Vertiserc A Cosa Serve?
Elvira Olguin
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Contents
- 0.1 Qual è il miglior farmaco per le vertigini?
- 0.2 Cosa fa Vertiserc?
- 0.3 Quanto tempo impiega Vertiserc a fare effetto?
- 0.4 Quanto tempo bisogna prendere Vertiserc?
- 0.5 Come capire se le vertigini sono da cervicale?
- 1 Come capire se le vertigini dipendono dall’orecchio?
- 2 Quali possono essere le cause delle vertigini?
- 3 Quali farmaci possono causare le vertigini?
Qual è il miglior farmaco per le vertigini?
Tra i farmaci, uno dei più usati è la proclorperazina (Stemetil®), che contribuisce ad alleviare i sintomi delle vertigini e della nausea, così come la cinnarizina e simili.
Cosa fa Vertiserc?
Perch si usa Vertiserc? A cosa serve? Vertiserc è indicato per la Sindrome di Ménière i cui sintomi principali includono vertigini (con nausea e vomito), progressiva perdita dell’udito e tinnito.
Quanto tempo impiega il Microser a fare effetto?
Nell’uomo il prodotto è assorbito rapidamente per somministrazione orale e raggiunge il picco ematico entro la terza ora. La maggior parte della dose somministrata per via orale è escreta con le urine in forma di metabolita: acido 2-piridil acetico e l’eliminazione è pressoché completa nelle 24 ore.
Quanto tempo impiega Vertiserc a fare effetto?
Dopo somministrazione orale di betaistina, la concentrazione plasmatica (e urinaria) del 2-PAA raggiunge il suo massimo 1 ora dopo l’assunzione e diminuisce con un’emivita di circa 3,5 ore.
Quanto tempo bisogna prendere Vertiserc?
Per quanto tempo si può prendere? Potrebbe essere necessario assumere Vertiserc per un lungo periodo, ad esempio diversi mesi o anni, per prevenire i sintomi della malattia di Ménière.
Come capire se le vertigini sono da cervicale?
Che cos’è la vertigine cervicale? – Si tratta di una sensazione non specifica di alterazione dell’orientamento nello spazio e dello squilibrio che origina da un’attività afferente anormale dal collo. Le persone con vertigini cervicali di solito lamentano vertigini aggravate dai movimenti della testa accompagnati da dolore alla cervicale e mal di testa.
Una persona può sentirsi come se il mondo ruotasse attorno a sè, come se stesse girando, pur stando ferma. Per capire la sensazione che si prova basta iniziare a girare su sè stessi in tondo e fermarsi Sembra che il mondo continui a girare, ma noi siamo fermi. Le vertigini si verificano spesso a causa di un problema all’orecchio interno o di altre condizioni, che possono compromettere i sistemi di equilibrio del corpo.
Quando parliamo in maniera specifica di vertigini cervicali ci riferiamo a problematiche del collo. La vertigine cervicale stessa è generalmente un sintomo di un problema di fondo alle strutture anatomiche della cervicale. Una persona sperimenterà spesso sintomi di vertigini dopo un evento scatenante, un trauma, in genere provocato da una rotazione o inclinazione improvvisa della testa come il colpo di frusta,
perdita di coordinazione perdita di equilibrio mal di testa mal d’orecchio ronzio nelle orecchie nausea vomito difficoltà di concentrazione
I sintomi possono peggiorare in alcune persone dopo l’esercizio fisico o dopo avvenimenti minori come starnuti o l’ alzarsi troppo in fretta. la Labirintite ha sintomi simili a quello delle vertigini cervicali, ma è causata da un disturbo dell’orecchio interno, Diversi fattori possono causare questa condizione, tra cui infezioni e virus. A differenza della vertigine si tratta di un evento acuto, che si risolve nel giro di giorni o settimane grazie al trattamento farmacologico.
Come capire se le vertigini dipendono dall’orecchio?
Spesso possono essere confusi per semplici vertigini, ma una visita presso un otorino competente, permetterà di chiarire di quale patologia si tratta: se nell’orecchio sono presenti batteri si tratta di labirintite, mentre se le parti dell’orecchio sono sane si tratta di vertigini.
Perché la cervicale fa venire le vertigini?
Cosa sono le vertigini da cervicale – Per vertigine non si intende necessariamente la sensazione di vedere il mondo sottosopra o di avvertire difficoltà nell’equilibrio: “Spesso – spiega il dottore – i pazienti lamentano una sensazione di testa svuotata, accompagnata da improvvisi capogiri.
La vertigine deriva da una posizione anomala del capo rispetto al corpo e dal fatto che i recettori otolitici dell’orecchio, risentendo dello stato di contrattura dei muscoli del collo, inducono a questa sensazione di galleggiamento”. Il sistema otolitico, infatti, oltre a registrare il senso di posizione della testa, contribuisce a dare stabilità al capo e allo sguardo.
“Vi è una forte connessione tra l’equilibrio nell’orecchio e i sensori dislocati nei muscoli, articolazioni cervicali e i legamenti del collo. È per questo motivo – continua lo specialista – che la vertigine è sempre legata a una contrattura muscolare e tende a scomparire quando si risolve questa problematica”.
