni.

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento** Indicazioni
1-2 g Una volta al giorno Polmonite acquisita in comunità
Esacerbazioni acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva
Infezioni intraddominali
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
2 g Una volta al giorno Polmonite acquisita in ospedale
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
2-4 g Una volta al giorno Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
Endocardite batterica
Meningite batterica

Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandato. ** Nel caso di somministrazione a dosaggi superiori a 2 g al giorno, può essere considerata la somministrazione due volte al giorno (ogni 12 ore). Indicazioni per gli adulti e i bambini al di sopra di 12 anni di età (≥ 50 kg) che richiedono specifici schemi posologici: Otite media acuta Può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 1-2 g. Dati limitati suggeriscono che in caso di pazienti gravemente malati o in caso di fallimento della precedente terapia, Rocefin può risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 1-2 g per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 2 g in singola somministrazione preoperatoria. Gonorrea 500 mg somministrati come dose singola intramuscolare. Sifilide Le dosi generalmente raccomandate sono 500 mg-1 g una volta al giorno, da aumentare a 2 g una volta al giorno per la neurosifilide, per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce e tardiva ) 2 g una volta al giorno per 14-21 giorni. La durata raccomandata del trattamento è variabile e occorre fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Popolazione pediatrica Neonati, lattanti e bambini da 15 giorni di vita a 12 anni di età (< 50 kg) Ai bambini di peso corporeo pari o superiore a 50 kg deve essere somministrato il dosaggio abituale degli adulti.

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento** Indicazioni
50-80 mg/kg Una volta al giorno Infezioni intraddominali
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
Polmonite acquisita in comunità
Polmonite acquisita in ospedale
50-100 mg/kg (max 4 g) Una volta al giorno Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
80-100 mg/kg (max 4 g) Una volta al giorno Meningite batterica
100 mg/kg (max 4 g) Una volta al giorno Endocardite batterica

Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandato. ** Nel caso di somministrazione a dosaggi superiori a 2g al giorno, può essere considerata la somministrazione due volte al giorno (ogni 12 ore). Indicazioni per i neonati, i lattanti e i bambini da 15 giorni di vita a 12 anni (<50 kg) che richiedono specifici schemi posologici: Otite media acuta Per il trattamento iniziale dell'otite media acuta può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Dati limitati suggeriscono che in caso di bambini gravemente malati o in caso di fallimento della terapia iniziale, Rocefin può risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 50 mg/kg per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 50-80 mg/kg in singola somministrazione preoperatoria. Sifilide Le dosi generalmente raccomandate sono 75-100 mg/kg (max 4 g) una volta al giorno per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce e tardiva ) 50-80 mg/kg una volta al giorno per 14-21 giorni. La durata raccomandata del trattamento è variabile e occorre fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Neonati da 0 a 14 giorni di vita Rocefin è controindicato nei neonati prematuri fino a un'età post-mestruale di 41 settimane (età gestazionale + età cronologica).

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento Indicazioni
20-50 mg/kg Una volta al giorno Infezioni intraddominali
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
Polmonite acquisita in comunità
Polmonite acquisita in ospedale
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
50 mg/kg Una volta al giorno Meningite batterica
Endocardite batterica

Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandato. Non si deve eccedere la dose massima giornaliera di 50 mg/Kg. Indicazioni per i neonati di 0-14 giorni di vita che necessitano di specifici schemi posologici: Otite media acuta Per il trattamento iniziale dell’otite media acuta può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 20-50 mg/kg in singola somministrazione preoperatoria. Sifilide La dose generalmente raccomandata è 50 mg/kg una volta al giorno per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Durata della terapia La durata della terapia varia in relazione al decorso della malattia. Come per altre terapie antibiotiche, il trattamento con ceftriaxone deve essere continuato per 48-72 ore dopo lo sfebbramento del paziente o dopo la dimostrazione di eradicazione batterica. Pazienti anziani I dosaggi raccomandati per gli adulti non richiedono alcuna correzione nei pazienti anziani, a condizione che la funzionalità renale ed epatica sia soddisfacente. Pazienti con alterazione della funzionalità epatica Secondo i dati disponibili, in caso di alterazione della funzionalità epatica da lieve a moderata non vi è la necessità di correggere la dose, a condizione che la funzionalità renale non sia compromessa. Non vi sono dati provenienti da studi condotti su pazienti con grave alterazione della funzionalità epatica (vedere paragrafo 5.2). Pazienti con alterazione della funzionalità renale Nei pazienti con alterazione della funzionalità renale, non è necessario ridurre il dosaggio di ceftriaxone qualora la funzionalità epatica non sia compromessa. Soltanto in caso di insufficienza renale preterminale (clearance della creatinina < 10 ml/min) il dosaggio di ceftriaxone non deve superare i 2 g al giorno. Nei pazienti in dialisi non è richiesta una somministrazione supplementare dopo la dialisi. Ceftriaxone non viene rimosso durante il processo di dialisi peritoneale o emodialisi. Si consiglia un attento monitoraggio clinico della sicurezza e dell'efficacia. Pazienti con grave alterazione della funzionalità epatica e renale Nei pazienti che presentano un'alterazione sia della funzionalità renale sia della funzionalità epatica, si consiglia un attento monitoraggio clinico della sicurezza e dell'efficacia. Modo di somministrazione Rocefin può essere somministrato tramite iniezione intramuscolare profonda. Le iniezioni intramuscolari devono essere somministrate in profondità in un muscolo sufficientemente grande e non si deve iniettare più di 1 g nella stessa sede. Poiché si utilizza la lidocaina come solvente, la soluzione risultante non deve in alcun caso essere somministrata per via endovenosa (vedere paragrafo 4.3). Si devono tenere in considerazione le informazioni riportate nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto della lidocaina. Ceftriaxone è controindicato nei neonati (≤ 28 giorni) che necessitano (o che presumibilmente necessiteranno) del trattamento con soluzioni endovenose contenenti calcio, incluse infusioni continue contenenti calcio, per esempio per la nutrizione parenterale, in considerazione del rischio di formazione di precipitato di calcio-ceftriaxone (vedere paragrafo 4.3). Per la profilassi pre-operatoria delle infezioni nel sito operatorio, ceftriaxone deve essere somministrato 30-90 minuti prima dell'intervento chirurgico. Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

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Cosa prendere in caso di polmonite?

Farmaci – Abbiamo visto che, nella maggior parte dei casi, la polmonite dipende da infezioni batteriche o fungine: nel primo caso, la malattia viene curata con antibiotici mirati o a largo spettro. Quando la polmonite dipende da infezioni fungine, il paziente viene curato con antimicotici ; quando invece l’agente responsabile è un virus, si consiglia al malato di assumere ingenti quantità di liquidi ed eventualmente intraprendere un iter terapeutico basato sull’assunzione di farmaci antivirali,

Chiaramente, prima di assumere farmaci, il medico deve valutare il grado di gravità dell’infezione, la severità dei sintomi e lo stato di salute del paziente. Nelle forme più gravi di polmonite, può essere necessaria una terapia respiratoria di supporto; i farmaci antitussivi ed antidolorifici sono eventualmente utili per placare la tosse e per alleggerire il dolore.

Non abusare di antitussivi: la tosse, infatti, rappresenta un valido aiuto per favorire l’eliminazione del patogeno Di seguito sono riportate le classi di farmaci maggiormente impiegate nella terapia contro la polmonite, ed alcuni esempi di specialità farmacologiche; spetta al medico scegliere il principio attivo e la posologia più indicati per il paziente, in base alla gravità della malattia, allo stato di salute del malato ed alla sua risposta alla cura: Farmaci per la Cura della polmonite non complicata

  • Amoxicillina (es. Augmentin, Klavux): appartenente alla classe delle penicilline, la cura con il farmaco va protratta per 7-10 giorni, assunto alla posologia di 500 mg 3 volte al dì (in alternativa, assumere 875 mg di farmaco 2 volte al giorno).
  • Ampicillina (es. Ampilux, Amplital, Unasyn ) somministrare per via endovenosa 1-2 g di farmaco ogni 4-6 ore per 7-10 giorni. Spesse volte l’ampicillina dev’essere associata ad altri farmaci, in base alla natura dell’infezione.
  • Benzilpenicillina (es. Benzil B, Penicillina G) assumere 1-2 milioni di unità di farmaco per via endovenosa ogni 4 ore per una o due settimane, in base alla natura dell’infezione. In caso di severità assumere 250-500 mg di farmaco ogni 6 ore.
  • Telitromicina (es. Ketek ) il farmaco antibiotico (classe macrolidi ), reperibile in compresse da 400 mg, è indicato per la cura della polmonite di lieve o media entità, oltre ad essere utile anche per la cura delle faringite, Si raccomanda di assumere una compressa una volta al dì, prima o dopo i pasti, per 7-10 giorni.

I farmaci appena descritti sono generalmente utilizzati per la cura della polmonite non complicata in assenza di malattie polmonari precedenti. In caso di allergia alla penicillina, si raccomanda l’ eritromicina (es. Eritrocina, Eritro L, Lauromicina), la Claritromicina (es. Biaxin, Macladin, Klacid, Soriclar, Veclam ) o l’ azitromicina (es. Azitromicina, Zitrobiotic, Rezan, Azitrocin ).

Flucloxacillina (es. Flucacid, Liderclox, Nepenic): il farmaco è utilizzato in caso di sospetta o accertata polmonite da stafilococchi (es. polmonite morbillo -dipendente). Il trattamento farmacologico va protratto per 14-21 giorni.

Farmaci per la Cura della polmonite ad eziologia non conosciuta Quando si sospetta una polmonite ma la causa responsabile non è nota, il medico prescrive generalmente:

Cefuroxima (classe: cefalosporine, Es. Cefoprim, Tilexim, Zoref, Zinnat ): per la cura della polmonite non complicata, assumere il farmaco alla posologia di 750 mg per via endovenosa o intramuscolare ogni 8 ore. In caso di complicanze, assumere il farmaco alla posologia di 1,5 g, tre volte al dì. Quando si osserva un netto miglioramento dei sintomi, il medico può modificare la terapia parenterale, cosicché il paziente possa continuare l’assunzione del farmaco per via orale (250-500 mg per os ogni 8 ore per 7-21 giorni). La cefuroxima può essere anche associata all’ eritromicina, secondo quanto prescritto dal medico (in genere, la terapia associata dura 10 giorni).

In caso di sospetta infezione da Staphylococcus, associare anche flucloxacillina: protrarre la terapia per 14-21 giorni, anche per le infezioni da legionella, Farmaci per la Cura delle polmonite atipica

  • Eritromicina (es. Eritrocina, Eritro L, Lauromicina) somministrare questo farmaco (macrolide) alla posologia di 250-500 mg ogni 6 ore quando si tratta di una forma moderata di polmonite. Nel caso l’infezione al polmone fosse più grave, si raccomanda di somministrare il farmaco per via endovenosa alla posologia di 1-4 g frazionati in 4 dosi (ogni 6 ore).
  • Claritromicina (es. Biaxin, Macladin, Klacid, Soriclar, Veclam) si raccomanda di assumere il farmaco alla posologia di 250-500 mg ogni 12 ore (nel caso di sospetta infezione da Haemophilus influenzae, assumere 500 mg di farmaco). La terapia va protratta per 7-14 giorni nel caso di polmonite da pneumococco, e per 14-21 giorni quando la polmonite dipende da un’altra natura. Ad ogni modo, è bene ricordare che la durata della terapia va sempre stabilita dal medico sulla base del fattore eziologico e della severità dell’infezione.
  • Azitromicina (es. Azitromicina, Zitrobiotic, Rezan, Azitrocin ) questo macrolide si rivela particolarmente utile in caso di polmonite da legionella, Va somministrato per via endovenosa una volta al dì alla posologia di 500 mg. Dopo 2 giorni di terapia, assumere il farmaco per via orale (500 mg) una volta al dì per 7-10 giorni.
  • Rifampicina (es. Rifampic) in caso di polmonite da legionella, assumere l’antibiotico alla posologia di 600 mg per via orale o per endovena. È possibile associare l’eritromicina. Consultare il medico.
  • Tetraciclina (es. Tetrac C, Pensulvit, Ambramicina ) in caso di coinfezione da clamidia o Mycoplasma, nell’ambito dell’ influenza, assumere il farmaco alla posologia di 500 mg ogni 6 ore per 10-21 giorni, in base alla natura dell’infezione.
  • Cefotaxima (es. Cefotaxima, Aximad, Lirgosin) in caso di polmonite da Pseudomonas, assumere questo antibiotico (cefalosporina) per via endovenosa o intramuscolare (1-2 g) ogni 6-8 ore. Non superare i 2 grammi e.v. ogni 4 ore. La durata della terapia è di 7-21 giorni.