Cosa fare per far passare le vertigini?
Vertigini: disturbi, cause e cura Dettagli Pubblicato: 17 Maggio 2018 – Ultimo aggiornamento: 05 Marzo 2020 Le vertigini sono un sintomo, piuttosto che una condizione patologica. In genere, sono provocate da problemi dell’equilibrio che coinvolgono il funzionamento dell’orecchio interno, ma possono anche essere determinate da problemi che insorgono in alcune parti del cervello.
Le vertigini provocano la sensazione che la persona, o l’ambiente circostante, si stia muovendo o stia ruotando. Questa percezione può essere lieve, oppure così forte da non consentire di mantenere l’equilibrio e di svolgere le attività quotidiane. A seconda della causa scatenante delle vertigini, possono comparire altri disturbi (sintomi), come, ad esempio, temperatura elevata, ronzio nelle orecchie (tinnito o ), perdita dell’udito.
Gli attacchi di vertigini possono manifestarsi improvvisamente e durare da pochi secondi ad alcune ore; vertigini più gravi possono durare per giorni o mesi. La presenza costante di vertigini può rendere la vita di tutti i giorni molto difficile. Nella maggior parte dei casi le vertigini migliorano e scompaiono senza cure.
Se si ripetono episodi di vertigini che influenzano la vita quotidiana si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base per accertarne la causa. La vertigine è un segnale (sintomo) di diverse malattie o condizioni patologiche. Esistono due tipi di vertigini, note come periferiche e centrali a seconda della causa.
Vertigini periferiche La vertigine periferica è il tipo più comune ed è causata da una alterazione dell’orecchio interno (vestibolo) che è l’organo dell’equilibrio. Le cause più comuni includono:
- cambiamenti nella posizione della testa (vertigine posizionale parossistica benigna)
- ferite alla testa
- dell’orecchio interno (labirintite)
- del nervo vestibolare (neuronite vestibolare)
- malattia di Ménière
- assunzione di alcuni farmaci
Vertigine posizionale parossistica benigna È una delle cause più comuni delle vertigini e si caratterizza per brevi episodi di vertigini che durano circa 15-30 secondi, provocati dai cambiamenti di posizione della testa (per esempio, alzandosi, piegandosi, o girandosi nel letto).
- Si ritiene che si scateni quando i cristalli di ossalato di calcio (), che sono contenuti nell’orecchio interno e controllano i movimenti della testa, si spostano verso la parte posteriore e interna del canale auricolare (canali semicircolari).
- Gli attacchi di vertigini possono essere ripetuti e, spesso, sono accompagnati da nausea, sebbene il sia raro.
Durante questo tipo di vertigini gli occhi si muovono in modo ritmico e incontrollabile (nistagmo).
- Ferite alla testa
- La vertigine può talvolta svilupparsi dopo un trauma cranico.
- Labirintite
La labirintite è un’di una parte dell’orecchio interno (il labirinto). Quando ciò accade, le informazioni che raggiungono il cervello sono diverse da quelle inviate da orecchi e occhi sani; i segnali disturbati causano vertigini e capogiri. La labirintite è solitamente causata da un’infezione virale, come il comune o l’, che si diffonde nel labirinto.
- Più raramente, è provocata da un’infezione batterica.
- Le vertigini causate da labirintite possono essere accompagnate da nausea,, perdita dell’udito, tinnito () e, talvolta, alta e,
- Neuronite vestibolare La neuronite vestibolare, nota anche come neurite vestibolare, è causata dall’infiammazione del nervo vestibolare (uno dei nervi dell’orecchio responsabile dello stato dell’equilibrio).
In alcuni casi anche il labirinto può essere infiammato. Si ritiene che sia causata da un’infezione virale. Di solito si scatena improvvisamente e può causare altri disturbi, come instabilità, nausea e vomito. Generalmente non si hanno problemi di udito.
Può durare poche ore o giorni, ma possono essere necessarie diverse settimane per ristabilirsi completamente. Malattia di Ménière È una che colpisce l’orecchio interno. Un episodio tipico può iniziare con una sensazione di pressione nell’orecchio, con la percezione di ronzii (acufeni) e con diminuzione dell’udito, seguiti da vertigini gravi, spesso accompagnate da nausea e vomito.
Gli episodi di vertigini possono durare due o tre ore e ripetersi nel tempo, intervallati da lunghi periodi di benessere. Medicazioni Le vertigini possono verificarsi come effetto indesiderato (effetto collaterale) di alcuni tipi di, Per questo è consigliabile consultare il fornito con il farmaco per vedere se le vertigini siano elencate come possibili effetti collaterali.
- , un forte mal di testa che di solito è avvertito come un dolore pulsante nella parte anteriore o su un lato della testa, particolarmente comune nei giovani
- , una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale (il cervello e il midollo spinale)
- , raro tumore cerebrale benigno che interessa il nervo acustico, il nervo responsabile della percezione uditiva e dell’equilibrio
- o cerebrale
- (TIA) o – che provoca l’interruzione di una parte del flusso di sangue al cervello
- assunzione di alcuni tipi di farmaci
Per accertare le vertigini il medico curante eseguirà alcuni controlli e chiederà informazioni circa:
- disturbi (sintomi) associati al primo episodio di vertigini, per esempio, la sensazione di essere storditi o che l’ambiente circostante ruoti
- presenza di altri disturbi, come perdita dell’udito, ronzii nell’orecchio (), nausea, o sensazione di pressione nell’orecchio
- frequenza e durata delle vertigini
- influenza delle vertigini sulle attività quotidiane, ad esempio se si è, o meno, in grado di camminare durante un episodio di vertigini
- fattori che scatenano i disturbi o li peggiorano, come muovere la testa in una particolare direzione
- elementi che migliorano i disturbi
Il medico di base potrà anche effettuare una visita medica per verificare la presenza di eventuali malattie che potrebbero causare le vertigini. Potrà controllare l’equilibrio o provare a scatenare le vertigini chiedendo di spostarsi rapidamente da una posizione seduta a una posizione sdraiata.A seconda del tipo di disturbo comparso potrà consigliare di rivolgersi a uno specialista per ulteriori esami.
- In caso di acufene (ronzio nelle orecchie) e perdita dell’udito, il suo medico di base potrà prescrivere una visita dall’otorinolaringoiatra, medico specialista in malattie che interessano l’orecchio, il naso o la gola.
- Oppure potrà consigliare di rivolgersi a un neurologo, medico specialista nella cura delle malattie che interessano il sistema nervoso.
La cura delle vertigini dipende dalla causa e dalla gravità dei disturbi. Esistono trattamenti specifici per alcuni tipi di vertigini. Per esempio, una serie di semplici movimenti della testa (nota come manovra di Epley) è utilizzata per trattare la vertigine posizionale parossistica benigna.
- I farmaci possono aiutare nelle fasi iniziali e nella maggior parte dei casi di vertigini.
- Molte persone con vertigini traggono vantaggio dalla riabilitazione vestibolare, che consiste in una serie di esercizi studiati per le persone che soffrono di capogiri e problemi di equilibrio.
- Per alleviare le vertigini e ridurre il numero di attacchi, vi sono alcuni accorgimenti da seguire:
- rilassarsi in posizione distesa, in una stanza tranquilla e buia per ridurre la sensazione di rotazione
- dormire con la testa leggermente sollevata, su due o più cuscini
- alzarsi lentamente dal letto, sedersi sul bordo del letto per un minuto circa prima di alzarsi in piedi
- sedersi immediatamente quando si hanno le vertigini
- evitare di chinarsi per raccogliere oggetti
- evitare di allungare il collo, ad esempio quando si vuole raggiungere uno scaffale alto
- muovere la testa lentamente e con attenzione, durante le attività quotidiane
- utilizzare un bastone da passeggio, se si è a rischio di caduta
- cercare di evitare, poiché l’ansia può peggiorare le vertigini
Labirintite La labirintite, di solito, è causata da un’ virale e si risolve da sola senza bisogno di cure. Nei rari casi in cui la labirintite è causata da un’infezione batterica, possono essere prescritti, La labirintite può anche essere curata con la riabilitazione vestibolare.
- Neuronite vestibolare I disturbi (sintomi) della neuronite vestibolare spesso migliorano senza cure dopo diverse settimane.
- Tuttavia, potrebbe essere necessario stare a riposo a letto se i disturbi sono gravi.
- Si consiglia di andare dal proprio medico curante se i disturbi peggiorano o non migliorano dopo una settimana.
La neuronite vestibolare può anche essere curata con la riabilitazione vestibolare e i farmaci. Vertigine posizionale parossistica benigna Come la neuronite vestibolare, la vertigine posizionale parossistica benigna spesso si risolve da sola dopo diverse settimane o mesi.Può essere curata utilizzando una procedura chiamata manovra di Epley,
- Consiste nell’esecuzione di quattro movimenti separati della testa per riposizionare i cristalli () che causano vertigini in un punto in cui non possono più causare disturbi.
- Durante i movimenti si possono manifestare vertigini.
- Poco dopo l’esecuzione della manovra di Epley i disturbi dovrebbero migliorare, anche se a volte possono essere necessarie fino a due settimane per una completa guarigione.
Malattia di Ménière Esistono diverse possibilità di cura per le vertigini e gli altri disturbi causati da questa malattia. Esse includono:
- dieta, in particolare una dieta a basso contenuto di per ridurre la pressione dei fluidi dell’orecchio interno
- farmaci (, )
- terapie per la cura dell’ (ronzio nelle orecchie)
- utilizzo di apparecchi acustici per la perdita dell’udito
- fisioterapia per i problemi dell’equilibrio
- cura dei disturbi indotti dalla malattia di Ménière, come, ansia e depressione
Vertigini centrali Se il medico di base sospetta la presenza di vertigini centrali, può consigliare di rivolgersi a uno specialista neurologo o otorinolaringoiatra. Nel caso la vertigine sia causata da, la cura adeguata potrebbe alleviare la sofferenza.