N.B. è importante portare a termine la terapia anche quando i sintomi scompaiono dopo alcuni giorni: questa prassi è fondamentale per abbattere il rischio di ricadute e lo sviluppo di resistenza agli antibiotici, Sussidi terapeutici per alleggerire i sintomi da polmonite: Antidolorifici : si rivelano particolarmente utili per placare il dolore derivato dalla polmonite e per sfiammare.

  • Naprossene (es. Aleve, Naprorex): si consiglia di assumere una capsula da 550 mg due volte al dì (ogni 12 ore, salvo ulteriori indicazioni del medico), al bisogno.
  • Ibuprofene (es. Brufen, Kendo, Moment ): assumere per os da 200 a 400 mg di principio attivo (compresse, bustine effervescenti) ogni 4-6 ore, al bisogno. In alcuni casi, l’analgesico può essere somministrato per via endovenosa (da 400 a 800 mg ogni 6 ore).
  • Paracetamolo (o acetaminofene, es. Tachipirina, Efferalgan, Sanipirina) per dolori acuti di polmonite associati ad alterazione della temperatura corporea, Assunto per via orale sotto forma di compresse, sciroppo, bustine effervescenti, o supposte, il farmaco viene generalmente somministrato alla posologia di 325 – 650 mg ogni 4-6 ore per 6-8 giorni consecutivi, al fine di abbassare la febbre,

Antitussivi : utili per diminuire la tosse, che spesso accompagna la polmonite. Anche se già osservato in precedenza, è bene ricordare che in caso di polmonite, i farmaci antitussivi non devono essere assunti in eccessiva quantità, poiché la tosse è un meccanismo difensivo che coadiuva l’organismo ad eliminare il patogeno responsabile dell’infezione.

Ad esempio, può essere utile il Destrometorfano (Es. Aricodiltosse, Bisolvon Tosse, Ozopulmin): il farmaco viene in genere somministrato sotto forma di sciroppi o compresse, alla posologia di 15-60 mg per 2-3 volte al giorno. Non superare i 120 mg al dì. Alla dose di 200-300 mg al giorno il farmaco crea allucinazioni visive e possibile alterazione del ritmo cardiaco,

Tra i rimedi naturali contro la tosse, si ricordano il miele, l’estratto di acacia e la liquirizia, utili per esercitare un’azione antitussigena-periferica nel contesto della polmonite.

Quanti giorni Rocefin per bronchite?

Le domande su Bronchite acuta e cronica: sintomi, tosse, terapie, antibiotici – Pag.52. Probabilmente è Rocefin; vedrà che nel giro di 2-3 giorni andrà molto meglio. Le raccomando di osservare scrupolosamente la prescrizione, non interrompendo prima del prescritto la cura.

Quante siringhe di Rocefin si possono fare?

Indicazioni per i neonati, i lattanti e i bambini da 15 giorni di vita a 12 anni (<50 kg) che richiedono specifici schemi posologici: - Otite media acuta Per il trattamento iniziale dell'otite media acuta può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Dati limitati suggeriscono che in caso di bambini gravemente malati o in caso di fallimento della terapia iniziale, Rocefin può risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 50 mg/kg per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 50-80 mg/kg in singola somministrazione preoperatoria. Sifilide Le dosi generalmente raccomandate sono 75-100 mg/kg (max 4 g) una volta al giorno per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce e tardiva ) 50-80 mg/kg una volta al giorno per 14-21 giorni. La durata raccomandata del trattamento è variabile e occorre fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Neonati da 0 a 14 giorni di vita Rocefin è controindicato nei neonati prematuri fino a un'età post-mestruale di 41 settimane (età gestazionale + età cronologica).

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento Indicazioni
20-50 mg/kg Una volta al giorno Infezioni intraddominali
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
Polmonite acquisita in comunità
Polmonite acquisita in ospedale
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
50 mg/kg Una volta al giorno Meningite batterica
Endocardite batterica
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Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandata. Non si deve eccedere la dose massima giornaliera di 50 mg/Kg.