Riabilitazione vestibolare La riabilitazione vestibolare ha l’obiettivo di abolire, o ridurre, i disturbi dell’equilibrio. È finalizzata, in funzione delle malattie in atto, a riprogrammare l’apparato dell’equilibrio per far sì che il cervello possa utilizzare non il sistema vestibolare (mal funzionante) ma, al suo posto, altri sistemi sensoriali.
Consiste nell’esecuzione di un programma particolare di esercizi con il quale si insegna al cervello a utilizzare la vista e la percezione della posizione del corpo nello spazio (propriocettività) per il mantenimento dell’equilibrio. Facendo affidamento su altri segnali il cervello minimizza le vertigini e contribuisce a mantenere l’equilibrio.
Il programma di riabilitazione vestibolare è gestito dal fisioterapista che si avvale di tutta una serie di esercizi, condizionamenti e comportamenti per sostituire il sistema vestibolare mal funzionante. Farmaci I farmaci possono essere usati per curare gli episodi di vertigini causati dalla neuronite vestibolare o dalla malattia di Ménière.
Possono anche essere impiegati per le vertigini centrali o le vertigini con una causa sconosciuta.I due tipi di farmaci che vengono prescritti più frequentemente sono:
- antiemetici, utilizzati per alleviare la nausea e il
- , utilizzati per ridurre l’aumento di pressione nell’orecchio interno
Sicurezza Se si soffre di vertigini, ci sono alcuni problemi di sicurezza da considerare. Per esempio:
- informare il datore di lavoro se si svolge un’attività che comporta l’uso di macchinari o richiede di salire/scendere le scale
- avere consapevolezza di essere a maggior rischio di cadute
Le vertigini possono anche influenzare la capacità di guida. Bisognerebbe evitare di guidare se si sono manifestati episodi recenti di vertigini e c’è la possibilità che si ripetano. Prossimo aggiornamento: 5 Marzo 2022 : Vertigini: disturbi, cause e cura
Cosa fare quando gira la testa per la cervicale?
Cervicale e vertigini: ecco i rimedi – Se accusi i sintomi di cui ti parlavo sopra, devi certamente rivolgerti a un medico per ricevere come prima cosa un’adeguata terapia farmacologica, In questi casi, vengono generalmente prescritti miorilassanti, antinfiammatori non steroidei, cortisone ed eventuale immobilizzazione del collo.
- Tutto ciò ti aiuta a uscire dalla fase acuta, ma non si tratta certamente di una soluzione risolutiva,
- Per risolvere definitivamente le vertigini da cervicale, è fondamentale risalire all’origine del disturbo : Sei stato vittima di un trauma cranico o di un colpo di frusta? Soffri di artrosi cervicale? Hai un’ernia? O magari adotti posture scorrette nell’arco della giornata? Rispondere a queste domande è essenziale per impostare il corretto recupero che generalmente si fonda su un percorso fisioterapico dalla duplice azione.
Da una parte, si lavora sulla sintomatologia e dall’altra sulla postura al fine di correggere gli atteggiamenti all’origine dei sintomi e dello stato infiammatorio.
Che cosa è la sindrome di Ménière?
La malattia di Ménière è una patologia dell’orecchio interno, che causa vertigine, nausea, ipoacusia neurosensoriale fluttuante e acufeni. Non esiste un esame diagnostico affidabile. Le vertigini e la nausea sono trattate sintomaticamente con anticolinergici o benzodiazepine durante gli attacchi acuti.
- Diuretici e una dieta iposodica, trattamento di prima linea, spesso riducono la frequenza e l’intensità degli episodi.
- Per i casi gravi o refrattari, il sistema vestibolare può essere ablato con gentamicina topica (labirintectomia chimica) o con un intervento chirurgico.
- Nella malattia di Ménière, i cambiamenti di pressione e volume nell’endolinfa labirintica influiscono sulla funzione dell’orecchio interno.
La causa dell’accumulo di endolinfa è sconosciuta. I fattori di rischio comprendono un’anamnesi familiare di malattia di Ménière, preesistenti patologie autoimmuni, allergie, traumi cranici o all’orecchio, e, molto raramente, sifilide. Il picco di incidenza si ha tra i 20 e i 50 anni.
Cosa fa la betaistina?
Questo medicinale agisce aumentando il flusso di sangue nell’orecchio interno. Questo riduce l’aumento della pressione. se è allergico (ipersensibile) alla betaistina dicloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti di Betaistina Accord (vedere paragrafo 6, Contenuto della confezione e altre informazioni).
Perché si prende Microser?
Cos’è Microser – Microser è un farmaco che appartiene al gruppo di medicinali noti come analoghi dell’istamina, a base di betaistina, indicato negli adulti per la cura dei sintomi causati dalla sindrome di Ménière, agendo su vertigini, capogiri e perdita di equilibrio.
Perché non passano le vertigini?
Neurite vestibolare e labirintite: quando le vertigini durano a lungo Può comparire all’improvviso e in modo inaspettato, e durare anche diversi giorni. È la sensazione che “tutto giri” data dalla vertigine che può scatenarsi quando si infiamma una delle strutture deputate al mantenimento dell’equilibrio,
« L’otorinolaringoiatra ha un ruolo fondamentale nella valutazione del paziente con vertigini, Sebbene ormai si sia abbastanza diffuso il concetto di vertigini posizionali (le cupolitiasi o canalolitiasi, condizioni in cui le vertigini sono scatenate dall’erroneo posizionamento di sassolini chiamati “otoliti”), c’è ancora molta confusione su quelle che normalmente vengono definite labirintiti.
Spesso infatti con il termine ” labirintite ” si indicano, erroneamente, tutte le vertigini di lunga durata, In realtà – dice la di Humanitas San Pio X – la labirintite si verifica in pochi casi ed è diagnosticabile con sicurezza soltanto quando è la diretta conseguenza di una infezione (virale o batterica) dell’orecchio medio, come ad esempio un’ otite media acuta purulenta,
Nel caso in cui le vertigini insorgano improvvisamente da una situazione di completo benessere e si protraggano per oltre 24 ore, eventualmente associate a perdita dell’udito, siamo più verosimilmente di fronte ad una neurite vestibolare, ovvero un danno del nervo vestibolare, che può essere riconducibile a diverse cause».
In genere, le vertigini (che sono tipicamente oggettive, ovvero il paziente ha l’impressione di veder girare tutto intorno a sé) possono accompagnarsi anche a:
acufeni stordimento nausea vomito febbre mal d’orecchio aumento della salivazione malessere psicologico (ansia, attacchi di panico, paura, tremore, tachicardia, respiro affannato, depressione)
È importante ricordare che questi disturbi possono colpire non solo l’adulto, ma anche il bambino e l’anziano, e soprattutto possono confondersi con altri disturbi che nulla hanno a che fare con l’orecchio. Per tale ragione non solo non devono essere sottovalutati, ma devono essere studiati in tempi rapidi, anche per evitare l’aggravamento dell’eventuale ulteriore patologia scatenante la vertigine.
Quanto tempo ci vuole per guarire dalle vertigini?
Vertigine Parossistica Posizionale Benigna: Come si Cura? – In genere, le persone con vertigine parossistica posizionale guariscono spontaneamente nel giro di diverse settimane o mesi. Secondo gli esperti, la risoluzione delle VPPB è legata alla dissoluzione dei cristalli di carbonato di calcio, circolanti nei canali semicircolari dell’apparato vestibolare.
Alzarsi lentamente dal letto. Evitare di rivolgere lo sguardo verso l’alto, quindi evitare attività che possono indurre a compiere tale gesto. Sottoporsi alla manovra di Epley, La manovra di Epley consiste nell’esecuzione di 4 specifici movimenti della testa, il cui scopo è muovere i cristalli di carbonato di calcio e posizionarli in punti tali da risultare innocui (o comunque meno influenti) dal punto di vista sintomatico. Se la manovra di Epley ha scarsi risultati o è ineseguibile per problemi al collo da parte del paziente, praticare gli esercizi di Brandt-Daroff,
Se la manovra di Epley e gli esercizi di Brandt-Daroff sono inefficaci, se i sintomi non accennano a migliorare e se compaiono altri disturbi ancora, è opportuno rivolgersi nuovamente allo specialista e affidarsi alle sue indicazioni.
Quanto dura la sindrome di Ménière?
Si tratta di una condizione gravemente invalidante. L’alterazione dell’equilibrio provocata dalla sindrome di Ménière, infatti, e i sintomi associati, peggiorano la qualità di vita e provocano ansia in chi ne soffre, essendo ricorrenti. Crisi vertiginose non prevedibili che possono durare anche ore e ripresentarsi per anni, ogni settimana o mese.
- È questa, spesso, la principale preoccupazione di chi soffre della sindrome di Ménière, una malattia che colpisce circa 10.000 persone l’anno, come nuovi casi, in Italia.
- Descritta già nel 1861 dal medico francese Francese Prosper Ménière, la sindrome di Ménière colpisce principalmente gli adulti tra i 40 e i 60 anni di età.
Nel 90 per cento dei casi interessa un solo orecchio e nel 60-70 per cento dei pazienti i sintomi possono migliorare entro dieci anni. Nel cinque per cento dei casi, le cause della sindrome sono genetiche, ma possono ricondursi anche ad abbassamento delle difese immunitarie, infezioni virali dell’orecchio o malattie autoimmuni.
- La sindrome di Ménière è dovuta all’accumulo di liquido nell’orecchio interno detto labirinto, in particolare nei canali ossei di due strutture: i canali semicircolari, che regolano l’equilibrio, e la chiocciola, deputata all’udito.
- Il liquido comprime le cellule caratteristiche di questo organo sensoriale, un meccanismo che determina l’insorgenza delle vertigini e può comportare anche la graduale sordità, dovuta alla morte progressiva delle cellule uditive.