Quante punture di Rocefin Per polmonite?

Posologia La dose varia in base alla gravità, al livello di sensibilità, al sito e al tipo d’infezione, all’età e alla funzionalità epato-renale del paziente. Le dosi raccomandate nelle tabelle seguenti sono le dosi generalmente raccomandate in queste indicazioni.

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento** Indicazioni
1-2 g Una volta al giorno Polmonite acquisita in comunità
Esacerbazioni acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva
Infezioni intraddominali
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
2 g Una volta al giorno Polmonite acquisita in ospedale
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
2-4 g Una volta al giorno Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
Endocardite batterica
Meningite batterica

Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandato. ** Nel caso di somministrazione a dosaggi superiori a 2 g al giorno, può essere considerata la somministrazione due volte al giorno (ogni 12 ore). Indicazioni per gli adulti e i bambini al di sopra di 12 anni di età (≥ 50 kg) che richiedono specifici schemi posologici: Otite media acuta Può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 1-2 g. Dati limitati suggeriscono che in caso di pazienti gravemente malati o in caso di fallimento della precedente terapia, Rocefin può risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 1-2 g per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 2 g in singola somministrazione preoperatoria. Gonorrea 500 mg somministrati come dose singola intramuscolare. Sifilide Le dosi generalmente raccomandate sono 500 mg-1 g una volta al giorno, da aumentare a 2 g una volta al giorno per la neurosifilide, per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce e tardiva ) 2 g una volta al giorno per 14-21 giorni. La durata raccomandata del trattamento è variabile e occorre fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Popolazione pediatrica Neonati, lattanti e bambini da 15 giorni di vita a 12 anni di età (< 50 kg) Ai bambini di peso corporeo pari o superiore a 50 kg deve essere somministrato il dosaggio abituale degli adulti.

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento** Indicazioni
50-80 mg/kg Una volta al giorno Infezioni intraddominali
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
Polmonite acquisita in comunità
Polmonite acquisita in ospedale
50-100 mg/kg (max 4 g) Una volta al giorno Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
80-100 mg/kg (max 4 g) Una volta al giorno Meningite batterica
100 mg/kg (max 4 g) Una volta al giorno Endocardite batterica

Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandato. ** Nel caso di somministrazione a dosaggi superiori a 2g al giorno, può essere considerata la somministrazione due volte al giorno (ogni 12 ore). Indicazioni per i neonati, i lattanti e i bambini da 15 giorni di vita a 12 anni (<50 kg) che richiedono specifici schemi posologici: Otite media acuta Per il trattamento iniziale dell'otite media acuta può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Dati limitati suggeriscono che in caso di bambini gravemente malati o in caso di fallimento della terapia iniziale, Rocefin può risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 50 mg/kg per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 50-80 mg/kg in singola somministrazione preoperatoria. Sifilide Le dosi generalmente raccomandate sono 75-100 mg/kg (max 4 g) una volta al giorno per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce e tardiva ) 50-80 mg/kg una volta al giorno per 14-21 giorni. La durata raccomandata del trattamento è variabile e occorre fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Neonati da 0 a 14 giorni di vita Rocefin è controindicato nei neonati prematuri fino a un'età post-mestruale di 41 settimane (età gestazionale + età cronologica).

Dosaggio di ceftriaxone* Frequenza del trattamento Indicazioni
20-50 mg/kg Una volta al giorno Infezioni intraddominali
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
Infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite)
Polmonite acquisita in comunità
Polmonite acquisita in ospedale
Infezioni delle ossa e delle articolazioni
Trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un’infezione batterica
50 mg/kg Una volta al giorno Meningite batterica
Endocardite batterica

Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell’intervallo di dose raccomandato. Non si deve eccedere la dose massima giornaliera di 50 mg/Kg. Indicazioni per i neonati di 0-14 giorni di vita che necessitano di specifici schemi posologici: Otite media acuta Per il trattamento iniziale dell’otite media acuta può essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 20-50 mg/kg in singola somministrazione preoperatoria. Sifilide La dose generalmente raccomandata è 50 mg/kg una volta al giorno per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Durata della terapia La durata della terapia varia in relazione al decorso della malattia. Come per altre terapie antibiotiche, il trattamento con ceftriaxone deve essere continuato per 48-72 ore dopo lo sfebbramento del paziente o dopo la dimostrazione di eradicazione batterica. Pazienti anziani I dosaggi raccomandati per gli adulti non richiedono alcuna correzione nei pazienti anziani, a condizione che la funzionalità renale ed epatica sia soddisfacente. Pazienti con alterazione della funzionalità epatica Secondo i dati disponibili, in caso di alterazione della funzionalità epatica da lieve a moderata non vi è la necessità di correggere la dose, a condizione che la funzionalità renale non sia compromessa. Non vi sono dati provenienti da studi condotti su pazienti con grave alterazione della funzionalità epatica (vedere paragrafo 5.2). Pazienti con alterazione della funzionalità renale Nei pazienti con alterazione della funzionalità renale, non è necessario ridurre il dosaggio di ceftriaxone qualora la funzionalità epatica non sia compromessa. Soltanto in caso di insufficienza renale preterminale (clearance della creatinina < 10 ml/min) il dosaggio di ceftriaxone non deve superare i 2 g al giorno. Nei pazienti in dialisi non è richiesta una somministrazione supplementare dopo la dialisi. Ceftriaxone non viene rimosso durante il processo di dialisi peritoneale o emodialisi. Si consiglia un attento monitoraggio clinico della sicurezza e dell'efficacia. Pazienti con grave alterazione della funzionalità epatica e renale Nei pazienti che presentano un'alterazione sia della funzionalità renale sia della funzionalità epatica, si consiglia un attento monitoraggio clinico della sicurezza e dell'efficacia. Modo di somministrazione Rocefin può essere somministrato tramite iniezione intramuscolare profonda. Le iniezioni intramuscolari devono essere somministrate in profondità in un muscolo sufficientemente grande e non si deve iniettare più di 1 g nella stessa sede. Poiché si utilizza la lidocaina come solvente, la soluzione risultante non deve in alcun caso essere somministrata per via endovenosa (vedere paragrafo 4.3). Si devono tenere in considerazione le informazioni riportate nel Riassunto delle caratteristiche del prodotto della lidocaina. Ceftriaxone è controindicato nei neonati (≤ 28 giorni) che necessitano (o che presumibilmente necessiteranno) del trattamento con soluzioni endovenose contenenti calcio, incluse infusioni continue contenenti calcio, per esempio per la nutrizione parenterale, in considerazione del rischio di formazione di precipitato di calcio-ceftriaxone (vedere paragrafo 4.3). Per la profilassi pre-operatoria delle infezioni nel sito operatorio, ceftriaxone deve essere somministrato 30-90 minuti prima dell'intervento chirurgico. Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Quante Rocefin per bronchite?

Posologia e dosaggio – Sarà il medico a stabilire la dose di Rocefin più appropriata per il paziente, in base a:

gravità e tipo di infezione, eventuale trattamento concomitante con altri antibiotici, caratteristiche cliniche del paziente (peso, età, grado di funzionamento dei reni e del fegato).

Anche la durata della terapia dipende dal tipo di infezione.

Adulti, anziani e bambini di età pari o superiore a 12 anni con un peso corporeo pari o superiore a 50 chilogrammi (kg): da 1 a 2 g una volta al giorno a seconda della gravità e del tipo di infezione. In caso di infezione grave può essere somministrata una dose più alta (fino a 4 g al giorno). Quando la dose giornaliera è superiore a 2 g, si può assumere come dose singola una volta al giorno o come due dosi separate. Neonati, lattanti e bambini da 15 giorni a 12 anni d’età con un peso corporeo inferiore a 50 kg: 50-80 mg di Rocefin una volta al giorno per ogni kg di peso corporeo del bambino a seconda della gravità e del tipo di infezione. In caso di infezione grave può essere prescritta una una dose più alta partendo, da 100 mg per ogni kg di peso corporeo fino a un massimo di 4 g al giorno. Se la dose giornaliera è superiore a 2 g, si può somministrare come dose singola una volta al giorno o come due separate dosi. Neonati (0-14 giorni di vita): 20-50 mg Rocefin una volta al giorno per ogni kg di peso corporeo del neonato a seconda della gravità e del tipo di infezione. La dose massima giornaliera non deve superare i 50 mg per ogni kg di peso corporeo del neonato.

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