Il sintomo caratteristico della sindrome di Ménière è la crisi vertiginosa recidivante che dura da qualche secondo ad alcune ore e a seguito della quale permane un senso di instabilità anche per giorni. Chi soffre di questa patologia avverte spesso anche un senso di pressione e pienezza auricolare, acufeni, caratterizzati da una sensazione sonora nell’orecchio, e abbassamento dell’udito in un orecchio (dal lato interessato), inizialmente temporaneo, poi persistente.
Cosa fare per far passare le vertigini?
Vertigini: disturbi, cause e cura Dettagli Pubblicato: 17 Maggio 2018 – Ultimo aggiornamento: 05 Marzo 2020 Le vertigini sono un sintomo, piuttosto che una condizione patologica. In genere, sono provocate da problemi dell’equilibrio che coinvolgono il funzionamento dell’orecchio interno, ma possono anche essere determinate da problemi che insorgono in alcune parti del cervello.
Le vertigini provocano la sensazione che la persona, o l’ambiente circostante, si stia muovendo o stia ruotando. Questa percezione può essere lieve, oppure così forte da non consentire di mantenere l’equilibrio e di svolgere le attività quotidiane. A seconda della causa scatenante delle vertigini, possono comparire altri disturbi (sintomi), come, ad esempio, temperatura elevata, ronzio nelle orecchie (tinnito o ), perdita dell’udito.
Gli attacchi di vertigini possono manifestarsi improvvisamente e durare da pochi secondi ad alcune ore; vertigini più gravi possono durare per giorni o mesi. La presenza costante di vertigini può rendere la vita di tutti i giorni molto difficile. Nella maggior parte dei casi le vertigini migliorano e scompaiono senza cure.
- Se si ripetono episodi di vertigini che influenzano la vita quotidiana si consiglia di rivolgersi al proprio medico di base per accertarne la causa.
- La vertigine è un segnale (sintomo) di diverse malattie o condizioni patologiche.
- Esistono due tipi di vertigini, note come periferiche e centrali a seconda della causa.
Vertigini periferiche La vertigine periferica è il tipo più comune ed è causata da una alterazione dell’orecchio interno (vestibolo) che è l’organo dell’equilibrio. Le cause più comuni includono:
- cambiamenti nella posizione della testa (vertigine posizionale parossistica benigna)
- ferite alla testa
- dell’orecchio interno (labirintite)
- del nervo vestibolare (neuronite vestibolare)
- malattia di Ménière
- assunzione di alcuni farmaci
Vertigine posizionale parossistica benigna È una delle cause più comuni delle vertigini e si caratterizza per brevi episodi di vertigini che durano circa 15-30 secondi, provocati dai cambiamenti di posizione della testa (per esempio, alzandosi, piegandosi, o girandosi nel letto).
- Si ritiene che si scateni quando i cristalli di ossalato di calcio (), che sono contenuti nell’orecchio interno e controllano i movimenti della testa, si spostano verso la parte posteriore e interna del canale auricolare (canali semicircolari).
- Gli attacchi di vertigini possono essere ripetuti e, spesso, sono accompagnati da nausea, sebbene il sia raro.
Durante questo tipo di vertigini gli occhi si muovono in modo ritmico e incontrollabile (nistagmo).
- Ferite alla testa
- La vertigine può talvolta svilupparsi dopo un trauma cranico.
- Labirintite
La labirintite è un’di una parte dell’orecchio interno (il labirinto). Quando ciò accade, le informazioni che raggiungono il cervello sono diverse da quelle inviate da orecchi e occhi sani; i segnali disturbati causano vertigini e capogiri. La labirintite è solitamente causata da un’infezione virale, come il comune o l’, che si diffonde nel labirinto.
Più raramente, è provocata da un’infezione batterica. Le vertigini causate da labirintite possono essere accompagnate da nausea,, perdita dell’udito, tinnito () e, talvolta, alta e, Neuronite vestibolare La neuronite vestibolare, nota anche come neurite vestibolare, è causata dall’infiammazione del nervo vestibolare (uno dei nervi dell’orecchio responsabile dello stato dell’equilibrio).
In alcuni casi anche il labirinto può essere infiammato. Si ritiene che sia causata da un’infezione virale. Di solito si scatena improvvisamente e può causare altri disturbi, come instabilità, nausea e vomito. Generalmente non si hanno problemi di udito.
Può durare poche ore o giorni, ma possono essere necessarie diverse settimane per ristabilirsi completamente. Malattia di Ménière È una che colpisce l’orecchio interno. Un episodio tipico può iniziare con una sensazione di pressione nell’orecchio, con la percezione di ronzii (acufeni) e con diminuzione dell’udito, seguiti da vertigini gravi, spesso accompagnate da nausea e vomito.
Gli episodi di vertigini possono durare due o tre ore e ripetersi nel tempo, intervallati da lunghi periodi di benessere. Medicazioni Le vertigini possono verificarsi come effetto indesiderato (effetto collaterale) di alcuni tipi di, Per questo è consigliabile consultare il fornito con il farmaco per vedere se le vertigini siano elencate come possibili effetti collaterali.
- , un forte mal di testa che di solito è avvertito come un dolore pulsante nella parte anteriore o su un lato della testa, particolarmente comune nei giovani
- , una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale (il cervello e il midollo spinale)
- , raro tumore cerebrale benigno che interessa il nervo acustico, il nervo responsabile della percezione uditiva e dell’equilibrio
- o cerebrale
- (TIA) o – che provoca l’interruzione di una parte del flusso di sangue al cervello
- assunzione di alcuni tipi di farmaci
Per accertare le vertigini il medico curante eseguirà alcuni controlli e chiederà informazioni circa:
- disturbi (sintomi) associati al primo episodio di vertigini, per esempio, la sensazione di essere storditi o che l’ambiente circostante ruoti
- presenza di altri disturbi, come perdita dell’udito, ronzii nell’orecchio (), nausea, o sensazione di pressione nell’orecchio
- frequenza e durata delle vertigini
- influenza delle vertigini sulle attività quotidiane, ad esempio se si è, o meno, in grado di camminare durante un episodio di vertigini
- fattori che scatenano i disturbi o li peggiorano, come muovere la testa in una particolare direzione
- elementi che migliorano i disturbi
Il medico di base potrà anche effettuare una visita medica per verificare la presenza di eventuali malattie che potrebbero causare le vertigini. Potrà controllare l’equilibrio o provare a scatenare le vertigini chiedendo di spostarsi rapidamente da una posizione seduta a una posizione sdraiata.A seconda del tipo di disturbo comparso potrà consigliare di rivolgersi a uno specialista per ulteriori esami.
In caso di acufene (ronzio nelle orecchie) e perdita dell’udito, il suo medico di base potrà prescrivere una visita dall’otorinolaringoiatra, medico specialista in malattie che interessano l’orecchio, il naso o la gola. Oppure potrà consigliare di rivolgersi a un neurologo, medico specialista nella cura delle malattie che interessano il sistema nervoso.
La cura delle vertigini dipende dalla causa e dalla gravità dei disturbi. Esistono trattamenti specifici per alcuni tipi di vertigini. Per esempio, una serie di semplici movimenti della testa (nota come manovra di Epley) è utilizzata per trattare la vertigine posizionale parossistica benigna.
- I farmaci possono aiutare nelle fasi iniziali e nella maggior parte dei casi di vertigini.
- Molte persone con vertigini traggono vantaggio dalla riabilitazione vestibolare, che consiste in una serie di esercizi studiati per le persone che soffrono di capogiri e problemi di equilibrio.
- Per alleviare le vertigini e ridurre il numero di attacchi, vi sono alcuni accorgimenti da seguire:
- rilassarsi in posizione distesa, in una stanza tranquilla e buia per ridurre la sensazione di rotazione
- dormire con la testa leggermente sollevata, su due o più cuscini
- alzarsi lentamente dal letto, sedersi sul bordo del letto per un minuto circa prima di alzarsi in piedi
- sedersi immediatamente quando si hanno le vertigini
- evitare di chinarsi per raccogliere oggetti
- evitare di allungare il collo, ad esempio quando si vuole raggiungere uno scaffale alto
- muovere la testa lentamente e con attenzione, durante le attività quotidiane
- utilizzare un bastone da passeggio, se si è a rischio di caduta
- cercare di evitare, poiché l’ansia può peggiorare le vertigini
Labirintite La labirintite, di solito, è causata da un’ virale e si risolve da sola senza bisogno di cure. Nei rari casi in cui la labirintite è causata da un’infezione batterica, possono essere prescritti, La labirintite può anche essere curata con la riabilitazione vestibolare.
Neuronite vestibolare I disturbi (sintomi) della neuronite vestibolare spesso migliorano senza cure dopo diverse settimane. Tuttavia, potrebbe essere necessario stare a riposo a letto se i disturbi sono gravi. Si consiglia di andare dal proprio medico curante se i disturbi peggiorano o non migliorano dopo una settimana.
La neuronite vestibolare può anche essere curata con la riabilitazione vestibolare e i farmaci. Vertigine posizionale parossistica benigna Come la neuronite vestibolare, la vertigine posizionale parossistica benigna spesso si risolve da sola dopo diverse settimane o mesi.Può essere curata utilizzando una procedura chiamata manovra di Epley,
Consiste nell’esecuzione di quattro movimenti separati della testa per riposizionare i cristalli () che causano vertigini in un punto in cui non possono più causare disturbi. Durante i movimenti si possono manifestare vertigini. Poco dopo l’esecuzione della manovra di Epley i disturbi dovrebbero migliorare, anche se a volte possono essere necessarie fino a due settimane per una completa guarigione.
Malattia di Ménière Esistono diverse possibilità di cura per le vertigini e gli altri disturbi causati da questa malattia. Esse includono:
- dieta, in particolare una dieta a basso contenuto di per ridurre la pressione dei fluidi dell’orecchio interno
- farmaci (, )
- terapie per la cura dell’ (ronzio nelle orecchie)
- utilizzo di apparecchi acustici per la perdita dell’udito
- fisioterapia per i problemi dell’equilibrio
- cura dei disturbi indotti dalla malattia di Ménière, come, ansia e depressione
Vertigini centrali Se il medico di base sospetta la presenza di vertigini centrali, può consigliare di rivolgersi a uno specialista neurologo o otorinolaringoiatra. Nel caso la vertigine sia causata da, la cura adeguata potrebbe alleviare la sofferenza.
Riabilitazione vestibolare La riabilitazione vestibolare ha l’obiettivo di abolire, o ridurre, i disturbi dell’equilibrio. È finalizzata, in funzione delle malattie in atto, a riprogrammare l’apparato dell’equilibrio per far sì che il cervello possa utilizzare non il sistema vestibolare (mal funzionante) ma, al suo posto, altri sistemi sensoriali.
Consiste nell’esecuzione di un programma particolare di esercizi con il quale si insegna al cervello a utilizzare la vista e la percezione della posizione del corpo nello spazio (propriocettività) per il mantenimento dell’equilibrio. Facendo affidamento su altri segnali il cervello minimizza le vertigini e contribuisce a mantenere l’equilibrio.
Il programma di riabilitazione vestibolare è gestito dal fisioterapista che si avvale di tutta una serie di esercizi, condizionamenti e comportamenti per sostituire il sistema vestibolare mal funzionante. Farmaci I farmaci possono essere usati per curare gli episodi di vertigini causati dalla neuronite vestibolare o dalla malattia di Ménière.
Possono anche essere impiegati per le vertigini centrali o le vertigini con una causa sconosciuta.I due tipi di farmaci che vengono prescritti più frequentemente sono:
- antiemetici, utilizzati per alleviare la nausea e il
- , utilizzati per ridurre l’aumento di pressione nell’orecchio interno
Sicurezza Se si soffre di vertigini, ci sono alcuni problemi di sicurezza da considerare. Per esempio:
- informare il datore di lavoro se si svolge un’attività che comporta l’uso di macchinari o richiede di salire/scendere le scale
- avere consapevolezza di essere a maggior rischio di cadute
Le vertigini possono anche influenzare la capacità di guida. Bisognerebbe evitare di guidare se si sono manifestati episodi recenti di vertigini e c’è la possibilità che si ripetano. Prossimo aggiornamento: 5 Marzo 2022 : Vertigini: disturbi, cause e cura
Quali possono essere le cause delle vertigini?
Le vertigini sono sensazioni di movimento rotatorio, oscillatorio o di sbandamento quando in realtà si è fermi. Può anche sembrare che sia l’ambiente intorno a muoversi e la sensazione può andare e venire durando qualche secondo oppure delle ore o addirittura giorni, a volte peggiorando nel momento in cui si muove la testa, si cambia posizione, si tossisce o ci si soffia il naso.
Le vertigini possono essere associate a nausea o vomito, a mal di testa o sensibilità a luce e rumori, a sdoppiamento della vista, problemi a parlare o a deglutire, aumento della frequenza cardiaca, fiato corto, debolezza e sudori. Fra le cause più comuni sono inclusi problemi all’ orecchio interno (ad esempio infiammazioni o accumuli di calcio), sindrome di Ménière, neurite vestibolare, traumi alla testa, emicrania, ictus, un attacco ischemico transitorio, emorragie cerebrali e sclerosi multipla.
Inoltre le vertigini possono essere l’effetto collaterale di alcuni medicinali,
Che cosa è la sindrome di Ménière?
La malattia di Ménière è una patologia dell’orecchio interno, che causa vertigine, nausea, ipoacusia neurosensoriale fluttuante e acufeni. Non esiste un esame diagnostico affidabile. Le vertigini e la nausea sono trattate sintomaticamente con anticolinergici o benzodiazepine durante gli attacchi acuti.
Diuretici e una dieta iposodica, trattamento di prima linea, spesso riducono la frequenza e l’intensità degli episodi. Per i casi gravi o refrattari, il sistema vestibolare può essere ablato con gentamicina topica (labirintectomia chimica) o con un intervento chirurgico. Nella malattia di Ménière, i cambiamenti di pressione e volume nell’endolinfa labirintica influiscono sulla funzione dell’orecchio interno.
La causa dell’accumulo di endolinfa è sconosciuta. I fattori di rischio comprendono un’anamnesi familiare di malattia di Ménière, preesistenti patologie autoimmuni, allergie, traumi cranici o all’orecchio, e, molto raramente, sifilide. Il picco di incidenza si ha tra i 20 e i 50 anni.
Quali farmaci possono causare le vertigini?
Perampanel, fenitoina, pregabalin, rasagilina, riluzolo, rufinamide e selegilina; ✓ Farmaci utilizzati in reumatologia: allopurinolo, febuxostat, sulfasalazina, bifosfonati, denosumab e teriparatide; ✓ Farmaci utilizzati in urologia: flavoxato e prazosina. In pratica.